Ho fatto qualche prova con lo stack focus: è molto utile e semplice da utilizzare.
Permette di mettere a fuoco tutto il soggetto, anche usando obbiettivi acromatici standard che sfuocano ai bordi! Quindi è utile anche per fotografare i preparati sui vetrini (a parte i batteri, tutto il resto ha un cetro spessore!).
Ho notato che alcune fotografie, mostrano molte luci riflesse (per esempio con le foglie verdi).
Dipende dall'obbiettivo, oppure la fonte luminosa è troppo intensa? Uso un led da 1w ed uno da 0.5 fissati al microscopio ed una torcia a led da 3.6W.
Fiore "bocca di leone", oculare 2.65x
Oculare 10x
Cellule di radice di cipolla, oculare 100x in olio:
Margherita oculare 2.65x e 10x
Globulo bianco 100x, a questa mancavano dei fotogrammi
Sezioni vegetali, obbiettivo acromatico 40x:
Prime prove stack focus
Moderatore: Enotria
Re: Prime prove stack focus
Dividiamo le tue prove in due gruppi:
- nel primo gruppo mettiamo le foto di per se piatte, che quindi non avrebbero alcun bisogno di stack, come i cromosomi, la sezione vegetale, ecc.
In queste foto lo stack corregge la mancanza di planarità del sistema ottico: non è certo la soluzione ottimale, ma è un aspetto secondario di questa tecnica che, talvolta, può tornare utile.
- Nel secondo gruppo mettiamo le foto che hanno una loro profondità e che solo con questa tecnica è possibile rendere nel migliore dei modi. Parliamo quindi della Bocca di leone, della margherita, ecc.
Questi sono i soggetti veri della tecnica dello stack e la foto del capolino della margherita è già buona.
Su questi soggetti dovresti esercitarti, curando la omogeneità degli intervalli ed il loro numero.
Per ora ti conviene usare soggetti non troppo ingranditi, facilmente riconoscibili e molto semplici, e concentrati per ottenere il fuoco perfetto su TUTTA la foto, per ora è la tecnica più semplice.
Solo più avanti penserai al giusto grado di sfuocato e quindi alla impressione di profondità da dare all'immagine.
Buona la
- nel primo gruppo mettiamo le foto di per se piatte, che quindi non avrebbero alcun bisogno di stack, come i cromosomi, la sezione vegetale, ecc.
In queste foto lo stack corregge la mancanza di planarità del sistema ottico: non è certo la soluzione ottimale, ma è un aspetto secondario di questa tecnica che, talvolta, può tornare utile.
- Nel secondo gruppo mettiamo le foto che hanno una loro profondità e che solo con questa tecnica è possibile rendere nel migliore dei modi. Parliamo quindi della Bocca di leone, della margherita, ecc.
Questi sono i soggetti veri della tecnica dello stack e la foto del capolino della margherita è già buona.
Su questi soggetti dovresti esercitarti, curando la omogeneità degli intervalli ed il loro numero.
Per ora ti conviene usare soggetti non troppo ingranditi, facilmente riconoscibili e molto semplici, e concentrati per ottenere il fuoco perfetto su TUTTA la foto, per ora è la tecnica più semplice.
Solo più avanti penserai al giusto grado di sfuocato e quindi alla impressione di profondità da dare all'immagine.
Buona la
Andrea
URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm
il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve.
Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
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