La seconda giovinezza del LOMO BioLam 70

Principi di funzionamento, manutenzione, modifica e autocostruzione dei microscopi e dei loro accessori

Moderatore: Enotria

Rispondi
Avatar utente
Enotria
Buon utente
Messaggi: 1958
Iscritto il: 07/06/2012, 7:43
Località: Ferrara
Contatta:

La seconda giovinezza del LOMO BioLam 70

Messaggio da Enotria »

.

Anche nei paesi della allora Unione Sovietica, finito il periodo bellico, si ebbe un rapido sviluppo, un vero e proprio boom economico, così come in tutte le altre città europee.
Per far fronte alla richiesta delle Università Sovietiche di grandi quantità di microscopi economici, si andò a ripescare fra i vecchi progetti della Zeiss che erano rimasti in mano sovietica al termine della guerra.
Fu prescelto un vecchio microscopio progettato per studenti, lo Zeiss modello L del 1933.
Il predecessore: Zeiss mod. L (1933)
Il predecessore: Zeiss mod. L (1933)
Con ben poche modifiche e miglioramenti, all’inizio degli anni 70 fu iniziata la produzione industriale in grande stile presso diverse fabbriche russe.
La maggior quantità proveniva dalla fabbrica di San Pietroburgo, la LOMO, ed il modello fu così conosciuto come BioLam 70.

Con la fine dell’Unione Sovietica, questi microscopi furono in gran parte dismessi dalle Università e venduti sul ben più ricco mercato europeo.
Una grossa base operativa fu aperta a Londra, la Tecnical and Optical Equipment ed i microscopi commercializzati anche sotto il nome ben più europeo di Zenith.

Proprio da Londra arriva il microscopio che ho voluto mettere alla prova, allo scopo di dimostrare se fosse possibile, con una minima spesa, attrezzarsi di un microscopio dalle buone qualità, espandibile e dal prezzo ridotto al minimo.
Il BioLam 70 appena arrivato.
Il BioLam 70 appena arrivato.
E’ il tipo più semplice, nella versione S10, quindi con solo due obiettivi in dotazione: il 40x e l’8x.
Vediamo subito alcune caratteristiche di questo microscopio.
- Revolver porta obiettivi intercambiabile.
- Messa a fuoco micrometrica con comando graduato a 0,002 mm. , escursione 2 mm.
- Escursione verticale della messa a fuoco principale di ben 40 mm.
- Condensatore di Abbe con a.n. 1,20, diaframma, porta filtri e lente per bassi ingrandimenti.

Il prezzo pagato per il microscopio è stato di Euro 42, più altri 26 per le spese di spedizione: eBay n. 281731169103.


Ad un primo esame non ho notato guai particolari, ma solo i soliti problemi degli strumenti fermi da troppi anni: il grasso indurito, la manovra macro troppo tenera, la manopola micro troppo dura, l’asse degli obiettivi non allineato con quello ottico. Tutti inconvenienti da poco, che non pregiudicano il funzionamento, ma che è semplice risolvere, per cui facciamolo subito e non pensiamoci più.


Primo problema è il grasso vecchio, specie se è ancora quello russo originale che irrancidisce, acidifica e corrode i metalli. Togliamo subito tutti i componenti ottici e mettiamoli in salvo, poi appoggiamo la base smontata, per quanto siamo capaci, e spruzziamo tutto con abbondante sbloccante, muovendo i vari componenti. Lasciamo scolare il vecchio grasso per tutta la notte e il giorno dopo rimontiamo, mettendo una goccia d’olio o un velo di grasso nuovo, ma con molta parsimonia.


Messa a fuoco instabile e troppo tenera: lasciate perdere l’idea malsana dei grassi extra viscosi, ci sono due frizioni apposta per questo che, evidentemente, funzionano male. Smontate le manopole, pulite il conetto che fa da frizione, controllate che la manopola possa scorrere liberamente e possa serrare il cono. Girando le manopole l’una contro l’altra si indurisce o si libera la frizione della messa a fuoco.
Cono della frizione della messa a fuoco.
Cono della frizione della messa a fuoco.


Poi la micrometrica troppo dura: anche qui sbloccante dalle fessure, cercando di farlo penetrare nel perno, eventualmente smontare il pezzo e spruzzare lo sbloccante dall’interno, direttamente dentro alla guida (vedi frecce rosse).
Gruppo micrometrica, zone da lubrificare con sbloccante.
Gruppo micrometrica, zone da lubrificare con sbloccante.


Per ultimo, l’allineamento degli obiettivi all’asse ottico. Il revolver porta obiettivi è intercambiabile ed entra su di una slitta, bloccato al punto giusto da una vite di fermo con il suo dado di blocco.
Solo che spesso questo fermo si sposta e l’obiettivo non è più in linea con l’asse oculare-condensatore. Guardando con l’obiettivo a minimo ingrandimento, centrare a mano il revolver e poi regolare la vite in modo che blocchi l’obiettivo nella giusta posizione.
Il fermo di blocco del rotore porta obiettivi
Il fermo di blocco del rotore porta obiettivi

Vediamo ora cosa possiamo fare con il microscopio nello stato in cui ci è pervenuto, senza sostenere ulteriori spese aggiuntive. Le foto sono fatte in normale Campo Chiaro, senza uso di stack o di elaborazione. La ripresa è fatta direttamente con una videocamera economica collegata al PC.


Con due soli obiettivi c’è poco da scialare, vediamo come se la cava il 8x con 0,20 di a.n.
Nulla di eccezionale, solo un buon panoramico da utilizzare come cercatore, ma anche un buon obiettivo che, a causa della sua semplicità, possiede un contrasto notevole ed una buona resa sul colore.
Sertularia ad 8x
Sertularia ad 8x


Passando ora al 40x con 0,65 di a.n. ci troviamo di fronte ad un mistero: che cavolo di obiettivo è mai questo ? Naturalmente, le iscrizioni esterne dicono ben poco, come è abitudine degli obiettivi russi, ma il barilotto è relativamente recente, con lente frontale molleggiata. Assieme alle dichiarazioni del venditore, ciò farebbe pensare ad un obiettivo per immersione, ma allora perché una apertura così bassa ?
Vasi del derma con globuli
Vasi del derma con globuli

Poi, alla prova pratica, sembra andare ugualmente bene sia in olio, sia in acqua, sia a secco.
Ma, chissà alla LOMO cosa volevano fare, comunque sia, è un obiettivo tutto da provare !


Fermiamoci ora per un primo giudizio: abbiamo speso in tutto 68 Euro, il microscopio non è certamente la fine del mondo, ma se la cava con dignità per essere stato progettato nel 1933.
Esaminandolo più a fondo, si nota subito il progetto originale della Zeiss, ma immediatamente si notano anche le tante incongruenze della realizzazione in Russia.
Un esempio emblematico: il fermo del porta obiettivi. E’ un progetto tedesco, per cui vi sono diverse spine che posizionano esattamente il fermo, peccato però che quando l’operaio russo le ha montate, non aveva quelle giuste, probabilmente un qualche burocrate aveva sbagliato le misure. Ma chi se ne frega, tanto nessuno controlla, basta solo fare il giusto numero di pezzi finiti. Ed allora montiamo pure le spine troppo piccole, il fermo balla e non fissa nulla, ma l’importante è finire il microscopio entro i tempi stabiliti. :mrgreen:


Ora, la domanda successiva è: come possiamo migliorare le prestazioni di questo microscopio in modo da avere qualche cosa di abbastanza valido da utilizzare o come primo strumento super economico o come secondo da portare con noi in vacanza ?

Naturalmente, sempre con il minimo di spesa, che più minimo non si può. :dance: :dance: :dance:



:wave:
Andrea

URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm

:clap: il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve. :clap:

Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
Avatar utente
arturoag75
Buon utente
Messaggi: 898
Iscritto il: 22/02/2013, 11:30
Località: Reggio Calabria

Re: La seconda giovinezza del LOMO BioLam 70

Messaggio da arturoag75 »

Sempre e comunque interessante :thumbup:
Avatar utente
Salvatore
Buon utente
Messaggi: 255
Iscritto il: 24/04/2015, 22:03
Località: Prov. ME

Re: La seconda giovinezza del LOMO BioLam 70

Messaggio da Salvatore »

la risposta sull'obiettivo la puoi trovare qui:

http://www.ebay.it/itm/D-LOMO-BIOLAM-MI ... 41995ebf61

:wave:
Allegati
Immagine.JPG
Avatar utente
Enotria
Buon utente
Messaggi: 1958
Iscritto il: 07/06/2012, 7:43
Località: Ferrara
Contatta:

Re: La seconda giovinezza del LOMO BioLam 70

Messaggio da Enotria »

.

Il LOMO BioLam 70 è un microscopio certamente economico, ma anche decisamente spartano. Pensiamo allora a come migliorare il suo utilizzo e le sue prestazioni, ma sempre nell’ottica della minima spesa.

Lo specchietto come fonte di luce può andare bene in esterno o per emergenza, ma il suo utilizzo è decisamente scomodo. Vediamo di fare un piccolo illuminatore a led, semplicissimo e con il minimo di complicazioni.
Mini illuminatore regolabile e portatile
Mini illuminatore regolabile e portatile
Da un rivenditore di materiale elettronico acquistiamo una basetta porta pile AA a 4 posti, una resistenza da 10 Ohm 2Watt, un potenziometro lineare da 1000 Ohm ed un led di potenza bianco da 10mm. (eBay n. 121237584432). Il led conviene tagliarlo in modo da avere una migliore diffusione della luce, poi con tre saldature si assembla il tutto. Non ho neppure previsto l’interruttore, basta staccare dal suo contatto una delle pile, altrimenti si può acquistare il potenziometro con l'interruttore incorporato. Il potenziometro limita la luminosità, che altrimenti sarebbe sovrabbondante. Anche acquistando tutto nuovo, non dovreste spendere più di 5 Euro. Se preferite abbandonare le pile ed andare con la rete luce, potete sostituirle con un vecchio caricatore da cellulare non più utilizzato, che fornisce in uscita circa 5,5 Volt.
Volendo esagerare, ancora migliore è l’illuminatore per portatili descritto sul mio sito:
http://spazioinwind.libero.it/andrea_bo ... ent/ld.htm

Dato poi che è già previsto, montate un filtro diffusore sul porta filtro del condensatore, lo costruite senza spesa con un ritaglio di un bicchiere di plastica bianca, di quelli delle macchinette del caffè.

Anche i fermi a molla per il vetrino non sono comodissimi nell’uso e lo spostamento del vetrino non risulta certo graduale. Qui c’è ben poco da costruire, l’unica soluzione è il suo traslatore meccanico originale LOMO IIIA e, per forza di cose occorre acquistarlo, sacrificando ben 29 Euro (eBay n. 171838695031) sull’altare della comodità.
Il traslatore LOMO originale, mod. IIIA
Il traslatore LOMO originale, mod. IIIA

Vediamo ora di completare il parco degli obiettivi, cercando la migliore risoluzione abbinata alla minor spesa.
Abbiamo già l’obiettivo da 8x come cercatore ed il 40x come medio ingrandimento dalle caratteristiche abbastanza buone, volendo migliorare di diverse lunghezze l’ideale sarebbe montare il LOMO APO 60x con a.n. 1,00 e diaframma che lo rende perfetto per i medi ingrandimenti e insuperabile nel campo oscuro (circa 80 Euro), più il fantastico LOMO APO 90x con a.n. 1,30 per i massimi ingrandimenti (Euro 80 circa) e per la caccia ai famosi “dot” della Amphipleura pellucida.
Revolver con il completo di obiettivi, fra cui due APO di ottima qualità.
Revolver con il completo di obiettivi, fra cui due APO di ottima qualità.
Ritengo inutile mostrare cosa si può fare con i due obiettivi aggiunti, già il Forum è pieno di bellissime immagini ottenute con questi economici LOMO.
Va anche ricordato che una simile combinazione è l’ideale per l’utilizzo in portatile, in quanto tutti gli obiettivi vanno benissimo anche in immersione in acqua, eliminando così il problema di doversi portare dietro l’olio, il solvente, le cartine per la pulizia, ecc. ecc.
Se poi vi procurate un paio di vetrini a cavità, quelli per goccia pendente, potete benissimo fare analisi delle acque in modalità “water immersion”, tuffando direttamente dentro l’acqua gli obiettivi.

Una ottima caratteristica del LOMO è la notevole escursione della messa a fuoco, il che permette di poter utilizzare tutti i principali tipi di obiettivi presenti sul mercato, dai nativi LOMO con parfocale 33mm, agli ottimi Wild, Leitz e Zeiss Jena in 37 mm, fino ai normali obiettivi in standard DIN, pari a 45mm. Una simile escursione ci da anche un altro vantaggio: diventa molto facile montare sul LOMO un sistema illuminante episcopico, magari sfruttando la grossa vite di fissaggio del traslatore del vetrino, che si presta a fare da supporto per un mini impianto episcopico con un paio di led, in modo di poter fare ottime foto anche di soggetti non trasparenti.
Basetta a fissaggio magnetico, per episcopia con due led
Basetta a fissaggio magnetico, per episcopia con due led


Parlando di questa seconda giovinezza del BioLam 70, resta ancora una domanda a cui non abbiamo risposto.

Abbiamo visto le ottime qualità di questo economichissimo microscopio, abbiamo visto come lo si acquisti con pochissimi soldi (68 Euro) e come lo si possa notevolmente migliorare con una spesa minima (circa altri 200 Euro).

Ma quanto conviene investire su questo LOMO ?

Secondo me, questo è già il massimo, non conviene andare oltre.
E poi solo perché i due obiettivi APO, che sono la spesa maggiore, possono essere “passati” anche ad altri microscopi.

Chi ve lo fa fare di spendere soldi nella testata trinoculare o nel Contrasto di Fase o in altre simili appendici ? Molto meglio tenere questo micro per i figli, oppure come portatile quando andate in montagna o al mare, e poi andarvi invece a cercare un buon Zeiss, da preparare come microscopio “buono”.
Li si che vale la pena investire, almeno quello che spendete lo riprendete sempre o con una minima perdita.
Ed avrete sempre un signor microscopio, con cui potete sbizzarrirvi a fare di tutto, dalla Conoscopia alla Fluorescenza, naturalmente passando anche per la nostra cara Biologia. :lol:



:wave:
Andrea

URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm

:clap: il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve. :clap:

Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
Rispondi

Torna a “Ottica, meccanica, manutenzione e riparazione del microscopio”