Prima luce sul terrestre binoculare del C8 HD

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Giovanni Bruno
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Prima luce sul terrestre binoculare del C8 HD

Messaggio da Giovanni Bruno »

Salve a tutti, pur avendolo da quasi un'anno, tra binocoloni angolati APO e molti RUMAK e MAK di medio diametro tra 102mm e 152mm, avevo sempre usato l'eccellente C8HD solo in astronomico.

Ieri pomeriggio, complice anche una fresca, molto ventilata e luminosissima giornata di sole, ho portato il C8HD su in casa e sul terrazzo che da a NORD e quindi con in vista su tutte le prealpi NORD OCCIDENTALI e ad EST la SERRA MORENICA di IVREA.

Monto la torretta ZEISS ERETTIVA angolata a 45° e mi metto subito ad osservare le centinaia di bersagli terrestri a me stranoti, tra 50 metri e 20Km, sulla torretta parto con due CELESTRON X-CELL LX da 25mm/60°, la focale del C8 HD passa da 2000mm a 2300mm circa, quindi osservo a 92x e 0,65° di campo reale, mentre la pupilla di uscita era di 2,22mm.

In pieno giorno super soleggiato e dalle ore 16 in poi, per tutto il pomeriggio fino al tramonto, non una ma due pupille di 2,22mm sono straordinariamente luminose, mentre i colori sono di una perfezione e vivezza esoterici ed anche il seeing diurno, pettinato dal vento, è davvero molto buono.

Solo a titolo di esperimento, ho poi montato su due FF da 12mm/60° per circa 200x e con mia grande sorpresa la luminosità di immagine era ancora ottima, mentre la lettura dei particolari architettonici subiva una ulteriore migliore leggibilità.

La prima impressione che poi si è confermata sempre di più, è che la visione è molto più riposante ed immersiva, rispetto alla visione ottenuta con il MAK SW da 102mm e con il MAK SW da 127mm, oltre che con il RUMAK da 152mm, agli stessi ingrandimenti.

Tra dei trattamenti antiriflesso ed alluminature della massima qualità e la pupilla di uscita di ben 2,22mm , segnano un solco profondo, tra il recentissimo C8HD e gli altri miei catadiottrici più datati e di più piccolo diametro se usati allo stesso ingrandimento.

Certo un C8HD più torretta binoculare ZEISS ERETTIVA a 45° non è esattamente un'oggetto da stretto balcone, eppure si è già rivelato spazialmente molto più compatto di un SW 80ED + la stessa torretta binoculare.

Quindi questa mattina il C8HD torna sulla sua montatura in garage, lasciando di nuovo spazio ai più piccoli MAK e RUMAK, ed all'APO TS SD APO da 102/711mm, sempre in torretta binoculare, ma il ricordo delle maestose visioni avute con il C8HD mi mancheranno. :thumbup: :wave:
Ultima modifica di Giovanni Bruno il 07/08/2023, 18:06, modificato 1 volta in totale.
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T1Z1AN0
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Re: Prima luce sul terrestre binoculare del C8 HD

Messaggio da T1Z1AN0 »

Quindi per un uso terrestre a 200x è meglio un rifrattore od un riflettore?
Se la domanda è stupida...ignorala 8-)
Faber
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Re: Prima luce sul terrestre binoculare del C8 HD

Messaggio da Faber »

Il diametro conta più dello schema ottico!
In collina usai circa 200x con rifrattore apo da 13 cm e torretta.
Più per scommessa che altro.
In ogni caso salire sopra i 100x e avere un’immagine godibile è rarissimo di giorno, alla mattina può essere.
In ogni caso d’estate con correnti e turbolenza la vedo molto dura.
Esperienza personale, se qualcuno ha condizioni ambientali migliori buon per lui !
Fabio Bergamin

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Giovanni Bruno
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Re: Prima luce sul terrestre binoculare del C8 HD

Messaggio da Giovanni Bruno »

Premesso che a 200x in terrestre li ho applicati solo a titolo di esperimento per saggiare la resa in luminosità e perfezione dei colori, oltre che per vedere se tra 92x e 200x cresceva ulteriormente la risoluzione su particolari minutissimi.

La domanda non è stupida, perché troppe person sono convinte che un'APO ed a volte un'APETTO è sempre e comunque la cosa migliore, senza considerare l'apertura, il livello di apocromaticita e la conseguente risoluzione ottenibile da banali tabelle tecniche.

Il tutto sottoposto al livello di seeing diurno, a volte eccellente poco prima del tramonto, ma pessimo nel centro della giornata.

Ho dato via il lungo e scomodo 120ED, perché regolarmente battuto in terrestre dal RUMAK INTES MK67 da 152/1800mm alla voce RISOLUZIONE.

Come ho dato via il TS SD APO FPL-53 + LANTANIO da 72/432mm, perché pesantemente umiliato dal più che plebeo MAK SW da 102/1300mm alla voce RISOLUZIONE.

Ho tenuto il TS SD APO FPL-53 + LANTANIO da 102/711mm, solo perché è relativamente corto e leggero ed ha un campo potenziale enorme, ma che le prende chiaramente dal MAK SW da 127/1540mm alla voce RISOLUZIONE.

Come il mio MAK SW da 127mm le prende moderatamente dal mio RUMAK INTES MK67 da 152/1800mm, a sua volta il mio RUMAK MK 67 viene umiliato pesantemente alla voce LUMINOSITA' dal mio C8HD, anche se si difende bene alla voce risoluzione.

Insomma capita quello che la fisica predice e che solo in ITALIA si crede ai miracoli di un'APETTO da 70mm, mentre in America, tutti, ma proprio tutti, sanno ciò che è più che ovvio, l'APERTURA VINCE SEMPRE e che per dirla insieme al mio amico astronomo VALTER FERRERI: ALLA MANCANZA DI APERTURA NON VI E' RIMEDIO. :D :D :thumbup:
Ultima modifica di Giovanni Bruno il 07/08/2023, 17:48, modificato 1 volta in totale.
Gonariu
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Re: Prima luce sul terrestre binoculare del C8 HD

Messaggio da Gonariu »

Non ho ancora provato a utilizzare il mio Nexstar 8 SE sui panorami (dove abito nel centro Sardegna ho in casa un'ampia terrazza con una splendida visione panoramica), di solito guardo il panorama con un Konus Vista montato su un treppiede fotografico utilizzando uno zoom della Vixen 8-24 comprato usato dieci anni fa buoni da un amico (quindi con un ingrandimento tra 17X e 50X). Ho comprato usato a Giugno un piccolo Maksutov della Skywatcher 90/1250, venduto ad un ottimo prezzo che sui panorami mi ha ben impressionato; puntando il santuario di Gonare (famoso in tutto il Nuorese e posto su una montagna piramidale a 1083 m sul livello del mare) ne avevo un'ottima visione anche a 156X (collo zoom della Vixen), mi ha fatto vedere bene a 156X anche i fenicotteri rosa dello stagno di Molentargius a Cagliari (posizione di osservazione monte Urpinu, collinetta dove c'è il parco della città), unico neo dell'osservazione il forte vento di maestrale che ogni tanto faceva vibrare tutto.
Giovanni Bruno
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Re: Prima luce sul terrestre binoculare del C8 HD

Messaggio da Giovanni Bruno »

Ciao GONARIU, ottimo il makkino da 90mm per essere così piccolo e con il pregio di tutti i catadiotrici a specchio mobile di accettare senza problemi e senza alcun OCS una torretta binoculare.

Per il terrestre di potenza, la torretta binoculare spalanca un mondo totalmente nuovo, con immagini PSEUDO- TRIDIMENSIONALI, ma percettivamente perfettamente tridimensionali.

Allo stesso ingrandimento un catadiottrico con apertura doppia, mostra una ben maggiore sensazione di tridimensionalità rispetto ad un qualsiasi telescopio con metà apertura.

Tu che hai un bel C8 ed un bel terrazzo su cui utilizzarlo, devi provarlo in terrestre di potenza con una torretta binoculare e ti si spalancherà un mondo del tutto nuovo.

Devi però curare molto la logistica, devi osservare sempre con il sole alle spalle e farlo possibilmente un'ora prima del tramonto e come per magia anche gli alti ingrandimenti, tipo 100x, saranno ben fermi.

Non sarebbe male bagnare il terrazzo prima di osservare se il terrazzo di giorno è esposto al sole, il calore accumulato di giorno, si sprigiona di più dopo il tramonto, mentre se il terrazzo, oppure il balcone è esposto a nord, nessun problema. :thumbup: :wave:
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Samuele
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Re: Prima luce sul terrestre binoculare del C8 HD

Messaggio da Samuele »

Giovanni Bruno ha scritto: 07/08/2023, 11:54 ...
Insomma capita quello che la fisica predice e che solo in ITALIA si crede ai miracoli di un'APETTO da 70mm, mentre in America, tutti, ma proprio tutti, sanno ciò che è più che ovvio, l'APERTURA VINCE SEMPRE e che per dirla insieme al mio amico astronomo VALTER FERRERI: ALLA MANCANZA DI APERTURA NON VI E' RIMEDIO. :D :D :thumbup:
Agli inizi del mio "viaggio" nell'osservazione astronomica (ero già grandicello e nel mercato vi erano già strumenti avanzati come ad esempio il Meade LX90 messo in commercio da poco) vi era una dispensa della Celestron che spiegava con un linguaggio elementare alcuni rudimenti di ottica.
In particolare, se mal non ricordo, nella parte relativa al disco di Airy veniva spiegato che con il raddoppio dell'apertura del telescopio sul piano focale il disco di Airy diventava 4 volte più piccolo, cioè l'immagine stellare risultava più puntiforme a parità d'ingrandimento.
Tradotto questo in termini di differenza di risoluzione fra uno strumento da 10 cm di apertura ed altro da 20 cm di apertura, è come se guardassimo due disegni uguali, l'uno tratteggiato con una penna biro a punta grossa ed l'altro con penna china a punta fine.
Purtroppo quella dispensa non sono più riuscito a ritrovarla, ma ho ritrovato grossomodo i concetti in rete anche se infarciti di formule matematiche che oramai sono fuori dalla mia portata.
Giovanni Bruno
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Re: Prima luce sul terrestre binoculare del C8 HD

Messaggio da Giovanni Bruno »

Esattamente così SAMUELE, ma basterebbe vedere la inarrestabile corsa al sempre maggior diametro per i telescopi istituzionali per chiedersi perché li fanno sempre più grossi, se andassero davvero meglio quelli più piccoli.

Ho avuto per quasi un decennio un meraviglioso e super prestazionale C11 CPC HD, che ho dovuto vendere per la sua sostanziale intrasportabilità, ma Dio solo sa quanto mi manca.

In opposizione alla comune vulgata che vuole i grossi diametri inutili in città per il cielo profondo, proprio il C11 CPC HD, montato su una colonna mobile, mi permetteva facilissime e poderose visioni di oggetti come M37, anche da sotto i lampioni condominiali, l'addove con piccoli APO, stracarichi di preziosa e pregevole ingegneria meccanica, proprio non si riesce a risolverli ed anche il mio ex 120ED faticava tantissimo dalla città.

Ovvio che un piccolo e ben trasportabile diametro, fa stravedere sotto un limpido e nero cielo di montagna, ma quante volte in un'anno andiamo in montagna?

Quindi ho dovuto ripiegare sul più malleabile OTA C8 HD alla voce portabilità, ma mai mi sognerei di affermare che i miei piccoli diametri come un APO da 102mm, Un MAK da 102mm, un MAK da 127mm ed un RUMAK da 152mm e dei medi diametri come il mio C8HD, possono far meglio di un possente C11 e superiori in città.

In città il C8HD sul cielo vede a fatica, ma vede, ciò che il C11HD vedeva con zero sforzo e grande abbondanza di luce e risoluzione. :thumbup: :wave:
Giovanni Bruno
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Re: Prima luce sul terrestre binoculare del C8 HD

Messaggio da Giovanni Bruno »

Tornando agli APETTI, a voi confesso fratelli di aver molto peccato, anche io molte volte mi sono fatto irretire da questi piccoli e bellissimi APO, ultimamente poi si sono arricchiti di vetri al TOP della correzione cromatica e con dei paraluci scorrevoli e pregevolissimi e luminosi focheggiatori da 2",5 a cui è davvero dura resistere.

Ma avendo in casa anche dei piccoli-medi-grossi calibri catadiottrici, al loro cozzo gli APETTI venivano semplicemente surclassati, meno male che sono stato abbastanza accorto da comprare sempre nell'usato e quindi mi è stato facile provare a quasi zero spese e poi rivendere la meraviglia di turno, che meraviglia non era, a causa del modestissimo diametro.

Alla fine di APO ho tenuto il molto ben equilibrato TS SD APO da 102/711mm, davvero cortissimo e con vetri FPL-53 +LANTANIO, ovviamente capace di campi enormi anche in torretta binoculare e credo di circa pari prestazioni sul deep sky ad un BINOCOLONE APO da 70mm.

Potrei tirarmela stupidamente avendo un APO di media-alta qualità da 102mm e tacere sul fatto che un MAK SW da 127mm che tutti dicono essere solo un 119mm effettivo, supera l'APO da 102mm alla voce risoluzione, ma io queste cose non le faccio. :thumbup: :wave:
Gonariu
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Re: Prima luce sul terrestre binoculare del C8 HD

Messaggio da Gonariu »

Premetto che non ho mai avuto un apocromatico, ma da quello che vedo e leggo pare che siano buoni per l'astrofotografia del cielo profondo (o deep sky), penso sia per l'ottima correzione delle aberrazioni sia per la leggerezza sia per la corta focale, fotografare con un Newton 200/1000 deve essere meno semplice. W. Ferreri anni fa diceva che un C8 è equivalente ad un acromatico a lungo fuoco (c'erano solo quelli .....) di 12-13 cm su Luna & pianeti, ma sono passati più di 30 anni ...... Personalmente penserei all'acquisto di un apocromatico se volessi fotografare nebulose e galassie, coi miei acromaticoni 80/400 e 120/600 la cosa lascerebbe a desiderare.
Grazie @Giovanni Bruno per il suggerimento di bagnare il terrazzo, non ci avevo mai pensato.
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T1Z1AN0
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Re: Prima luce sul terrestre binoculare del C8 HD

Messaggio da T1Z1AN0 »

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Ma per un uso terrestre, qual è il miglior strumento per ammirare i dettagli delle antenne sul monte Penice che dista 70 km in linea d’aria dalla mia finestra?


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Re: Prima luce sul terrestre binoculare del C8 HD

Messaggio da T1Z1AN0 »

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O per poter ammirare l’osservatorio sul monte Lesima a 81 km?


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fulvio_
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Re: Prima luce sul terrestre binoculare del C8 HD

Messaggio da fulvio_ »

T1Z1AN0 ha scritto: 08/08/2023, 18:35
...Ma per un uso terrestre, qual è il miglior strumento per ammirare i dettagli delle antenne sul monte Penice che dista 70 km in linea d’aria dalla mia finestra?
Forse lui :mrgreen: :
https://kowa-sportoptics.it/prodotto/hi ... inar-82mm/
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Re: Prima luce sul terrestre binoculare del C8 HD

Messaggio da T1Z1AN0 »

il mio attuale binocolo è un 50x...vorrei un upgrade
Giovanni Bruno
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Re: Prima luce sul terrestre binoculare del C8 HD

Messaggio da Giovanni Bruno »

TIZIANO, intanto è sempre sbagliato osservare ad alto ingrandimento da una finestra, la differenza di temperatura tra interno ed esterno, quasi sempre è un problema tra medio a gravissimo.

Prima di parlare di strumento, si deve parlare della gestione delle termiche e quindi a quale ora del giorno vi è più quiete termica sul percorso ottico tra noi ed il bersaglio.

Quindi ogni osservatore deve fare le sue sperimentazioni locali personalissime, le due norme sempre utili sono di osservare sempre con il sole alle spalle e di farlo appena spunta l'alba, oppure nell'ora prima del tramonto.

Per il diametro, un MAK da 127-150mm è il giusto compromesso tra potenza ottica e quantità di aria da attraversare.

Per dare il giusto valore ai MAK, bisogna considerare che il famoso MAK GREGORY QUESTAR da 90mm, costa oggi circa 4.000€, certo io non lo comprerei mai, nemmeno da usato a 2.000€, ma quel prezzo dovrebbe però far riflettere sull'efficienza ottica dello schema ottico MAK. :thumbup: :wave:
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Re: Prima luce sul terrestre binoculare del C8 HD

Messaggio da Gonariu »

Per 4000 euro si compra un bell'apocromatico o perlomeno un buon C8!
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T1Z1AN0
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Re: Prima luce sul terrestre binoculare del C8 HD

Messaggio da T1Z1AN0 »

Avrei detto che a finestra spalancata la temperatura fosse la stessa. Mi tocca andare in balcone 8-)
Giovanni Bruno
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Re: Prima luce sul terrestre binoculare del C8 HD

Messaggio da Giovanni Bruno »

In vena di esperimenti diurni e terrestri, ho usato uno zoom TS 7x-21x e quindi in monoculare sul mio MAK SW da 127mm, un vero disastro.

Rifacendo lo stesso TEST sugli stessi oggetti ed allo stesso ingrandimento, ma mediante una torretta binoculare ZEISS ERETTIVA a 45°, sebbene la luce fosse divisa a metà, la percezione di luminosità era la stessa, mentre la leggibilità del bersaglio era molto superiore attraverso la torretta binoculare.

Faccio notare che sulla torretta ho usato degli oculari dignitosi, ma di prezzo MEDIO-BASSO e di prezzo simile allo zoom usato in monoculare.

Mi chiedo quanti osservatori terrestri in monoculare siano coscienti di quanto meglio vedrebbero mediante una torretta binoculare. :thumbup: :wave:
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