Ciao Mariano,
senza alcuna pretesa di essere esaustivo, provo a dirti la mia su come potresti avvicinarti alle riprese planetarie.
Hai un rifrattore acro 127/1200 su montatura equatoriale motorizzata, che ti permetterà di inseguire i soggetti e mantenerli all'interno del campo di ripresa previo buon allineamento polare.
Le riprese consistono nell'acquisire brevi filmati video (ad esempio in format AVI) della durata di alcune decine di secondi (in modo da avere almeno 1500-2000 fotogrammi) con una camera planetaria (personalmente voto il suggerimento della ASI 120 MC) applicata al telescopio a mo' di ocular e collegata ad un PC dove girerà un software dedicato per l'acquisizione (in genere fornito con la camera o scaricabile gratuitamente).
Ottimi esempi di software per acquisizione sono firecapture (
http://www.firecapture.de/ ) o SharpCap (
http://www.sharpcap.co.uk/ ), entrambi gratis.
Dopo aver acquisito il breve video, lo devi importare in un software che seleziona i frame migliori, li allinea e li combina sintetizzandone uno solo che conterrà molti più dettagli dei frame singoli.
Buoni software per questa fase del processo sono Avistack! (
http://www.avistack.de/ ) o Registax6 (
http://www.astronomie.be/registax/ ), entrambi gratis.
Registax6 ha, oltre alla capacità di selezionare/allineare/combinare, anche quella di filtrare l'immagine risultante (con metodo detto 'wavelet') per estrarne i maggiori dettagli altrimenti non visibili al termine della combinazione.
Dopo aver estratto i dettagli, potrai regolare luminosità, contrasto, saturazione colore dell'immagine alla stregua di una foto diurna.
Ulteriori suggerimenti al volo: potresti magari acquistare una lente di barlow (1,4X o 2X) per aumentare la lunghezza focale ed avere così i pianeti un po' più grandi.
Essendo un acromatico sara' visibile un po' di aberrazione cromatica che puoi attenuare con un filtro 'minus-violet' (ad esempio il Baader semi-apo), senza pretendere che diventi effettivamente un apocromatico... ma per iniziare il filtro non è necessario.
Per approfondire, il testo già consigliato è eccellente (ma forse può disorientare un appassionato alle prime armi), un altro che consiglierei è "Astronomia con la WebCam" di A. Carbognani, dalla biblioteca di Nuovo Orione
Spero di esserti stato d'aiuto (o almeno di averti incuriosito), la mia breve spiegazione non vuole in alcun modo essere esaustiva ma almeno descriverti i passi tipici che stanno dietro l'imaging planetario.
Io ho cominciato le prime timide riprese con un Newton Celestron 114/1000 SLT (su montaura altazimutale) ed una webcam collegata al mio vecchio PC portatile ... mi sono diverito ed ho imparato molto
Marco