Cinque ottiche da 100x - Zeiss, Leitz e Lomo

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Guido Gherlenda
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Cinque ottiche da 100x - Zeiss, Leitz e Lomo

Messaggio da Guido Gherlenda »

Enotria, mi ha cortesemente prestaoa tre obiettivi 100x da provare, ne ho approfittato per fare una comparazione aggiungendo i miei due migliori, tutte le ottiche sono di un buon livello anche se con profonde differenze: Zeiss Neofluar e Leitz Fluotar con schema ottico molto semplice e elementi alla fluorite, Lomo Apo 90x e Zeiss Jena 100x apocromatici e Zeiss Jena 100x planapo dotato di diaframma, tutti sono progettati per una coniugata da 160mm.
100x - 5otticheLR.jpg
Ad eccezione del Lomo, con parafocale 33mm tutte le ottiche sono DIN.
Rotore.jpg
Lo Zeiss Plapochromat è decisamente over size.

Il test non ha nulla di scientifico, ero curioso di verificare la differenza con i miei obiettivi per l’uso che ne faccio di solito, ho ripreso la solita Amphipleura pellucida di Kemp e la Pinnularia dell’ottimo vetrino di Arturo per un’idea sulla risoluzione e degli Scenedesmus (l’unico soggetto vivo reperibile di notte nell’abbeveratoio dei passerotti) per la resa colore e la comodità d’uso con preparati di un certo spessore.
Amphipleura pellucida_dim LR.jpg
(Per Paolo500:
Quando parlavi di diatomea gigante in possesso di Guido, sinceramente pensavo a un scherzo! :shock:
Ora che anche tu confermi la variabilita' sono felice di non essere pazzo.
Mi piacerebbe conoscere le dimensioni del tuo esemplare, il mio non sembra così gigantesco pur essendo prossimo alla dimensione massima di questa specie! :D )
Amphipleurax5LR.jpg
In questa prova Neofluar e Lomo alla pari seguiti da brevissima distanza dal Leitz, lo Zeiss Planapo si piazza comunque bene mentre lo Jena da 1.4 si rivela poco adatto alla luce polarizzata.

Le immagini che seguano ricalcano la classifica, in questo caso guadagna lo Zeiss Planapochromat e perde un po’ il Lomo, bisogna considerare che piccole differenze nel settaggio del microscopio portano a risultati molto diversi, molto probabilmente si puo’ fare di meglio.
Pinnularia_dimLR.jpg
Pinnulariax5LR.jpg

Passando ai soggetti “freschi”:
Scenedesmusx5LR.jpg

A parte lo Jena da 1.4, anche in questo caso con il fiato corto, non saprei quale ottica scegliere, probabilmente lo Zeiss Planapochromat è un po’ superiore. La resa del colore è buona per tutti, un po’ freddo il Leitz, sono tutte ottiche facilmente utilizzabili con distanza di lavoro accettabile in relazione all'apertura, solo lo Jena da 1.4 sembra fatto apposta per trattenere le bolle d'aria davanti la lente... per queste prove l'optovar si rivela molto utile per verificarne la presenza o meno.

Mi auguro di trovare un po’ di tempo per fare degli scatti a più soggetti almeno per evidenziare la dichiarata planarità dello Jena Planapochromat e il suo diaframma.

Osservazioni, critiche e consigli sono sempre bene accetti, l'ultima volta che ho chiesto un parere ad Andrea sono stato letteralmente massacrato, la mancanza di peli sulla lingua mi ha sempre aiutato a migliorare quindi....

Per la prova ho utilizzato il mio Zeiss Photomicroscope con il condensatore acromatico aplanatico da 1.4, olio Cargille tipo B sotto e tipo A sopra, illuminazione a led da 10w, Pinnularia e Amphipleura con polarizzatori quasi a 90°, fotocamera Canon Eos 500d.
Ultima modifica di Guido Gherlenda il 26/08/2014, 17:42, modificato 1 volta in totale.
Guido Gherlenda
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500paolo
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Re: Cinque ottiche da 100x - Zeiss, Leitz e Lomo

Messaggio da 500paolo »

Se sapessi come fare per misurarla... :lol:
Una cosa l'ho capita: ci vuole una fotocamera con zoom, un dispositivo a ottica fissa non da buoni risultati.
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Guido Gherlenda
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Re: Cinque ottiche da 100x - Zeiss, Leitz e Lomo

Messaggio da Guido Gherlenda »

Secondo me la soluzione migliore resta la reflex, scassona quanto si vuole ma reflex...

Per misurarla servirebbe un vetrino micrometrico.
Guido Gherlenda
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Enotria
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Re: Cinque ottiche da 100x - Zeiss, Leitz e Lomo

Messaggio da Enotria »

Sto guardando assieme a Nicola Ricci il tuo test dei "pesi massimi".

La prima osservazione è che ciascun obiettivo ha la sua personalità e che ciascun test adottato mette in luce aspetti che altri nascondono.
Naturalmente fatta salva la variabile maggiore: la relativa messa a fuoco e la scelta del campo inquadrato.

Il primo test della Amphipleura mostra molto bene che un obiettivo ha un contrasto elevatissimo: è il CZJ 100x/1,40 peccato però che a tanto contrasto non corrisponda una altrettanto valida risoluzione.

Perché ? :think:

Tutti noi sappiamo che la chiusura del diaframma di apertura diminuisce l'apertura numerica del condensatore, causando un aumento del contrasto, con la conseguente riduzione della risoluzione.
Proprio quello che ci mostra quell'obiettivo che è l'unico in prova ad avere una apertura così ampia: non è che il condensatore utilizzato è al limite, per cui gli fornisce tutto il contrasto, ma non la giusta risoluzione ?
Altri due elementi ci fanno pensare a questo come possibile causa: normalmente per queste indagini si utilizza al massimo la Illuminazione Obliqua e già questa opera come un diaframma, diminuendo l'apertura. L'altro dubbio che abbiamo, ma assolutamente senza alcuna certezza, è sull'utilizzo della luce polarizzata: non vorremmo che il suo utilizzo, spinto al limite della estinzione, diminuisse ulteriormente l'apertura numerica del condensatore.
A conclusione di questa prima considerazione, sarebbe bene provare il tutto in condizioni più favorevoli di illuminazione, magari utilizzando un condensatore a maggiore apertura numerica (ma a che costo ?).
Per questo, se vuoi e quando vuoi, il Tiyoda è a tua disposizione.

Sempre restando sulla Amphipleura, direi che la risoluzione migliore è quella del Neofluar mentre i contrasti peggiori li ritroviamo nel CZJ 100x/1,32 (ma non sarebbe il suo mestiere, è per campo oscuro)

Il secondo test, quello della Pinnularia, sembrerebbe confermare l'ipotesi sopra citata: il soggetto è decisamente ostico per la sua risoluzione e un condensatore con apertura appena al limite, da immagini confuse su tutti gli obiettivi.

Vorrei ricordarvi questa immagine, sempre di Pinnularia, ottenuta tempo fa da Agostino, ma utilizzando un condensatore Tiyoda con apertura numerica di 1,46.
Immagine 619.jpg
Il terzo test da una idea complessiva della ariosità della immagine e della resa al colore. Non ci siamo soffermati molto, ma l'impressione è che tutti hanno dato ottima prova.


:wave:
Andrea

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Re: Cinque ottiche da 100x - Zeiss, Leitz e Lomo

Messaggio da Mariano Curti »

Grazie Guido per la prova di questi 5 obiettivi.
Io sono ignorante e in quanto tale mi ha impressionato la prova ( in negativo ) dello Zeiss Jena 1,4.
Andrea ha spiegato le probabili cause della scarsa esibizione di un'ottica che doveva essere un tantino migliore delle altre. Allora: quali sono i miei dubbi? Sono semplicemente riferiti alle leggi dell'ottica ( che ovviamente conosco pochissimo ).
Se possiedo un condensatore di a 1,4 ( in doppia immersione ) e lo affianco ad un ob. della stessa apertura avrò sicuramente una risoluzione pari all'apertura dei due sistemi ottici......perchè devo avere un condensatore di 1,46 per avere prestazioni migliori..? FRancamente non lo so di sicuro , ma visto quanto ha dato lo Zeiss Jena da 1,4, lo definirei un quasi bidone....( il Leitz 100 X da 1,30 acro del 1938 l'ha risolta meglio.....).
Sulla carta doveva essere un pochino meglio ma, mentre gli altri le strie le presentano con accenni più o meno chiari di dot, lo Jena presenta solo strie.....e che dire sulla Pinnularia....?
Potrebbe trattarsi di un ob. non ben riuscito...?
Chiedo scusa ma francamente mi sento un tantino disorientato......
Grazie di nuovo per l'interessante indagine ottica.
Mariano.
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Guido Gherlenda
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Re: Cinque ottiche da 100x - Zeiss, Leitz e Lomo

Messaggio da Guido Gherlenda »

Il riferimento di Andrea al condensatore Tiyoda da 1.46 è riferito al CO, come la foto di Arturo, in questo caso è indispensabile una coerenza (passatemi il termine ma non me ne vengono altri) tra i due sistemi ottici, nel caso fossero ugiuali è ben difficile "azzeccare".

Un condensatore da 1.4 va sicuramente bene per le ottiche provate in BF, mi ha comunque sorpreso il decadimento della risoluzione al minimo spostamento verticale del condensatore, lo Jena da 1.4 ha deluso anche me ma non è detto che sia stato utilizzato nelle condizioni migliori, proverò a fare qualche altro scatto.

Ad ogni modo mi sembra evidente che anche ottiche economiche (il Lomo nuovo di zecca l'ho comprato per poco più di 40€) sono in grado di fornire risultati di tutto rispetto, purtroppo ben diverso è il discorso prezzo sui condensatori, forse sarà il caso che ripeta la prova anche con i modelli più economici pur con apertura elevata, tanto per confermarmi l'importanza di questo componente, almeno spero.....

Andrea ti ringrazio per l'offerta ma rischi di rimanere senza il tuo pentolone Jena 100x per altri 15 giorni, non so se potrai resistere... :)
Guido Gherlenda
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Re: Cinque ottiche da 100x - Zeiss, Leitz e Lomo

Messaggio da Mariano Curti »

Ciao Guido,
grazie per le spiegazioni....il Leitz 1,30 del 1938 è ovviamente riferito alla Pinnularia.....nella tua immagine lo Jena non è riuscito nemmeno a risolvere le " spinule " ....se le avesse risolte un po' meno mi avrebbe fatto una impressione sicuramente diversa ma chi vede la sua immagine non riesce nemmeno a capire se esistono......
Aspetto Vs. risposte e grazie ad Andrea per il materiale che mette a disposizione dandomi la possibilità di imparare tante cose sulla microscopia ottica.
A presto,
Mariano.
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Enotria
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Re: Cinque ottiche da 100x - Zeiss, Leitz e Lomo

Messaggio da Enotria »

C'è anche un'altra spiegazione, molto più semplice, che può giustificare simili differenze di rendimento, che altrimenti sarebbero incomprensibili: le infiltrazioni di olio o un urto che ha spostato la lente flottante di centraggio.

E' molto comune trovare obiettivi che hanno perso la loro impermeabilità e che pian piano si sono riempiti di olio fino a diventare inservibili. Purtroppo, il danno è progressivo e per lievi infiltrazioni non è facilmente diagnosticabile.

Altrettanto, è facile che l'obiettivo, in seguito ad una caduta o altro urto violento, perda il corretto centraggio della lente flottante, con insorgenza di coma e altri difetti.

Comunque non credo che questo sia il caso del CZJ 100x/1.40, il suo contrasto è troppo elevato, ad ogni modo alla prima occasione lo porterò in esame dal grande Sini, che ci saprà dire vita, morte e miracoli di questo obiettivo.

:wave:
Andrea

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