LED Zeiss top di gamma

[StefanoB]

Buongiorno a tutti,

perdonatemi se intervengo poco ma tra lavoro e università attualmente è già tanto se trovo un po' di tempo per me. Ho notato un vostro sempre più crescente interesse verso i led applicati alla microscopia e, sebbene nel mio studio siano presenti tante alogene di ricambio che saranno sufficienti fino alla mia vecchiaia, ho deciso di fare un altro dei miei coup de theatre, fornendomi di un led specifico per lo Zeiss Axio Imager 2, più che altro per curiosità (dato che con l'alogena mi sono sempre trovato benissimo). Si tratta dello Zeiss VIS-LED, illuminatore top gamma della casa tedesca.
Come potete notare dalle immagini è un vero bestione in quanto pesa poco più di 1 Kg. Ha inoltre un consumo massimo di 20 W e per un led significa tantissimo, non a caso il suo involucro reca due etichette con segnali di pericolo. Ha inoltre ben tre viti per il centraggio e la sua intensità luminosa può essere regolata comodamente sia tramite le pulsantiere degli otturatori, sia tramite le ergonomiche pulsantiere poste circolarmente prima della manopola macrometrica.
E' ovvio specificare che, trattandosi di un prodotto Zeiss d'eccellenza, non si tratta di un led a più giunzioni, in quanto è assimilabile a una sorgente puntiforme. E' uscito molto recentemente sul mercato e ora affianca altri due led apparsi in precedenza e montabili sullo stesso microscopio, ottimi ma sicuramente meno performanti.
Il costo? Non voglio far cadere nessuno dalla sedia.
Lasciatemi un po' di tempo e preparo un breve reportage tecnico confrontandolo con l'alogena da 100 W, in realtà mi sta già parecchio simpatico semplicemente se osservo le immagini dagli oculari, in quanto la temperatura di colore costante e lo sfondo particolare che conferisce al contrasto interferenziale e al contrasto di fase sono già elementi più che positivi. Ovviamente è utilizzabile sia in luce trasmessa che in luce riflessa.
Prossimamente il test.

Stefano

[Enotria]

Molto interessante vedere quello che certamente è ad oggi lo stato dell'arte nel campo dei led per microscopia.

Se te la senti di smontarlo un pochino, ci farebbero molto comodo delle foto particolareggiate del led utilizzato, di come è montato, del radiatore e dei dispositivi di regolazione.
Poi, se hai i dati caratteristici del led: marca e modello, tensione di lavoro, corrente, ecc., sarebbero certamente interessanti.
Quando fai le prove, guarda l'uniformità di illuminazione, facendo una foto sottoesposta a campo vuoto.
Un altro punto difficile è la rappresentazione del verde: metti diversi oggetti di colore verde nelle sue varie intensità e fotografali ad esposizione normale e sottoesposta, poi confronta i colori ottenuti con quelli reali.

[StefanoB]

Sono contrario al gioco d'azzardo, Andrea, ma avrei potuto scommettere tutti i miei microscopi senza rischiare di perderli perché ero convinto con assoluta certezza che mi avresti chiesto di smontare questo gioiello
In realtà il prodotto non è smontabile, o almeno lo sarebbe se me ne infischiassi della garanzia e del suo costo. Inoltre comprendo la tua grande sete di conoscenza, anche io mi porrei le stesse domande se fossi al tuo posto, però mi chiedi di svelare pubblicamente vari "segreti militari" e non è bello rovinare il rapporto di reciproca fiducia che ho con Zeiss.
Ad ogni modo nel manuale di istruzioni sono riportati i seguenti dati tecnici in lingua inglese che penso possano interessare:

- Max. power consumption: 20W
- Voltage: 0 to 12 V DC
- Wavelenght: 400 to 700 nm, peack at 460 nm
- LED risk group: 1 in compliance with IEC 62471

La temperatura di colore è pari a 5600 K, la durata media è di 10.000 ore, vi leggo altre informazioni numeriche ma esulano dall'interesse di questo post.

[Enotria]

Hai ragione Stefano, ma sono talmente abituato ad avere per le mani oggetti usati, che non ho minimamente pensato alla garanzia.

Vorrà dire che per lo smontaggio aspetteremo che passino questi due anni, ma poi . . . .

Dai dati che hai fornito sembrerebbe che il led sia formato da una matrice quadrata 3x3 in serie/parallelo, probabilmente con la tecnologia del disco diffusore, qualcosa di simile a questo:

Led a matrice ricoperta da disco diffusore.

Aspettiamo i tuoi commenti sulla resa ottica: uniformità di illuminazione e fedeltà dei colori riprodotti, mi raccomando, appena li hai.

[500paolo]

E si purtroppo ancora oggi non sono possibili singoli led da 10-20w, bisogna ricorrere alla matrice, colpa della dissipazione come nel caso dei processori dei computer dove si e' raggiunto il limite di distanza tra i transistor oltre la quale non si riesce piu' a dissipare il calore anche in questo caso si e' ricorso al "numero" dei core che lavorano in parallelo.

[Dante]

Invidia, invidia
Stefano, puoi postarmi se hai tempo, come messaggio privato il prezzo dell'axio 2 ed accessori?
La vecchiaia è incombente e chissà, se mi accontento dell'auto scassata, potrei sognare di farmi un regalino.

[StefanoB]

Dante, ti ho appena risposto con un messaggio privato. Per Andrea e gli altri lettori interessati sto preparando il test.

A presto,
Stefano

[StefanoB]

Buonasera a tutti,

ecco la prima parte del test, quella più legata all'estetica dei colori e degli sfondi.
Premetto che le immagini originali sono state scattate in raw con una Canon professionale a pieno formato, sono state poi convertite tramite il programma Canon Digital Photo Professional in jpg con formato 5760x3840 pixels e poi ridotte a 600x400 pixels per poter essere pubblicate su questo forum. A parte la riduzione di dimensioni non hanno subito alcun tipo di fotoritocco (luminosità, contrasto, ecc), le vedete quindi come mamma le ha fatte ed è una conditio sine qua non poiché si tratta di un test. Come potete notare le diatomee non sono tutte perfettamente a fuoco dal momento che sono state immortalate con un solo scatto e non sono quindi stati utilizzati programmi di focus stacking.
Nella fattispecie del contrasto interferenziale e del contrasto di fase premetto che per quanto riguarda la colorazione dello sfondo un conto è fotografare un soggetto in acqua (es: paramecio prelevato da una infusione), un conto è fotografare frustoli di diatomee fissate in un montante (lo Zrax ad esempio). Gli sfondi di un preparato in acqua, cioè, presentano una colorazione più tenue e gradevole (al di là dell'intensità luminosa), mentre i vari montanti tendono a scurire/appesantire gli stessi. Se si vuole avere un'idea dello sfondo di un DIC moderno relativo a un preparato in acqua rimando alla mia fotomicrografia dell'anguillula dell'aceto. Più di un serio microscopista, osservando dagli oculari del mio Axio Imager 2, è rimasto a dir poco colpito della uniformità degli sfondi in special modo legati al DIC, significa che col tempo Zeiss ha compiuto ulteriori passi in avanti.
Osservando la carrellata di fotomicrografie che presento in questa sede, da un punto di vista estetico/emozionale preferisco personalmente l'illuminazione alogena; le immagini legate al led infatti mi sembrano troppo cariche di blu, ma ero già a conoscenza di questo particolare (ho da diverso tempo anche un Optika B600T a led), sebbene ad una prima occhiata sembra che siano dotate di maggiore contrasto, ma lo verificheremo in un secondo momento. Fra l'altro la tonalità arancio tipica dell'alogena viene facilmente bypassata nell'Axio Imager 2 grazie al comando elettronico dei 3200K e ricorrendo ai filtri neutri oppure di bilanciamento del bianco.

Stefano

[StefanoB]

Contrasto di interferenza differenziale

[StefanoB]

Contrasto di fase

[StefanoB]

CAMPO CHIARO. Due "bianchi" a confronto:
se durante l'illuminazione alogena aggiungiamo il relativo filtro Zeiss di bilanciamento del bianco, i due sfondi diventano praticamente simili:

[Dante]

Toccante! Io comunque preferisco l'alogena

[StefanoB]

In effetti anch'io

Ciao,
Stefano

[500paolo]

Io invece preferisco il led specie quello bianco freddo perche' restituisce maggior numero di colori a discapito pero' delle aberrazioni che ovviamente vengono enfatizzate.