Il microscopio comparatore

Principi di funzionamento, manutenzione, modifica e autocostruzione dei microscopi e dei loro accessori

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Enotria
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Il microscopio comparatore

Messaggio da Enotria »

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Non c’è film giallo che si rispetti in cui gli investigatori non si ritrovano a confrontare le due pallottole, per scoprire che sono identiche e, di conseguenza, arrestare il colpevole.

Lo strumento con cui si fa questo confronto si chiama microscopio comparatore, uno strumento piuttosto complesso, ma con il quale sono possibili numerose indagini.

Utilissimo quindi per i periti dei tribunali, i cosiddetti CTU (Consulente Tecnico di Ufficio), peccato solo che il suo costo sia di svariate migliaia di Euro, tanto da renderlo improponibile per un giovane professionista che vuole iniziare il suo rapporto con il curioso mondo della Giustizia.

La sfida mi è stata lanciata da un CTU di Roma: sarebbe possibile assemblare un microscopio comparatore, con ottime caratteristiche, ma dal costo ridotto ad un decimo di quello dei prodotti commerciali ?


Da un po’ ci pensavo, ma non riuscivo a trovare soluzioni semplici ed economiche, finché non mi è capitato questo:
Microscopio con ponte per la visione maestro-allievo
Microscopio con ponte per la visione maestro-allievo
E’ una barra ottica che collega ad un microscopio due diverse testate, in modo che il cosiddetto “maestro” possa vedere le stesse cose che vede l’altro, l’“allievo”.
Sono barre che oggi non servono più a nulla, se proprio, ora si usa la video proiezione o la video conferenza, altro che testate “maestro/allievo”. Di conseguenza, il loro costo è irrisorio e si ritrovano su eBay per pochi soldi.

Non serve più a nulla, salvo che, se usata a rovescio, formare il ponte ottico che collega i due microscopi del comparatore !

Be, detta così suona facile, in realtà occorre studiare qualche piccolo accorgimento.

Per prima cosa, il raccordo originale è piuttosto lungo, per cui prevede l’utilizzo di coppie di lenti Telan per compensare la lunghezza dei percorsi ottici. Rovesciandolo per farne un comparatore, il problema si farebbe ancora più complesso a meno che . . . .
. . . . a meno che noi non iniziamo il nostro percorso ottico con un obiettivo a coniugata infinita.
A questo punto il problema non esiste più: i raggi uscenti dall’obiettivo sono fra loro paralleli e li posso far girare anche a testa in giù che non fanno più neppure una piega !

Bene, allora i raggi ottici, mediante i prismi e gli specchi del ponte ottico, partiranno dai due rispettivi obiettivi ed arriveranno assieme alla testata, dove si fonderanno in una unica immagine.

Basterà allora montare una lente di tubo (vedi l’articolo specifico) per poter inserire la nostra solita testata ottica e vedere e fotografare.

Se questa è la teoria, la messa in funzione è ancora più semplice: le lenti Telan sono montate su barilotti amovibili: allentate le tre viti, i due barilotti possono essere eliminati e sotto compaiano, già pronte per l’uso, le due code di rondine che serviranno per agganciare i due corpi microscopio, nel mio caso due Zeiss Standard 18, naturalmente identici fra loro.
Il gruppo Telan eliminato, scopre la coda di rondine
Il gruppo Telan eliminato, scopre la coda di rondine
Sistemata quella che diverrà la parte inferiore del ponte, andiamo a mettere a posto la parte superiore.

Qui troviamo, nell’originale, una coda di rondine: al suo posto dovremo mettere invece la sua femmina per accogliere la futura testata ottica.
Tolte le tre viti e rimossa la coda di rondine, prepariamo un anello con tre viti di blocco per fare la nuova sede per la testa.
Al posto della coda di rondine superiore, fissiamo la sede per la testata.
Al posto della coda di rondine superiore, fissiamo la sede per la testata.
Fatto questo, inseriamo prima la lente di tubo e poi la testata ottica, bina o trina come si vuole, ed il microscopio comparatore è già perfettamente funzionante.
Il comparatore, nei suoi elementi essenziali, è terminato.
Il comparatore, nei suoi elementi essenziali, è terminato.


Vediamolo ora nell’uso pratico.

Abbiamo detto che i campi di impiego sono tantissimi ed, a seconda dei casi, il comparatore verrà integrato con alcuni semplici accessori: illuminazione episcopica, oppure polarizzata, oppure ultravioletta per l’esame di possibili falsi. Possibilità di rotazione di un oggetto rispetto all’altro in esame, con confronto per sovrapposizione o per giustapposizione. Naturalmente basta poi un semplicissimo slider che agisce sulla illuminazione, per vedere nella testata le due immagini con uguale luminosità, oppure la sinistra ricoperta dalla destra o viceversa, ecc. ecc.
Ma và ?   Funziona !
Ma và ? Funziona !
I due microscopi, identici, verranno perfettamente regolati singolarmente e l’esclusione dell’una o altra immagine viene fatta, molto semplicemente, diminuendo la luminosità a quello che deve scomparire.
Per questo motivo, l’utilizzo di uno slider che sposta la corrente dall’uno all’altro led, è perfetto per evidenziare l’una o l’altra immagine.

Quello che per me è stato veramente difficile, è stato il trovare due pallottole di cui controllare la rigatura. L’ho chiesto un po’ a tutti, ma le suorine dell’Ospizio dei Vecchietti non ne erano fornite.
Oltre tutto, l’unico obiettivo per infinito che avevo doppio era un 10x, decisamente troppo potente per la maggior parte degli utilizzi.
Alla fine, per poter fare qualche prova pratica, ho dovuto ripiegare su dei francobolli, divertendomi a confrontare, fin nei minimi particolari, la dentellatura ed il punto di rottura della carta, fino ad arrivare ad individuare quali francobolli erano collegati assieme nella quartina.
Confronto della dentellatura di due francobolli: le immagini stanno per essere sovrapposte.
Confronto della dentellatura di due francobolli: le immagini stanno per essere sovrapposte.
Comunque sia, a parte la tragica penuria di reperti da confrontare, il microscopio comparatore si è comportato bene ed il suo utilizzo è relativamente semplice.

Una rapida valutazione del costo porta a sommare due microscopi Standard da 600 Euro ciascuno, i vari ciappini come polarizzazione, illuminatore led, slider, ecc. diciamo altri 100 Euro, infine il ponte, quello che ha permesso il tutto: quando ancora non avevo pensato al comparatore, stoltamente l’avevo messo in vendita su eBay per 70 Euro e nessuno l’ha voluto.
In conclusione, il comparatore completo mi è costato sui 1500 Euro, non di più.

Per finire una doverosa precisazione: un simile strumento, se anche vi può essere di grande aiuto nelle vostre indagini, non potrà mai costituire una prova nei confronti di una perizia in tribunale, in quanto non potrebbe mai avere quella precisione documentata richiesta in questi casi.
Consideratelo un valido strumento di lavoro, ma nulla di più.


:wave:
Andrea

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:clap: il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve. :clap:

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alien1
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Re: Il microscopio comparatore

Messaggio da alien1 »

:clap: :clap: :clap: :clap: :clap:
come a un bravo solista,
come a una brava orchestra,
come a un bravo direttore
di musica classica
:clap: :clap: :clap: :clap: :clap:

ciao
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Re: Il microscopio comparatore

Messaggio da Guido Gherlenda »

Complimenti!!! :clap: :clap: :clap:
Guido Gherlenda
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cielo17
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Re: Il microscopio comparatore

Messaggio da cielo17 »

Bella realizzazione!
Puoi usarlo anche per confrontare l'ingrandimento reale degli obbiettivi.
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Enotria
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Re: Il microscopio comparatore

Messaggio da Enotria »

Infatti, quando dico "precisione documentata" come condizione indispensabile per costituire prova in tribunale, intendo proprio anche la identica amplificazione dei due canali.
Pensa a cosa succederebbe se un obiettivo amplificasse più dell'altro e, sopratutto, se la controparte venisse a conoscenza del difetto.
Come CTU verresti mangiato vivo, prima dal perito della contro parte, poi dallo stesso giudice che tirerebbe subito una bella riga sopra il tuo nome. :naughty:

Allora, un conto è usare questo strumento come ausilio nelle proprie indagini, tutta altra cosa è usarlo come prova in un dibattito.


:wave:
Andrea

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