Non è raro che "non ne valga la pena in 25 cm" ma che invece ne valga la pena in un 40 cm. L'ingrandimento utile dipende da una combinazione di apertura e seeing, non solo dal seeing.Ivano Dal Prete ha scritto:600-650x li ho usati anch'io con profitto su Marte e Saturno ma MOLTO raramente e non per via del diametro, che il tubone (un rifrattore da 25cm) li tiene benissimo, ma perche' non ne valeva proprio la pena.
What= il seeing non era eccelso EPPURE nel 60 cm si vedeva meglio che nei 40 a pari ingrandimento. Se invece si voleva pari livello di nitidezza allora nel 60 cm si sarebbe potuto ottenere un ingrandimento maggiore. In altre parole la differenza fra 40 e 60 cm si vede anche in condizioni meno che perfette.Ivano Dal Prete ha scritto:265x e' l'ingrandimeno che uso normalmente anch'io su Giove con un 20cm. So what?
Se è il 50 cm che ho avuto occasione di vedere io, una volta al Fittanze, non ne ho una buona opinione: lo specchio aveva il bordo ribattuto per diversi centimetri tanto è vero che aveva un diaframma che lo copriva.Ivano Dal Prete ha scritto:..con un 50cm
La brillanza superficiale della Luna è quella dell'afalto. Io osservo la Luna senza filtri (certo si perde l'adattamento al buio ma non si viene accecati affatto).Ivano Dal Prete ha scritto: Scusa Xeno, non e' che in un 60cm pianeti come Marte e Giove sono cosi' brillanti che conviene usare ingrandimenti molto alti semplicemente per ridurre l'abbagliamento, seeing o non seeing? Nel suddetto Reginato Giove senza filtri era una ditata in un occhio...
La brillanza superficiale dei pianeti non è maggiore di quella di un paesaggio nordico. Giove è circa 600 cd/m^2. Un buon schermo TV è 1000 cd/m^2. Se osservi Giove a con 2 mm di pupilla di uscita la brillanza apparente scende di un fattore 10. Se lo osservi con 0.5 mm di pupilla di uscita scende ancora a meno di 10 cd/m^2 e sei in condizioni mesopiche.
Il motivo per cui "abbaglia" è legato al fatto che a basso ingrandimento l'occhio non si adatta alla brillanza del pianeta ma a una media con il cielo circostante: Quando però l'angolo apparente è sufficiente (cioè a partire da 265x per Giove) questo non succede più. In genere a ingrandimenti più bassi si può usare un filtro neutro ma non perchè sia troppo brillante, perchè è troppo piccolo e l'occho è ingannato dal buio circostante.
Questo per esempio è il motivo per cui non si vedono i dettagli su Ganimede eccetto che a ingrandimenti altissimi quando Ganimede sta syl fondo del cielo, mentre si vedono bene quando Ganymede sta sul disco di Giove.