Haematococcus ed astaxantina
Moderatore: Enotria
Haematococcus ed astaxantina
Un articoletto di divulgazione di base, ma che può essere di stimolo per chi si affaccia sul micromondo
Appena raccolta in un contenitore dei gelati pieno di acqua piovana. Nella foto è ingrandito 400 volte ed è completamente invisibile ad occhio nudo. Ho riconosciuto la sua presenza da un riflesso rossastro dell'acqua. Si chiama Haematococcus pluvialis: la "sferetta color sangue che viene dalla pioggia". Il nome deriva da uno dei suo stadi: la forma statica, palmellare, color rosso sangue e dal fatto che è molto comune in acquesantiere, abbeveratoi di uccelli o, come nel mio caso, in contenitori di acqua piovana. Fino a buona parte dell'ottocento si credeva nella "generazione spontanea": dagli escrementi nascevano le mosche, dall'acqua piovana Haematococcus... ci vollero Pasteur ed altri per capire che le cose non stavano prorprio così...
Quando ero bambino e lo guardavo al microscopio credevo che questo organismo fosse un animale a causa del suo vivace movimento con due flagelli, ma in realtà è un organismo fotosintetico, un vegetale.
L'immobilità dei vegetali è solo una delle possibili strade che potevano prendere questi organismi a livello macroscopico, nell'evoluzione del pianeta terra. A livello microscopico sono ancora presenti tutte le possibilità, compreso le vie di mezzo come le Euglene che, in presenza di luce si comportano come piante generando energia attraverso la fotosintesi, in assenza di luce si nutrono di materiale organico od altri organismi, come un animale.
Haematococcus è colorato di verde, come la maggior parte dei vegetali, ma in caso di stress, come nel mio prelievo per la "troppa" luce, produce un pigmento rosso, l'astaxantina. L'astaxantina è uno dei più potenti antiossidanti che esistono in natura. Haematococcus la produce per difendersi dalla degenerazione dei raggi ultravioletti, letali per la vita, e in forma palmellare, come sferetta rossa, può così vivere a lungo in condizioni di latenza anche in assenza di acqua e per lunghi periodi. Inizialmente si è utilizzata l'astaxantina come colorante alimentale, poi a causa delle sue proprietà antiossidanti si è cominciato ad utilizzarla nei cosmetici e nel settore degli integratori... ora sono in corso studi molto più seri sulle proprietà di rigenerazione cellulare e nella cura di diverse malattie...
Come dice O.WIlson: Ciascuna specie merita che dei ricercatori vi dedichino la loro carriera e storici e poeti la celebrino... poichè noi ne facciamo parte, il destino della creazione è tutt'uno con il destino dell'umanità."
Per approfondimenti:
The Journal of biological chemistry. October 31 - 2014 pag 30387-30403
Pnas.org volume vol 95 N°19- 15 september 1998
La vita sulla Terra - E.O. Wilson ed altri - Zanichelli
BIofilia - E. O. Wilson - Mondadori
Appena raccolta in un contenitore dei gelati pieno di acqua piovana. Nella foto è ingrandito 400 volte ed è completamente invisibile ad occhio nudo. Ho riconosciuto la sua presenza da un riflesso rossastro dell'acqua. Si chiama Haematococcus pluvialis: la "sferetta color sangue che viene dalla pioggia". Il nome deriva da uno dei suo stadi: la forma statica, palmellare, color rosso sangue e dal fatto che è molto comune in acquesantiere, abbeveratoi di uccelli o, come nel mio caso, in contenitori di acqua piovana. Fino a buona parte dell'ottocento si credeva nella "generazione spontanea": dagli escrementi nascevano le mosche, dall'acqua piovana Haematococcus... ci vollero Pasteur ed altri per capire che le cose non stavano prorprio così...
Quando ero bambino e lo guardavo al microscopio credevo che questo organismo fosse un animale a causa del suo vivace movimento con due flagelli, ma in realtà è un organismo fotosintetico, un vegetale.
L'immobilità dei vegetali è solo una delle possibili strade che potevano prendere questi organismi a livello macroscopico, nell'evoluzione del pianeta terra. A livello microscopico sono ancora presenti tutte le possibilità, compreso le vie di mezzo come le Euglene che, in presenza di luce si comportano come piante generando energia attraverso la fotosintesi, in assenza di luce si nutrono di materiale organico od altri organismi, come un animale.
Haematococcus è colorato di verde, come la maggior parte dei vegetali, ma in caso di stress, come nel mio prelievo per la "troppa" luce, produce un pigmento rosso, l'astaxantina. L'astaxantina è uno dei più potenti antiossidanti che esistono in natura. Haematococcus la produce per difendersi dalla degenerazione dei raggi ultravioletti, letali per la vita, e in forma palmellare, come sferetta rossa, può così vivere a lungo in condizioni di latenza anche in assenza di acqua e per lunghi periodi. Inizialmente si è utilizzata l'astaxantina come colorante alimentale, poi a causa delle sue proprietà antiossidanti si è cominciato ad utilizzarla nei cosmetici e nel settore degli integratori... ora sono in corso studi molto più seri sulle proprietà di rigenerazione cellulare e nella cura di diverse malattie...
Come dice O.WIlson: Ciascuna specie merita che dei ricercatori vi dedichino la loro carriera e storici e poeti la celebrino... poichè noi ne facciamo parte, il destino della creazione è tutt'uno con il destino dell'umanità."
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Re: Haematococcus ed astaxantina
Bellissimi....con questa concentrazione poi, una meraviglia.
Re: Haematococcus ed astaxantina
Fondamentale anche il lavoro di Iyengar e Dasikachari del 1973... mi di questi ho trovato solo citazioni e riferimenti, da nessuna parte la loro opera o la pubblicazione!
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Re: Haematococcus ed astaxantina
Grazie Arturo quando poi, seguendo le tue indicazioni, monterò il flash allo zeiss probabilmente riuscirò a fare di meglioarturoag75 ha scritto:Bellissimi....con questa concentrazione poi, una meraviglia.
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- Guido Gherlenda
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Re: Haematococcus ed astaxantina
Bellissima, complimenti. Questo inverno ho perso la mia coltura
Guido Gherlenda
45°46'38.85"N 12°28'59.46"E
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Re: Haematococcus ed astaxantina
Iyengar e D. riconoscono ben otto stadi di Haematococcus di cui due sono quelli a noi più abituali: l'adulta palmelloide ed il macrozoide adulto. Io ho avuto la fortuna di vedere anche le cellule palmelloidi mobili in gruppi di quattro all'interno di un sacco, (stadioH). Questo in laboratorio, ma si sospetta che in natura le cose siano ancora più complesse. Sono conosciuti anche stadi ameboidi e la riproduzione sessuale per isogamia.
Insomma un organismo con incredibili capacità di adattamento e variazione.
Probabilmente l'aumento della complessità (e per me della meraviglia) avviene quando dalla superficie si cominciano a conoscere le cose più profondamente.
Quando qualcosa non si vede bene sembra sempre uniforme
Insomma un organismo con incredibili capacità di adattamento e variazione.
Probabilmente l'aumento della complessità (e per me della meraviglia) avviene quando dalla superficie si cominciano a conoscere le cose più profondamente.
Quando qualcosa non si vede bene sembra sempre uniforme
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Re: Haematococcus ed astaxantina
Grazie Guido, è grazie anche alla tua pazienza ed ai raccordi che mi hai prestato che ora riesco a fare qualche scattoGuido Gherlenda ha scritto:Bellissima, complimenti. Questo inverno ho perso la mia coltura
Gli ematococchi a primavera, con l'aumento della temperatura, nelle pozze d'acqua, dovrebbero cominciare a essere di nuovo molto presenti... l'alone rossastro oramai lo conosciamo tutti. Un modo semplice di mantenere vitali a lungo le colture è aggiungere ogni tanto un poco di acqua minerale. La CO2 acidifica e gli da nutrimento e loro lavorano e lavorano fino a rendere il terreno alcalino
Se poi uno vuol fare sul serio (produrre astaxantina) si può pensare agli erogatori di CO2 per acquari o camere in cui si possa mantenerne l'atmosfera satura...
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Re: Haematococcus ed astaxantina
.....e non lo voglio nemmeno immaginare!Dante ha scritto:quando poi, seguendo le tue indicazioni, monterò il flash allo zeiss probabilmente riuscirò a fare di meglioarturoag75 ha scritto:Bellissimi....con questa concentrazione poi, una meraviglia.
Re: Haematococcus ed astaxantina
Ottimo articolo, bravo !
Belle immagini, descrizione semplice e ben fatta, completata dalla testimonianza bibliografica per approfondire.
Da manuale
Belle immagini, descrizione semplice e ben fatta, completata dalla testimonianza bibliografica per approfondire.
Da manuale
Andrea
URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm
il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve.
Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
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Re: Haematococcus ed astaxantina
Bella Dante! Sopratutto l'articolo che hai creato, semplice da leggere e come sempre interessante.
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Re: Haematococcus ed astaxantina
Benissimo tutto,
dalla foto al resto...complimentoni..!
Mariano.
dalla foto al resto...complimentoni..!
Mariano.
Re: Haematococcus ed astaxantina
Sono molto belli, ci ho fatto anche il video
[youtube]DLOl0cA0i70[/youtube]
[youtube]DLOl0cA0i70[/youtube]
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Re: Haematococcus ed astaxantina
Bello anche il video, ma un po' di semplice campo chiaro qualche volta? Pol e fase sono belli ma a volte rendono il tutto un po' irreale e "marziano"...
Re: Haematococcus ed astaxantina
E' vero, avevo foto decenti anche in campo chiaro, ma non le ho messe...
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Re: Haematococcus ed astaxantina
Bel lavoro.
- Maurizio Gazzaniga
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Re: Haematococcus ed astaxantina
Molto belli. La mia coltura non mi ha mai regalato una simile concentrazione.