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Ho terminato la costruzione dei due adattatori che avevo citato all'inizio del 3d, per cui ne espongo ora le caratteristiche costruttive, che potrebbero essere utili per chi ha lo stesso modello di spotting o, con le leggere modifiche del caso, anche per altri strumenti.
Il primo raccordo che ho costruito, il più facile, è quello per poter fotografare sfruttando l'oculare proprio del Nikon.
Per rendere la cosa il più semplice e, nello stesso tempo, la più rapida possibile nell'uso, ho utilizzato la tecnica della proiezione dall'oculare ed il raccordo è quindi una specie di bicchierino rovesciato che avvolge l'oculare DS20x della Nikon e che ha sul fondello la flangia per la fotocamera, nel mio caso una EVIL della Sony.
Qui vedete le principali misure, il materiale utilizzato è il Delrin e la flangia invece di costruirla si fa molto prima e meglio utilizzando un raccordo già pronto NEX --> C, dal costo di pochi Euro.
Una vite godronata blocca in posizione la fotocamera, mi raccomando di usare una di quelle di nylon per non graffiare la vernice dell'oculare o, se di metallo, montarle in punta un tubicino di plastica dura.
Il risultato finale è che se stiamo osservando con lo spotting e desideriamo fare una foto, basta infilare il raccordo con la fotocamera sopra all'oculare e siamo pronti per lo scatto. Per ritornare alla normale visuale, allentiamo la vite di blocco e sfiliamo la fotocamera. Semplice no ?
Una doverosa nota: utilizzando il metodo della proiezione dall'oculare, è giocoforza variare la messa a fuoco rispetto alla visuale, comunque ho controllato che anche usando la fotocamera si mette perfettamente a fuoco da 5 metri fino alla luna, e tanto mi basta.
Veniamo ora al raccordo per utilizzare i normali oculari astronomici e poter così variare gli ingrandimenti del sistema ottico.
Il raccordo ha la forma di una tazza atta ad accogliere gli oculari da 31,8 mm. per cui è anche questo molto semplice.
La parte più difficile è quella della costruzione della flangia degli oculari Nikon.
Per fortuna è una flangia molto semplice e lineare, sono tre lobi orientati a 120 gradi, due stretti ed uno un po' più largo per fare da chiave. Io l'ho ricavata dal pieno fresando il Delrin a mano libera, con un comune simil copia Dremel ed un paio di fresine.
Dovevate vederlo: coperto di polvere bianca dalla testa ai piedi, sembrava un merluzzo infarinato !
Qui, purtroppo, devo darvi una cattiva notizia: l'immagine intermedia nel Nikon si forma molto dentro lo spotting ed i comuni obiettivi astronomici non riescono a raggiungerla.
Il risultato è che non si riesce a mettere a fuoco, o meglio, riusciamo a farlo solo con oculari di bassa potenza, oltre i 30mm di focale, gli altri non ce la fanno.
Quindi, salvo modifiche, la sostituzione è possibile solo con i bassi ingrandimenti, ma vi assicuro che la visione è veramente fantastica.
Dicevo salvo modifiche perché, considerando che il barilotto degli oculari è in genere di 25 mm, basterebbe accorciare di un solo centimetro il barilotto e portarlo a 15 e lo stesso fare con il raccordo che, in questo modo, si potrebbero inserire tutti gli oculari senza problemi.
Oltre tutto, gli oculari così modificati andrebbero bene anche riusandoli con i normali telescopi, solo avrebbero il barilotto di inserimento un po' più corto, nulla di più.
Addenda: ho verificato che accorciando il raccordo come sopra descritto, diventano usabili gli oculari fino a 12 mm di focale.
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