Non sto quindi a ragionare su cosa possa fare un binocolone gigante in diurno, ma volevo condividere questo pensiero sull'osservazione astronomica.
Posto che trovo l'osservazione astronomica binoculare estremamente appagante, mi sono trovato a riflettere sulla "fame di apertura" sui binocoloni.
Sul telescopio è evidente, e ne sono evidenti i vantaggi (credo). Si spingono sempre più gli ingrandimenti, quindi il diametro conta perché consente di ingrandire sempre di più, ed il diametro porta almeno due vantaggi:
- aumento della risoluzione (posto che si cerca di far lavorare il tele almeno dal suo limite risolutivo in su);
- mantenimento della pupilla d'uscita all'aumentare degli ingrandimenti.
Se su quanto sopra penso siamo un po' tutti d'accordo, col binocolo noto una differenza di princìpio, in quanto il binocolo non lavora al limite di risoluzione, il suo valore aggiunto non è quello di spingre tanto con gli ingrandimenti, ma offre una visione diveresa.
Chi la chiama "camponania", indovina quello che io ho trovato nel binocolone, una bella visione del cielo, contestualizzata, in cui non vado a scavare un singolo oggetto ma lo guardo volentieri nel suo ambito. E mi piace che il suo ambito sia il più ampio possibile.
Non sto qui ragionando su visione binoculare contro visione monoculare, perché anche sul telescopio è facile, con le torrette, avere immagini di qualità con 2 occhi. Se il telescopio è usato per fare alta risoluzione su oggetti luminosi, la torretta è facile da gestire. Unico eventuale limite, credo, gli oggetti che in monoculare sono "al limite" possono "sparire" con la torretta, ma qui si tratta di caso estremo e specializzato.
Tornando al mio ragionamento, quindi, parto dall'assunto che non prenderei in considerazione il binocolone per ingrandire sempre di più (perché a quel punto passo al telescopio che è più specializzato).
A questo punto noto però anche che, all'aumentare del diametro, il rapporto focale dei binocoloni resta più o meno sempre quello, dicamo da f/5 a f/6 (se poi mi proponete una lente gigante f/2 contro una più piccola f/5 tutto questo ragionamento cade).
Il che significa che aumenta il diametro, ma anche la focale in modo proporzionale.
Vuol dire che ingrandisco di più (come col telescopio) ma contemporaneamente perdo campo inquadrato, a parità di oculari.
Ora, ingrandire di più significa vedere meglio i particolari, ma non significa automaticamente vedere più luminoso, e come conseguenza indiretta significa ridurre il campo inquadrato che, sempre a parer mio, è una delle cose più belle del binocolo.
Spiego il concetto di vedere più luminoso: la luminosità dell'immagine dovrebbe essere data dalla dimensione della pupilla d'uscita, a parità della quale l'immagine dovrebbe essere di pari luminosità.
Il binocolone più grande quindi alla fine consente di ingrandire di più, e vedere meglio il dettaglio, a parità di luminosità ed a scapito del campo inquadrato.
Ad esempio, un ipotetico 82/450 con dei Panoptic 24 fa (approssimativamente):
- 18.75 ingrandimenti;
- 4.4 di pupilla d'uscita;
- 3.6° di campo inquadrato.
Mentre un ipotetico 120/660 (stesso rapporto focale) con i medesimi oculari fa approssimativamente:
- 27.5 ingrandimenti;
- 4.4 di pupilla d'uscita;
- 2.5° di campo inquadrato.
Ovvero, ho guadagnato ingrandimenti e perso campo reale a partià di luminostià.
Tuttavia, a questo punto penso anche che se voglio vedere ancor meglio (ora ho in mente un oggetto "deep" -che non è rich field) cercherei di ingrandire ancora di più, fino ad arrivare alla "famosa PU di 2mm", che ottimizza la resa deep. Ma quella la posso ottenere più facilmente col telescopio.
A questo punto, la mia riflessione. Mi sembra in questo momento di individuare uno "sweet spot" sul diametro dei binocoloni, al di sotto del quale non si hanno risorse sufficienti per fare buone osservazioni astronimiche, ma al di sopra del quale non conviene andare, perché il risultato è meglio raggiunto con un telescopio (di diametro ben maggiore) torrettizzato.
A me personalmente sembra che in questo momento tale "sweet spot" sia con i binocoloni intorno agli 80-100mm (io personalmente ho scelto l'82, perché preferisco destinare questo tipo di osservazione astronomica maggiormente al "rich field" piuttosto che al vero e proprio "deep space").
Sono astrofilo, e quindi la febbre d'apertura mi assale, e mi entusiasma leggere di binocoli da 5 e 6" (o oltre), ma dal punto di vista della resa osservativa non sto riuscendo a giustificarli rispetto al telescopio (nel senso che, da un certo diametro in poi, ritengo superiore il telescopio al binocolone).
In una domenica che qui da me ha un clima "informaticamente molto moderno" (sono immerso "nel cloud", nel vero senso della parola...
![Mr. Green :mrgreen:](./images/smilies/icon/mrgreen.gif)
Siete d'accordo, o la vedete in modo totalmente diverso?
In questo momento preferirei davvero un bel cielo sereno a questa perversa elucubrazione...
![Very Happy :D](./images/smilies/icon/biggrin.gif)
Ciao,
m.