Giove e Saturno con Schupmann da 30cm di Stellafane
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Giove e Saturno con Schupmann da 30cm di Stellafane
Venerdi' notte ho avuto l'occasione di vedere - piu' che osservare, purtroppo - Giove e Saturno nel rifrattore Schupmann da 30cm di Stellafane (vedi forum apposito per il resto). Mi sembra appropriato riprodurre le mie impressioni anche qui.
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Verso l'una di notte sono salito all'osservatorio McGregor che ospita un rifrattore Schupmann da 30cm, anzi IL rifrattore Schupamann che ha fatto scuola. Ottima occasione, ho pensato, per confrontarlo su Giove e Saturno con i newton da 25 e 46cm in cui avevo osservato fino a pochi minuti prima. Invece no, niente confronto, non puoi confrontare una 500 e una Ferrari sulla pista di Monza solo perche' hanno tutt'e due 4 ruote e un motore a scoppio.
Era letteralmente un altro pianeta, lo Schupmann mia ha regalato la visione piu' impressionante dei giganti che abbia mai avuto in vita mia. Immagini incredibilmente incise, dettagli finissimi, colori perfetti e vivaci dalle mille sfumature soprattutto su Giove. Su Saturno capita di intuire a volte delle irregolarita' nel bordo della fascia equatoriale verso la EZ, spesso ho pensato ad illusioni ottiche invece eccole li' perfettamente visibili, avrei potuto cronometrare un paio di transiti se non ci fosse stata gente dietro.
Nella zona polare sud di Giove si notava una miriade di microstrutture che visualmente avevo scorto solo in una (1) notte di seeing I con un rifrattore Clark da 25cm, ma per il resto non c'era paragone nemmeno con un rifrattorone classico quanto a pulizia dell'immagine e dei colori. Il seeing non era gran cosa, io l'avevo stimato III al mio newton, infatti avevano diaframmato lo Schupmann a 9" finche' non li ho convinti a togliere di mezzo quel cxxxo di diaframma. Scusate l'improperio ma questa cosa non la capiro' mai, infatti lo Schupmann se n'e' volato al di sopra delle ubbie atmosferiche che tanto turbano telescopi meno nobili, manco avesse il potere mistico di elevarsi nello spazio.
Pensavo di avere un strumento planetario decente ma non e' cosi'; nessuno ce l'ha, abbiamo solo catorci variamente utilizzabili a meno che non siate uno dei fortunati semidei che possiedono una Schupmann di buon diametro. Capisco che vi sembrero' esagerato, ma mi sento ancora folgorato che manco Dante nel Paradiso quando ha avuto la visione della Trinita'.
Non e' la prima volta che ci guardavo dentro, specialmente Saturno, ma forse in anni precedenti era piu' alto e la rifrazione atmosferica non disturbava cosi' tanto gli altri telescopi. O magari non mi ero ancora fatto il newton, il seeing era scarso e io lo confrontavo mentalmente al Clark da 25 nelle notti migliori (sempre parecchio inferiore, ma non proprio un abisso).
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Verso l'una di notte sono salito all'osservatorio McGregor che ospita un rifrattore Schupmann da 30cm, anzi IL rifrattore Schupamann che ha fatto scuola. Ottima occasione, ho pensato, per confrontarlo su Giove e Saturno con i newton da 25 e 46cm in cui avevo osservato fino a pochi minuti prima. Invece no, niente confronto, non puoi confrontare una 500 e una Ferrari sulla pista di Monza solo perche' hanno tutt'e due 4 ruote e un motore a scoppio.
Era letteralmente un altro pianeta, lo Schupmann mia ha regalato la visione piu' impressionante dei giganti che abbia mai avuto in vita mia. Immagini incredibilmente incise, dettagli finissimi, colori perfetti e vivaci dalle mille sfumature soprattutto su Giove. Su Saturno capita di intuire a volte delle irregolarita' nel bordo della fascia equatoriale verso la EZ, spesso ho pensato ad illusioni ottiche invece eccole li' perfettamente visibili, avrei potuto cronometrare un paio di transiti se non ci fosse stata gente dietro.
Nella zona polare sud di Giove si notava una miriade di microstrutture che visualmente avevo scorto solo in una (1) notte di seeing I con un rifrattore Clark da 25cm, ma per il resto non c'era paragone nemmeno con un rifrattorone classico quanto a pulizia dell'immagine e dei colori. Il seeing non era gran cosa, io l'avevo stimato III al mio newton, infatti avevano diaframmato lo Schupmann a 9" finche' non li ho convinti a togliere di mezzo quel cxxxo di diaframma. Scusate l'improperio ma questa cosa non la capiro' mai, infatti lo Schupmann se n'e' volato al di sopra delle ubbie atmosferiche che tanto turbano telescopi meno nobili, manco avesse il potere mistico di elevarsi nello spazio.
Pensavo di avere un strumento planetario decente ma non e' cosi'; nessuno ce l'ha, abbiamo solo catorci variamente utilizzabili a meno che non siate uno dei fortunati semidei che possiedono una Schupmann di buon diametro. Capisco che vi sembrero' esagerato, ma mi sento ancora folgorato che manco Dante nel Paradiso quando ha avuto la visione della Trinita'.
Non e' la prima volta che ci guardavo dentro, specialmente Saturno, ma forse in anni precedenti era piu' alto e la rifrazione atmosferica non disturbava cosi' tanto gli altri telescopi. O magari non mi ero ancora fatto il newton, il seeing era scarso e io lo confrontavo mentalmente al Clark da 25 nelle notti migliori (sempre parecchio inferiore, ma non proprio un abisso).
Contra negantes principia alicuius scientiae non sit disputandum in illa scientia
("Non si deve disputare di cose pertinenti ad una scienza, contro chi ne nega i principi").
Dante Alighieri, Questio de aqua et terra
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Re: Giove e Saturno con Schupmann da 30cm di Stellafane
Ignorando la configurazione di questo strumento sono andato a rivedere una vecchia discussione in cui ne parlavi, e credo di non sbagliare nel postare qui il relativo schema.
Certo è abbastanza particolare come configurazione e non riesco ad immaginarne gli ingombri.
La domanda che nasce spontanea è: come mai nessuno in tanti anni ha pensato di metterlo in produzione considerando le relative prestazioni elevate?
Certo è abbastanza particolare come configurazione e non riesco ad immaginarne gli ingombri.
La domanda che nasce spontanea è: come mai nessuno in tanti anni ha pensato di metterlo in produzione considerando le relative prestazioni elevate?
Re: Giove e Saturno con Schupmann da 30cm di Stellafane
Grandi ingombri, rapporto focale non veloce e se non vado errato campo corretto non elevato. Tuttavia dal punto di vista visuale ha un sacco di punti a favore. Favoleggiavo dai tempi del libro di Ferreri su questa configurazione. Avessi una postazione fissa è un buon cielo ci penserei su.
Fabio Bergamin
Osservo con binocolo:
Kowa XD 8.5x44, Shogetsu Kansei 6.5x32
Osservo con telescopio:
Takahashi FC 100 DL., JSO, Telescopi ATM e oculari (Pesanti e leggeri...)
Osservo con microscopio
Leitz SM-LUX; Wild M3
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Kowa XD 8.5x44, Shogetsu Kansei 6.5x32
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Osservo con microscopio
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Re: Giove e Saturno con Schupmann da 30cm di Stellafane
Da quel che si può intuire dallo schema c'è uno specchio divergente nel fuoco della lente ed uno specchio convergente che intercetta il fascio del primo specchio rimandandolo al fuoco dell'oculare previa (non ho ben capito il perché- forse solo per comodità osservativa) deviazione di uno specchio piano.
Tipologia e funzioni di questi specchi è tutta da imparare.
Certo la perdita di luminosità non sarà di poco conto, e non oso immaginare la difficoltà della collimazione.
Tipologia e funzioni di questi specchi è tutta da imparare.
Certo la perdita di luminosità non sarà di poco conto, e non oso immaginare la difficoltà della collimazione.
- Ivano Dal Prete
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Re: Giove e Saturno con Schupmann da 30cm di Stellafane
Questo link dovrebbe rispondere alle tue domande: https://stellafane.org/history/modern/S ... ion-1.html
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Re: Giove e Saturno con Schupmann da 30cm di Stellafane
In realtà spiega come sia possibile costruire un telescopio "apocromatico" (perdonatemi il termine eretico ) utilizzando un obiettivo a lente singola e componenti ottici con superfici sferiche, ma non spiega le ragioni delle prestazioni superbe da te riscontrate rispetto a rifrattori "classici".Ivano Dal Prete ha scritto: ↑10/08/2021, 13:32 Questo link dovrebbe rispondere alle tue domande: https://stellafane.org/history/modern/S ... ion-1.html
E l'altro mistero è nei motivi per cui, a fronte delle citate prestazioni superlative, nessun costruttore commerciale si sia peritato di mettere in produzione strumenti similari, che, non richiedendo lavorazioni particolari (lenti asferiche, vetri esotici, doppietti, tripletti, correttori, ecc...), dovrebbero essere in teoria facili da produrre e relativamente poco costosi.
Da ignorante provo ad azzardare (non castigatemi troppo, però ): può essere che l'interferenza dei vari fasci luminosi che si intersecano in prossimità degli specchi ed all'interno del menisco correttivo, funzioni come una sorta di filtro selettivo che tende ad esaltare alcuni dettagli planetari?
Re: Giove e Saturno con Schupmann da 30cm di Stellafane
grazie del resoconto, Ivano, molto interessante, un rifrattore da 30 cm con quella correzione in asse si lascia indietro specchi anche di diametro doppio. Peccato che lo Schupmann non si presti a essere prodotto in serie a causa delle difficoltà costruttive (quattro elementi ottici che vanno lavorati, posizionati e inclinati con tolleranze strette, a cui si aggiungono le prestazioni fuori asse non proprio entusiasmanti) però ci sono diversi astrofili che se lo sono fabbricato da soli e ne sono felicissimi.Ivano Dal Prete ha scritto: ↑09/08/2021, 16:49Venerdi' notte ho avuto l'occasione di vedere - piu' che osservare, purtroppo - Giove e Saturno nel rifrattore Schupmann da 30cm di Stellafane (vedi forum apposito per il resto). Mi sembra appropriato riprodurre le mie impressioni anche qui.
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Re: Giove e Saturno con Schupmann da 30cm di Stellafane
La mia impressione, e niente piu', e' che gli effetti deleteri non solo dell'aberrazione cromatica ma anche della rifrazione differenziale indotta dall'atmosfera siano grandemente sottovalutati da molti osservatori. Ricordo che in condizioni di seeing mediocre quasi preferivo il mio newton da 25 a un rifrattore classico paridiametro, perche' il newton dava un'immagine piu' pulita (!).Samuele ha scritto: ↑11/08/2021, 8:20In realtà spiega come sia possibile costruire un telescopio "apocromatico" (perdonatemi il termine eretico ) utilizzando un obiettivo a lente singola e componenti ottici con superfici sferiche, ma non spiega le ragioni delle prestazioni superbe da te riscontrate rispetto a rifrattori "classici".Ivano Dal Prete ha scritto: ↑10/08/2021, 13:32 Questo link dovrebbe rispondere alle tue domande: https://stellafane.org/history/modern/S ... ion-1.html
Quello che mi ha stupito nello Schupmann e' stata non solo l'incisione dei dettagli, ma anche la nitidezza dei colori e la netta percezione che i due vadano a braccetto.
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Re: Giove e Saturno con Schupmann da 30cm di Stellafane
@Samuele: Buon per te che reputi 'facile' la costruzione di quel rifrattore, a mio avviso in quegli schemi, abbastanza approssimativi, di facile non ci vedo proprio niente, e non ci sono neanche i parametri di curvatura degli specchi, indispensabili per poterli realizzare.
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Re: Giove e Saturno con Schupmann da 30cm di Stellafane
In effetti, un membro dell'associazione che era in osservatorio commentava di non aver visto Giove cosi' nello Schupmann da un sacco di tempo. Di sicuro non era per il seeing, forse non era perfettamente a punto e qualcuno ci ha messo le mani di recente. Puo' darsi che sia uno strumento che rende bene in mano ad astrofili con cognizione di causa.Raf584 ha scritto: ↑11/08/2021, 10:58grazie del resoconto, Ivano, molto interessante, un rifrattore da 30 cm con quella correzione in asse si lascia indietro specchi anche di diametro doppio. Peccato che lo Schupmann non si presti a essere prodotto in serie a causa delle difficoltà costruttive (quattro elementi ottici che vanno lavorati, posizionati e inclinati con tolleranze strette, a cui si aggiungono le prestazioni fuori asse non proprio entusiasmanti) però ci sono diversi astrofili che se lo sono fabbricato da soli e ne sono felicissimi.Ivano Dal Prete ha scritto: ↑09/08/2021, 16:49Venerdi' notte ho avuto l'occasione di vedere - piu' che osservare, purtroppo - Giove e Saturno nel rifrattore Schupmann da 30cm di Stellafane (vedi forum apposito per il resto). Mi sembra appropriato riprodurre le mie impressioni anche qui.
Pero' pero', se uno ha l'abilita' ottica e meccanica di farsi un rifrattorone per pianeti (mi pare che qualcuno ci sia tra i frequentatori di questo forum) mi pare non abbia proprio senso mettersi a lavorare ad una configurazione classica, lo Schupmann e' troppo superiore.
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Re: Giove e Saturno con Schupmann da 30cm di Stellafane
Forse non sono riuscito a spiegarmi.
L'ho ritenuto facile perché sono superfici sferiche che mi risulta siano appunto facili da realizzare come negli SC, al contrario delle superfici asferiche come la parabola del Newton o le iperbole dei Cassegrain, e perché c'è una lente singola come obiettivo, non un doppietto o peggio un tripletto (quest'ultimo significherebbe 6 superfici da lavorare con tolleranze strette e magari pure asferiche...)
E poi l'ultimo specchio dovrebbe essere piano, se mal non ho capito.
Chiaro che chi voglia cimentarsi nella costruzione debba avere parametri precisi da seguire, ma questo credo valga per l'autocostruzione di qualunque strumento.
Del resto se così non fosse mi sembrerebbe incredibile che, come dice Raf, ci siano diversi astrofili che sono riusciti a costruire un simile strumento, ma non aziende capaci di farlo (aziende che magari nel contempo sfornano fior di Ritchey Chretien, astrografi con lenti spianatrici e quant'altro si riesce a reperire oggi sul mercato).
Mi convince di più la spiegazione circa le prestazioni fuori asse ed il fatto che richieda una adeguata messa a punto per funzionare a dovere.
L'ho ritenuto facile perché sono superfici sferiche che mi risulta siano appunto facili da realizzare come negli SC, al contrario delle superfici asferiche come la parabola del Newton o le iperbole dei Cassegrain, e perché c'è una lente singola come obiettivo, non un doppietto o peggio un tripletto (quest'ultimo significherebbe 6 superfici da lavorare con tolleranze strette e magari pure asferiche...)
E poi l'ultimo specchio dovrebbe essere piano, se mal non ho capito.
Chiaro che chi voglia cimentarsi nella costruzione debba avere parametri precisi da seguire, ma questo credo valga per l'autocostruzione di qualunque strumento.
Del resto se così non fosse mi sembrerebbe incredibile che, come dice Raf, ci siano diversi astrofili che sono riusciti a costruire un simile strumento, ma non aziende capaci di farlo (aziende che magari nel contempo sfornano fior di Ritchey Chretien, astrografi con lenti spianatrici e quant'altro si riesce a reperire oggi sul mercato).
Mi convince di più la spiegazione circa le prestazioni fuori asse ed il fatto che richieda una adeguata messa a punto per funzionare a dovere.
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Re: Giove e Saturno con Schupmann da 30cm di Stellafane
Forse e' 'facile' nel senso che ci vuole un lago di olio di gomito e pazienza, ma il costo totale del vetro utilizzato per quel particolare strumento e' stato attorno a $1000 contro i circa $30.000 se uno avesse voluto fare un tripletto apocromatico (stando almeno al sito dell'associazione). Penso sia quello il motivo per cui hanno deciso di fare uno Schupmann.Zacpi ha scritto: ↑11/08/2021, 14:10 @Samuele: Buon per te che reputi 'facile' la costruzione di quel rifrattore, a mio avviso in quegli schemi, abbastanza approssimativi, di facile non ci vedo proprio niente, e non ci sono neanche i parametri di curvatura degli specchi, indispensabili per poterli realizzare.
Se c'e' una cosa che non gli manca e' gente che sa lavorare uno specchio, non si puo' diventare soci se prima non hai realizzato uno specchio decente (una volta ho fatto mattina con un socio che aveva lavorato alle ottiche correttive per l'Hubble ).
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