Apertometro economico fai da te

Principi di funzionamento, manutenzione, modifica e autocostruzione dei microscopi e dei loro accessori

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3nzo
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Apertometro economico fai da te

Messaggio da 3nzo »

Dato che faccio osservazioni con preparati usa e getta, in acqua, tendo a non usare l'olio, ma la glicerina, con riduzione dell'apertura numerica degli obiettivi in olio e del condensatore. Per avere un'idea dell'apertura di lavoro, ho cercato invano un apertometro, ho trovato invece qualche articolo su apertometri "fai da te" basati sul secondo modello di Cheshire che penso potrebbero interessare.
Per ora ho realizzato il primo a secco, il più semplice, e devo dire che dà una misura accettabile. Per esempio conferma il 0,95 del 40x Apo, misura una AN= 0,63 invece del 0,65 dichiarati sul 20x Apo rotto e 0,38 invece di 0,40 sul 20x acromatico.
Con calma mi cimenterò a incollare vetrini per quello a immersione e per il condensatore.
A proposito del condensatore, se qualcuno capisce come si fa a mettere a fuoco il foro dal condensatore, mi farà un favore.
Questi i link:
- in aria http://www.geocities.ws/dushang2000/Mic ... ective.htm
- immersione http://www.microscopy-uk.org.uk/mag/art ... ometer.pdf
- condensatore http://www.microscopy-uk.org.uk/mag/art ... er-NA.html
Unico problema è ottenere una stampa di misura precisa variando dimensione dell'immagine e/o i pixel per inch. Sul primo c'è un riferimento preciso, sul secondo si stampa in modo che corrisponda alla misura del vetrino 1"x3", così almeno ho capito.
Se vi interessa, buon divertimento.
patta
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da patta »

Interessante! ci serve un oculare Cheshire quindi?

Inspirato dal tuo post, ho tentato un altro grezzo apertometro - mandare luce dall'oculare. L'obiettivo proietta un cono di luce corrispondente alla sua apertura; a secco piu o meno funziona
Allegati
Apertometro - obiettivo NA 0.25 - disco  illuminato 15mm diametro, distanza 30mm - giusto!
Apertometro - obiettivo NA 0.25 - disco illuminato 15mm diametro, distanza 30mm - giusto!
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da 3nzo »

Nell'articolo del Prof. Sini si parla di questo metodo, ma per essere precisi occorrerebbe una sorgente puntiforme, come un LED messa nel punto un cui si forma l'immagine reale dell'obiettivo, cosa che non ho capito come si fa.
http://www.funsci.it/files/n-47-Misura-apertura.pdf
patta
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da patta »

La scala graduata del Sini è un calendario del 2008! Con i santi! Me lo devo procurare assolutamente, sembra uno strumento molto utile e preciso - in accoppiata con il filo per imbastire.
Ultima modifica di patta il 13/10/2020, 9:29, modificato 1 volta in totale.
patta
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da patta »

Ah che bello giocare con la carta ed il nastro adesivo, sentendosi dei grandi scienziati!
L' illuminazione, piazzare un led al centro del piano focale non ci riesco; al posto dell'occhio sembra funzionare.. ma non per i 5x.
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NA 0.65
NA 0.65
NA 0.24
NA 0.24
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da 3nzo »

patta ha scritto: 13/10/2020, 0:46 L' illuminazione, piazzare un led al centro del piano focale non ci riesco; al posto dell'occhio sembra funzionare.. ma non per i 5x.
L'articolo di Sini lo spiega. Dice che il LEd andrebbe posto almeno un cm dentro il tubo, ma non ci giurerei.
Per l'apertometro quello di Sini lo trovo precario e poi è calcolato per un calendario avvolto su un cilindro di 22 mm e rotti, dove lo trovi?
Per me è più pratica la scala degli articoli dei link che sono all'apertura di questo argomento. Ho già provato quella in aria e funziona. Unico punto importante è che gli obiettivi devono essere focalizzati su un punto alla distanza di 12,5 mm dalla scala. Si deve cioè mettere un filo distanziato come nell'apertometro piano di Sini. Per quello in vetro non serve, la distanza è data dal vetro.
patta
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da patta »

Ora desidero ardentemente l'apertometro "vero" di Jena descritto dal Sini.

Ho letto gli articoli da te linkati per gli obbiettivi ado olio e sembra che - per favore non bannatemi dal forum- il Sini la faccia sbagliata, provando a misurare l'apertura di un obiettivo a olio, a secco! A mio ragionare, non si può misurare più di 1.
La procedura degli articoli in inglese mi sembra giusta - se la scala è disegnata e stampata giusta!
A mia esperienza le stampanti laser sono precisissime e se gli dai "stampa in dimensioni reali / 1:1 " non tradiscono.
Ultima modifica di patta il 13/10/2020, 9:46, modificato 1 volta in totale.
patta
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da patta »

Qui sotto una foto dell 'aperturometro del Sini su un obiettivo ad olio:
si vede il disco illuminato centrale (NA~1) ed il vero stop di apertura all'esterno (NA~1.25)
Buon incollaggio di vetrini!
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Foto aperturometro del Prof. Sini - riprodotto senza autorizzazione, e probabilmente lui non sarà affatto contento
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da 3nzo »

Sini, se non erro, moltiplica l'apertura misurata a secco per l'indice di rifrazione del vetro per trovare il valore in immersione, però me viene un numero un po' più grande.
Buona la tua idea della scala verticale con i raggi che confermano la giusta altezza dell'ottica quando cono di luce e raggi sono paralleli.
Incollerò i vetrini, ma temo di doverli buttare per le eventuali bolle d'aria. Vedremo.
Nessun problema per le riproduzioni, il Prof. Sini è una persona molto disponibile e gentile.
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Guido Gherlenda
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da Guido Gherlenda »

Perlomeno stupefatto... complimenti.

Quello con la scala verticale di Patta mi sembra il più semplice da costruire, ammetto che non ho capito assolutamente la relazione gradi/apertura numerica, in teoria credevo di conoscerla ma in pratica non ne cavo un ragno dal buco.
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da 3nzo »

Quello che a me non è non è chiaro è il motivo per cui un obiettivo con maggiore apertura, cioè con numero di diaframma più basso, ha una risoluzione maggiore, oltre ad essere più luminoso.
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da Dunadan »

3nzo ha scritto: 14/10/2020, 7:25 Quello che a me non è non è chiaro è il motivo per cui un obiettivo con maggiore apertura, cioè con numero di diaframma più basso, ha una risoluzione maggiore, oltre ad essere più luminoso.
Sul fatto che sia più luminoso ho dei dubbi, in quanto obiettivi con maggiore apertura e distanza di lavoro "catturano" più luce dal condensatore, visto che il diaframma di campo è più aperto.
Per il resto AN = n sin(a), dipende cioè dall'angolo del cono di luce. Un angolo più ampio permette di catturare le frequenze di diffrazione più alte e quindi si ottiene una risoluzione maggiore.

Immagine
Il mio blog di microscopia ottica ed elettronica: https://nidhoggmicroscopy.wordpress.com/
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da 3nzo »

Da un articolo che ho letto, non mi chiedere il perché, l'apertura numerica è in relazione con il numero di diaframma /f, che nel caso di obiettivi per microscopi sarebbe poco pratica, tanto più che l'AN è legata alla distanza minima risolvibile (delta=0,61lambda/NA).
La relazione approssimativa fra NA e apertura /f per luce verde 550 nm è: NA=circa 1/2 x numero di diaframma
e viceversa /f circa= 1/2NA
da cui:
NA 0,1 corrisponde a 5/f
NA 0,25 2/f
NA 0,5 1f che sarebbe un bell'obiettivo in fotografia per non parlare dei seguenti
NA 1,0 0,5/f
NA 1,4 0,36/f
Maggiore apertura = maggiore risoluzione dovrebbe balere anche in macrofotografia dove l'immagine è maggiore dell'oggetto fotografato, ma non so se questa relazione vale anche nella fotografia normale dove l'immagine è molto più piccola del soggetto o se in questo caso vale il contrario.
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da Toniclimb »

patta ha scritto: 13/10/2020, 9:38 Ho letto gli articoli da te linkati per gli obbiettivi ado olio e sembra che - per favore non bannatemi dal forum- il Sini la faccia sbagliata, provando a misurare l'apertura di un obiettivo a olio, a secco! A mio ragionare, non si può misurare più di 1.
Misuri a secco, poi moltiplichi per 1.52
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da Toniclimb »

3nzo ha scritto: 14/10/2020, 9:48
....
La relazione approssimativa fra NA e apertura /f per luce verde 550 nm è: NA=circa
....
L'apertura numerica non dipende dalla lunghezza d'onda della luce, come l'apertura /f è un dato geometrico dell'obbiettivo.
L' apertura /f è data dalrapporto fra la lunghezza focale e il diametro della pupilla di ingresso dell'obietivo.
L' AN è definita da AN = n sin(A/2), con n indice di rifrazione, =1 per l'aria, e A l'angolo di accettazione massimo dell'obiettivo.
Poi è una questione di trigonometria:

tg( A/2) = 1/ (2 x (/f))

Per cui la relazione fra le due verrebbe (in aria)

AN = sin( arcotg( 1/ (2 x (/f)) )

Per esempio, a un obbiettivo f/2.8 corrisponde un'apertura numerica pari 0.175,
mentre f/1 corrisponde a AN = 0.45 (circa), e per avere AN = 0,85 l'ottica deve essere f/0,3
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da Toniclimb »

Disegnino, tanto per spiegarmi meglio:
AperturaObb.jpg
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da patta »

Toniclimb ha scritto: 14/10/2020, 10:16
patta ha scritto: 13/10/2020, 9:38 a mio ragionare, non si può misurare più di 1.x
Misuri a secco, poi moltiplichi per 1.52
Eh ma ho l'impressione di misurare NA ~1 (180 gradi) per tutti i miei obiettivi ad olio... e non hanno NA 1.52.
La luce al di là di questa apertura non esce dal vetro, viene bloccata dalla riflessione interna?
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Interfaccia lente obiettivo, ad olio ed a secco, NA >1
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da 3nzo »

Toniclimb ha scritto: 14/10/2020, 10:16 Misuri a secco, poi moltiplichi per 1.52
A me a secco un 90x AN 1,3 mostra un po' più di 0,90, stimo 0,95. Se moltiplico per 1,51 ho 1,43 che è eccessivo. Potrei aver sbagliato l'altezza di qualche decimo di mm?
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da Toniclimb »

Salve
Le vostre obiezioni sono sensate, mi devo andare a rivedere cosa dice il Prof. Sini nell'articolo che parla degli apertometri.
Lo avevo letto qualche anno fa di sfuggita perché non molto interessato all'argomento, mi ricordavo il fatto della moltiplicazione per l' i.r. e ho risposto fidandomi dell' "ipse dixit".
Però quello che dite mi sembra giusto, inoltre Enzo misura angoli di accettazione di 180°, e dato che i risultati sperimentali sono sovrani, mi sembra il caso di rivedere il tutto.
Mi sembra inoltre di ricordare che anche Sini trovava valori sovrastimati per l'AN degli obiettivi ad immersione.
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da Toniclimb »

Ho visto che Enzo ha già postato il link all'articolo :thumbup:
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da Toniclimb »

Intanto già la fig. 1 dell'articolo sull'apertometro è scorretta.
Nel caso dell'ottica a immersione il raggio che entra non viene deviato come mostrato in figura ma dovrebbe proseguire dritto:
Fig1.jpg
ma questo è un particolare poco importante.
Quando invece l'ottica a immersione viene usata a secco, qualunque raggio incidente sull'interfaccia aria-vetro viene rifratto e in parte entra nell'obbiettivo con un angolo di rifrazione dato dalla solita legge di Snell, ma che comunque è minore o uguale all'angolo limite per il passaggio da aria a vetro, che vale arcsin(1/1.52) = 41 ° circa.
Se il semiangolo di accettazione dell'obiettivo è maggiore o uguale a 41° TUTTI i raggi incidenti passano, quindi con l'apertometro a scala rileverò un angolo di 180°, come ha detto Enzo.
Con l'apertometro proiettivo dovrei avere in uscita un fascio che interessa tutto il semispazio esterno all'obiettivo senza bordi ben definiti.
Ora siccome 1.52*sin(41) = 1.52 * (1/1.52) =1 (ovviamente essendo l'angolo limite), se ne deduce che qualunque ottica a immersione con AN maggiore o uguale a 1 avrà questo comportamento, con un' AN apparente di 1.52, o comunque sovrastimata se non si riesce a vedere bene dove arriva la scala.
Per le ottiche con AN < 1 si dovrebbe comunque avere una sovrastima del valore vero anche in questo caso, ma senza raggiungere il massimo (1.52). Il valore corretto nell'uso a immersione dovrebbe essere proprio sin(a/2) senza il fattore correttivo di 1.52.

Ora purtroppo per la verifica o meno di quanto detto dovrei costruireun apertometro,
cosa che ho fin qui ritenuto poco interessante :lol:
Toni
P.S.
Sembrerebbe proprio che stavolta Sini abbia toppato :think:
Comunque, se c'è qulcosa che non fila nel ragionamento, le critiche sono sempre benvenute
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Toniclimb
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da Toniclimb »

Mi correggo, è patta che trova sempre 180° :thumbup:
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da 3nzo »

E' vero, se l'olio ha lo stesso n del vetro, l'immagine è sbagliata, forse Sini, nel disegnare il lato destro, ha ribaltato quello sinistro dove la deviazione ha senso.
Ora, dopo il chiarimento di Toniclimb sull'aspetto geometrico dell'AN, direi che l'apertometro home made è quasi inutile, anche perché impreciso a causa del difficile controllo della distanza dall'obiettivo e delle corrette dimensioni della stampa.
Converrebbe usarlo per aperture fino a 0,5-0,6 e poi usare quello in vetro, dove la distanza lente frontale è certa, ammesso di ottenere una pila di 12,5 mm esatti e che in complesso vetro più balsamo abbia l'indice di rifrazione giusto. Comunque è tutto molto approssimato, in pratica un passatempo.
La cosa interessante sarebbe confrontarlo con un apertometro di Abbe per valutare l'errore sistematico, ma chi ce l'ha?
patta
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da patta »

Ecco, scusate ero in ferie...
Sto sognando di farmi fare un apertometro - il rettangolino di vetro con stampata la scala.
L'aperturometro Abbe bello costava 70 marchi all'epoca (700€ oggi!) e i cimeli vintage vanno oggi per i 300.
Allego le foto di un apertometro per condensatore provato oggi, brutta copia dell'Abbe - è un prisma porro da binocolo, appoggiato su un cartone forato, sopra il condensatore. Un piatto con grasso bianco fa da schermo. Non so come calibrarlo (non so l'indice di rifrazione del prisma..)
Allegati
Al lavoro - il disco illuminato corrisponde all'apertura del condensatore
Al lavoro - il disco illuminato corrisponde all'apertura del condensatore
Prisma porro, cartone forato. Poi foro e prisma vanno centrati sul condensatore
Prisma porro, cartone forato. Poi foro e prisma vanno centrati sul condensatore
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da 3nzo »

Sull'articolo inglese, si usava una lastra di vetro, tu, immagino, non avendo la lastra, hai usato un prisma. Il percorso nel vetro dovrebbe essere uguale all'altezza di una faccia delle due ad angolo retto. Dal rapporto con il diametro del cerchio hai la tangente e poi l'arco e l'AN. E' scritto nell'articolo.
Questa l'apertura che corrisponderebbe a condensatore con olio (indice uguale al vetro). Comunque nell'articolo è spiegato bene, ma confesso ho qualche dubbio.
3nzo
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da 3nzo »

Mi spiego meglio. Questa la parte dell'articolo che spiega la procedura:
"Si posiziona il vetrino con il foro stenopeico sul fondo allo stadio dell'oggetto del microscopio, con il lato smerigliato rivolto verso l'alto. Il passaggio successivo consiste nel posizionare un illuminatore a luce forte, come per l'osservazione del campo scuro, quindi mettere a fuoco e centrare il foro stenopeico per fornire un cerchio di luce omogeneo sulla superficie smerigliata, facendo attenzione che il foro stenopeico si trovi al fuoco del condensatore regolando l'altezza del condensatore. Quindi possiamo misurare il diametro del cerchio e usarlo per calcolare l'AN."
Cosa significa mettere a fuoco per centrare il foro stenopeico? Il foro è sul lato inferiore e certamente non si può mettere a fuoco con l'obiettivo del microscopio essendo sotto un vetro spesso 20 mm.
Poi come si può mettere a fuoco il foro con il condensatore?
Infine, i valori trovati sono più bassi di quelli in olio, ma l'autore non poteva mettere una goccia d'olio sul condensatore oppure quando il foro è nel fuoco del condensatore la distanza non lo permette?
Qualche esperto ha capito e mi può aiutare?
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da patta »

Per mettere a fuoco il condensatore, io sto provando queste 3 strade:

1- Metto un vetrino con la cosa da osservare rivolta all'ingiù (così si trova sul piano del tavolo); la osservo con un obiettivo tipo 10x. Muovo il condensatore finche mi dà la massima NA (visuale). Credo così sia a fuoco... tolgo il vetrino e metto l'apertometro, senza muovere il condensatore.

2 - Con l'apertometro prisma del post precedente, o con il modello a blocchetto:
Chiudo l'apertura del condensatore; guardo l'immagine /disco illuminato sulla faccia smerigliata; muovo il condensatore finchè i bordi del disco illuminato sono netti, e si vedono gli angoli delle lamelle dell'apertura - diciamo che così è a fuoco

3- gira il blocchetto e metti la faccia smerigliata all'ingiù; si dovrebbe vedere la zona illuminata dal condensatore. Questi è a fuoco quando il disco illuminato è piccolo e coi bordi netti.

Ora mi adopro a calibrare l'apertometro- prisma come da te suggerito
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da 3nzo »

Quindi secondo te è un giro di parole per dire, muovi il condensatore per avere sul lato smerigliato una immagine nitida e centrata del cerchio luminoso?
Il tuo microscopio è mineralogico?
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da Toniclimb »

Salve.
Ho costruito l'apertometro per i rilievi in aria.
Ho optatp per una scala cilindrica, penso che sia migliore per le valutazioni delle grandi aperture.
Questa è la scala:
DSCN0261.JPG
poi ridotta e adattata a un semicilindretto ricavato dalla mecccanica di qualcosa che ho smontato in passato:
DSCN0259.JPG
e fissato il tutto su una piastrina di vetronite millefori.
Per i rilievi utilizzo lo stativo di un vecchio micro didattico Officine Galileo anni '50:
DSCN0269.JPG
DSCN0270.JPG
Nella seconda foto si vede in posizione lo schermo per la messa a fuoco e il telescoptetto ausiliario(autocostruito) per l'osservazione della pupilla di uscita dell'obbiettivo.
DSCN0273.JPG
che qui è montato al posto dell'oculare.
La procedura di rilievo è quella nota, si focalizza con lo schermo sul piano diametrale della scala, poi si tolgono lo schermo e l'oculare e col telescopio di fase si osserva la pupilla di uscita dell'obiettivo.
Si può usare l'aggeggio anche in modalità proiettiva, mantenendo l'oculare e proiettando attraverso l'oculare stesso un fascio di luce a raggi paralleli.
Questo equivale a mettere una sorgente puntiforme sul piano dell'immagine intermedia generata dall'obiettivo.
Per avere un fascio a raggi paralleli (più o meno) si può usare una di quelle torcette cinesi col condensatore posizionabile, se ne trovano comunemente a pochi soldi e permettono. con lo zoom al massimo, di focalizzare la struttura del led a qualche metro, il che equivale ad avere, appunto, raggi quasi paralleli.
Adesso farò una serie di test con ottiche a secco e a immersione, per verificare le ipotesi formulate in precedente post.
Saluti.
Toni
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da 3nzo »

Perché lo schermo per la messa a fuoco, non basta mettere a fuoco il filo? Schermo realizzato come?
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da Toniclimb »

Si può usare qualunque soggetto sottile posto sul diametro del semicilindro, il filo lo trovo scomodo; avevo messo un filo, poi ho fatto uno schermo incollando carta tipo carta da forno a un telaietto di rame. Il pattern della carta è riconoscibile facilmente, quando metto a fuoco non devo cercare il centraggio del filo.
E' comunque un dettaglio inessenziale.
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da Toniclimb »

Ho misurato l'AN di alcuni obbiettivi a secco.
Le foto sono scattate accostando a mano una compatta all'oculare del telescopio; sono un po' mosse per via della scarsa illuminazione, ma si leggono bene lo stesso.
1) 10/0.25 Acromatico cinese
Cinese10_025.JPG

2) Leitz NPL Fluotar 10/0.30
LeitzNPLFluotar10_030.JPG
3) Leitz Acromatico 25/0.50
Leitz25_050.JPG
4) Carl Zeiss Jena Planacromatico 40/0.65
CZJPlanacro40_065.JPG
5) 60/0.85 Plan cinese
CinesePlan60_085.JPG
pare che i conti tornano, l'unico un po' deficitario sembra il 60, pare un pelo meno di 0.85, ma smpre più di 0,80.
poi passiamo alle ottiche a immersione.
Toni
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da Toniclimb »

C'è anche questo:
NikonEPlan10_025.JPG
Nikon EPlan 10/0.25
Interessante notare che il 10 cinese ha apertura un po' superiore a questa del Nikon
3nzo
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da 3nzo »

Complimenti, la scala che hai realizzato in base al diametro si conferma giusta.
Io resto per l'apertometro di Chashire seconda versione. Ora sto provando a realizzare quello per obiettivi a immersione, ma non sarà preciso perché non conosco l'indice di rifrazione dei vetrini incollati e non so se la scala è precisa. Vedremo.
Quello a secco sembra accettabile.
Procurandosi un disco di vetro ottico della spessore di 2 cm e una decina di cm di diametro, si potrebbe far tagliare elucidare per realizzare l'apertometro di Abbe, ma quanto costerebbe il lavoro?
patta
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da patta »

Ottima realizzazione Toniclimb! Sembra funzionare molto bene.

Anche io mi sono dato da fare nel frattempo:
col tavolo rotante del microscopio petrografico sono riuscito a misurare piu o meno l'indice di rifrazione dei prismi (n~1,52 probabilmente BK7) quindi li posso usare.

Ho pennarellato di nero i lati del prisma ed iscritto (Sini docet) le tacche dell'NA. Uso la faccia dell'ipotenusa come piatto, i due lati come misura.
È bruttino; per obiettivi con NA < 0.2 è inutilizzabile, ma va bene con quelli ad olio!!
Sul condensatore, non riesco a vedere bene l'apertura, bisogna migliprare il disegno.

Grazie a questa esperienza ho scoperto a cosa serve una rotellina con scritto "Bertrand lens" che avevo sul microscopio! Che comodità.

Credo che la messa a fuoco dell'obiettivo non sia essenziale, basta che il fuoco sia più o meno a livello del centro del cerchio
Ultima modifica di patta il 27/10/2020, 18:24, modificato 2 volte in totale.
patta
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Re: Apertometro economico fai da te

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Qui le foto
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Obiettivo Koristka immerso ad olio, NA 1.30, più o meno si misura; ogni linea 0,1 NA. Al centro l'ho fatto male, le prime linee visibili al centro sono NA 0.2
Obiettivo Koristka immerso ad olio, NA 1.30, più o meno si misura; ogni linea 0,1 NA. Al centro l'ho fatto male, le prime linee visibili al centro sono NA 0.2
Misurando l'NA dell'obiettivo; robusto supporto in cartoncino, illumminazione da sotto
Misurando l'NA dell'obiettivo; robusto supporto in cartoncino, illumminazione da sotto
Il prisma annerito sul piatto, cercando di misurare NA del condensatore . Le righe orizzontali sono le tacche dell'NA
Il prisma annerito sul piatto, cercando di misurare NA del condensatore . Le righe orizzontali sono le tacche dell'NA
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da Toniclimb »

Un botto. Ma ci sono soluzioni alternative.
Inoltre il lavoro va fatto con una certa precisione, un vetraio comune chissà cosa ti tira fuori
patta
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da patta »

Io qua sono abbastanza eccitato all'idea di farmi fare l'apertometro; un semplice rettangolino di vetro con stampata la scala; Il modello di Abbe lo lascerei ai più abbienti.

Ho scritto a dei cinesi che vendono i vetrini di calibrazione, dicono che possono fare stampe su ordinazione, min 200 pezzi.
Senno' la Tecnottica Consonni, per pochi pezzi..

Bisogna capire le specifiche che servono - quanto va lappato preciso? quanto parallelo?
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da Toniclimb »

La messa a fuoco non deve necessariamente esssere precisissima, l'errore di altezza va riferito con la distanza dalla scala, nel mio caso circa 22.5 mm. Un errore di due decimi è dell'ordine di 1%, del tutto trascurabile.
Invece, se si comincia a coinvolgere ditte specializzate i costi salgono esponenzialmente, e andiamo fuori tema, qui si parla di roba economica, da fare per uso proprio e amatoriale, mica vi volete mettere a vendere apertometri? :mrgreen: :mrgreen:
Per tornare all'argomento, ho testato a secco alcune ottiche a immersione.
1) Nikon EPlan 100/0.25 (olio)
NikonEPlan100_125.JPG
2) Carl Zeiss Planapo 63/1.40(olio)
CZJPlanapo63_140.JPG
3) Lomo 85/1.00 (acqua)
Lomo85_100.JPG
4) Lomo Apo 20/0.80 (olio)
LomoApo20_080.JPG
Come si vede, le tre ottiche con AN >= 1 sono indistinguibili. In tutte e tre si legge oltre 0.95, e non è possibile ditinguere un AN 1.40 da un 1.25 e 1.00 :o :o
La quarta ottica, che ha AN 0.80 (<1) da una lettura coerente col valore di targa SENZA moltiplicare per 1.52.
Questo conferma le ipotesi del post di qualche giorno fa, vale a dire:

A) con la misura in aria si possono valutare TUTTI gli obiettivi (a secco o immersione nei vari mezzi) purché abbiano AN < 1.
In questo caso la lettura a secco coincide con l'AN effettiva nelle condizioni operative previste per l'ottica in esame.

B) Non si possono valutare le ottiche con AN > 1, perché leggerò sempre e comunque oltre 0.95.
C) Non si leggerà mai 1 pieno, perchè quando ci si avvicia all'angolo limite il coefficiente di riflessione tende al 100%, quindi arriverò prima a una perdita di intensità luminosa incompatibile con un rilievo.
Saluti.
Toni
PS, il LOMO 85 mi è stato regalato da Enzo, che qui ringrazio pubblicamente.
Purtroppo é l'unico WI in mio possesso, sarei curioso di testare il Lomo 40/0.75 (sempre WI), ne ho visti su Ebay a costi abbordabili, mi sa che me lo compro :thumbup:
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Re: Apertometro economico fai da te

Messaggio da Toniclimb »

X patta:
Molto bene, il sistema sembra OK. Per conferma, dovresti testare altre ottiche a immersione di AN nota e confrontare le osservazioni.
Inoltre in un apertometro per ottiche a immersione i valori bassi sono inutili, non ce ne sono.
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