Canon 12x36 Is III
Canon 12x36 Is III
Mi mancava troppo il 10x30 Is ( che peraltro acciaccatissimo uso ancora) finito in un pozzo delle acque grigie. Così trovata una occasione ho comprato un 12x36 IS III usato in condizioni mint.
Non posso non apprezzare ancora una volta la qualità ottica di questa serie. La visione è ottima sotto quasi tutti i punti di vista e discreta solo per quanto concerne la AC. La visione è luminosa nitida e pulita su quasi tutti i piacevolissimi 60 gradi di visuale con un po' ( ma poco) di perdita giusto ai bordi. La resa dei colori è decisamente neutra e il trattamento antiriflesso fa il suo lavoro ottimamente; a questo proposito posso asserire che non è facile mettere in difficoltà questo strumento anche di notte inquadrando i lampioni. Anche le PU di soli 3 mm non mi hanno messo in difficoltà ma forse la mia abitudine a guardare nei telescopi un po' mi ha reso tollerante in fatto di PU microscopiche. Unico aspetto ottico non all' altezza del resto è una AC invero comunque contenuta che viene fuori in certe situazioni osservative critiche ma devo provarlo meglio magari sul lago su soggetti bianchi.
L'ergonomia è, non so per quale motivo, a me molto congeniale e questo già lo avevo notato con il 10x30. Lo impugnò e brandeggio bene tanto che la visione anche senza stabilizzatore mi riesce gradevole seppur per pochi secondi. Gli oculari mi sono comodissimi sia che osservi con che senza occhiali.
La stabilizzazione mi pare adeguata. Oddio non è "incredibile" , un po' di concentrazione ce la devo mettere anche io ma quando premo il pulsante tutto si ferma e si arricchisce di particolari e minuzie anche di soggetti lontani lontani.
Insomma bello!
Non chiedetemi confronti con altri binocoli perché non ho formati simili.
Per il momento è tutto, mi manca solo di provarlo su soggetti astronomici e in situazioni criticissime al lago o fiume e spero di poterlo fare presto.
Non posso non apprezzare ancora una volta la qualità ottica di questa serie. La visione è ottima sotto quasi tutti i punti di vista e discreta solo per quanto concerne la AC. La visione è luminosa nitida e pulita su quasi tutti i piacevolissimi 60 gradi di visuale con un po' ( ma poco) di perdita giusto ai bordi. La resa dei colori è decisamente neutra e il trattamento antiriflesso fa il suo lavoro ottimamente; a questo proposito posso asserire che non è facile mettere in difficoltà questo strumento anche di notte inquadrando i lampioni. Anche le PU di soli 3 mm non mi hanno messo in difficoltà ma forse la mia abitudine a guardare nei telescopi un po' mi ha reso tollerante in fatto di PU microscopiche. Unico aspetto ottico non all' altezza del resto è una AC invero comunque contenuta che viene fuori in certe situazioni osservative critiche ma devo provarlo meglio magari sul lago su soggetti bianchi.
L'ergonomia è, non so per quale motivo, a me molto congeniale e questo già lo avevo notato con il 10x30. Lo impugnò e brandeggio bene tanto che la visione anche senza stabilizzatore mi riesce gradevole seppur per pochi secondi. Gli oculari mi sono comodissimi sia che osservi con che senza occhiali.
La stabilizzazione mi pare adeguata. Oddio non è "incredibile" , un po' di concentrazione ce la devo mettere anche io ma quando premo il pulsante tutto si ferma e si arricchisce di particolari e minuzie anche di soggetti lontani lontani.
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Franco Milani: http://www.faunavet.it
Berkut 7 7x35 1982 (voto 7)Swarovski habicht '84 10x40 (voto 8); mezzo Zenith 10x50 (Voto 6); Tasco Futura LE 10x50 (voto 5);Bushnell WP 8x40 (voto 7-); General HiT MDL 7x50 (voto 8,5); Tento/bresser '88 20x60 (voto6,5); Swift Newport MKI '65 10x50 (voto 7); Swift Saratoga MKII '74 8x40(voto 7 con riserva).; Vixen B type 20x80 voto (6,5), Pentax ZCF 8x30 ( voto 7-), Swift audubon 8,5x44 (voto 7), Swift SP 8x40 ( voto 7), Nikon Action EX 7x35 ( voto 8)
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Re: Canon 12x36 Is III
Fa sempre piacere leggere di un utente più che soddisfatto del suo acquisto.
Se poi l'acquisto è un usato, ma del tutto nuovo nell'aspetto e nelle prestazioni, si arriva al top delle soddisfazioni.
Il Canon 12x36 IS III è quello che ha beneficiato nel tempo dei maggiori affinamenti ottici ed elettronici e nell'equilibrato mix tra apertura e giusti ingrandimenti, oltre che per una azzeccata manicatura, ne fanno un inseparabile compagno di avventura.
Io preferisco dei binocoli ancora più potenti, ma solo perché non sono un osservatore naturalistico, ma piuttosto un osservatore paesaggistico-architettonico a grande distanza ed un osservatore astronomico e quindi mi serve più diametro e più ingrandimento.
Il mio CANON 15x50 IS, sebbene ventenne, assolve ancora bene ai miei specifici bisogni e parlando di VENTENNE, mi viene da ricordare che i binocoli CANON perlomeno in mio possesso si sono dimostrati estremamente longevi, sia per l'ottica-meccanica che per la stabilizazione.
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Se poi l'acquisto è un usato, ma del tutto nuovo nell'aspetto e nelle prestazioni, si arriva al top delle soddisfazioni.
Il Canon 12x36 IS III è quello che ha beneficiato nel tempo dei maggiori affinamenti ottici ed elettronici e nell'equilibrato mix tra apertura e giusti ingrandimenti, oltre che per una azzeccata manicatura, ne fanno un inseparabile compagno di avventura.
Io preferisco dei binocoli ancora più potenti, ma solo perché non sono un osservatore naturalistico, ma piuttosto un osservatore paesaggistico-architettonico a grande distanza ed un osservatore astronomico e quindi mi serve più diametro e più ingrandimento.
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Re: Canon 12x36 Is III
@medved
sono contento che tu sia riuscito ad entrare in possesso del binocolo stabilizzato che volevi.
Adesso non ti resta che divertirti.
sono contento che tu sia riuscito ad entrare in possesso del binocolo stabilizzato che volevi.
Adesso non ti resta che divertirti.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della
, Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
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Re: Canon 12x36 Is III
Mah si, per la funzione che ho in mente è il formato giusto. Leggero, compatto arioso di buona qualità e con una stabilizzazione sufficiente allo scopo. Se dovessi migliorare qualcosa introdurrei una impermeabilizzazione almeno discreta.
Tra l'altro questi Canon mi hanno stimolato numerose riflessioni alcune delle quali già esposte in un post apposito e un altra che aggiungerò qui o le dedicherò un post
Tra l'altro questi Canon mi hanno stimolato numerose riflessioni alcune delle quali già esposte in un post apposito e un altra che aggiungerò qui o le dedicherò un post
Franco Milani: http://www.faunavet.it
Berkut 7 7x35 1982 (voto 7)Swarovski habicht '84 10x40 (voto 8); mezzo Zenith 10x50 (Voto 6); Tasco Futura LE 10x50 (voto 5);Bushnell WP 8x40 (voto 7-); General HiT MDL 7x50 (voto 8,5); Tento/bresser '88 20x60 (voto6,5); Swift Newport MKI '65 10x50 (voto 7); Swift Saratoga MKII '74 8x40(voto 7 con riserva).; Vixen B type 20x80 voto (6,5), Pentax ZCF 8x30 ( voto 7-), Swift audubon 8,5x44 (voto 7), Swift SP 8x40 ( voto 7), Nikon Action EX 7x35 ( voto 8)
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Re: Canon 12x36 Is III
Benissimo @medved , seguo con interesse.
Grazie.
Grazie.
Fabrizio Ferrario
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Re: Canon 12x36 Is III
Stamane ho fatto prove di tenuta dei trattamenti antiriflesso. Erano le 7:30 ed ero a spasso con i cani. Il sole era non più di 15/20 gradi sull'orizzonte. Rondini comuni e montagne volavano raso sopra il pratone. Anche in pieno controluce con sole 15/20 gradi sopra il campo inquadrato non avvertivo riflessi, alzando leggermente comparivano delle velature trasparenti. Direi ottimo risultato
Pausa pranzo do una sbinocolata dalla finestra del soggiorno con il mio oberwerk 8x32 al monte che ho in fronte. Una sagoma marrone sorvola i boschi a 3/4 km dalla mia finestra. Un grande rapace forse un aquila. Impugno il 12x36 Is e dopo qualche secondo di attesa ritrovo la sagoma, stabilizzo et voilà una superba giovane aquila reale si lascia identificare con assoluta certezza, le conto anche le remiganti più evidenti della mano.
Ottimo, davvero ottimo inizio
Pausa pranzo do una sbinocolata dalla finestra del soggiorno con il mio oberwerk 8x32 al monte che ho in fronte. Una sagoma marrone sorvola i boschi a 3/4 km dalla mia finestra. Un grande rapace forse un aquila. Impugno il 12x36 Is e dopo qualche secondo di attesa ritrovo la sagoma, stabilizzo et voilà una superba giovane aquila reale si lascia identificare con assoluta certezza, le conto anche le remiganti più evidenti della mano.
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Re: Canon 12x36 Is III
@medved
grazie per il resoconto.
Devo dire che mi mi ricorda un po' la mia esperienza con i miei binocoli stabilizzati FUJINON TECHNO STABI 16x28 e BRESSER OIS 16x42.
grazie per il resoconto.
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Devo dire che mi mi ricorda un po' la mia esperienza con i miei binocoli stabilizzati FUJINON TECHNO STABI 16x28 e BRESSER OIS 16x42.
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Re: Canon 12x36 Is III
FANTASTICO!!!!, addirittura hai visto le reminganti dell'aquila a 3-4Km di distanza, direi una incisività micidiale.
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Re: Canon 12x36 Is III
Giovanni Bruno....mi hai fatto venire i dubbi e ho misurato con Google Maps e sono 3,4 km esatti si. In effetti 12x vuole dire vedere l'aquila come fosse 250/280 MT ma anche 200 MT nel volo circolare circa quindi è plausibile
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Re: Canon 12x36 Is III
Un alto ingrandimento è sempre meglio di uno più basso, se l'immagine è ben ferma.
I comuni colombi a 60 metri di distanza e ad occhio nudo sono pochissimo appariscenti, mentre attraverso un buon binocolo a 12-15x, già mostrano i colori iridiscenti del collo e del petto.
Mentre con un 7x-8x non si vedono.
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I comuni colombi a 60 metri di distanza e ad occhio nudo sono pochissimo appariscenti, mentre attraverso un buon binocolo a 12-15x, già mostrano i colori iridiscenti del collo e del petto.
Mentre con un 7x-8x non si vedono.
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Re: Canon 12x36 Is III
Bèh non è che devi stupirti....quello che hai preso è sicuramente uno dei binocoli Canon più piacevoli da usare (se vuoi capire qual è il peggiore, prova un 15/18x50
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Re: Canon 12x36 Is III
Direi davvero prezioso il suggerimento di RIGEL di premere sul pulsante del CANON 12x36IS III non in modo energico, ma semplicemente avvolgendoci la mano intorno senza nessuna pressione extra.
Non ci avevo mai PENSATO-PROVATO, io invece cercavo con precisione il pulsante con il polpastrello di un dito della mano SINISTRA, lasciandomi libero l'indice della mano destra per fluidissime messe a fuoco.
A questo dovrebbe servire un FORUM, avere dei fecondi scambi di utili informazioni.
Insomma, c'è sempre da imparare, grazie RIGEL.
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Non ci avevo mai PENSATO-PROVATO, io invece cercavo con precisione il pulsante con il polpastrello di un dito della mano SINISTRA, lasciandomi libero l'indice della mano destra per fluidissime messe a fuoco.
A questo dovrebbe servire un FORUM, avere dei fecondi scambi di utili informazioni.
Insomma, c'è sempre da imparare, grazie RIGEL.
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Re: Canon 12x36 Is III
Grazie Rigel, beh in effetti anche io leggo spesso di "discomfort" per quanto riguarda il posizionamento del pulsante e anche sull'ergonomia degli oculari. Devo confessare di non aver mail avuto problemi ne con l'uno ne' con gli altri. Di solito uso lo strumento senza stabilizztore attivato e lo attivo solo per brevi momenti quando devo definire meglio ciò che osservo e mi cade perfettamente sotto le dita. I coprioculari poi li trovo (con)geniali specie ribaltati quando osservo con gli occhiali. La gomma del bordo mi fa da appoggio sulle lenti stabilizzando ulteriormente lo strumento.
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Re: Canon 12x36 Is III
Anche io non mi attacco immediatamente alla stabilizazione, anche con il medio-pesante CANON 15x50 IS UD, ma punto ed osservo a pura mano libera, attivo la stabilizazione solo se e quando la ritengo indispensabile, in verità per brevi periodi.
A dirla tutta ho una mano fermissima anche con un 15x70mm di media qualità di 1500 grammi di peso.
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A dirla tutta ho una mano fermissima anche con un 15x70mm di media qualità di 1500 grammi di peso.
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Re: Canon 12x36 Is III
Dovere!....tra l'altro io, oltre a essere rompipalle e precisino (
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Re: Canon 12x36 Is III
RIGEL, proprio vero, è bene fare di necessità..... virtù..... e tu indubbiamente lo hai fatto.
Hai avuto il problema e ti sei scervellato per ridurlo notevolmente, riuscendoci brillantemente.
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Hai avuto il problema e ti sei scervellato per ridurlo notevolmente, riuscendoci brillantemente.
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Re: Canon 12x36 Is III
RIGEL: è molto importante quello che dici. Anche io non sono una roccia come il fortunato Giovanni e ho sempre dovuto studiare i brandeggi e le posture e sfruttare ogni aiuto dato dalla natura per appoggiare anche solo un gomito o una spalla. Ormai trovo la posizione in automatico e lo faccio comunque anche con gli stabilizzati ed è importantissimo per me. Tanto importante che ho anche pensato che sarebbe bello proporre un video a Salimbeni su questo argomento. Cosa ne pensi?
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Re: Canon 12x36 Is III
Sottoscrivo…e aggiungo.
Lo scorso fine settimana eravamo in montagna per la solita osservazione di novilunio.
In attesa del buio ho dato il mio Canon 10x42 in mano ad un astrofotografo campano che era molto incuriosito da noi visualisti.
Con mia sorpresa ho notato che ha impugnato il binocolo dalla parte dei prismi ruotabili degli oculari e non dal corpo centrale, cioè con il peso tutto sbilanciato in avanti.
E quando poi gli ho detto che aveva osservato con la stabilizzazione accesa mi ha risposto “ah ecco! Mi sembrava strano di avere una mano così ferma!”
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Lo scorso fine settimana eravamo in montagna per la solita osservazione di novilunio.
In attesa del buio ho dato il mio Canon 10x42 in mano ad un astrofotografo campano che era molto incuriosito da noi visualisti.
Con mia sorpresa ho notato che ha impugnato il binocolo dalla parte dei prismi ruotabili degli oculari e non dal corpo centrale, cioè con il peso tutto sbilanciato in avanti.
E quando poi gli ho detto che aveva osservato con la stabilizzazione accesa mi ha risposto “ah ecco! Mi sembrava strano di avere una mano così ferma!”
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Re: Canon 12x36 Is III
Mamma mia!!!!, la presa di un pesante binocolo solo sui prismi, significa avere una leva enorme NASO PESANTE e quindi un pessimo potere stabilizzante umano.
Io appoggio sempre le gomme degli oculari sul volto e metto sempre le mani attorno agli obbiettivi, questa è la semplice ricetta per stabilizzare un binocolo di MEDIO-ALTO PESO, anche senza stabilizazione attiva.
Il fatto che l'occasionale osservatore riuscisse comunque ad osservare con una presa così errata, è la prova provata che la stabilizazione del CANON 10x42 IS è davvero molto efficace.
Ma a sentire dei detrattori per partito preso della stabilizazione dei CANON IS, sarebbe gravemente carente.
Il mondo è bello perché è vario.
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Io appoggio sempre le gomme degli oculari sul volto e metto sempre le mani attorno agli obbiettivi, questa è la semplice ricetta per stabilizzare un binocolo di MEDIO-ALTO PESO, anche senza stabilizazione attiva.
Il fatto che l'occasionale osservatore riuscisse comunque ad osservare con una presa così errata, è la prova provata che la stabilizazione del CANON 10x42 IS è davvero molto efficace.
Ma a sentire dei detrattori per partito preso della stabilizazione dei CANON IS, sarebbe gravemente carente.
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Re: Canon 12x36 Is III
Le opinioni restano tali, i dati sono fatti e fuori dal perimetro anche di un'eventuale malaugurata partigianeria che dovesse distorcere il buon senso, a questo proposito a cristallizzare la verità nel mondo reale dovrebbe essere più che sufficiente l'eloquenza di quanto riportato fra le caratteristiche tecniche:
Angolo di correzione +/- 0,8°
Imho.
Angolo di correzione +/- 0,8°
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Fabrizio Ferrario
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Re: Canon 12x36 Is III
Angolo di correzione 0,8° per il CANON 12x36 IS III, ma se tale angolo è sufficiente per avere un'immagine ben ferma, che importanza ha.
Mica siamo dei bambini che si sfidano a chi la fa più lontana, perlomeno ai miei tempi, da ragazzini si usava quella scherzosa sfida.
Ho un nipotino di 9 anni ed è in piena fase di conoscere l'animale più grande, quello più veloce, quello più aggressivo, ecc. ecc.
Mentre io gli spiego che l'uomo è l'animale fisicamente meno dotato, però ha una così completa amalgama di discrete caratteristiche ed attitudini in ogni comparto da essere diventato il signore del pianeta.
Per gli strumenti ottici è la stessa cosa, non conta un solo parametro, ma la completezza sufficiente per ogni comparto.
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Mica siamo dei bambini che si sfidano a chi la fa più lontana, perlomeno ai miei tempi, da ragazzini si usava quella scherzosa sfida.
Ho un nipotino di 9 anni ed è in piena fase di conoscere l'animale più grande, quello più veloce, quello più aggressivo, ecc. ecc.
Mentre io gli spiego che l'uomo è l'animale fisicamente meno dotato, però ha una così completa amalgama di discrete caratteristiche ed attitudini in ogni comparto da essere diventato il signore del pianeta.
Per gli strumenti ottici è la stessa cosa, non conta un solo parametro, ma la completezza sufficiente per ogni comparto.
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Re: Canon 12x36 Is III
Alla fine mi sembra di capire:
Chi ha il canon lo apprezza per prima cosa come binocolo di qualità ottica indiscussa, con il bonus della stabilizzazione quando se ne ha necessità.
Chi ha i vari kamakura, li utilizza solo a stabilizzazione accesa, con una leggera indifferenza di tutta la restante resa ottica.
Chi ha il canon lo apprezza per prima cosa come binocolo di qualità ottica indiscussa, con il bonus della stabilizzazione quando se ne ha necessità.
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- Angelo Cutolo
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Re: Canon 12x36 Is III
Insomma dipende, io trovo consono nella grandissima parte delle mie osservazioni la stabilizzazione del mio canoncino (1° a 10x), ma al netto del microsfocato che compare a inizio stabilizzazione (appena premuto il pulsante) e in alcune occasioni di panning, spesso in inseguimento (soprattutto di velivoli) la stabilizzazione tende a "perdersi" per qualche momento, devi per un attimo tenerlo "fisso" e poi riprendere ad inseguire.Giovanni Bruno ha scritto: ↑13/06/2024, 11:16 Angolo di correzione 0,8° per il CANON 12x36 IS III, ma se tale angolo è sufficiente per avere un'immagine ben ferma, che importanza ha.
Mentre quando provai il fuji tecnostabi 14x40, era veramente un altro mondo, in panning naturalistico ed inseguimento velivoli era praticamente come su uno stativo, mai nessun microsfocato e in inseguimento dei volatili che a differenza del volo regolare di un aereo, potrei definirlo inseguimento caotico (con continui cambi di direzione), la stabilizzazione si "impuntava" solo quando il cambio di direzione era eccessivamente ampio e improvviso, per confronto inseguire col canoncino una rondine relativamente vicina era veramente difficile, tanto che la visione era migliore a stabilizzazione spenta.
Insomma per fare un parallelo, rispetto a una pura vettura da strada, un tipico SUV su una mulattiera viaggia bene, ma un Defender è un'altra cosa, io quando provai il tecnostabi, mi resi conto che avevo sempre e solo guidato un SUV e mai un VERO fuoristrada.
Binocoli: Orion 2x54 • Ibis Horus 5x25 • Pentax Papilio 6,5x21 • Shuntu 8x20 ED • Vortex Vanquish 8x25 • Vixen Ultima 8x56 • Canon 10x30 IS II • Nikon Action EX 16x50 • William Optics 22x70 apo • Docter Aspectem 40x80 ED
Telescopi: SYW AE-72 76/1400 • LOMO 80/480 • Celestron C8 xlt 203/2030 • Newton Optical 200/1650 • Dobson 406/1830
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Re: Canon 12x36 Is III
Per conto mio i dati sono fatti, mentre le opinioni no.Giovanni Bruno ha scritto: ↑13/06/2024, 11:16 Angolo di correzione 0,8° per il CANON 12x36 IS III, ma se tale angolo è sufficiente per avere un'immagine ben ferma, che importanza ha.
Per dire, ieri sera sotto un bell'acquazzone stavo facendo dei rilievi azimut/elevazione e ho fatto presente a chi era lì con me che se lo strumento 7x50 fosse stato stabilizzato, avrei fatto prima e una persona mi ha risposto che lui utilizza un binocolo 12x50 e non ha assolutamente bisogno che sia stabilizzato ma ovviamente non è riuscito a convincermi (nemmeno gli altri presenti, giusto per essere più preciso) ecco che quindi adesso mi viene in mente che praticamente ha asserito quel che ho quotato qui sopra.
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Fabrizio Ferrario
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Re: Canon 12x36 Is III
Non so di che panning naturalistico parli, ma il 14x40 è davvero come dici....un binocolo su uno stativo con testa a cremagliera per inseguire i volatili...un incubo (e io ho la versione fatta per Nikon, dove la stabilizzazione la puoi ridurre a +/-3°e non fissa a +/-5°)....non per niente ho chiesto a Giovanni Bruno, quando riuscirà a provare il 16x28, di confrontarlo con il 15x50IS non solo su soggetti statici o quasi statici (anche certi uccelli, come aerei, veicoli, moto etc rientrano in questa categoria....non è che osservare un airone sia la stessa cosa di osservare un gruccione)Angelo Cutolo ha scritto: ↑13/06/2024, 11:51
Mentre quando provai il fuji tecnostabi 14x40, era veramente un altro mondo, in panning naturalistico ed inseguimento velivoli era praticamente come su uno stativo,
...e riferito al paragone SUV con Defender, vorrei farti presente che anche il Defender adesso lo hanno trasformato in SUV....perchè quando con un Land Cruiser, un Classe G etc riesci ad andare negli stessi posti accidentati (e in maniera più comoda) ma poi in un trasferimento stradale non ti ritrovi su una carriola, forse un motivo per cambiare concetto di Fuoristrada la Land Rover ce l'aveva.
Re: Canon 12x36 Is III
Se con +/-5° di stabilizzazione non sei in grado di inseguire un gruccione in volo, i tuoi dati numerici contano zero e conta la mia opinione.
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Re: Canon 12x36 Is III
@rigel
se lo dici tu ed è vero, perchè no?
D'altronde non è mica una novità che per correre in pista sul circuito di Monza è meglio una FERRARI da F1 rispetto ad un Fresia F18 4x4, mentre per andare fuori strada su una forte pendenza di montagna, magari pure innevata, invece è meglio un Fresia F18 4x4 rispetto a una FERRARI da F1; eppure sono ambedue mezzi a motore a quattro ruote.
Ciò non toglie però che parlando di dati, la FERRARI è più veloce di un Fressia F18.
I binocoli con un grado di compensazione ottica delle vibrazioni di +/-5° a qualcosa serviranno anche loro, ma comunque rimanendo sempre concentrati sui dati, una stabilizzazione +/-0,8° è sempre inferiore rispetto ad un maggiore.
se lo dici tu ed è vero, perchè no?
D'altronde non è mica una novità che per correre in pista sul circuito di Monza è meglio una FERRARI da F1 rispetto ad un Fresia F18 4x4, mentre per andare fuori strada su una forte pendenza di montagna, magari pure innevata, invece è meglio un Fresia F18 4x4 rispetto a una FERRARI da F1; eppure sono ambedue mezzi a motore a quattro ruote.
Ciò non toglie però che parlando di dati, la FERRARI è più veloce di un Fressia F18.
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Re: Canon 12x36 Is III
@specola.....Non stiamo parlando della stabilizzazione di un obiettivo fotografico dove vuoi pretendere di scattare una foto a mano libera con 3 sec. di esposizione.....stiamo parlando di un binocolo che deve essere ragionevolmente fermo mentre osservi....e se gli 0,8° sono sufficienti a me che soffro di tremori essenziali (e non in forma leggera) trovo abbastanza utopistico avere +/-3° per sostenere di avere un'immagine definibile ferma (io non osservo solo animali, osservo da più di 50 anni anche il cielo....e se devo contare quante stelle vedo nelle pleiadi, non ci sono storie...ne conto di più con un Canon che non con il Nikon/Fujinon...perchè la qualità ottica del primo sovrasta nettamente la maggior (ed inutile) stabilizzazione del secondo)....riesco a giustificare una stabilizzazione di quell'entità solamente se facessi lavori tipo guardaparco che deve rilevare una targa mentre inseguono un'auto su uno sterrato...un guardacoste che deve riuscire a leggere la matricola di un'imbarcazione in un mare mosso....un'elicotterista che deve tenere sotto controllo determinate cose....se sono fermo sul terreno con le mie gambe (o addirittura seduto) no.
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Re: Canon 12x36 Is III
Io a cosa mi serve un binocolo stabilizzato l'ho già spiegato.
Riguardo al numero di stelle in M45 con un CANON ne conto tante quante ne vedo anche con un corrispettivo altro formato di altra marca perchè alla fine la magnitudine limite dello strumento fa da livella.
A questo proposito aggiungo per completezza quello che non è la prima volta che scrivo in questo forum e cioè che osservando M45 con un NIKULA 10x42, a parità di condizioni non ho mai contato meno stelle rispetto ad un corrispettivo binocolo CANON (e non solo, ovviamente), sebbene la differenza di luminosità è sensibile fra i due binocoli e tutta a sfavore del NIKULA; più brillante la visione nel CANON e più scura nel NIKULA, però il numero di stelle che riesco a contare è il medesimo e guarda caso si ferma ad una data magnitudine, che è la medesima per entrambi gli strumenti.
Riguardo al numero di stelle in M45 con un CANON ne conto tante quante ne vedo anche con un corrispettivo altro formato di altra marca perchè alla fine la magnitudine limite dello strumento fa da livella.
A questo proposito aggiungo per completezza quello che non è la prima volta che scrivo in questo forum e cioè che osservando M45 con un NIKULA 10x42, a parità di condizioni non ho mai contato meno stelle rispetto ad un corrispettivo binocolo CANON (e non solo, ovviamente), sebbene la differenza di luminosità è sensibile fra i due binocoli e tutta a sfavore del NIKULA; più brillante la visione nel CANON e più scura nel NIKULA, però il numero di stelle che riesco a contare è il medesimo e guarda caso si ferma ad una data magnitudine, che è la medesima per entrambi gli strumenti.
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Re: Canon 12x36 Is III
Fortunatamente Canon quando progetta e mette in commercio un binocolo non lo fa seguendo le necessità e aspettative di Specola....e dai risultati che ha in tutti gli ambiti ottici, posso pensare che abbia dei validi analisti di mercato.
Riguardo alle Pleiadi, l'affermazione dove dici di vedere le stesse stelle (immagino a parità di ingrandimento) in un binocolo sensibilmente più scuro rispetto ad uno più luminoso, fa il paio con quelle dove affermavi che uno spotting scope sopra gli 80mm è inutile, o dove trovavi limitante l'utilizzo (sempre sugli spotting scope) di un oculare con ingrandimento minimo superiore ai 20x (affermazione confutata alla grande dai 25x di un Harpia o di un Kowa dove vedi un campo reale ben più ampio di un 20x su uno Swarovski ATS80HD, o di uno Zeiss Diascope 85FL....e mi avevi stupito, perchè ALMENO SUI NUMERI mi sembravi applicato)
Riguardo alle Pleiadi, l'affermazione dove dici di vedere le stesse stelle (immagino a parità di ingrandimento) in un binocolo sensibilmente più scuro rispetto ad uno più luminoso, fa il paio con quelle dove affermavi che uno spotting scope sopra gli 80mm è inutile, o dove trovavi limitante l'utilizzo (sempre sugli spotting scope) di un oculare con ingrandimento minimo superiore ai 20x (affermazione confutata alla grande dai 25x di un Harpia o di un Kowa dove vedi un campo reale ben più ampio di un 20x su uno Swarovski ATS80HD, o di uno Zeiss Diascope 85FL....e mi avevi stupito, perchè ALMENO SUI NUMERI mi sembravi applicato)
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Re: Canon 12x36 Is III
A riguardo del FUJI TECNOSTABI 14x40 di un mio amico astrofilo, davvero molti anni fa lo comparai al mio CANON 12x36 II, quindi non con l'attuale IS III.
Otticamente il 12x36 IS II era nettamente superiore, non solo, il mostruoso alto livello di stabilizazione del FUJI 14x40, era però un disastro per un improvviso e rapido cambio di soggetto.
Casa vedevano i miei occhi e cosa registrava il mio cervello era un netto distacco da ciò che mi aspettavo dalla mia azione e il pesante trascinamento e pendolamento che osservavo mi faceva girare la testa.
Qualcosa di inaspettato e destabilizzante a livello percettivo-sensoriale, che mi dava un disturbo tipo quando si è fermi su un treno in stazione ed osservando il treno a fianco che si muove, ci dava la sensazione che a muoverci siamo noi e non l'altro treno, roba da mal di mare, tra l'altro ho un eccellente piede marino, come tutti i canoisti da torrente in piena.
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Otticamente il 12x36 IS II era nettamente superiore, non solo, il mostruoso alto livello di stabilizazione del FUJI 14x40, era però un disastro per un improvviso e rapido cambio di soggetto.
Casa vedevano i miei occhi e cosa registrava il mio cervello era un netto distacco da ciò che mi aspettavo dalla mia azione e il pesante trascinamento e pendolamento che osservavo mi faceva girare la testa.
Qualcosa di inaspettato e destabilizzante a livello percettivo-sensoriale, che mi dava un disturbo tipo quando si è fermi su un treno in stazione ed osservando il treno a fianco che si muove, ci dava la sensazione che a muoverci siamo noi e non l'altro treno, roba da mal di mare, tra l'altro ho un eccellente piede marino, come tutti i canoisti da torrente in piena.
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Re: Canon 12x36 Is III
Alla fine credo si possa affermare senza tema di smentita che la stabilizzazione ottico/meccanica nei binocoli sia una cosa molto più complessa di quanto si voglia credere, perché -almeno al momento- nessuno è riuscito a creare un collegamento diretto fra quello che si osserva all’oculare ed i meccanismi deputati alla compensazione della deviazione delle immagini rispetto ad una visione “ferma”
Cioè, contrariamente agli stabilizzatori “software” che tramite algoritmo calcolano i pixel di spostamento di una immagine ripresa da un sensore e decidono come riallineare l’immagine finale, nei sistemi ottico/meccanici la rilevazione degli spostamenti è rimessa a sensori esterni (segnatamente giroscopi o accelerometri/inclinometri) che hanno sensibilità e tempi di risposta propri, che inevitabilmente non possono sempre corrispondere alle sensibilità dei vari utilizzatori.
Oltretutto il riallineamento è demandato a componenti meccanici (micro-motori di qualche tipo, oltre che leve, cerniere, prismi variabili, ecc…) che altrettanto inevitabilmente hanno limiti fisici (massa, inerzia, attriti, ecc…) che non è possibile eliminare o aggirare come quando si aumenta la capacità di calcolo e la velocità di elaborazione del processore deputato a gestire una “stabilizzazione” software.
Tutto questo comporta che, come giustamente rilevato dal proprietario del sito binocular.ch, i binocoli stabilizzati sono di per sé strumenti incompiuti che probabilmente resteranno tali per evidenti limitazioni fisiche del concetto di stabilizzazione ottico/meccanica![Thumbup :thumbup:](./images/smilies/icon_thumbup.gif)
Cioè, contrariamente agli stabilizzatori “software” che tramite algoritmo calcolano i pixel di spostamento di una immagine ripresa da un sensore e decidono come riallineare l’immagine finale, nei sistemi ottico/meccanici la rilevazione degli spostamenti è rimessa a sensori esterni (segnatamente giroscopi o accelerometri/inclinometri) che hanno sensibilità e tempi di risposta propri, che inevitabilmente non possono sempre corrispondere alle sensibilità dei vari utilizzatori.
Oltretutto il riallineamento è demandato a componenti meccanici (micro-motori di qualche tipo, oltre che leve, cerniere, prismi variabili, ecc…) che altrettanto inevitabilmente hanno limiti fisici (massa, inerzia, attriti, ecc…) che non è possibile eliminare o aggirare come quando si aumenta la capacità di calcolo e la velocità di elaborazione del processore deputato a gestire una “stabilizzazione” software.
Tutto questo comporta che, come giustamente rilevato dal proprietario del sito binocular.ch, i binocoli stabilizzati sono di per sé strumenti incompiuti che probabilmente resteranno tali per evidenti limitazioni fisiche del concetto di stabilizzazione ottico/meccanica
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Re: Canon 12x36 Is III
Pochi minuti fa ho finalmente avuto la possibilità di testare brevemente il FUJINON 16x28 stabilizzato, fuori dal negozio, quindi un contesto urbano con comodi bersagli tra i 50 metri ed i 100 metri, mica gli usuali 1000m-5000m dal balcone di casa mia, verso la serra di Ivrea.
Prima pessima impressione, la rotella del focheggiatore è molto incassata nel corpo del binocolo e con un diametro molto-troppo piccolo.
Ad aggravare la situazione la manopolina è molto dura e quindi con una pessima sensibilità ai micro movimenti, con il risultato di una messa a fuoco mai davvero perfetta, al cospetto le manopole di messa a fuoco del CANON 12x36 IS III e del CANON 15x50 IS, sembrano girare nel vuoto assoluto, tanto sono di leggerissimo e preciso azionamento.
Anche la regolazione DIOTTRICA è molto-troppo dura, per una regolazione da fare con la necessaria precisione a mano libera.
L'approccio occhio - pupilla di uscita è molto critico a causa della durezza di azionamento della regolazione della distanza tra i due occhi in concerto con la pupilla troppo piccola di 1,75mm , qui devo correggere la mia precedente affermazione in altra discussione sul FUJINON 16x28, dove dicevo che in astronomia 1,75mm è una buona pupilla di uscita.
1,75mm è una buona pupilla di uscita, ma solo su uno strumento messo su una ben ferma montatura che insegue in modo motorizzato, ma non su un binocolo retto a mano libera.
La luminosità d'immagine è esattamente quella attendibile dalla stretta pupilla di uscita, ne più e ne meno.
La stabilizazione è certamente valida, ma non ho minimamente riscontrato l'effetto CAVALLETTO, l'immagine è ben leggibile, ma oscilla eccome, sebbene in modo morbido e contenuto.
Infine, del tutto inatteso, uno strano e disturbante difetto percettivo, quando si fa una lenta scansione orizzontale e ci si ferma sul punto desiderato, il campo visivo continua ad avanzare di un TOT, ma sicuramente fuori campo, invece di fermarsi dove desiderato ed obbliga a tornare un poco indietro.
Mai riscontrato un simile difetto nel CANON 12x36 IS III e nel CANON 15x50 IS
Questa cosa da un certo effetto di momentaneo disorientamento percettivo, molto fastidioso, essendo in conflitto tra quanto atteso e quanto percepito dal sistema occhio-cervello.
Per quanto riguarda la manicatura, essa è molto più scadente e stancante rispetto alla meravigliosa manicatura del CANON 12x36 IS III su cui le mani letteralmente si incollano comodamente e saldamente intorno.
Per essere onesti, il FUJINON 16x28 è esattamente scomodo da impugnare come è scomodo il mio CANON 15x50 IS UD, come vedete non mi faccio problemi a riconoscere un difetto del CANON 15x50 IS.
Per concludere, tutto nel binocolo FUJINON 16x28 trasmette una globale scomodità d'uso e sebbene il prezzo sia più che invitante a 750€, sicuramente l'ho escluso seccamente dai papabili.
Il venditore voleva comprarsene uno per se stesso, ma io ho sconsigliato il venditore mio amico delle scuole medie, di prendere per se stesso il 16x28 e di pensare semmai ad un BRESSER 16x42, che a quasi pari prezzo, almeno ha una pupilla di uscita meno critica.
Anche se temo che la piccolezza fisica e la durezza di azionamento della manopolina di messa a fuoco del BRESSER 16x42 sia la stessa del FUJINON 16x28
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Prima pessima impressione, la rotella del focheggiatore è molto incassata nel corpo del binocolo e con un diametro molto-troppo piccolo.
Ad aggravare la situazione la manopolina è molto dura e quindi con una pessima sensibilità ai micro movimenti, con il risultato di una messa a fuoco mai davvero perfetta, al cospetto le manopole di messa a fuoco del CANON 12x36 IS III e del CANON 15x50 IS, sembrano girare nel vuoto assoluto, tanto sono di leggerissimo e preciso azionamento.
Anche la regolazione DIOTTRICA è molto-troppo dura, per una regolazione da fare con la necessaria precisione a mano libera.
L'approccio occhio - pupilla di uscita è molto critico a causa della durezza di azionamento della regolazione della distanza tra i due occhi in concerto con la pupilla troppo piccola di 1,75mm , qui devo correggere la mia precedente affermazione in altra discussione sul FUJINON 16x28, dove dicevo che in astronomia 1,75mm è una buona pupilla di uscita.
1,75mm è una buona pupilla di uscita, ma solo su uno strumento messo su una ben ferma montatura che insegue in modo motorizzato, ma non su un binocolo retto a mano libera.
La luminosità d'immagine è esattamente quella attendibile dalla stretta pupilla di uscita, ne più e ne meno.
La stabilizazione è certamente valida, ma non ho minimamente riscontrato l'effetto CAVALLETTO, l'immagine è ben leggibile, ma oscilla eccome, sebbene in modo morbido e contenuto.
Infine, del tutto inatteso, uno strano e disturbante difetto percettivo, quando si fa una lenta scansione orizzontale e ci si ferma sul punto desiderato, il campo visivo continua ad avanzare di un TOT, ma sicuramente fuori campo, invece di fermarsi dove desiderato ed obbliga a tornare un poco indietro.
Mai riscontrato un simile difetto nel CANON 12x36 IS III e nel CANON 15x50 IS
Questa cosa da un certo effetto di momentaneo disorientamento percettivo, molto fastidioso, essendo in conflitto tra quanto atteso e quanto percepito dal sistema occhio-cervello.
Per quanto riguarda la manicatura, essa è molto più scadente e stancante rispetto alla meravigliosa manicatura del CANON 12x36 IS III su cui le mani letteralmente si incollano comodamente e saldamente intorno.
Per essere onesti, il FUJINON 16x28 è esattamente scomodo da impugnare come è scomodo il mio CANON 15x50 IS UD, come vedete non mi faccio problemi a riconoscere un difetto del CANON 15x50 IS.
Per concludere, tutto nel binocolo FUJINON 16x28 trasmette una globale scomodità d'uso e sebbene il prezzo sia più che invitante a 750€, sicuramente l'ho escluso seccamente dai papabili.
Il venditore voleva comprarsene uno per se stesso, ma io ho sconsigliato il venditore mio amico delle scuole medie, di prendere per se stesso il 16x28 e di pensare semmai ad un BRESSER 16x42, che a quasi pari prezzo, almeno ha una pupilla di uscita meno critica.
Anche se temo che la piccolezza fisica e la durezza di azionamento della manopolina di messa a fuoco del BRESSER 16x42 sia la stessa del FUJINON 16x28
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Re: Canon 12x36 Is III
Che poi anche la stabilizzazione software, se vogliamo, ha i suoi inghippi....se prendo una Insta360 AcePro (attualmente la action cam con la stabilizzazione più pazzesca che io abbia visto) e la attacco addosso a me mentre mi lancio giù da una mulattiera sconnessa, lei stabilizzerà il paesaggio, ma non i movimenti della parte di bici inquadrata....se però è piazzata in modo che veda maggiormente bici piuttosto che paesaggio, il calcolo lo farà sulla bici e il paesaggio sarà inguardabile.....i miracoli non li fa nessuno....
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- Angelo Cutolo
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Re: Canon 12x36 Is III
Forse avrei dovuto dire panning paesaggistico, le tipiche "sventagliate" verso l'orizzonte ad alzo (più o meno) zero.
Questa è la tua opinione ed esperienza, quella che ho descritto nel mio post è la mia di esperienza e riferito concettualmente solo a quanto da me quotato di quanto scritto da Giovanni bruno, che tradotto è condensato vale a dire che... 0,8° di stabilizzazione su un 12x per me non sono più sufficienti, considerato che trovo limitanti 1° su un 10x dopo aver provato di meglio.rigel ha scritto: ↑13/06/2024, 20:36ma il 14x40 è davvero come dici....un binocolo su uno stativo con testa a cremagliera per inseguire i volatili...un incubo (e io ho la versione fatta per Nikon, dove la stabilizzazione la puoi ridurre a +/-3°e non fissa a +/-5°)....non per niente ho chiesto a Giovanni Bruno, quando riuscirà a provare il 16x28, di confrontarlo con il 15x50IS non solo su soggetti statici o quasi statici (anche certi uccelli, come aerei, veicoli, moto etc rientrano in questa categoria....non è che osservare un airone sia la stessa cosa di osservare un gruccione)
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De gustibus, io in baita viaggio ancora su un vecchio 90 2.4 td4 (non so quelli più moderni) e a tutt'oggi non ricordo SUV moderni che gli stiano al passo, poi ovvio, non lascia mai i monti bergamaschi, quindi non posso giudicarla sulla Milano-Bologna.rigel ha scritto: ↑13/06/2024, 20:36...e riferito al paragone SUV con Defender, vorrei farti presente che anche il Defender adesso lo hanno trasformato in SUV....perchè quando con un Land Cruiser, un Classe G etc riesci ad andare negli stessi posti accidentati (e in maniera più comoda) ma poi in un trasferimento stradale non ti ritrovi su una carriola, forse un motivo per cambiare concetto di Fuoristrada la Land Rover ce l'aveva.
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Binocoli: Orion 2x54 • Ibis Horus 5x25 • Pentax Papilio 6,5x21 • Shuntu 8x20 ED • Vortex Vanquish 8x25 • Vixen Ultima 8x56 • Canon 10x30 IS II • Nikon Action EX 16x50 • William Optics 22x70 apo • Docter Aspectem 40x80 ED
Telescopi: SYW AE-72 76/1400 • LOMO 80/480 • Celestron C8 xlt 203/2030 • Newton Optical 200/1650 • Dobson 406/1830
Telescopi: SYW AE-72 76/1400 • LOMO 80/480 • Celestron C8 xlt 203/2030 • Newton Optical 200/1650 • Dobson 406/1830
Re: Canon 12x36 Is III
Appunto, fai un utilizzo domestico del mezzo.....vieni a fine luglio al Salone del 4x4 in Val d'Isere e vedrai cosa sono in grado di fare certi SUV....ovvio, li sopra c'è gente che non gliene frega nulla di avere 100.000 euro di mezzo sotto al culo, e questo fa tutta la differenza....ma se ci mettiamo dentro tutto si finirebbe a parlare anche del colore degli interni...io mi fermo alle capacità fuoristradistiche (al netto del fatto che nelle nostre Alpi, l'unico mezzo che poteva andare dove nessun altro poteva neanche osare, rimane un buon vecchio Suzuki SJ413 ben preparato ..... li ciao ciao a tutti.)...Angelo Cutolo ha scritto: ↑14/06/2024, 11:41
De gustibus, io in baita viaggio ancora su un vecchio 90 2.4 td4 (non so quelli più moderni) e a tutt'oggi non ricordo SUV moderni che gli stiano al passo, poi ovvio, non lascia mai i monti bergamaschi, quindi non posso giudicarla sulla Milano-Bologna.![]()
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Re: Canon 12x36 Is III
Il fuji 16x28 rimpiango averlo venduto, anche se difficile da usare per via della piccola pupilla d'uscita, comodo e leggero, ben fatto, mi regalò belle emozioni, come in Val Camonica dove avvistai un Gipeto.
Cmq compro la moto da Trial e vi frego tutti voi con i 4x4![Laughing :lol:](./images/smilies/icon/lol.gif)
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Nikon 8x30 EII 100th Anniversary Edition
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Re: Canon 12x36 Is III
Voglio precisare che io anche per il terrestre, poco prima del tramonto, utilizzo vari telescopi + torretta binoculare ZEISS angolata 45° e sovente con pupille di uscita di anche 1 solo millimetro.
Ma attenzione!!, i telescopi sono montati su un cavalletto con cremagliera VINTEN, capace di 50 Kg di carico e su una test fluida Manfrotto capace di 12Kg e pure contrappesata e fluidissima, quindi una stabilità da telescopio astronomico.
Cosa ben diversa è osservare con un binocolo tipo un 16x28 con una pupilla di 1.75mm, dove se anche la stabilizazione regge bene, vi è la seconda stabilizazione OCCHI-BINOCOLO, tutta a carico di chi osserva.
Voglio dire che le pupille dell'osservatore devono essere in perfettissima linea con le mini pupille di uscita del 16x28, ma anche di un 20x42 a lenti troncate.
Ametto che anche io avevo sottovalutato questa enorme differenza OPERATIVA, tra osservare con una torretta binoculare anche con PU di meno di 1mm ed osservare con un binocolo stabilizzato con PU di 1,75mm--2,1mm, dove l'allineamento occhi-strumento è tutto a carico dell'osservatore che regge il binocolo.
Voglio dire che la stabilizazione stabilizza le oscillazioni del binocolo, ma nulla può su cosa accade tra gli oculari del binocolo e gli occhi dell'osservatore se il binocolo è tenuto a mano libera.
Io ci sono cascato con tutte le scarpe nel credere che una pupilla troppo piccola fosse sufficiente grazie ad una efficace stabilizazione del binocolo, ma il test con il FUJINON 16x28 con la sua mini pupilla di soli 1,75mm mi ha aperto gli occhi ed il cervello.
Di sicuro i 3,3mm di pupilla di uscita del mio CANON 15x50 credo che siano uno dei motivi più importanti per la piacevolezza di osservazione a mano libera che mi concede e maggiormente se lo metto su un mini cavallettino.
Spero di essermi spiegato bene, in caso di dubbi sono disponibile ad approfondire il discorso.
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Ma attenzione!!, i telescopi sono montati su un cavalletto con cremagliera VINTEN, capace di 50 Kg di carico e su una test fluida Manfrotto capace di 12Kg e pure contrappesata e fluidissima, quindi una stabilità da telescopio astronomico.
Cosa ben diversa è osservare con un binocolo tipo un 16x28 con una pupilla di 1.75mm, dove se anche la stabilizazione regge bene, vi è la seconda stabilizazione OCCHI-BINOCOLO, tutta a carico di chi osserva.
Voglio dire che le pupille dell'osservatore devono essere in perfettissima linea con le mini pupille di uscita del 16x28, ma anche di un 20x42 a lenti troncate.
Ametto che anche io avevo sottovalutato questa enorme differenza OPERATIVA, tra osservare con una torretta binoculare anche con PU di meno di 1mm ed osservare con un binocolo stabilizzato con PU di 1,75mm--2,1mm, dove l'allineamento occhi-strumento è tutto a carico dell'osservatore che regge il binocolo.
Voglio dire che la stabilizazione stabilizza le oscillazioni del binocolo, ma nulla può su cosa accade tra gli oculari del binocolo e gli occhi dell'osservatore se il binocolo è tenuto a mano libera.
Io ci sono cascato con tutte le scarpe nel credere che una pupilla troppo piccola fosse sufficiente grazie ad una efficace stabilizazione del binocolo, ma il test con il FUJINON 16x28 con la sua mini pupilla di soli 1,75mm mi ha aperto gli occhi ed il cervello.
Di sicuro i 3,3mm di pupilla di uscita del mio CANON 15x50 credo che siano uno dei motivi più importanti per la piacevolezza di osservazione a mano libera che mi concede e maggiormente se lo metto su un mini cavallettino.
Spero di essermi spiegato bene, in caso di dubbi sono disponibile ad approfondire il discorso.
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Re: Canon 12x36 Is III
Ti sei spiegato benissimo: non vorrei scriverlo ma io l'avevo detto e mi sono cadute addosso una caterva di critiche
Forse il tuo errore è dipeso dal fatto che utilizzi molto poco i compatti e quindi hai dimenticato il confronto con binocoli di ben più ampia pupilla d'uscita![Waving :wave:](./images/smilies/icon_wave.gif)
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Forse il tuo errore è dipeso dal fatto che utilizzi molto poco i compatti e quindi hai dimenticato il confronto con binocoli di ben più ampia pupilla d'uscita
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Re: Canon 12x36 Is III
SAMUELE, serenamente mea culpa, per fortuna ho avuto il modo di ravvedermi senza prima comprarlo il 16x28 e peggio ancora il molto più caro SBIG SAUER 20x42 HDX.
Credo proprio che riprenderò di nuovo un IBIS 20x80 ED, che ho già avuto 2 anni fa con buona soddisfazione, con la sua bella pupilla di 4mm, in cui gli occhi si adagiano come su una comodissima poltrona e con una travolgente luminosità di immagine.
A tale proposito faccio notare che l'IBS 20x80ED equipaggiato anche di un RED DOT può puntare molto più precisamente e velocemente di un binocolo 10x50, che poverino lui, non può montare un RED DOT.
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A tale proposito faccio notare che l'IBS 20x80ED equipaggiato anche di un RED DOT può puntare molto più precisamente e velocemente di un binocolo 10x50, che poverino lui, non può montare un RED DOT.
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