L'editoriale del mese

[piergiovanni]

Cari amici da questo mese ho deciso di proporre su Binomania.it un piccolo editoriale.
Mi auguro che sopporterete le mie elucubrazioni sull'evoluzione del mercato attuale.
Buona lettura.
https://www.binomania.it/wordpress/?page_id=6243

[Andrea]

Grazie Pier!

[Diogene]

Caro Pier, ho scritto sulla novità Zeiss un attimo prima di leggere il tuo editoriale ! Mi conforta che speriamo entrambi nello stesso miracolo Porroso ! Sono convinto che se le aziende che hai intelligentemente citato decidono una politica "post critica" il nostro sogno potrebbe ragionevolmente avverarsi. Intanto è già consolante che i big escano dalla piatta omologazione. Trascinando inevitabilmente anche altri, e condivido pienamente il tuo accenno a Leitz e Kowa. Staremo a vedere. Intanto complimenti per la tua consueta lucidità ed in generale per l'idea di un editoriale. A presto.

[2xlight]

Bella lettura prima di andare a letto
Le conclusioni sono condivise da qualcuno qui nel forum, come si ha modo di leggere.
Io dopo 2 binocoli a tetto ho trovato la pace con il piccolo porro che ho nello zaino...
Chissà se questo rinnovato interesse per i birdwatchers non implichi anche un ritorno ai prismi di porro

[piergiovanni]

Ciao, grazie per i commenti. Di binocoli di medio costo ve ne sono parecchi, tuttavia ciò che manca, almeno nel nostro settore è un prodotto con ottiche innovative ma con una forma vintage che possa in qualche modo colpire anche il nipote quarantenne che ricorda con emozione il binocolo che il nonno era solito prestargli durante le vacanze estive.
Le aziende, secondo la mia modesta opinione, dovrebbero anche investire nell'educazione nelle scuole primarie. I bambini italiani hanno scarse possibilità di conoscere questi strumenti e di apprezzarli quando ancora sono giovani sognatori.
Quest'anno mia figlia è andata al Parco delle Cornelle e nel comunicato inviatoci dalle maestre veniva citato a chiare lettere il divieto di portare macchine fotografiche e binocoli! Poi alla fine ho scoperto che molte mamme avevano rifilato il telefono cellulare o l'Ipod ai pargoli per farli stare buone durante il viaggio. Binocolo per vedere gli animali no, telefono si!
Se non si inizia a mostrare agli educatori, (maestri delle scuole elementare in primis) e ai mass-media italiani le potenzialità anche educative e culturali di questi strumenti non si potrà mai pensare di creare un nuovo popolo di persone attente alla Natura e a ciò che, in generale, li circonda.
In Austria c'è un binocolo in ogni casa, in Italia abbiamo una media di due telefoni a persona! Io dico spesso, scherzando, che per incentivare l'uso del binocolo dovremmo convincere un forumendolo a partecipare al Grande Fratello che dovrebbe mostrare "al popolino" le meraviglie di questo strumento.
Il binocolo poi migliora anche i rapporti sociali, la salute, ci porta ad apprezzare la natura e l'attività fisica, a camminare, a perder peso ed a informarci maggiormente su ciò che prima ci sfuggiva perché celato dalle nostre scarse potenzialità visive...
Insomma un po' di educazione all'uso di questi strumenti ottici (binocoli, telescopi e microscopi) dovrebbe essere inserito in ogni progetto scolastico con impegni proporzionali all'età dei ragazzi.

[Diogene]

Me lo auguro caro amico brindisino. L'interesse primario per un'azienda, come dice Pier, potrebbe essere la riproposizione di un modello già fascinoso, di prezzo contenuto ed alte prestazioni, ottenuto abbinando le ultime tecnologie alla minore criticità costruttiva, e quindi minor costo, dei Porro. Da appassionato il mio desiderio va oltre, la speranza è che una simile operazione apra la strada ad un'altra. Sogno che sfruttando l'intrinseca superiorità qualitativa dello schema Porro, in particolare Porro II, e dando fondo ai più moderni ritrovati si realizzi un binocolo da favola, senza compromessi, al top in tutte le caratteristiche. E sono convinto che se si incrina la dittatura dei tetto troverebe un mercato e potrebbe costare meno degli attuali top. Potrebbe, ma possiamo star certi che un sogno simile a dei gonzi come noi lo venderebbero caro....
Leggo ora l'accenno di Pier alla questione educativa di fondo e non si può che condividere. Purtroppo tra i tanti aspetti del nostro povincialismo c'è anche una certa diffidenza verso l'osservazione strumentale in generale. Sempre implicitamente associata al guardone od a chissà quali preparativi illeciti. Il caro amico Andrea riferisce che spesso quando osserva dal giardino di casa del suo paesino pavese, con il telescopio innocuamente rivolto alle stelle, arrivano i Carabinieri ! Evidentemente allertati da qualcuno. A maggior ragione sarebbe bello interessare i ragazzi, ancora poco coinvolti in certi pregiudizi.

[piergiovanni]

Fate un esperimento, chiedete ad una persona non addetta al settore di disegnare un binocolo, secondo voi traccerà il profilo di un tetto o di un porro?:-) Similmente a quando si chiede di disegnare un telescopio, la linea del rifrattore vince sempre..su tutto. Il Porro non è un binocolo qualsiasi è il " Binocolo".

Pier

[Diogene]

Non c'è dubbio. Ma Pier, una nostra iniziativa verso i ragazzi sarebbe poi così difficile ? Pensiamoci.

[cadl]

Scusa Piergiovenni, ma con quale giustificazione le maestre hanno vietato il binocolo? Non lo capisco.
Aggiungo una nota: sabato ho fatto una escursione in montagna e ho notato che gli unici dotati di binocolo erano tutti in età da pensione. (tranne me che ho "solo" 48 anni)

[piergiovanni]

Per paura che si rompesse ..

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[alessio]

Bellissimo editoriale Pier
Si penso proprio che hai colto tutto nel pieno,un bel Habicht con il campo di un Sard,l'incisività di uno SV e il prezzo di uno Zeiss di fascia media è proprio quello che manca.
Come già detto:"sperem".......

Altra mia osservazione:penso sei proprio tu la persona ideale per verificare la presatazione del nuovo Zeiss SF
Hai un bagaglio di conoscenza unico al mondo,sei una persona notoriamente equilibrata e fiscale sul giudizio,adoperi assiduamente da diverso tempo il suo diretto concorrente a cui questa nuova linea stringe (neanche troppo di nascosto)l'occhio e inoltre hai provato oramai il 90% del parco binoculare planetario.
Non credo nelle varie aziende top o meno abbiano vari Piergiovanni su cui far riferimmento:thumbup:
Fondamentali saranno i primi 5/10 secondi d'impatto con i nuovi "occhiali"

Un'ultima cosa se mi permetti assolutamente in-topic:anche il forum con le nostre sincere esperienze e comunque tutti noi siamo una parte importante che le aziende vorrebbero avere per poter far riferimento.
Abbiamo dato piu' nozioni ed esperienze noi tutti in 2 anni e mezzo di 3ad che forse(ripeto forse)tutta un'azienda in e 100 passa anni.

Poi giustamente ognuno è libero di pensare quello che vuole,ma almeno io ultimamente non mi giustifico questo distaccamento fra il sito ed il forum,infatti come notato da tutti gli argomenti e le risposte sono precipitate vertigionosamente.
Ripeto è il mio personale punto di vista

ad maiora!!!

[Born to... Zeiss]

Complimenti per l'idea dell'editoriale Pier, e per la lucida analisi contenuta nel primo numero.
Io vado oltre le speranze, sono sicuro che, tra non molto, qualche azienda leader iniziera' ad ascoltare i nostri "desiderata". E' vero che il popolo degli appassionati non crea grandi numeri dal punto di vista commerciale ma e' altrettanto vero che facciamo tendenza, siamo seguiti, i nostri consigli sono ascoltati da molte piu' persone di quelle che formano la nostra cerchia ristretta. E poi, in molti casi , ognuno di noi di binocoli ne acquista diversi, qualcuno molti (vedasi auguri natalizi che ricevo ogni anno da molti produttori ) contribuendo ad ampliare le quote di mercato...
Il primo marchio che comprendera' tutto questo fara' un sensibile balzo avanti rispetto agli altri.
E l'ultima mossa Zeiss, piu' che un controsenso commerciale, la vedo invece proprio come un primo passo in questa direzione....non esistono solo i cacciatori ed i loro numeri, anche fette di mercato piu' piccole diventano via via commercialmente importanti.

Sugli aspetti educativi, viste le amicizie ed i contatti con vari manager di diverse case, si potrebbe davvero pensare a qualche iniziativa nei confronti della "cupida iuventus"....e non sto parlando di calcio...

[CARLO ROSSI]

Pier, con il tuo editoriale hai descritto il sentire di moltissimi di noi.

Io mi metto nella schiera di appassionati che non vogliono, per partito preso, investire in un binocolo cifre superiori ai 500/600 euro e comunque mai più di 800/900 euro.
Ho preferito cercare l'eccellenza nei vintage facendo così la conoscenza di magnifici binocoli a porro che restituiscono prestazioni ed emozioni ancora oggi di primissimo piano.
Così facendo sono venuto a contatto con binocoli che, oltre ad aver fatto la storia recente, rappresentavano allora un investimento sicuramente pari a quanto occorre oggi per acquistare un top di gamma a.....TETTO.
E proprio perché l'eccellenza di oggi viene espressa con la tecnologia a TETTO, secondo me, disporre dell'eccellenza di allora in versione PORRO rappresenta una valenza irripetibile.
Credo anche di aver contaminato qualche amico che ha voluto provare le mie medesime emozioni (uno su tutti Ruggero). Me ne sento responsabile ma spero si tratti di peccato veniale.
Tornando alla tua desiderata che stimola le aziende a creare un binocolo a PORRO con tutte le caratteristiche "attuali" che hai puntualmente elencato, non possiamo che condividere e sperare che la tua idea venga presa in considerazione.

.......Anche perché se non ci pensano loro adesso, potrebbero arrivare prima i cinesi con un porro di grande qualità così come lo immagini tu (non dimentichiamo che Holger Merlitz vive in cina....).

Mi unisco dunque al coro di approvazione.

ciao ciao carlo

[piergiovanni]

Ciao, grazie a tutti per i commenti, vorrà dire che scriverò più editoriali
Conosco il pensiero di Merlitz che, alla fine, è simile a quello della maggior parte degli amanti dei binocoli "porrosi", anche se, una produzione cinese senza storia alle spalle non potrebbe di certo creare un mito. Un mito, invece, potrebbe risorgere da un altro mito, proprio come ha fatto Olympus con la nuova serie OM (Digital) o la Fiat con la 500.
Questa mattina ho avuto una stuzzicante disquisizione con il buon Konrad, anche lui mi ha confermato la presenza fra i cacciatori di decine di habicht, dal verde gommato al classico nero. Siamo onesti, non tutti possono spendere cifre esorbitanti, se escludiamo casi rari, tipo il buon Born o Ugo, raramente le persone possono investire moltissimi soldi in tale passione, ergo la virtù' dovrebbe star nel mezzo.
Insomma una buona rivisitazione del classico Habicht potrebbe essere interessante non solo per noi ma anche per le aziende.
A volte le ditte ci hanno ascoltato, vedesi lo zaino Docter o i recenti supporti per Smartphone presentati da alcune aziende che proprio non ci volevano pensare
Concludo scrivendo che io non ho nulla da insegnare alle aziende di settore: parte della mia esperienza deriva senz'altro dalle prove pratiche sul campo, ma il bagaglio di nozioni, richieste e desideri appresi, derivano dal continuo scambio epistolare o telefonico con decine di appassionati che, ogni settimana, mi scrivono scambiando idee, opinioni e la loro esperienza. Come mi disse una volta il manager di una grande azienda giapponese.- Ingegneri, progettisti? No,ne abbiamo già molti in azienda, noi abbiamo bisogno di capire cosa vuole la gente e solo chi sta in una palude o in un bosco per ore con un binocolo in mano può saperlo.
In merito alla questione Zeiss ammetto che sta nascendo in me un sentimento di ammirazione per quello che ha fatto nell'ultimo periodo. Penso sia stata la ditta più prolifica degli ultimi due anni: Terra ED, Conquest HD, HT da 42 e poi da 54mm ed ora il nuovo binocolo "da birdwatcher". Ora manca all'appello solo un rinnovato spotting scope.

[abramo giusto]

A me basterebbe un semestrale caro Pier !!
Certo che in questi 2 anni di strada ne è stata fatta e molta.
Se poi penso alle prime uscite fatte con Pier e Company dove mi diceva " Abramo usciamo insieme che m'insegni qualcosa sul B.W."
Adesso posso dire che questo gruppo ha imparato in fretta, magari non conoscono tutti i bird che svolazzano su e giù x Europa,ma sicuramente sanno come ci si muove in natura e con tutto il rispetto dovuto !!
Se poi le nostre ottiche ci aiutano tanto di guadagnato ....che siano Porro o Amici non importa l'importante che non ti lasciano in braghe di tela nel momento tanto atteso "Per questo siamo sempre alla ricerca del meglio"
Ciao Abramo

[maxvise]

Bellissimo editoriale Pier
Si penso proprio che hai colto tutto nel pieno, un bel Habicht con il campo di un Sard, l'incisività di uno SV e il prezzo di uno Zeiss di fascia media è proprio quello che manca. ..."sperem".......

Quoto al 100% il "riassunto" di Alessio, magari ci ascoltano per davvero
Mi accodo ai complimenti per il bel editoriale.

[tuvok]

ottima news!

[piero]

bravo Pier, sei sempre più saggio....stai invecchiando....

[corax]

..senz'altro sogno con te, Pier: concordo in pieno con la tua disamina, nella quale ritrovo molte delle mie personali riflessioni sull'argomento (ne parlammo anche con Franco Cernigliaro, boss di Swarovski Italia, un paio di anni fa su al rifugio della Corte, ricordi?) e sottoscrivo il tuo auspicio, anzi, il tuo appello (perché ciò mi pare), sperando che i soggetti da te nominati tendano l'orecchio e accolgano la richiesta: "spes ultima dea", quindi....
Intanto continuo a usare con immenso piacere quel che Nikon è riuscita a realizzare con i prismi di Porro, con la consapevole trepidazione, tuttavia, che trattasi di strumenti...in via d'estinzione!
Un bell'editoriale, tanto per cominciare, e non potevi scegliere argomento migliore, Pier...grazie e cordiali saluti,
Alessandro.

[Born to... Zeiss]

Ciao Ale, ci sei da Corrado il 20-22?
Mi farebbe davvero piacere....

[corax]

Purtroppo questa volta devo dare forfait, Claudio, e spiace molto pure a me perdere l'occasione per incontrare tu e gli altri binofili che ho proprio conosciuto là, due anni fa; non posso fare altro che augurarvi delle belle e intense giornate, com'erano state allora. E non fate indigestione, né di pizzoccheri né di ottiche superlative (sarà così con i nuovi Zeiss Victory Smart Focus?)
Alla prossima, allora, ciao,
Alessandro.

[Born to... Zeiss]

Peccato....occhio pero' che sono in cantiere la Val di Fiemme ed il Monte Rufeno...

[vincenzo]

Caro Pier, mi unisco ai complimenti di tanti, relativi all'idea del redazionale. E poi condivido i già tanti commenti presenti. Inoltre, tra i tre brand da te citati, le mie aspettative sono verso naturalmente Zeiss. La più mitica azienda tre le mitiche e sinonimo di categoria di prodotto e di tipologia: il binocolo a Porro... Non nascondo tuttavia che da tanti, troppi anni, l'aureola di vincente simbiosi tra classicità e innovatività tipica sua sino 25/30 anni fa, e' venuta meno. Cosa questa coincidente, guarda caso, anche con la dismissione dei Porro e dei telescopi amatoriali. Una azienda come Zeiss, non deve, non può fare il "follower" di nessuna altra. Sopratutto nell'ambito dei costosissimi (immorali) "giocattolini" a tetto....Dovrebbe semplicemente a questi, affiancare una gamma di bei Porro, prima tra le grandi, e quindi tornare alle origini (visto che lei ha "inventato" il binocolo, che per me è e rimane da sempre il Porro) adattandolo alle tecnologie più moderne come ben detto da te. Ah, con l'occasione rispolverei per tale gamma il buon vecchio rassicurante brand