Ciao a tutti.
Grazie alla congiuntura favorevole di novilunio, bel tempo e di un ritmo di vita attualmente un po’ più rilassato, ho potuto compiere un paio di sessioni osservative sull’Etna ad una altezza di 1400 m. circa.
Inutile sottolineare la spettacolarità della volta celeste attraversata dal vaporoso luccichio della via lattea tanto d'aver voglia di stendere la mano per sfiorarla appena...e vedere il doppio ammasso di Perseo sorgere da un brullo e antico cono spento….è un vero peccato che i più, e in particolare i più giovani, oggi non abbiano confidenza con questo …cosmico spettacolo.
Ma passo subito a qualche impressione binoculare .
Intanto una conferma che mi aspettavo come over 50: nessun vantaggio dall’uso del 7x50 rispetto al 10x, specie puntando il bin a sud dove il fondo del cielo era meno scuro a causa dell’artificioso chiarore proveniente dal catanese ( chiarore che cmq niente levava all'incanto di passeggiare per il Saggittario, Ofiuco, lo Sorpione…)
Paradossalmente ho apprezzato più il 7x50 in ore diurne e crepuscolari che di notte (ma che deep sky sono riuscito a vedere con un 7x50 quarant’anni fa, meno male che allora appuntavo tutto su un diario).
E adesso voglio in particolare fare qualche cenno ad una sessione osservativa in cui mi sono giovato di tre binocoli: il 10x35 E II, il 10x50 e il 15x70 entrambi USM (d’ora in poi: bin1, bin2 e bin3.)
Perché questi 3 bin? Subito detto.
1)L'ingrandimento: da 10 a 15x il range più o meno plausibile per l’astronomia binoculare a mano
2)L'apertura: Bin2 raccoglie esattamente il doppio di luce di Bin1, e Bin3 raccoglie esattamente il doppio di luce di Bin2.
La prima impressione “tecnica” colta è stata quella di aver percepito come molto più ampio e importante il passaggio da bin2 a bin3 che non quello da bin1 a bin2 nonostante il pari raddoppio di luce raccolta da un passaggio all’altro (in particolare anche puntandolo a nord il 10x35 aveva il vantaggio di rendere più scuro il fondo del cielo rispetto al 10x50 che cmq trovava il suo punto di forza nella maggiore lucentezza di ammassi gassosi e globulari estesi)
Effettivamente già nel forum era stato sottolineato da altri binoamici che le performances ad alta quota di un 10x50 non erano poi così nettamente superiori a quelle di un 10x35 (che ovviamente tra l’altro può vantare un peso nettamente inferiore).
Ma allora perché con il 15x70 parevano accendersi le lampadine rispetto al 10x50? A parte il rischio sempre presente di una certa soggettività in certe valutazioni, azzarderei due semplici ipotesi per spiegare quanto sopra (ipotesi che si potrebbero anche combinare assieme).
1) Importanza del fattore di Bishop: bin1=350, bin2=500, bin3=1050.
Il primo incremento è del 44% ma il secondo va oltre il 100%: insomma detto in altro modo i 15x hanno il loro peso… e come! (2,5 kg circa, ma ancora gestibili con qualche accorgimento)
2) Importanza della dilatazione pupillare.
Mettiamo che per età e come presbite la mia max dilatazione pupillare sia 4mm o poco più (anche se invero mi sembrerebbero pochini): bene (anzi male…),in questo caso i miei bin diverrebbero in effetti 10x35, 10x40 e 15x60 (molto meglio allora l’ipotesi 1!), come dire che specie quando sei diversamente giovane, a fini astronomici forse meglio l’ingrandimento che la p.u.
Comunque sia, stiate pur certi che questi pur onesti dilemmi pseudo-scientifici non hanno inficiato affatto la goduria mistico-poetica che, pur da atomo opaco del male di pascoliana memoria, ho avuto la grazia di vivere tra Cielo e Vulcano.
P.S: la prossima volta che arrancherò sulle pendici etnee ho deciso che porterò un solo binocolo…hai visto mai!
Binocoli a spasso sul vulcano. Impressioni e dubbi.
Binocoli a spasso sul vulcano. Impressioni e dubbi.
L’ultimo passo della ragione umana è riconoscere che vi è un Mistero con un’infinità di cose che la superano (Pascal)
Re: Binocoli a spasso sul vulcano. Impressioni e dubbi.
Bel resoconto, letto tutto d'un fiato
-
- Buon utente
- Messaggi: 2637
- Iscritto il: 23/11/2011, 22:48
Re: Binocoli a spasso sul vulcano. Impressioni e dubbi.
Penso che ci sia anche una 3 possibilità...
La qualità ottica tra l'ottimo Nikon E2 e il buon USM 10x50
Una comparativa giusta sarebbe stata fra 3 binocoli dello stesso modello.
Chissà che bello lassù!!!
Abramo
La qualità ottica tra l'ottimo Nikon E2 e il buon USM 10x50
Una comparativa giusta sarebbe stata fra 3 binocoli dello stesso modello.
Chissà che bello lassù!!!
Abramo
Hensoldt dialyt..qualcuno!! Hans Hensoldt jagd e nox..Minox family bd 10x44 br,bd 8-14x40 br ed, Scope MD62 ED..Sard 7x50.. Nedelta 7x50..Switf Audubon...Polifemo Celestron C5
http://www.centrometeolombardo.com/cont ... e=Stazioni
http://www.centrometeolombardo.com/cont ... e=Stazioni
Re: Binocoli a spasso sul vulcano. Impressioni e dubbi.
Dunque dunque:dopo i binocoli da passeggio,siamo andati a quelli da uccelli,poi a quelli da moto passando da quelli da bici,giorni fa eravamo a quelli da mare adesso siamo al binocolo da vulcano
Ecco ci sono:W I BINOCOLI
ps:scherzi apparte bel 3ad
Ecco ci sono:W I BINOCOLI
ps:scherzi apparte bel 3ad
....il mio vetro preferito??Ovviamente HABICHT 7x42!!!!
Re: Binocoli a spasso sul vulcano. Impressioni e dubbi.
Carissimo Francesco, ti leggo sempre con grande piacere. E grazie per averci portati con te sullo splendido palcoscenico che descrivi. In merito agli interrogativi che poni credo che le tue ipotesi siano molto fondate e complementari. In diverse occasioni Piero ha ribadito che Bishop misura una concreta realtà. Così come credo che la grande PU dia soprattutto un vantaggio di approccio e comodità osservativa più che di sfruttamento estremo della luminosità. Vero che la PU stessa non è omogenea ma parlando di strumenti di qualità, in particolare Porro con prismi generosi, la vignettatura dovrebbe essere minima e credo che i mm oltre i 5 non diano poi molto di più. Osservando al crepuscolo con il Nobilem 8x56 e con il Pentax PIF 10x50 i prismi mostruosi del giapponese gli consentono di tenere botta a lungo contro un binocolo accreditato del 98% di trasmissione e con PU 7. In compenso i 10x scuriscono maggiormente il fondo cielo. Credo che queste valutazioni, oltre ad essere comunque soggettive, dipendano molto dal grado di inquinamento luminoso del cielo osservato. Immagino che osservare le stelle con il Nikon 18x70, prescindendo dal grande campo, sia stupendo ed efficace, malgrado la PU di "solo" 4 mm scarsi.
Re: Binocoli a spasso sul vulcano. Impressioni e dubbi.
Ne approfitto per accodarmi ad Alessio e aggiungere anche il mio... W I BINOCOLI!
@ 2xlight: mi preme dirti che indirettamente hai contribuito a darmi il "la" per aprire questo topic quando in altro loco hai parlato di pace provata sotto il cielo col tuo gioellino N. E II...
@ Abramo: si hai ragione, ma veramente non è che mi senta molto attrezzato per questo, però hai visto mai!
@ Maner, maestro di umanità e di parola: non per stucchevole scambio di convenevoli ma certe cose dette da te...
@ tutti coloro che hanno avuto eventualmente modo di fare confronti diretti: che distanza qualitativa c'è tra il il 10x50 USM e mostri sacri come i 10x50 Pentax PIF, Fujinon e Docter, per un uso prevalentemente astronomico?
Grazie e ciao a tutti.
@ 2xlight: mi preme dirti che indirettamente hai contribuito a darmi il "la" per aprire questo topic quando in altro loco hai parlato di pace provata sotto il cielo col tuo gioellino N. E II...
@ Abramo: si hai ragione, ma veramente non è che mi senta molto attrezzato per questo, però hai visto mai!
@ Maner, maestro di umanità e di parola: non per stucchevole scambio di convenevoli ma certe cose dette da te...
@ tutti coloro che hanno avuto eventualmente modo di fare confronti diretti: che distanza qualitativa c'è tra il il 10x50 USM e mostri sacri come i 10x50 Pentax PIF, Fujinon e Docter, per un uso prevalentemente astronomico?
Grazie e ciao a tutti.
L’ultimo passo della ragione umana è riconoscere che vi è un Mistero con un’infinità di cose che la superano (Pascal)