buongiorno a tutti
ieri sera sono riuscito a prelevare dalle pareti di una delle mie vasche domestiche un minuscolo vermiciattolo che scorazzava sul vetro e che messo sul vetrino si è rivelato un simpatico quanto vivace turbellare (identificato grazie al ''acquario segreto'' del Gazzaniga
non è stato facile riuscire a fotografarlo perchè è incredibilmente veloce per essere un vermetto piatto e ho dovuto attendere che il mezzo evaporasse un poco. Ho realizzato anche un paio di video che mostrano molto bene il movimento elicoidale dell'epidermide ciliata. Durante l'osservazione ho avuto modo di osservarlo mentre ingurgitava alcuni detriti attraverso la notevole bocca appena dietro le macule oculari
turbellare in luce polarizzata
Moderatore: Enotria
- mauriziolocatelli
- Buon utente
- Messaggi: 282
- Iscritto il: 22/04/2014, 10:50
- Località: castelvetro di modena
Re: turbellare in luce polarizzata
Complimenti a te ed ai tuoi acquari, sono una miniera inesauribile di biologia applicata.
Andrea
URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm
il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve.
Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm
il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve.
Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
- mauriziolocatelli
- Buon utente
- Messaggi: 282
- Iscritto il: 22/04/2014, 10:50
- Località: castelvetro di modena
Re: turbellare in luce polarizzata
ciao Andrea
era cominciato tutto con alcune putrescenti vasche esterne (che ora si sono ridotte a 3) ma devo dire che sebbene non siano altrettanto ricche quanto i prelievi in natura, anche queste domestiche riservano molte sorprese e poi vuoi mettere la comodità
tra l'altro consentono anche l'osservazione diretta almeno degli organismi più grandi come dafnie e ostracodi magari con l'ausilio di una semplice lente o di un binocolo macro, dei gasteropodi e delle caridina ultime arrivate, non soggetti da microscopio ma comunque molto interessanti.
Ho allestito un piccolo acquario cubico di 16 litri di capacità in cui trovano dimora 6 specie vegetali e poi una quantità di animaletti; ora ne sto allestendo un altro sempre cubico ma un po' più piccolo dove troveranno dimora soprattutto delle caridina. Ma a costi ancora più contenuti è possibile realizzare dei piccoli acquari veramente low cost come quelli illustrati avanti: dei semplici cilindri di vetro normalmente utilizzati dai fioristi per composizioni floreali (nel mio caso sono due da 15 cm di diametro e 40 di altezza e uno più piccolo da 10 di diametro e 25 di altezza, allestiti con un fondo fertile, ghiaia, qualche sasso di fiume ed eventualmente qualche corteccia o legno, un po' di muschio acquatico, qualche pianta galleggiante utile per scongiurare l'eventualità di larve di zanzara, piante ossigenanti come l'elodea densa o il millefoglio... e poi gasteropodi, copepodi, fillopodi, ostracodi, ciliati e alghe in quantità
a breve realizzerò anche un monoscopio macro: un economico obiettivo fotografico russo INDUSTAR, un set di anelli macro, un adattatore per oculari da 31,8 e via di osservazione in vivo in modalità macro devo solo aggiungere un adeguato sistema di illuminazione frontale a led e magari un sistema di focheggiamento più affidabile della semplice mano
le 3 vasche esterne invece, allestite con specie botaniche galleggianti (lemna e azolla caroliniana) hanno un fondo di ghiaia e qualche muschio fondale e qualche volta ci ho trovato anche dei rotiferi, particolarmente amati
una delle tre, riconoscibile dal colore verde smeraldo, contiene invece solo dell'alga chlorella che uso per integrare l'alimentazione delle dafnie
era cominciato tutto con alcune putrescenti vasche esterne (che ora si sono ridotte a 3) ma devo dire che sebbene non siano altrettanto ricche quanto i prelievi in natura, anche queste domestiche riservano molte sorprese e poi vuoi mettere la comodità
tra l'altro consentono anche l'osservazione diretta almeno degli organismi più grandi come dafnie e ostracodi magari con l'ausilio di una semplice lente o di un binocolo macro, dei gasteropodi e delle caridina ultime arrivate, non soggetti da microscopio ma comunque molto interessanti.
Ho allestito un piccolo acquario cubico di 16 litri di capacità in cui trovano dimora 6 specie vegetali e poi una quantità di animaletti; ora ne sto allestendo un altro sempre cubico ma un po' più piccolo dove troveranno dimora soprattutto delle caridina. Ma a costi ancora più contenuti è possibile realizzare dei piccoli acquari veramente low cost come quelli illustrati avanti: dei semplici cilindri di vetro normalmente utilizzati dai fioristi per composizioni floreali (nel mio caso sono due da 15 cm di diametro e 40 di altezza e uno più piccolo da 10 di diametro e 25 di altezza, allestiti con un fondo fertile, ghiaia, qualche sasso di fiume ed eventualmente qualche corteccia o legno, un po' di muschio acquatico, qualche pianta galleggiante utile per scongiurare l'eventualità di larve di zanzara, piante ossigenanti come l'elodea densa o il millefoglio... e poi gasteropodi, copepodi, fillopodi, ostracodi, ciliati e alghe in quantità
a breve realizzerò anche un monoscopio macro: un economico obiettivo fotografico russo INDUSTAR, un set di anelli macro, un adattatore per oculari da 31,8 e via di osservazione in vivo in modalità macro devo solo aggiungere un adeguato sistema di illuminazione frontale a led e magari un sistema di focheggiamento più affidabile della semplice mano
le 3 vasche esterne invece, allestite con specie botaniche galleggianti (lemna e azolla caroliniana) hanno un fondo di ghiaia e qualche muschio fondale e qualche volta ci ho trovato anche dei rotiferi, particolarmente amati
una delle tre, riconoscibile dal colore verde smeraldo, contiene invece solo dell'alga chlorella che uso per integrare l'alimentazione delle dafnie
Maurizio Locatelli
Castelvetro di Modena
Castelvetro di Modena
- Maurizio Gazzaniga
- Buon utente
- Messaggi: 400
- Iscritto il: 07/02/2013, 10:20
- Località: Pavia
- Contatta:
Re: turbellare in luce polarizzata
Ciao Maurizio,
vedere che il mio libro è utile fa sempre molto piacere.
Questi piccoli turbellari erano un po' un incubo di molti studenti che li confondevano con grossi ciliati.
Belle le tue vaschette. Come bella è l'idea di tenere dell'Egeria in quei cilindroni. Da bambino fare queste cose era una delle mie passioni. Ricordo ancora con quanto stupore osservavo tutto ciò che vi si sviluppava all'interno.
vedere che il mio libro è utile fa sempre molto piacere.
Questi piccoli turbellari erano un po' un incubo di molti studenti che li confondevano con grossi ciliati.
Belle le tue vaschette. Come bella è l'idea di tenere dell'Egeria in quei cilindroni. Da bambino fare queste cose era una delle mie passioni. Ricordo ancora con quanto stupore osservavo tutto ciò che vi si sviluppava all'interno.