Oculari Leitz Periplan

Principi di funzionamento, manutenzione, modifica e autocostruzione dei microscopi e dei loro accessori

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Drake
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Oculari Leitz Periplan

Messaggio da Drake »

Ciao a tutti :D
Sono di nuovo qui a disturbare con i miei quesiti di microscopia pragmatica... mi scuso fin d'ora, ma sto imparando, e da una ricerca sul forum mi sembra che la problematica non sia stata trattata.
Dunque, sto portando avanti i miei primi esperimenti col microscopio, osservando i vetrini di Salmoiraghi, e mi sto divertendo moltissimo. Il Lomo mi da grandi soddisfazioni, gli obiettivi mi forniscono immagini decenti, ma vorrei passare a due oculari migliori, in particolare vorrei prendere un 12,5x (che mi manca) in modo da ottenere gli ingrandimenti ottimali con tutti gli obiettivi, ed in linea di massima un 10x migliore di quello in dotazione, da usare con la reflex.
Avrei pensato di recuperare dei Leitz Periplan, ma ho letto in varie discussioni on-line che questi oculari venivano prodotti in varie serie, per tubi da 170mm prima e 160mm poi, e che gli oculari studiati per i tubi da 170mm, per essere usati sui tubi da 160mm, necessitano di un adattatore di 8mm, in pratica un collare per far uscire un pò l'oculare dal tubo del microscopio.
Vorrei chiedere a chi di voi è esperto di leica, se questi due oculari sono per tubi da 160mm o 170mm.

Il primo è questo qui. Si tratta di un Leitz Periplan GF 10x/18M:
Leitz Periplan 10x/18 M
Leitz Periplan 10x/18 M
Il secondo, invece, è sempre un Leitz Periplan, ma marchiato "semplicemente" GF 12,5x:
Leitz Periplan GF 12,5x
Leitz Periplan GF 12,5x
In linea di massima, mi confermate che gli oculari nati per microscopi 170mm, possono essere usati su microscopi 160mm, semplicemente estraendo un pochino l'oculare? In questo caso il problema non esisterebbe, la realizzazione di un collarino da 8mm è piuttosto semplice :D

Grazie a chiunque voglia darmi informazioni :D

PS: So che mi state per consigliare di aspettare e non spendere soldi... però.. ecco... beh, mi vergogno un pò, ma potrei averli già comprati entrambi :oops:
Accidenti a me che faccio offerte prima di studiare :D
Ciao a tutti,
Piero :D


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Guido Gherlenda
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Re: Oculari Leitz Periplan

Messaggio da Guido Gherlenda »

Andrea potrà correggermi, nel frattempo scrivo quello che mi risulta:
ha un senso allungare il tubo portaoculari di 10mm (8 mm è la differenza di parafocale tra le ottiche pre-Din e le ottiche DIN, appunto) se si utilizzano obiettivi da 170, per portare il tutto alle distanze di progetto, ma non ha senso aumentare la distanza tra oculare e obiettivo se quest'ultimo è da 160.

Resta da verificare l'accoppiata oculare e obiettivo che non è sempre scontata ed è da verificare sul campo, per l'acquisto ho anch'io lo stesso difetto: spesso faccio un'offerta prima di essere certo che sia quello che mi serve ... prima o poi dovrò fare una bancarella....
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Re: Oculari Leitz Periplan

Messaggio da Drake »

Ciao,'grazie per la risposta :-)
Anche io la sapevo cosi', poi ho trovato questo documento: http://www.science-info.net/docs/leitz/ ... m-Memo.pdf , e sul gruppo yahoo microscopy, per fatla breve, ho scoperto che i vecchi periplan erano progettati per tubi da 170, quelli piu' recenti x tubi da 160, e Sembra che si riconoscono dalla sigla, ovvero quelli che riportano il campo dopo l'ingrandimento (tipo 10x/18) sarebbero per tubi da 160, mentre quelli che riportano solo l'ingrandimento sarebbero i piu' vecchi.
Se fosse cosi', avrei azzeccato il10x e sbagliato il 12x :-|
Posso chiederti il tuo periplan 10x che dicitura riporta? :-) lo usi con un microscopio da 160?
Scusa tutte queste domande... sono rompiscatole e me ne rendo conto :(
Ciao a tutti,
Piero :D


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Re: Oculari Leitz Periplan

Messaggio da Guido Gherlenda »

Il mio Periplan ha solo la dicitura Leitz Periplan.
periplan.jpg
periplan.jpg (11.89 KiB) Visto 3620 volte
Ho letto l'articolo del link, tratta i Dialux (lunghezza tubo 160) e dichiara che i suoi oculari non possono essere usati su tubo da 170, ma non è questo il nostro caso, il caso nostro è l'opposto ed è possibile ripristinare la distanza rispetto l'immagine intermedia allontanando l'oculare, l'articolo mette in evidenza che la Zeiss ha questa distanza a 147 (non rispettando le norme DIN) contro i 152 dei Leitz con tubo da 170, quindi se non erro l'anello distanziatore dovrebbe essere da 5mm e non da 10mm.

Il mio micro è uno Zeiss Photomicroscope, quindi tubo da 160 e per la maggior parte delle mie ottiche, in fotografia, il Periplan si è rivelato più adatto dello Zeiss.
Guido Gherlenda
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Enotria
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Re: Oculari Leitz Periplan

Messaggio da Enotria »

.

Come al solito arrivo tardi, ma mi serve sempre un po' di tempo in più per fare prove, o per documentare con foto o schemi l'argomento trattato.


I guai a cui fate riferimento, nascono dalla volontà dei produttori di legare a se i clienti, costringendoli ad acquistare solo i propri accessori.
La strategia è molto semplice e vecchia come il cucco: vendere a prezzo concorrenziale il microscopio, ma costringendo poi il cliente ad acquistare, nella stessa marca ed a caro prezzo, obiettivi, oculari, ecc.

Ma ad un certo punto la confusione fra i produttori di microscopi era al suo massimo e non ci si capiva più nulla:
Zeiss faceva tubi da 160 con obiettivi da 37 e da 45 di parfocale, Leitz faceva tubi da 170 e poi da 160 ed anche lei obiettivi in parfocale 37 e 45, LOMO poi usava la parfocale 33, ecc. ecc.

Si arrivò quindi agli standard di fatto, accontentando sia i forti produttori inglesi mantenendo, fra gli altri, lo standard RMS per il filetto degli obiettivi, mentre per altre misure si accontentò i tedeschi, con la lunghezza DIN di 45 mm per la parfocale e la lunghezza di tubo a 160 mm, ecc.

E veniamo allora ai nostri oculari e vediamo che cosa è stato reso standard.

L'oculare è uno strumento ottico a se stante, è un sistema di lenti che ha il compito di ingrandire una immagine formata da un altro strumento, il microscopio.
Essendo un sistema ottico a sé, non avrebbe alcuna regola ottica a cui sottostare, se non le semplici regole della meccanica: il diametro del tubo deve incastrarsi nel microscopio e l'immagine da ingrandire deve essere situata al posto giusto per essere ingrandita.

Come vedete, in tutto questo, la lunghezza di tubo non c'entra per nulla ed infatti non ha alcun rapporto con l'oculare. :shock: :shock: :shock:

Prima di scandalizzarvi per l'affermazione, pensate un momento ai vecchi microscopi di inizio secolo, in cui addirittura si variava apposta la lunghezza di tubo per ottenere variazioni nel potere d'ingrandimento del microscopio, eppure l'oculare restava sempre quello. :roll:

Nella nota della Leitz che avete citato, è un altro il punto che crea il problema ed è il diverso posizionamento della immagine intermedia formata dagli obiettivi.

Nei microscopi più "vecchi", l'immagine veniva formata a quasi due centimetri dalla bocca del porta oculare, in quelli più recenti il progresso in campo ottico ha permesso di portarla più in alto, in modo da poter costruire oculari più compatti e con un campo di visione molto più allargato.

Ecco quindi che proprio da allora, cominciano a sparire tutti quei brutti oculari con sopra la mini lentina ed è cominciata l'escalation: lenti in diametro 16 mm., poi 18, poi, limando anche il diaframma, si è arrivati addirittura al limite fisico di 20 mm, quando il diametro del tubo è appena di 22,3 mm. :lol:
Tanto è vero che le case più "serie", ad un certo momento si sono domandate: "ma che cavolo stiamo facendo ?" e sono passate ad oculari con il tubo in diametro 30 mm.
E la corsa continua !

Ed allora, come riconosco un oculare "vecchio", da uno più recente ?
Non sarà un metodo infallibile, ma visto che l'immagine da andare a "pescare" è più in profondità, il tubo dell'oculare "vecchio" sarà un po' più lungo, purché sempre a parità di altre condizioni.

Ed allora, per avere una prova più sicura, ho tirato fuori lo scatolone degli oculari, poi ho preso un microscopio sicuramente recente, in questo caso uno Zeiss Standard 25 in versione a coniugata finita ed ho messo a fuoco un soggetto ben contrastato.
Senza più modificare nulla, ho cominciato a sostituire uno alla volta, uno solo dei due oculari.

La logica dice che se l'oculare in prova vede perfettamente a fuoco, significa che ha trovato l'immagine intermedia nella posizione corretta, altrimenti vedrà per forza un soggetto sfuocato.

Ho iniziato le prove con oculari sicuramente recenti e tutto andava bene, l'immagine restava sempre perfettamente a fuoco: magari più o meno ingrandita, magari più o meno allargata, ma sempre a fuoco.

A questo punto ho preso un oculare che, sicuramente, è di tipo vecchio, un Officine Galileo con in dotazione la sua classica fascetta di correzione e l'ho inserito mantenendo appunto la fascetta.
Oculare Officine Galileo CON fascetta di correzione.
Oculare Officine Galileo CON fascetta di correzione.
Come era da immaginarsi, l'immagine restò perfettamente a fuoco.
Controprova: con un ghigno di soddisfazione ho tolto la fascetta e rimontato l'oculare. :evil:
Stesso Officine Galileo ma SENZA la fascetta di correzione.
Stesso Officine Galileo ma SENZA la fascetta di correzione.
Ma no ! L'immagine era ancora perfettamente a fuoco ! :o :o :o :o :o :o

Qualcosa nel mio ragionamento non quadrava, eppure . . . . . :shifty:

Guardando meglio, ho notato che, anche senza la fascetta di correzione, l'oculare più di tanto non entrava, restava fuori giusto quel tanto che anche la fascetta avrebbe mantenuto all'esterno.
Vigliacca la Zeiss ! Vuoi vedere che hanno fatto un gradino di blocco DENTRO al tubo della testata ?

Proprio così ! Dentro al tubo porta oculari, nel mio Zeiss, c'è un gradino a 37 mm dall'imboccatura, che impedisce all'oculare di entrare di più del necessario.
Di conseguenza, anche se l'oculare è di tipo vecchio, troppo lungo, il gradino lo ferma nel punto giusto.
Rapidamente pesco e provo un vecchio Zeiss lunghissimo e, come era immaginabile, resta fuori di mezzo metro, ma la messa a fuoco resta perfetta !
Un vecchio oculare Zeiss del dopo guerra.
Un vecchio oculare Zeiss del dopo guerra.
Riprovo con un Beck Kassel CBS ed ancora resta fuori di diversi millimetri, ma la messa a fuoco è perfetta.
Oculare Beck Kassel CBS, sempre di tipo vecchio.
Oculare Beck Kassel CBS, sempre di tipo vecchio.
Quindi, il sistema del collarino o del fermo nella testata funziona, ma cosa succede se il tubo dell'oculare è più corto del fermo a 37 mm. ?

Monto questa volta un oculare F.lli Koristka con tubo lungo appena 27 mm, per cui il fermo di sicurezza non può intervenire e . . . .
Oculare della F.lli Koristka ma a tubo corto.
Oculare della F.lli Koristka ma a tubo corto.
e, come era intuibile, l'immagine è decisamente fuori fuoco: l'oculare non riesce a raggiungere l'immagine intermedia, pesca troppo in profondità.
Estraendolo a mano provo a cercare la messa a fuoco, ma la ottengo solo estraendo del tutto l'oculare e mantenendolo sospeso di quasi un centimetro al di fuori del tubo porta oculari.


Ora che abbiamo visto come distinguere i "vecchi" oculari dai "nuovi", ritorniamo alla domanda iniziale e tentiamo una risposta.

Già "ad occhio" si vede che entrambi i Leitz Periplan proposti da Drake sono di tipo recente, il tubo che si inserisce nella testata è troppo corto per essere di un tipo vecchio.
La controprova l'avrà quando, avendolo in mano, lo confronterà nella prova della messa a fuoco.
In ogni caso, il discorso dell'anello di correzione può anche funzionare, ma NON in tutti i casi, ad esempio con quell'ultimo Koristka non c'è anello che tenga, non lo si può usare.
Un ultimo suggerimento: controllate se anche nella vostra testata c'è il gradino di blocco a 37 mm dalla bocca, in tal caso l'anello può essere inutile.



:wave:
Andrea

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Re: Oculari Leitz Periplan

Messaggio da Drake »

Guido Gherlenda ha scritto: Ho letto l'articolo del link, tratta i Dialux (lunghezza tubo 160) e dichiara che i suoi oculari non possono essere usati su tubo da 170, ma non è questo il nostro caso, il caso nostro è l'opposto ed è possibile ripristinare la distanza rispetto l'immagine intermedia allontanando l'oculare, l'articolo mette in evidenza che la Zeiss ha questa distanza a 147 (non rispettando le norme DIN) contro i 152 dei Leitz con tubo da 170, quindi se non erro l'anello distanziatore dovrebbe essere da 5mm e non da 10mm.
Ottimo, quindi nel peggiore dei casi devo solo realizzarmi un anello distanziatore, di una dimensione da approfondire ma comunque tale da non renderne l'utilizzo scomodo, perchè in ogni caso ridotta :D
Grazie mille... mi hai confermato che avevo capito bene ed ora sono più sereno :)
Ciao a tutti,
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Re: Oculari Leitz Periplan

Messaggio da Drake »

Enotria ha scritto:.
Come al solito arrivo tardi, ma mi serve sempre un po' di tempo in più per fare prove, o per documentare con foto o schemi l'argomento trattato.
Andrea, sei un mito :D
Ho letto la tua risposta tutta d'un fiato, e ti ringrazio davvero per il tempo che hai speso a spiegarci tutto in modo così dettagliato.
Pare proprio che quei due oculari finiranno a casa mia... appena li ricevo aggiorno questo thread con le mie prove sul lomo monoculare :D

Grazie di nuovo ad entrambi per le spiegazioni!
Ciao a tutti,
Piero :D


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Re: Oculari Leitz Periplan

Messaggio da Enotria »

.

Mi ero dimenticato di mettere la carrellata finale degli attori principali: gli oculari utilizzati per la prova.
Gli oculari oggetto di test
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Re: Oculari Leitz Periplan

Messaggio da Drake »

Ciao a tutti :D
Mi è appena arrivato l'oculare Leitz Periplan 10x (quello della prima foto), e devo dire che il campo maggiore rispetto agli altri che ho è davvero bello, inoltre è più luminoso e con un'incisione davvero ottima. Ho, però, notato una cosa strana: il bordo esterno del campo, ha un alone azzurro, con tutti gli obiettivi: è una cosa normale?
E' un pò come se il diaframma di campo non fosse netto, ma leggermente sfumato. Non so come spiegarlo meglio, ed in questo momento non ho modo di fare una foto, ma spero di aver reso il concetto...

PS: confermo che è parafocale con l'altro oculare K10x lomo che ho. Almeno, lo è impostando nel punto giusto, a pochi mm dal bordo, la messa a fuoco di cui è dotato.
Ciao a tutti,
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Re: Oculari Leitz Periplan

Messaggio da Drake »

Ciao a tutti :D
Oggi mi è arrivato l'oculare Leitz Periplan GF 12,5x, quello della seconda foto qui sopra.
Come sospettavo, non è parafocale con gli altri oculari per tubi da 160mm che possiedo, ma necessita di un distanziatore che, col calibro, ho misurato essere di esattamente 6mm.
Per fortuna uno degli oculari in mio possesso (presumibilmente un Lomo 10x) aveva montato un collarino perfetto per lo scopo, che ho proceduto a trapiantare sul leitz, che ora è adatto a tubi da 160mm :D
Come già detto, l'altro oculare Leitz Periplan GF 10x/18M che possiedo, non ha questo "problema", essendo probabilmente già prodotto dopo il passaggio di Leitz ai tubi da 160.
Peraltro, anche se non è specificato, sembrerebbe che il 10x ha la pupilla alta (almeno, è molto più alta del 12,5x e mi consente di usarlo per le riprese in proiezione tenendo la Reflex ad una distanza decente), tanto che, non portando gli occhiali, mentre col 10x ho un pò di problemi di parallasse, col 12,5x mi trovo benissimo.
Insomma, ora ho un ottimo 10x da usare in proiezione, ed un eccellente 12,5x per le osservazioni :D

Tant'è, per quel che vale, il mio piccolo contributo a chi cerca un oculare usato :D
Ciao a tutti,
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