Andrea, se non bacchetti qua e là non ti senti a tuo agio...
![Laughing :lol:](./images/smilies/icon/lol.gif)
Sto preparando proprio un reportage sui foraminiferi che mi è stato richiesto da una rivista scientifica americana, ma nei forum, blog, etc. mi piace essere molto meno rigido e non posto le fotografie col l'intento di mostrare il massimo livello tecnico che posso raggiungere: prendete le immagini in oggetto come una testimonianza documentativa delle micromanipolazioni... insomma, sui forum vorrei passeggiare in infradito... (ah no, con quelle mi vengono le vesciche). Del resto in genere mi viene richiesto di non pubblicare altrove per almeno sei mesi le foto cedute alle case editrici, converrete con me che quelle che a mio avviso meritano sono purtroppo già altrove.
In realtà comprendo benissimo ciò che vuoi comunicare in modo costruttivo, Andrea, del resto questa sezione si chiama "La natura attraverso il microscopio" e ovviamente non ne esiste una dal titolo "le micromanipolazioni senza discutere della loro tecnica": aggiungo che nei casi di piccoli raggruppamenti di radiolari l'uso di obiettivi a basso ingrandimento (es: 5x) costringe a notevoli ritagli con tutte le conseguenze del caso (anche se ci verrebbe in aiuto in un certo senso l'optovar), tuttavia il mio parere tecnico è che per sfruttare
appieno e in modo naturale l'effetto 3D dei radiolari a cui ti riferisci, nessuna soluzione in luce trasmessa è in grado di competere con l'illuminazione laterale (per esempio mediante fibre ottiche), soprattutto senza coprioggetto. In fatto di radiolari ho la fortuna di possedere una notevole quantità di campioni sia recenti che fossili, provenienti da diverse aree del mondo (anche da notevoli profondità abissali): non a caso quando voglio ammirarli in tutto il loro splendore accendo le fibre ottiche laterali e li guardo liberi da ogni coprioggetto, meglio se su fondo scuro.
A chi è affascinato come me da queste creature e dalle spedizioni scientifiche ottocentesche (come quella dell'H.M.S. Challenger) ma non ha nè la voglia nè il tempo di approfondire sui testi antichi, suggerisco di guardare il bellissimo documentario "Proteus" dedicato a Hernst Haeckel e alla sua ossesione per i radiolari. Recentemente è stato pubblicato in versione integrale anche su Youtube:
https://www.youtube.com/watch?v=S0hX0Yx7Nk0
![Waving :wave:](./images/smilies/icon_wave.gif)
P.S.: la foto del meraviglioso libro di Haeckel del 1917 è stata scattata con l'iPhone senza stack
![Very Happy :D](./images/smilies/icon/biggrin.gif)
P.P.S.: le immagini in luce trasmessa dell' "aperitivo" di radiolari, anche se sono su fondo scuro, non sono in campo scuro...