Il raccordo fotografico in microscopia

Principi di funzionamento, manutenzione, modifica e autocostruzione dei microscopi e dei loro accessori

Moderatore: Enotria

Rispondi
Avatar utente
Enotria
Buon utente
Messaggi: 1958
Iscritto il: 07/06/2012, 7:43
Località: Ferrara
Contatta:

Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da Enotria »

Prima o poi la voglia viene: soddisfatti di ciò che vediamo attraverso il nostro microscopio, viene il desiderio di immortalare l’immagine in una foto per poterla mostrare a parenti ed amici o, più semplicemente, per tenere una documentazione nel tempo dei nostri lavori.

I metodi possibili e corretti dal punto di vista ottico per collegare una fotocamera ad un microscopio sono diversi ma, per ora, ci accontenteremo di analizzarne solo alcuni, i più diffusi.


La prima tentazione che viene, quando vogliamo ricordare una immagine, è quella di appoggiare l’obiettivo della fotocamera direttamente all’oculare del microscopio, poi, cercando di mantenerci per quanto possibile fermi, scattare la nostra foto.

Se avete provato, vi sarete accorti che il sistema, sembra incredibile, ma funziona, magari non sarà comodo, certamente non sarà la perfezione, ma funziona: avete appena scoperto il Metodo Afocale.


Per sfruttare questo metodo nel migliore dei modi, occorre prima capire su quali principi ottici si basa, in modo da ottimizzare questo collegamento: per farlo cercherò di semplificare al massimo e molte cose le darò per scontate.


Il Metodo Afocale (significa senza fuoco, o meglio, che utilizza fasci di luce fra loro paralleli) è dato dal microscopio che utilizza il proprio oculare per formare normalmente l’immagine e da una fotocamera che prende questa immagine e, attraverso il proprio obiettivo, la deposita sul sensore o sulla pellicola per essere fissata.
E’ un metodo molto adatto alle fotocamera compatte, in cui l’obiettivo è fisso, vedremo invece che per le reflex si useranno altri metodi molto diversi.

Il fatto di utilizzare l’oculare del microscopio comporta subito una prima conseguenza: l’obiettivo della fotocamera DEVE essere regolato su infinito, non è ammessa nessuna altra posizione.
Questo getterà nello sconforto molti di voi che pensano che, data la piccolezza del soggetto, la fotocamera vada addirittura regolata su Macro e la messa a fuoco regolata per il più vicino possibile. Non è così, è il microscopio che deve provvedere sia all’ingrandimento necessario, sia alla corretta messa a fuoco: la fotocamera deve solo raccogliere l’immagine già definita, senza apportare nessuna variante ottica.

Soddisfatta questa prima condizione, dobbiamo rispettare un’altra regola basilare: la pupilla di uscita del microscopio, deve corrispondere alla pupilla di entrata della fotocamera.

Detta così, sarà anche una asserzione vera, ma non ci si capisce assolutamente nulla.

Per pupilla si intende il punto in cui un fascio luminoso è più ristretto, fino alle sue minime dimensioni di semplice punto.
Infatti, il vostro microscopio ha una sua pupilla di uscita, la potete vedere appoggiando in verticale un vetro smerigliato sull’oculare. Ma non tutti gli oculari sono uguali: quelli normali hanno una pupilla distante circa 10 mm. dall’oculare, mentre gli oculari a “pupilla alta”, adatti a chi porta gli occhiali, hanno la pupilla più distante, circa 20 mm. e gli speciali oculari fotografici hanno una pupilla ancora più distante, anche 40 e più millimetri.
2_Pupille_Altezza.JPG
Immagine: a sin. pupilla normale, a des. pupilla alta




Ma anche la vostra fotocamera ha una sua pupilla, detta di entrata, che è situata circa dove è montato il diaframma.
Ora, queste due pupille, in un accoppiamento otticamente corretto, devono sovrapporsi e coincidere. Se non lo fanno, una delle due “taglierà” l’immagine all’altra, si formerà quella che in fotografia viene chiamata vignettatura.

Quali saranno allora le conseguenze pratiche di questa seconda condizione ?

Una conseguenza immediata è che è meglio se la pupilla del oculare è la più esterna possibile: sarà più facile andarla ad incrociare con quella della fotocamera.
Ecco anche il motivo per cui certe fotocamere, con obiettivi semplici e corti, si prestano molto meglio di altre con zoom extra lunghi, e come, per lo stesso motivo, anche le cosiddette “bridge” sono difficilissime da adattare ad un microscopio.


4_Pupille.JPG
Immagine: Solo la B incrocia le pupille, la A non è adatta



Se proprio dovete utilizzare una bridge, l’unica soluzione è utilizzare sul microscopio un oculare a pupilla molto alta, in modo da riuscire ad incrociare quella della fotocamera, nonostante l’eccessiva lunghezza dello zoom.

La distanza della pupilla è quindi la condizione più gravosa, conviene avere diversi oculari da provare e trovare quello con cui si ottiene il riempimento del riquadro fotografato con il minimo di zoom e senza residui di vignettatura.



Infine, due considerazioni sul collegamento meccanico al microscopio.

Il peso piuma di certe compatte favorisce un collegamento “volante”, molto comodo in ogni occasione.
Se voi fate una montatura per un oculare e lo collegate alla fotocamera in modo semi fisso, avete il vantaggio di una macchina che potete usare sia per le gite, sia per le foto al microscopio, magari appesa alla testata binoculare, al posto del suo oculare originale.
MVC-815F.JPG
Immagine: Fotocamera compatta appesa ad uno stereo Zeiss




Vediamo ora un po’ meglio come possiamo attrezzarci per fotografare al microscopio con il metodo “afocale”, sfruttando le comuni macchinette fotografiche digitali.

Non offendetevi se ho usato il termine “macchinette”, non lo intendo in senso dispregiativo, anzi, vi accorgerete a vostre spese che con più sono semplici, più facilmente potranno essere utilizzate per la fotografia microscopica, mentre le bellissime super zoom con obiettivi extra luminosi, vi daranno sempre delle gran rogne.

Di certo le prime prove le avrete fatte semplicemente appoggiando l’obiettivo della fotocamera sul bordo dell’oculare e, cercando di tenere fermo il tutto, scattando così, a mano libera.
Immagino che i primi a meravigliarsi dei risultati siate stati proprio voi, non avreste mai creduto di riuscire nell’impresa !

Ma è evidente che il metodo a mano libera può servire solo per le prime prove o in situazioni di emergenza, ma non può essere un sistema definitivo, occorre migliorare in qualità, in stabilità ed in praticità d’uso.

Rivediamo ancora una volta e schematicamente, il metodo afocale, in modo da poter progettare un adattatore fotografico semplice, ma funzionale.
Afocale.JPG



Abbiamo visto che abbiamo tre componenti, fra loro diversissimi, da combinare assieme in modo otticamente corretto: il microscopio con il suo sistema di amplificazione e di messa a fuoco dell’immagine, l’oculare con il suo sistema di proiezione dell’immagine già ingrandita e già a fuoco, infine la fotocamera che, con il suo obiettivo, deve memorizzare l’immagine sul suo sensore.

L’oculare, in condizioni operative normali, proietta l’immagine ingrandita sulla nostra retina ed il suo fascio luminoso si concentra in un unico punto chiamato pupilla di uscita, che nel nostro schema è indicato da un pallino rosso.

Ma anche la nostra fotocamera ha una sua pupilla di entrata, nello schema la vedete anche lei indicata in rosso.

Il nostro schema ottico sarà corretto solo se le due pupille si troveranno sovrapposte e se saranno di dimensioni simili.

Questa regola giustifica quindi perché è più facile l’accoppiamento se si usano oculari a pupilla alta e perché la piccola immagine fornita dal microscopio non riuscirà mai a coprire del tutto la grande apertura richiesta dalle fotocamere tipo bridge o reflex.

Veniamo ora ai particolari costruttivi.

Per prima cosa discutiamo del componente più critico, l’oculare: voi avete già provato quello standard da 10x del vostro microscopio, non è certamente il massimo, si può fare di meglio.
Avrete notato che le vostre foto sono molto ingrandite e, spesso, vignettate, tanto da costringervi a zoomare al massimo, con il risultato di ingrandire ancora di più. Il motivo è che l’oculare standard da 10x ingrandisce troppo per le nostre compatte, l’ideale è utilizzare un oculare sui 4-6 ingrandimenti, meglio poi se del tipo a pupilla alta, in modo da rendere più facile la sovrapposizione delle famose due pupille.
Poi, già che utilizziamo un oculare apposta per la sola fotografia, tanto vale fissarlo addirittura in modo stabile alla nostra compatta, in modo da formare una sorta di baionetta, una specie di innesto, che terrà appesa la nostra fotocamera al microscopio.

L’ideale è quindi acquistare su eBay una piccola fotocamera usata semplice semplice, da 3 Mpx è già più che sufficiente, poi montarle in modo definitivo una struttura che porti già l’oculare.
Naturalmente, se avete disponibile un tornio si fa in un attimo e la struttura può anche essere rimovibile:
Versioni.JPG

Se non avete il tornio o l’amico tornitore, la soluzione più semplice è l’acquisto di un adattatore commerciale simile a quello in foto, del costo di 30/40 Euro e che taglierete in modo da ridurne la lunghezza a quella del vostro obiettivo alla massima estensione. Una volta tagliato, verrà definitivamente fissato alla fotocamera incollandolo con colla epossidica o termica.
Per questo motivo vi ho consigliato di acquistare una fotocamera apposita, da pochi soldi, per essere utilizzata solo con il vostro microscopio.



Il risultato finale sarà simile a questo:
MVC-680F.JPG




In tutti i casi, alla fine, avremo la nostra fotocamera specializzata per la microscopia, da “appendere” al posto di un qualsivoglia oculare e fare così ottime riprese dei nostri preparati.
MVC-817F.JPG



Non so se l'avete notato, ma fino ad ora mi sono sempre tenuto bene alla larga dai raccordi fotografici per le reflex.

Il motivo è molto semplice: in qualunque modo li fai, dal punto di vista ottico sono sempre sbagliati.
Purtroppo, per poterli fare in modo almeno parzialmente corretto, il raccordo dovrebbe essere progettato assieme al microscopio e contenuto per buona parte all'interno dello stesso.
E' il caso dei Nikon professionali e forse anche di altri, che hanno l'adattatore scomponibile, in modo da poter essere utilizzato in modo diverso per la ripresa in afocale o in presa diretta.
Ref_2.JPG

Nella versione definitiva, anche i raccordi nero e verde sono stati eliminati per abbassare ulteriormente l'attacco.


Per prima cosa vediamo quale metodo vogliamo utilizzare, dato che il sistema afocale usato per le compatte, qui è impensabile per l'eccessivo peso del complesso reflex + obiettivo e per l'eccessiva disparità fra la pupilla di uscita del microscopio e quella di entrata della reflex: decisamente troppo diverse, impossibile metterle d'accordo !

Il metodo alternativo più semplice è il metodo della Ripresa Diretta. Più semplice di così non si può: non c'è più l'oculare del microscopio, non c'è l'obiettivo della reflex, non c'è più nulla, il raccordo è solo un tubo vuoto che termina con il sensore.

Tanta semplicità nasconde però una grossa difficoltà: l'unico punto in cui noi possiamo prendere la nostra immagine è quello dove si forma l'immagine intermedia, cioè a circa 10mm dalla battuta del tubo che porterebbe l'oculare. Il guaio è che già la nostra reflex è "spessa" (tiraggio) circa 45 mm, per cui per portare il sensore all'altezza in cui si forma l'immagine intermedia, bisognerebbe cacciare la nostra reflex a suon di martellate "dentro" alla testata del microscopio !

Oltre tutto, anche così facendo, la pupilla del microscopio probabilmente sarà troppo piccola rispetto al sensore (figurarsi con le full frame), creando una forte vignettatura.
Ed allora si corregge l'errore facendone un altro opposto: allontanando la reflex e contemporaneamente modificando la messa a fuoco del microscopio finché l'immagine non diventa soddisfacente.

In compenso, il raccordo è semplicissimo: un banale tubo vuoto con all'estremità l'anello T2 per adattarlo alle varie marche.
Raccordo per Ripresa Diretta
Raccordo per Ripresa Diretta
Ref_1.JPG (23.79 KiB) Visto 9523 volte





L'altro metodo possibile con una reflex è quello della Proiezione, lo usavano i nostri nonni per fare foto con i loro mastodontici banchi ottici a lastra, andrà bene anche per le nostre moderne reflex digitali !

Il metodo prevede l'utilizzo sul microscopio di un oculare, mentre la reflex riceve l'immagine così proiettata e la capta nel momento in cui ha la dimensione giusta per coprire completamente il formato del sensore.
Per spiegarmi meglio, il microscopio, con il suo oculare, proietta una immagine perfettamente formata ed a fuoco, tanto è vero che voi potete benissimo vederla con l'ausilio di un vetro smerigliato fatto scorrere sopra il vostro microscopio. Pacifico anche che l'immagine, con più vi allontanate dal microscopio, con più diventa grande (ma anche sempre meno luminosa), per cui userete un raccordo minimo, della lunghezza giusta per il formato della vostra reflex.
Raccordo originale Nikon per ripresa in Proiezione
Raccordo originale Nikon per ripresa in Proiezione
Ref_4.JPG (23.07 KiB) Visto 9523 volte


Ma, se ricordate, abbiamo affermato prima che non esiste per le reflex un metodo totalmente corretto dal punto di vista ottico, ed allora, questo, che problemi ha ?

La messa a fuoco: l'immagine proiettata, in condizioni otticamente giuste, è perfettamente a fuoco, ma solo all'infinito !

Pertanto, visto che per noi sarebbe estremamente scomodo salire su di una lunga scala da pompiere per guardare nella nostra reflex, ci accontenteremo di stare molto più terra terra, ma allora faremo il nostro bravo errore di Ottica (immagine sfuocata), errore che, come al solito, compenseremo con un secondo errore di segno opposto, intervenendo modificando la messa a fuoco del nostro povero microscopio.


Per prima cosa vediamo schematicamente come deve essere fatto l'adattatore per il metodo a Proiezione.
Schema semplificato di proiezione
Schema semplificato di proiezione

Vediamo prima come va dimensionato il nostro adattatore per Proiezione.

La lunghezza del tubo porta oculare, è corretta ?
Per verificarlo visivamente, basta mettere a fuoco un soggetto e poi togliere uno dei due oculari di visione e montarlo sul solo tubo fotografico porta oculare. L'immagine è ancora perfettamente a fuoco ?
Se si, la lunghezza del tubo è corretta, per cui l'immagine intermedia si forma nella sua giusta posizione.
Occorre però considerare ora che, se l'intermedia è al suo posto giusto, l'immagine sulla reflex non può essere a fuoco, perché in queste condizioni l'immagine è a fuoco, ma solo all'infinito.

A questo punto siamo nei guai: dobbiamo compensare questo errore di messa a fuoco e lo possiamo fare in due diversi modi: possiamo ritoccare la messa a fuoco del microscopio, oppure possiamo variare la lunghezza del tubo inferiore, quello che porta l’oculare, modificando così la posizione dell’immagine intermedia rispetto all’oculare.

Resta ora solo da vedere se è più errore il variare la messa a fuoco del microscopio o se è più grave l'aver modificato la posizione della immagine intermedia.

Sia che si modifichi il tubo di supporto dell'oculare, sia che si modifichi la messa a fuoco del microscopio, commettiamo un errore che va a compensare quello originario del metodo di ripresa, che prevede la zona a fuoco solo all'infinito.
In entrambi i casi l'intervento, pur se fatto con metodi diversi, funziona perché varia la posizione dell'immagine intermedia rispetto all’oculare.

Ma c'è una considerazione molto importante che dobbiamo fare: se compensiamo variando la lunghezza del tubo di supporto oculare, l'errore incide soltanto sulla ripresa fotografica, non sulla visualizzazione che resta pertanto corretta.
E' evidente che ciò porta a numerosi vantaggi, non ultimo quello di avere a fuoco l'uno e l'altro, la visione e la foto.

La conclusione è quindi che, nel caso di reflex collegata in modalità di Proiezione, il raccordo fotografico ideale dovrebbe avere il tubo di supporto dell'oculare di lunghezza leggermente variabile per ottenere la messa a fuoco della reflex SENZA modificare quella della visuale.
Inoltre, anche il secondo tubo, quello che sorregge la reflex, è bene che sia di lunghezza variabile se si vuole modificare a piacere il rapporto di ingrandimento ottenibile.


In definitiva, lo schema costruttivo finale dovrebbe essere simile a questo:
Schema di adattatore per Proiezione regolabile
Schema di adattatore per Proiezione regolabile
Spero sia stato utile.

:wave:
Andrea

URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm

:clap: il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve. :clap:

Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
Avatar utente
AlessioM
Buon utente
Messaggi: 988
Iscritto il: 09/03/2012, 13:21
Località: Sulcis
Contatta:

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da AlessioM »

Questo era proprio un articolo che mi interessa moltissimo in quanto non riesco a fare le foto sia all'oculare del telescopio che al binocolo nonostante abbia una compatta Panasonic . Grazie del bel articola che a postato
Il mio sito: http://www.carbonia2meteo.altervista.org/ Stazione meteo Davis vantage pro 2
Avatar utente
Enotria
Buon utente
Messaggi: 1958
Iscritto il: 07/06/2012, 7:43
Località: Ferrara
Contatta:

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da Enotria »

Ti ringrazio Alessio e, per la tua assiduità, ti nomino mio supporter ad honorem. :D

Vedo che segui sempre i miei articoletti e non manchi mai di darmi quella piccola soddisfazione che mi fa sentire, non dico utile, ma almeno, seguito.

Un sentito ringraziamento e, se posso esserti utile nel mio campo, lo farei tanto volentieri.

E per favore, non darmi del Lei, sono già abbastanza vecchio di mio. :lol:


Cordiali saluti
Andrea

URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm

:clap: il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve. :clap:

Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
Avatar utente
AlessioM
Buon utente
Messaggi: 988
Iscritto il: 09/03/2012, 13:21
Località: Sulcis
Contatta:

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da AlessioM »

Grazie.. Devi sapere che leggo tutto nel forum, e qua' ci sono analisi molto dettagliate che in nessun portale le espone cosi' di facile lettura nonostante sia bene articolato come nozioni in materia ;)
Il mio sito: http://www.carbonia2meteo.altervista.org/ Stazione meteo Davis vantage pro 2
Avatar utente
AlessioM
Buon utente
Messaggi: 988
Iscritto il: 09/03/2012, 13:21
Località: Sulcis
Contatta:

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da AlessioM »

Ciao Andrea, le porre porre una domanda. Vorrei saper come si ricava l'ingrandimento con cui si sta effettuando una visione sull'oculare,in quanto ho svitato una parte di quest' ultima perche ha le lenti in plastica e col tempo si sono opacizzate , e per ovviare a questo le tolgo per guadagnare luminosita, percio osservo col la lente interna un bel po grande. Quindi la regola per ricavare l'ingrandimento in questo caso non funziona piu '. Quindi le chiedo se uso un obiettivo da 10 mm come posso misurare l'ingrandimento se ho tolto la parte sopra descritta ? Presumo che dovro' misurare la pupilla d'uscita e moltiplicarla per la focale dell'obiettivo ? . Grazie dell'eventuale risposta
Il mio sito: http://www.carbonia2meteo.altervista.org/ Stazione meteo Davis vantage pro 2
Avatar utente
Enotria
Buon utente
Messaggi: 1958
Iscritto il: 07/06/2012, 7:43
Località: Ferrara
Contatta:

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da Enotria »

AlessioM ha scritto: . . . come si ricava l'ingrandimento con cui si sta effettuando una visione . . .
. . . ha le lenti in plastica e col tempo si sono opacizzate . . .
. . . se uso un obiettivo da 10 mm come posso misurare l'ingrandimento . . .
Ti chiedo scusa, ma non ho capito molto delle domande che mi fai, alcuni concetti sembrano contraddirsi da soli. :shock:

Ho comunque riassunto nella citazione quello che CREDO di aver capito.

Premesso che stiamo parlando di microscopi e non di cannocchiali, l'ingrandimento complessivo è dato molto semplicemente dal prodotto fra l'ingrandimento indicato sull'oculare moltiplicato l'ingrandimento indicato sul obiettivo. Quindi un oculare 10x utilizzato con un obiettivo 40x mi fornirà un ingrandimento complessivo di 400x.
Questo modo di ragionare è per la verità molto semplicistico e scorretto dal punto di vista ottico, ma è quello che viene utilizzato attualmente ed è accettato così ormai da tutti. :roll:

Lenti di plastica ? Che io sappia nei microscopi non vengono utilizzate in alcun modo e, in ogni caso, non puoi smontare una lente solo perché è opaca e poi pensare di usare quello strumento così mutilato, neppure se così facendo diventasse "più luminoso".
Attento che non solo gli oculari, i condensatori e gli obiettivi sono costruzioni ottiche a se stanti, ma in genere formano fra loro un unico insieme in cui non è permesso operare sostituzioni o modifiche, pena un immediato degrado delle qualità ottiche complessive. Solo per farti un esempio: sarebbe un grave errore usare un oculare compensato, in coppia con un obiettivo che non richiede compensazione, e viceversa.

Come ti ho già detto, per semplificare la vita agli utilizzatori, l'ingrandimento viene calcolato con modalità standardizzate, magari discutibili quanto vuoi, ma ormai universalmente accettate da tutti.
Per cui, se il tuo obiettivo ha una focale da 10 mm., verrà comunque indicato come un 16x, anche se poi non è affatto detto che verrà montato su di un microscopio normale, con una lunghezza di tubo di 160 mm.

Cosa vuoi farci, lo so che è un po' assurdo, ma i medici, i ricercatori scientifici, i biologi, non sono certo degli esperti anche di Ottica, per cui bisogna semplificare il più possibile alcuni concetti, anche a costo di imprecisione nelle definizioni. :lol:

Cordiali saluti
Andrea

URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm

:clap: il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve. :clap:

Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
Avatar utente
AlessioM
Buon utente
Messaggi: 988
Iscritto il: 09/03/2012, 13:21
Località: Sulcis
Contatta:

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da AlessioM »

La ringrazio per la bella risposta nonostante non mi fossi spiegato bene :( .. ma essendo non colto in questa materia ho detto delle cose non veritiere. Il mio microscopio non e' un gran che'.. era di mio nonno che allora fu comparato dai polacchi negli anni 90 venuti anche nella mia citta'. Probabilmente ho scambiato la plastica della lente degli oculari con il limite di luce e riflessi che il microscpio non accetta essendo di bassa caratura e senza trattamento antiriflesso. Quindi a grandi linee l'ingrandimento dovrebbe essere sui 100x (10x10) oppure con le altre opzioni 10x20 o 20x20 .
Il mio sito: http://www.carbonia2meteo.altervista.org/ Stazione meteo Davis vantage pro 2
Avatar utente
AlessioM
Buon utente
Messaggi: 988
Iscritto il: 09/03/2012, 13:21
Località: Sulcis
Contatta:

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da AlessioM »

Ecco due foto del mio semplice Microscopio:
Allegati
P1150067 Microscopio.jpg
P1150068 Marca microsc.jpg
Il mio sito: http://www.carbonia2meteo.altervista.org/ Stazione meteo Davis vantage pro 2
Avatar utente
-SPECOLA->
Buon utente
Messaggi: 9520
Iscritto il: 16/09/2011, 19:26
Contatta:

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da -SPECOLA-> »

Beh,
russo è russo, almeno a giudicare dalle scritte.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Avatar utente
AlessioM
Buon utente
Messaggi: 988
Iscritto il: 09/03/2012, 13:21
Località: Sulcis
Contatta:

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da AlessioM »

Si e proprio russo,e sul fondo della base e all'interno di essa ci sono delle scritte con una firma,
Il mio sito: http://www.carbonia2meteo.altervista.org/ Stazione meteo Davis vantage pro 2
Drake
Buon utente
Messaggi: 415
Iscritto il: 24/08/2012, 12:49
Località: Bari
Contatta:

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da Drake »

Ciao a tutti :-)
Ho letto con grande interesse questo eccellente post, ed in particolare le chiarissime spiegazioni del sempre preciso Enotria.
In vista dello (speriamo) imminente arrivo del mio lomo biolam (in configurazione monoculare), sto pensando Di dotarmi a breve del necessario per effettuare foto.
Ho una dotazione di attrezzatura fotografica, in parte utilizzata in astronomia, abbastanza varia. Possiedo sia una reflex Canon 500D, che una webcam philips spc900nc (dotata di sensore ccd a colori da 1/4 di pollice, e risoluzione vga) con un adattatore t2 gia' montato al posto del suo 'plastico' obiettivo eoriginale :-)
Vorrei chiedere se puo' essere il caso di provare le prime foto utilizzando il metodo della proiezione dell'oculare, e se e' preferibile usare la reflex o la webcam. Inoltre, avendo in dotazione solo un oculare k15x, quale oculare mi conviene acquistare da utilizzare prevalentemente a questo scopo? Puo' andar bene un ortoscopico da 12,5x, o serve necessariamente un oculare con elevata estrazione pupillare ed ingrandimento inferiore?
Grazie per tutti i consigli che vorrete darmi :-)
Ciao a tutti,
Piero :D


Bino: Vixen BT80M-A. Konus 20x80. Zeiss Binoctem 1Q 7x50. Swift Newport 10x50. Bell&Howell 8x40. Hawke Frontier PC 8x42.
Tele: Acro Bresser R152 @F8, Mak SW 127. HEQ5 PRO MarkII.
Altro: Canon 500D + MZ5M + SPC900NC. Microscopio Zeiss Standard RA.
http://www.studiomessineo.it/astronomia (in costruzione)
Avatar utente
Guido Gherlenda
Buon utente
Messaggi: 1068
Iscritto il: 24/08/2012, 14:14
Località: Oderzo (Treviso)

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da Guido Gherlenda »

Le prove più immediate puoi farle con la compatta e un oculare con qualsiasi ingrandimento, l'estrazione pupillare non è detto che debba essere molto elevata, dipende dall'ottica della compatta, ho fatto diverse prove con una compattina Casio con zoom 4x e sono riuscito ad utilizzare quasi tutti gli oculari in mio possesso, con gli oculari ad alta estrazione hai il vantaggio di aver più spazio per il raccordo, l'ingrandimento dell'oculare dipende anche da quanto zoom ti serve per eliminare l'eventuale vignettatura.

In alternativa se hai il software di connessione al pc per la reflex potrebbe essere il sistema più comodo da utilizzare con un microscopio monoculare, se usi un oculare per la proiezione un 10x è perfetto per il sensore della tua Canon.
Guido Gherlenda
45°46'38.85"N 12°28'59.46"E
Drake
Buon utente
Messaggi: 415
Iscritto il: 24/08/2012, 12:49
Località: Bari
Contatta:

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da Drake »

La mia compatta e' un po' strana. E' una pentax waterproof con zoom ottico 5x, con la particolarita' di avere tutto l'obiettivo all'interno, in 'orizzontale', con un prisma. Non ha lenti che protrudono all'esterno. Quindi, necessita di pochissimo spazio, ma ha il problema che per collegarla all'oculare dovrei comprare un microstage... ed inoltre, proprio a causa del suo strano obietivo, ha una qualita' piuttosto scarsa. Mi consente pero' di fare un sacco di foto divertenti IN mare alle mie bimbe, d'estate :-)
Penso mi orientero' verso l'uso della 500D, che ha un software eccellente: il live view funziona anche via PC, il che e' ottimo per la messa a fuoco, e la camera e' completamente controllabile via usb dal suo software. Addirittura, con obiettivi AF, si puo' controllare anche la messa a fuoco :-)
Ciao a tutti,
Piero :D


Bino: Vixen BT80M-A. Konus 20x80. Zeiss Binoctem 1Q 7x50. Swift Newport 10x50. Bell&Howell 8x40. Hawke Frontier PC 8x42.
Tele: Acro Bresser R152 @F8, Mak SW 127. HEQ5 PRO MarkII.
Altro: Canon 500D + MZ5M + SPC900NC. Microscopio Zeiss Standard RA.
http://www.studiomessineo.it/astronomia (in costruzione)
Avatar utente
Guido Gherlenda
Buon utente
Messaggi: 1068
Iscritto il: 24/08/2012, 14:14
Località: Oderzo (Treviso)

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da Guido Gherlenda »

In questo caso ti basta un raccordo tipo questo:
Ex-TmMicro-01.jpg
io ne ho uno identico acquistato nuovo su ebay a 12€ senza il T2 per la canon, è robusto quanto basta, presenta una battuta per posizionarlo sempre alla stessa altezza quindi non è possibile avvicinare l'oculare al sensore per diminuire l'ingrandimento (non è detto che serva).

Con questo potresti utilizzare gli oculari in tuo possesso.
Guido Gherlenda
45°46'38.85"N 12°28'59.46"E
Drake
Buon utente
Messaggi: 415
Iscritto il: 24/08/2012, 12:49
Località: Bari
Contatta:

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da Drake »

Grazie per la dritta, pensavo esattamente a qualcosa del genere :D
Fra l'altro ho un bel pò di raccordi T2 che uso in astronomia, sia a lunghezza fissa che variabile, prolunghe, anelli, portaoculari da 1,25" sempre collegabili al T2... devo vedere se, col materiale in mio possesso, riesco a montare la canon sull'oculare. Altrimenti comprerò qualcosa di simile :D
Per ora, credo mi serva prevalentemente solo l'oculare. Un "nornale" 10x, WF e con pupilla alta, è quello che fa al caso mio, o ci vuole uno "specifico" per proiezione?
Oppure, una cosa tipo quella nelle foto allegate sarebbe preferibile, considerando che è della Lomo e dovrebbe essere specificamente compensato per praticamente tutti i miei obiettivi?
Allegati
Lomo_Oculare_1.JPG
Lomo_Oculare_2.JPG
Ciao a tutti,
Piero :D


Bino: Vixen BT80M-A. Konus 20x80. Zeiss Binoctem 1Q 7x50. Swift Newport 10x50. Bell&Howell 8x40. Hawke Frontier PC 8x42.
Tele: Acro Bresser R152 @F8, Mak SW 127. HEQ5 PRO MarkII.
Altro: Canon 500D + MZ5M + SPC900NC. Microscopio Zeiss Standard RA.
http://www.studiomessineo.it/astronomia (in costruzione)
Avatar utente
Guido Gherlenda
Buon utente
Messaggi: 1068
Iscritto il: 24/08/2012, 14:14
Località: Oderzo (Treviso)

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da Guido Gherlenda »

L'abbinata oculare/ottica in microfotografia non è sempre matematica, spesso le ottiche sono di diversa costruzione, nel mio caso sono complessivamente soddisfatto del Leitz Periplan 10x, fornisce risultati buoni con tuitti gli obiettivi che utilizzo normalmente.

Questa sera posto una prova fatta prima dell'acquisto del Periplan ma comunque potrebbe darti qualche indicazione.
Guido Gherlenda
45°46'38.85"N 12°28'59.46"E
Drake
Buon utente
Messaggi: 415
Iscritto il: 24/08/2012, 12:49
Località: Bari
Contatta:

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da Drake »

Ottimo, grazie mille :D
Vedo in giro se trovo un Leitz Periplan prezzo ragionevole...
Ciao a tutti,
Piero :D


Bino: Vixen BT80M-A. Konus 20x80. Zeiss Binoctem 1Q 7x50. Swift Newport 10x50. Bell&Howell 8x40. Hawke Frontier PC 8x42.
Tele: Acro Bresser R152 @F8, Mak SW 127. HEQ5 PRO MarkII.
Altro: Canon 500D + MZ5M + SPC900NC. Microscopio Zeiss Standard RA.
http://www.studiomessineo.it/astronomia (in costruzione)
Avatar utente
Guido Gherlenda
Buon utente
Messaggi: 1068
Iscritto il: 24/08/2012, 14:14
Località: Oderzo (Treviso)

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da Guido Gherlenda »

Ferma i motori!!!!

Prima di fare acquisti prova quello che hai, non è detto che il Periplan sia l'abbinata giusta.

Posto subito la prova per l'abbinamento.
Guido Gherlenda
45°46'38.85"N 12°28'59.46"E
Drake
Buon utente
Messaggi: 415
Iscritto il: 24/08/2012, 12:49
Località: Bari
Contatta:

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da Drake »

Ottimo consiglio :D
Sto solo guardando in giro, per farmi un'idea... non mi è neanche arrivato il microscopio. Come giustamente suggerisci, devo prima provare un pò quello che ho, poi vedrò se e cosa acquistare.
Vado a leggere la tua prova :D
Ciao a tutti,
Piero :D


Bino: Vixen BT80M-A. Konus 20x80. Zeiss Binoctem 1Q 7x50. Swift Newport 10x50. Bell&Howell 8x40. Hawke Frontier PC 8x42.
Tele: Acro Bresser R152 @F8, Mak SW 127. HEQ5 PRO MarkII.
Altro: Canon 500D + MZ5M + SPC900NC. Microscopio Zeiss Standard RA.
http://www.studiomessineo.it/astronomia (in costruzione)
mirco
Messaggi: 2
Iscritto il: 17/01/2013, 12:16

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da mirco »

Al riguardo ho da chiedervi: sull'uscita trinoculare (a livello qualitativo e pratico) è meglio collegare una mirrorlens o una camera dedicata (es. moticam)?
grazie.
Avatar utente
Enotria
Buon utente
Messaggi: 1958
Iscritto il: 07/06/2012, 7:43
Località: Ferrara
Contatta:

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da Enotria »

In genere, l'uscita della testata trinoculare è calcolata in modo da poter essere utilizzata direttamente dalle videocamera dedicata.

Per l'uso con fotocamere, sia reflex, che EVIL, che compatte, richiede ancora un adattatore specifico al tipo di fotocamera che utilizzeremo: ad esempio quello già mostrato da Guido va benissimo per una reflex o per una EVIL (es. Sony NEX-3).


Come esempio una soluzione leggermente esagerata:
MVC-477S.JPG
A sinistra, una videocamera dedicata è appesa al posto di un oculare, a destra al posto dell'altro oculare vi è una fotocamera compatta con il suo adattatore afocale, in cima a questa specie di albero di Natale, vi è la Sony NEX-3 per le foto di qualità.
:twisted: Pataca c'an si etar ! :twisted:

Chiedo scusa per il mio alter ego, ma ogni tanto si esprime in romagnolo !

:wave:
Andrea

URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm

:clap: il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve. :clap:

Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
mirco
Messaggi: 2
Iscritto il: 17/01/2013, 12:16

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da mirco »

Ringrazio enotria per la risposta al mio quesito.
Dalla tua risposta ho inteso che la mirrorlens sony ha un livello qualitativo superiore a qualsiasi camera dedicata ed è pertanto la soluzione migliore da collegare all'uscita trinoculare . E' corretto?
Inoltre volevo ringraziarti per il messaggio di benvenuto e chiederti una tua opinione sul microscopio zeiss primo star led con obiettivo ph2 40x.
Ho letto nel sito critiche al primo star che non sarebbe ai livelli di altri modelli zeiss (sicuramente non con modelli da 10.000,00 euro) e nemmeno con altri marchi meno blasonati. Quali? Non ho capito bene le critiche anche se non le condivido.
Grazie.
Mirco.
Avatar utente
Guido Gherlenda
Buon utente
Messaggi: 1068
Iscritto il: 24/08/2012, 14:14
Località: Oderzo (Treviso)

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da Guido Gherlenda »

Anche in questo caso è una questione di qualità, ci sono delle telecamere CCD professionali da svariate migliaia di € sicuramente di altissimo livello, inoltre spesso i risultati dipendono da corrette abbinate, io ho una Olympus E-P1, quindi mirrorless e teoricamente adatta all'uso in microscopia, che non c'è verso funzioni bene sul mio Photomicroscope, ho Nikon e Canon DSLR che funzionano perfettamente senza il minimo accenno di micromosso, queste ultime sono di gran lunga inferiori all'Olympus nell'uso "normale".

Da tener presente che sul risultato incide anche la comodità d'uso, la telecamerina è il sistema più semplice e sbrigativo, le fotocamere sono un po' più impegnative ma, secondo la mia opinione, superiori, io uso quasi esclusivamente il flash e quindi non ho alternative.

Riguardo il Primostar la mia opinione è che, a pari costo, esistono altre marche che offrono modelli molto più espandibili e meccanicamente più robusti (ad. esempio Motic e Optika), ma anche in questo caso è una questione di gusti. Non è corretto compare un Primostar ad un Axioscope è chiaro che sono due pianeti diversi sia come caratteristiche che come spesa.
Guido Gherlenda
45°46'38.85"N 12°28'59.46"E
Gerardo
Buon utente
Messaggi: 144
Iscritto il: 13/01/2013, 20:22

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da Gerardo »

Ciao a tutti. Questo e' il mio primo post di "contenuto".
Non ho un raccordo fotografico dedicato quindi ho fatto le foto mettendo direttamente la reflex priva dell'obiettivo sul tubo ottico privo della testata usando come raccordo un tele-extender per fotografia in proiezione di oculare per telescopio con il quale ho raggiunto la giusta lunghezza di tubo e ho ottenuto sul sensore l'ingrandimento nominale dell'obiettivo in uso (circa), verificato con una scala graduata fatta in casa con computer e stampante laser.

Le foto sono state fatte qualche giorno fa con la Pentax K7 e un Konus Campus che mi ha prestato un amico. I campioni che ho usato sono vetrini preparati di tipo didattico marcati Geoptik

Immagine
Sez. trasv. di foglia di giglio (Ripresa diretta, 10X sul sensore).

Immagine
Spirogira (Ripresa diretta, 10X sul sensore).

Immagine
Sez. trasv. di stelo di tiglio (Ripresa diretta, 10X sul sensore).


Immagine
Tegumento di cipolla (Ripresa diretta, 10X sul sensore).


Poi ho provato a inserire nel tele-extender un oculare per telescopio (un ortoscopico tipo unitron) da 12,5 mm e poi uno da 5 mm. Ecco il risultato:

Immagine
Scaglia di elaeagnus argentea (ripresa diretta, 10X sul sensore).

Immagine
Scaglia di elaeagnus argentea (proiezione di oculare 12,5mm, 20X sul sensore).

Immagine
Scaglia di elaeagnus argentea (proiezione di oculare 5mm, 70X sul sensore).

gli oculari da telescopio hanno dato risultati molto migliori di quelli in dotazione.

Purtroppo questa sarà l'ultima serie di foto con il konus perché ho dovuto restituirlo al proprietario che gentilmente me lo aveva prestato. Prevedo che a breve ci sarò anch'io nella nutrita schiera di coloro che chiedono consiglio sull'acquisto di un microscopio  :dance:
Ultima modifica di Gerardo il 20/01/2013, 21:40, modificato 1 volta in totale.
Avatar utente
Enotria
Buon utente
Messaggi: 1958
Iscritto il: 07/06/2012, 7:43
Località: Ferrara
Contatta:

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da Enotria »

.

Ciao Gerardo,
visto che fra i tuoi interessi c'è anche la micro fotografia, credo proprio che fra poco sarai anche tu uno dei "nostri".

Appena avrai il TUO microscopio, tutto sarà più facile, ti preparerai tutti i vari adattatori e, rapidamente, progredirai con le tue prove.

Nella Sezione dedicata alla Microscopia troverai già diversi post che trattano della scelta del microscopio, leggili e, se dopo hai ancora dei dubbi, scrivi sul Forum, vedrai che qualche anima pia ti darà una mano.


:wave:
Andrea

URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm

:clap: il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve. :clap:

Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
Avatar utente
Enotria
Buon utente
Messaggi: 1958
Iscritto il: 07/06/2012, 7:43
Località: Ferrara
Contatta:

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da Enotria »

mirco ha scritto:Ringrazio enotria per la risposta al mio quesito.
Dalla tua risposta ho inteso che la mirrorlens sony ha un livello qualitativo superiore a qualsiasi camera dedicata ed è pertanto la soluzione migliore da collegare all'uscita trinoculare . E' corretto?
Inoltre volevo ringraziarti per il messaggio di benvenuto e chiederti una tua opinione sul microscopio zeiss primo star led con obiettivo ph2 40x.
Certamente la Sony NEX-3 è un ottimo dorso da applicare al microscopio e questo per vari motivi:
1- Facilità di messa a fuoco, con bordure rosse che compaiono al momento della perfetta messa a fuoco e con un tasto che permette di ingrandire un particolare di 7x o 14x.
Visione normale
Visione normale
Visione ingrandita 7x, evidenti i bordi rossi che compaiono quando l'immagine è a fuoco.
Visione ingrandita 7x, evidenti i bordi rossi che compaiono quando l'immagine è a fuoco.
2- Memoria dello stato: ad es., messa su autoscatto 2 secondi, resta così impostata anche spegnendo.
3- Sensore di dimensioni APS-C, come la maggior parte delle reflex.
4- Nessun organo in movimento, nessuna vibrazione allo scatto.
5- Il tiraggio del dorso è minimo, ciò consente l'acquisto o la costruzione di qualsiasi tipo di raccordo, per qualsiasi obiettivo, per qualsiasi accessorio.
6- Basso costo: essendo già uscita la versione 6 e 7, la si trova usata per 200 Euro su eBay
Immagine a fuoco: vedi i bordi rossi.<br />Raccordo      NEX --&gt; vite M42
Immagine a fuoco: vedi i bordi rossi.
Raccordo NEX --> vite M42
Non voglio dire che è "il meglio", ma per il MIO modo di fotografare, è comodissima.


Riguardo alla scelta del microscopio, io preferisco non influenzarti, ti consiglio però di provarlo e di provare anche altre soluzioni. Nella tua scelta privilegia sempre quei microscopi che ti permetteranno, in futuro, una ampia possibilità di espansione, anche perché oggi qualsiasi microscopio ti sembra fantastico, ma vedrai che già fra qualche mese comincerai a rimuginare: " . . . ma, se ci fosse il tal accessorio . . . " ecc. ecc.

:wave:
Andrea

URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm

:clap: il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve. :clap:

Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
Drake
Buon utente
Messaggi: 415
Iscritto il: 24/08/2012, 12:49
Località: Bari
Contatta:

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da Drake »

Enotria ha scritto: Riguardo alla scelta del microscopio, io preferisco non influenzarti, ti consiglio però di provarlo e di provare anche altre soluzioni. Nella tua scelta privilegia sempre quei microscopi che ti permetteranno, in futuro, una ampia possibilità di espansione, anche perché oggi qualsiasi microscopio ti sembra fantastico, ma vedrai che già fra qualche mese comincerai a rimuginare: " . . . ma, se ci fosse il tal accessorio . . . " ecc. ecc.
:wave:
Concordo al 100%, io dopo un paio di settimane, già sento la mancanza di una testa trinoculare :D
Per fortuna il mio è uno di quei modelli (fra quelli che si trovano a pochissimo su ebay) per i quali è veramente facile trovare accessori compatibili, essendo in pratica una copia spudorata dei vecchi Zeiss :D
Ciao a tutti,
Piero :D


Bino: Vixen BT80M-A. Konus 20x80. Zeiss Binoctem 1Q 7x50. Swift Newport 10x50. Bell&Howell 8x40. Hawke Frontier PC 8x42.
Tele: Acro Bresser R152 @F8, Mak SW 127. HEQ5 PRO MarkII.
Altro: Canon 500D + MZ5M + SPC900NC. Microscopio Zeiss Standard RA.
http://www.studiomessineo.it/astronomia (in costruzione)
Gerardo
Buon utente
Messaggi: 144
Iscritto il: 13/01/2013, 20:22

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da Gerardo »

Enotria ha scritto:.

Nella Sezione dedicata alla Microscopia troverai già diversi post che trattano della scelta del microscopio, leggili e, se dopo hai ancora dei dubbi, scrivi sul Forum, vedrai che qualche anima pia ti darà una mano.

:wave:
Naturalmente li ho letti tutti. Ho anche letto tutti gli articoli che pubblichi sul tuo sito, ho letto gli articoli di Sini (quasi tutti) e tante altre cose su FunSci, ho letto caratteristiche tecniche di tutta la produzione Motic e Optika, ma i dubbi rimangono. 160 mm o IOS? Acromatico o planare? Apo quando vincerò al superenalotto. Il problema è che bisognerebbe andare presso un rivenditore plurimarche armati dell'"otto forme" di Kemp e provare tutti quelli che rientrano nel budget! Ma sto andando OT. Riproporrò questa questione nello spazio apposito.

Qui mi piacerebbe sapere che ne pensate delle foto che ho ottenuto con il sistema di raccordo "anomalo" che ho utilizzato. I vetrini credo li conosciate tutti: sono marcati Geoptik, ma si trovano anche marcati Salmoiraghi e con altri marchi, ma sono sempre loro ;-)
cielo17
Buon utente
Messaggi: 215
Iscritto il: 25/03/2013, 0:03
Località: Milano

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da cielo17 »

Salve, ho completato un adattatore fotografico.
E' una semplice "L" di legno che permette di regolare la posizione della macchina fotografica (ho usato una semplice canon a 2500 che permette il blocco della messa a fuoco).
Si infila in un oculare zeiss kpl 10x ed è pronto all'uso.

La risoluzione è buona, però non c'è la planarità. Sono più nitide rispetto alle precedenti foto con la reflex nell'altro microscopio.
Quali sono gli oculari che mi darebbero una buona planarità nelle foto, che abbiano una buona estrazione pupillare? Come li distinguo dagli oculari a bassa estrazione pupillare?

Ho acquistato a poco un oculare watson 6x (otticamente perfetto), però ha una estrazione pupillare insufficiente per le foto.
Allegati
adattatore
adattatore
batteri acquario fondo, campo scuro dal vivo; fluotar 40 /0.75
batteri acquario fondo, campo scuro dal vivo; fluotar 40 /0.75
batteri acquario di superficie, cristal violetto; fluotar 100 /1.3
batteri acquario di superficie, cristal violetto; fluotar 100 /1.3
batteri acquario di superficie, cristal violetto; fluotar 100 /1.3
batteri acquario di superficie, cristal violetto; fluotar 100 /1.3
Avatar utente
Guido Gherlenda
Buon utente
Messaggi: 1068
Iscritto il: 24/08/2012, 14:14
Località: Oderzo (Treviso)

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da Guido Gherlenda »

L'accoppiata oculare e compatta è difficlmente prevedibile, l'ottica di quest'ultima incide fortemente sul risultato, io utilizzavo uno Zeiss KPL W 10x18 (con la reflex) che con alcuni obiettivi non aveva planarità, ora utilizzo un Leitz Periplan 10x18, con la maggior parte delle ottiche in mio possesso i risultati sono buoni e non ho grossi problemi di correzione con gli apo.
Guido Gherlenda
45°46'38.85"N 12°28'59.46"E
cielo17
Buon utente
Messaggi: 215
Iscritto il: 25/03/2013, 0:03
Località: Milano

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da cielo17 »

Ho fatto delle prove togliendo la testa allo zeiss standard 16 per collegare direttamente la reflex tramite un adattatore: le immagini risultano più sbiadite che usando la compatta in proiezione di oculare.
Oltre all'errore ottico usando la reflex, saltiamo le lenti telan e l'oculare che correggono il cromatismo dell'obbiettivo.
Allegati
Sezione antera di giglio, oculare 16x neofluar. compatta in proiezione di oculare kpl w10x/18
Sezione antera di giglio, oculare 16x neofluar. compatta in proiezione di oculare kpl w10x/18
Avatar utente
Enotria
Buon utente
Messaggi: 1958
Iscritto il: 07/06/2012, 7:43
Località: Ferrara
Contatta:

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da Enotria »

Sarebbe stato interessante vedere una foto del raccordo e di come hai fatto il collegamento fotocamera - microscopio.

Effettivamente nei metodi di raccordo effettuati senza l'ausilio di un oculare, si crea il problema della correzione della Cromatica Laterale, per cui sono metodi indicati solo con obiettivi di debole ingrandimento (meno di 40x) oppure con obiettivi più moderni, già completamente corretti, sul tipo della serie Color Free e simili.

Una raccomandazione: lo so che spesso si fa confusione, ma cerchiamo di chiamare le cose con il loro giusto nome. L'obiettivo è quello che forma l'immagine, l'oculare è quello che va vicino all'occhio e non viceversa. ;)

:wave:
Andrea

URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm

:clap: il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve. :clap:

Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
Gerardo
Buon utente
Messaggi: 144
Iscritto il: 13/01/2013, 20:22

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da Gerardo »

cielo17 ha scritto:Ho fatto delle prove togliendo la testa allo zeiss standard 16 per collegare direttamente la reflex tramite un adattatore: le immagini risultano più sbiadite che usando la compatta in proiezione di oculare.
Oltre all'errore ottico usando la reflex, saltiamo le lenti telan e l'oculare che correggono il cromatismo dell'obbiettivo.
Per fare fotografia al fuoco diretto il raccordo non può essere un qualsiasi raccordo: innanzitutto deve essere dimensionato in modo che il sensore della reflex si trovi proprio dove secondo le condizioni di progetto si forma l'immagine intermedia (per gli obiettivi per lunghezza di tubo 160 mm si trova a 150 mm dalla battuta del revolver), poi la sua superficie interna deve essere assolutamente antiriflesso (il mio telextender mi crea problemi non da poco in questo senso, specie con il 40x sul microscopio, ma anche con lo zeiss tevidon e altri obiettivi quando lo uso come tubo di prolunga in macro).
Inoltre l'oculare da proiezione corregge il cromatismo solo se usato con gli obiettivi per i quali è stato progettato.
Se si rispettano queste condizioni i risultati sono senz'altro molto buoni perché l'immagine prodotta dal l'obiettivo non viene peggiorata dalle aberrazioni introdotte da altri sistemi ottici. Per ottenere di meglio si deve usare un sistema di proiezione in cui tutti componenti siano stati progettati per lavorare insieme.
Altrimenti bisogna provare, provare, provare.... fino a trovare combinazioni tali che i componenti compensino reciprocamente i loro difetti e non li sommino ;)
Ancora più critico a mio parere è il sistema afocale: sebbene teoricamente sia il sistema più corretto, affinchè possa dare i risultati di buona qualità, le aberrazioni di tre sistemi ottici indipendenti, obiettivo, oculare e obiettivo della fotocamera devono integrarsi perfettamente compensandosi a vicenda. Improbabile riuscirci al primo tentativo.

Io finora ho sempre usato il fuoco diretto ed ho ottenuto risultati soddisfacenti. Ho fatto qualche prova in proiezione d'oculare ottenendo buoni risultati soprattutto con oculari astronomici, ma va detto che gli oculari per microscopia che avevo a disposizione erano... discutibili. :wave:
cielo17
Buon utente
Messaggi: 215
Iscritto il: 25/03/2013, 0:03
Località: Milano

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da cielo17 »

Avevo conservato le foto originali: diminuendo il livello del colore blu, le immagini hanno un colore neutro (prima il blu era dominante).
Lascio a voi giudicare le fotografie: se è meglio questo setup oppure la proiezione di oculare con la compatta.
Nel fuoco diretto avevo regolato l'altezza della reflex per prendere un ampio campo,che però non è tutto a fuoco.
Avevo fatto la prova inspirato dalle foto di Gerardo dei pollini.
Allegati
l'adattatore con i suoi oculari: uno zeiss 100x neofluar ed i watson para
l'adattatore con i suoi oculari: uno zeiss 100x neofluar ed i watson para
antera giglio 40x watson para
antera giglio 40x watson para
sezione testicolo
sezione testicolo
diatomea, 100x zeiss fluotar
diatomea, 100x zeiss fluotar
batteri acquario, zeiss 100x fluotar
batteri acquario, zeiss 100x fluotar
Gerardo
Buon utente
Messaggi: 144
Iscritto il: 13/01/2013, 20:22

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da Gerardo »

cielo17 ha scritto:Avevo conservato le foto originali: diminuendo il livello del colore blu, le immagini hanno un colore neutro (prima il blu era dominante).
Lascio a voi giudicare le fotografie: se è meglio questo setup oppure la proiezione di oculare con la compatta.
Nel fuoco diretto avevo regolato l'altezza della reflex per prendere un ampio campo,che però non è tutto a fuoco.
Avevo fatto la prova inspirato dalle foto di Gerardo dei pollini.
Le immagini che hai postato a mio parere non sono confrontabili: sono troppi i parametri che sono cambiati contemporaneamente tra le foto della compatta e le foto della reflex. Per fare delle prove significative e confrontabili in modo da capirci qualcosa consiglierei di provare a cambiare un solo parametro alla volta e usare sempre la stessa inquadratura dello stesso vetrino, meglio se uno di quei vetrini micrometrici per la taratura.

Ecco come farei io (e come farò non appena avrò i raccordi adeguati) per determinare il setup.

Comincerei con la reflex, che ha un sensore più grande e dovrebbe darti meno rumore sulle foto, se settata a bassi ISO (ha anche degli svantaggi, ma una cosa alla volta).

1. Posiziona il raccordo in modo che dalla battuta dell'obiettivo al sensore della macchina fotografica ci siano 150 mm (ricorda che la distanza tra il bocchettone della Canon e il sensore è di 44 mm) e scatta le foto al "fuoco diretto" (macchina fotografica senza obiettivo e microscopio senza oculare) sempre dello stesso soggetto con gli obiettivi da 4x, 10x e 40x (lasciamo stare per ora il 100x per non complicarci la vita).

2. Inserisci l'oculare, se possibile posiziona la reflex senza obiettivo ad una distanza tale dall'oculare da mantenere la stessa inquadratura che avevi nelle riprese al fuoco diretto e scatta le foto in "proiezione d'oculare" (macchina fotografica senza obiettivo e microscopio con oculare) sempre dello stesso soggetto con gli obiettivi da 4x, 10x e 40x.

3. Togli la reflex, posiziona la compatta in maniera tale da far coincidere la pupilla d'entrata dell'obiettivo con la pupilla d'uscita dell'oculare e regola lo zoom in modo da mantenere la stessa inquadratura che avevi nelle riprese al fuoco diretto e in proiezione d'oculare e scatta le foto in "afocale" (macchina fotografica con obiettivo e microscopio con oculare) sempre dello stesso soggetto con gli obiettivi da 4x, 10x e 40x.

A questo punto puoi confrontare tra di loro le foto fatte con le diverse tecniche. Se tutti i settaggi sono corretti e se i raccordi sono fatti bene credo sia ragionevole aspettarsi che le foto fatte con gli obiettivi da 4x e 10x vengano meglio al fuoco diretto e le foto fatte con il 40x vengano meglio in proiezione d'oculare. Francamente non credo che la compatta con il suo obiettivo di plastica e il suo sensorino minuscolo possa competere con la reflex se le impostazioni di tutto l'ambaradan sono corrette. Se succede, prima di rinunciare alla reflex esaminerei con molta cura tutto il setup: è assai probabile che da qualche parte ci sia qualcosa di sbagliato.

Se poi proprio preferisci il sistema afocale, prima di gettare la reflex alle ortiche proverei ad usare un obiettivo compatto come il Canon EF 40 mm (lungo solo 22 mm) che ha certamente una pupilla d'entrata compatibile con quasi tutti gli oculari.

PS. le tue foto "al fuoco diretto" hanno una forte vignettatura sul lato superiore. Se (come credo) il condensatore è centrato correttamente, allora è il raccordo a non essere centrato correttamente oppure la reflex è inclinata rispetto all'asse ottico oppure entrambe le cose.
cielo17
Buon utente
Messaggi: 215
Iscritto il: 25/03/2013, 0:03
Località: Milano

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da cielo17 »

La compatta è comoda perchè non ha l'otturatore meccanico, inoltre non devo smontare nulla per metterla. Ho anche l'obbiettivo canon ef 40 da provare.
La reflex ha una resa cromatica superiore.

Intendi di collegare la reflex mantenendo la testa bino, oppure levando la testa come feci io? Se mantengo la testa, l'adattatore è una cosa più semplice da realizzare (quello che usai non c'è più!)
Gerardo
Buon utente
Messaggi: 144
Iscritto il: 13/01/2013, 20:22

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da Gerardo »

cielo17 ha scritto:Intendi di collegare la reflex mantenendo la testa bino, oppure levando la testa come feci io? Se mantengo la testa, l'adattatore è una cosa più semplice da realizzare (quello che usai non c'è più!)
Senz'altro togliere la testa! Solo in questo modo si può costruire un raccordo dimensionato in modo da rispettare la lunghezza di tubo per cui gli obiettivi sono stati progettati, cosa impossibile con gli adattatori da infilare nei tubi degli oculari che aumentano la lunghezza di tubo almeno di 60/65 mm ovvero di oltre il 30%, l'obiettivo lavora quindi in condizioni diverse da quelle di progetto con conseguente peggioramento delle prestazioni e aumento delle aberrazioni.
Purtroppo è vero che questo tipo di raccordo non si trova ed anche più difficile da costruire e infatti sto impazzendo a capire come farne uno per il mio Laborlux.
E tuttavia credo che questa sia la soluzione migliore per poter usare le caratteristiche superiori delle reflex digitali con gli obiettivi deboli e CF. Per gli obiettivi forti si può costruire un raccordo capace di ospitare un adeguato oculare compensatore da proiezione o si può comprare una testata trinoculare.
Shigella
Buon utente
Messaggi: 69
Iscritto il: 05/04/2014, 2:14

Re: Il raccordo fotografico in microscopia

Messaggio da Shigella »

Sarebbe un gran male prendere un oculare fotografico da 4x per fotografie con relfex? L'alternativa(probabilmente migliore) sarebbe da 2.5x ma costa anche il doppio!
Rispondi

Torna a “Ottica, meccanica, manutenzione e riparazione del microscopio”