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Aperta la cassetta appare in tutta la sua imponente bellezza meccanica, da quanto tempo non lo uso
che tristezza se penso all'ansia con cui lo attendevo mentre affrontava il lungo e complicato viaggio dagli USA.
Lo strumento finalmente arrivò, bello come da foto e anche in buono stato, purtroppo le prestazioni si rivelarono subito inferiori all'aspetto, poco contrasto, dominante giallognola, impossibilità di usare forti ingrandimenti.
Confrontato con il vetusto Leitz Laborlux del mio fidanzato non c'era storia... il nerone è un altro pianeta, anche a 1000x contrasto, luminosità e definizione, ma come mai mi chiedevo? Olympus non è marca scarsa, perchè questa pochezza di prestazioni, forse il cemento delle lenti e dei prismi di questo strumento nel tempo ingiallisce e opacizza? interessante sarebbe sentirel'opinione di qualche appassionato che possiede questo abbastanza raro microscopio per sentire se questi problemi sono comuni.
Ad un esame più approfondito i prismi del binoculare apparvero delaminati al punto da consigliare l'uso di un solo oculare scollando il prisma divisore del tutto (bollitura...) le prestazioni migliorarono ma la dominante giallina e il poco contrasto rimasero, anche gli obbiettivi ad un attento esame sembrano infiltrati di olio, sporchi ed opachi.
Le mie lagnanze alla sfortuna (e all'Olympus...) terminarono con il dono di un Leitz HM Lux dalle prestazioni superlative non inferiori al tanto invidiato nerone... in seguito ad una occasione irripetibile ho acquistato anche il fratello maggiore un SM Lux praticamente nuovo, fu così che uso solamente questi 2 e il povero Bristoline giace tristemente nella sua cassetta.
Oggi guardando gli obiettivi così belli e curati, decido con l'aiuto del possessore del nerone il quale mastica ottica (appassionato di astronomia) di smontare il 100x oil Bristoline per un esame approfondito e tentare la pulizia delle lenti interne, un rischio ma d'altra parte questo obiettivo era praticamente inutilizzabile con immagini scurissime, sfocate e aberrazioni da lenti in plastica... tanto vale tentare.
L'operazione si è protratta per molte ore e non poche difficoltà dovute alla cementazione di molti particolari e alle scelte meccaniche estrose tipiche dei prodotti Jap, le lenti in ogni caso pur incrostate di residui oleosi e altro (forse funghi) una volta ripulite si mostrano ben lavorate e ancora in buone condizioni a parte qualche intaccamento e rigatura dell'antiriflesso.
Rimontato il tutto lottando con granelli di polvere e meccaniche estrose dopo una intera domenica dedicata al 100x oil del Bristoline per la prima volta una parte di quello sfortunato microscopio restituisce un'immagine più che decorosa, montato sull'SM Lux con anello di prolunga e una goccia di acqua distillata (meglio tenerlo lontano dall'olio...) appare una diatomea, luminosa, contrastata e con pochissimo spettro secondario che a 1000x non è poca cosa!
Certo l'illuminatore Koeler ed il condensatore del Leitz ci hanno messo del loro ma l'obiettivo dopo la ripulitura si mostra otticamente più che valido.
Se trovassi il raro monoculare a ghiera per questo modello, e sostituendo il condensatore marcato 1.2 che però a forti ingrandimenti non illumina puntiforme (magari adattando un Lomo o altro di buone prestazioni) spero di recuperare a nuova vita il mio primo, bellissimo, sfortumato microscopio e che possa uscire spesso dalla sua cassetta.
un saluto a tutti
il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve. 
