stabilizzazione nella macro
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- Iscritto il: 07/04/2012, 23:00
stabilizzazione nella macro
Ho notato che ultimamente stanno proliferando ottiche macro stabilizzate. Sembra quasi che senza lo stabilizzatore non si può piu' fare macro. Promettono il recupero di 4 stop che in realtà sono 2. A parte questo , ammesso che si stabilizzi il tremolio, riescono a tamponare quel movimento avanti o indietro che mi manda il soggetto fuori fuoco? E' noto, infatti, che in macro anche se si scatta a diaframmi molto chiusi la profondità di campo non abbonda. C'è da dire,poi, che lo stabilizzatore non è proprio, come direbbe Pier, un valore aggiunto, visto che un macro stabilizzato costa almeno un 40% in più. Io per quanto mi riguarda quella differenza l'ho impiegata per acquistare una testa Manfrotto 410 con piastra micrometrica. Certo è meno pratico e più faticoso,bisogna caricarsi il cavalletto, però i risultati sono senz'altro migliori. Sbaglio?
Re: stabilizzazione nella macro
Concordo.
Penso che la moda dei macro stabilizzati derivi dall'uso che si fa dei moderni macro a lunga focale, corretti per le riprese 1:1, ma previsti anche, per non dire soprattutto, per riprese ravvicinate, ma non molto, e anche a distanze remote. Chi riesche ad immaginare uno Zeiss Luminar o un Leitz Photar stabilizzati? Anche Canon con la serie FD proponeva Macro con diaframma automatico per sveltire le riprese (parlo dei 50, 100 e 200 mm), ma quando si andava in macro vera, con rapporti di ingrandimento superiori a 1:1, proponeva un 35 o un 20 mm rigorosamente manuali, da usarsi con il complesso camera soffietto/tubi obiettivo su robusto stativo. Analogamente Nikon e Minolta.
Penso che la moda dei macro stabilizzati derivi dall'uso che si fa dei moderni macro a lunga focale, corretti per le riprese 1:1, ma previsti anche, per non dire soprattutto, per riprese ravvicinate, ma non molto, e anche a distanze remote. Chi riesche ad immaginare uno Zeiss Luminar o un Leitz Photar stabilizzati? Anche Canon con la serie FD proponeva Macro con diaframma automatico per sveltire le riprese (parlo dei 50, 100 e 200 mm), ma quando si andava in macro vera, con rapporti di ingrandimento superiori a 1:1, proponeva un 35 o un 20 mm rigorosamente manuali, da usarsi con il complesso camera soffietto/tubi obiettivo su robusto stativo. Analogamente Nikon e Minolta.
Ernesto Rosso
Traffico con qualche binocolo di vario tipo e ingrandimento: dai 6x dell'Hensoldt Vilaba fino ai 15x del Pentekarem Zeiss, passando per le misure intermedie.
Traffico con qualche binocolo di vario tipo e ingrandimento: dai 6x dell'Hensoldt Vilaba fino ai 15x del Pentekarem Zeiss, passando per le misure intermedie.