Quando avevo e usavo il dobson da 41 cm. non era praticamente mai superiore al mio 178 semi-apocromatico di allora né su Giove, né su Saturno.
Solo a tratti mostrava di più sulla Luna e sdoppiava stelle doppie "di pari magnitudo" (sia BEN chiaro) decisamente più strette. Bastava però avere 3/4 magnitudini di differenza tra primaria e secondaria e.. ciao! (Su questo non parliamo degli S-C, inusabili per lavori di un certo tipo.
Finché devi separare la Zeta Bootis un C14 va benissimo, prova a spostarti su componenti di mag. 4 e 9 separate da 1,5"... poi ne riparliamo.
Ce la fanno, ma che fatica!).
Già... perché forse sarebbe utile sapere che il sottoscritto ha iniziato a usare i dobson (e non quelli di legno compensato) ma di alluminio e leghe, all'inizio degli anni '90, e dopo un po' di anni si è "rotto", per poi ricascarci (insieme a tanti altri strumenti), della loro "limitatezza".
Non parliamo del riflettore da 24" che feci anni fa. Era solo "grande". Ottimo sul deep, a parte che le galassie che fan vedere qualcosa sono 25 e basta (o forse 30) e il resto sono comunque puffetti. Strumenti inusabili su un pianeta come GIOVE. Per vederci qualcosa devi usare dei filtri neutri lunari... lavori a ingrandimenti che vengono tenuti (meglio) da un apo da 8 pollici. Il dettaglio è quasi sempre inferiore e anche quando è pari o forse un "niente di più" è un disastro inseguire, la testa si muove, ti girano le scatole a stare abbarbicato su un gradino. I pianeti si osservano seduti comodi in poltrona, rilassati, con un inseguimento che a 500x non ha alcuna vibrazione, e possibilmente con un focheggiatore elettrico fluidissimo... il resto è roba per masochisti che vogliono avere lo strumento grosso e non possono permettersi quelli fatti "grossi per vedere i pianeti", che costano 10 volte tanto un dobson da 60 cm.. (questo giusto per chiarire le cose come stanno, altro che "invidia".. ma per favore!)
Profondo cielo discorso, ovviamente, rovesciato, se non par alcuni oggetti estesi.
Poi passai agli apo da 15 cm. perché non perdevano quasi mai nulla rispetto al 178 ed erano più gestibili e il mio TMB 200 f9 era troppo grosso e non rendeva mai come avrebbe dovuto.
In quegli anni il C11 non mi diede MAI una immagine più dettagliata del 15 cm. apo, così come neppure il meade 12" LX200 che avevo e che performava come il 10", nulla di più, nemmeno un "solco", se non davvero in rarissimi casi. Uno era mio, l'altro era in "prestito" per alcuni mesi.
Il Mewlon 250 (ma anche il 210 e anche il CN-212) non ha praticamente mai battuto l'acromatico 150 f12 su Giove ma forse su Saturno era meglio (benché di molto poco) ma stiamo parlando di un acromatico f12 e non di un apocromatico.
Riuscii, una sera, ad avere grandi soddisfazioni dal C14. Poi nulla di "livello" per quasi un anno e C14... VIA insieme ad altre ottiche (per quello che facevo io) inutili.
Sempre avuto molti strumenti fianco a fianco con cui fare i paragoni, tutti miei e tutti ben "tarati".
Il newton da 30 cm. a bassa ostruzione è sempre stato inferiore al rifrattore da 15 cm apo. se non in rare occasioni in cui "se la giocavano".
Vi cito esperienze fatte da luoghi diversi, avendo più postazioni (e avendone avute alcune sparse in giro: pianura, montagna, colline, etcc...).
Potrei citarvi cassegrain specializzati, maksutov, SC a bassa ostruzione, sistemi a specchio non ostruiti... insomma... siam sempre lì (con l'agginta che.. provate a collimare uno schiefspiegler... hihihi)
Diversa la fotografia. Lì conta il diametro e il manico nell'elaborazione.
Ottimi i mak-newton da 15 e 18 cm. anche se non stanno dietro agli apo da 15 cm., sono belle balle quelle che si leggno in giro. Io ne ho avuti alcuni (uno lo uso saltuariamente ancora) e vanno bene, ma non sono la stessa cosa. Certo, costano 1/4 e rendono poco meno, concordo che il value for money è a loro vantaggio.
Ottimi anche i newton da 20 cm. a f6 o f8, a parte la scomodità folle del fuoco newton performano bene e sono una alternativa interessante se ben costruiti e con ottiche di primo piano, ai rifrattori da 15 cm.
Poi... queste sono solo alcune delle mie esperienze, magari altri sanno fare di meglio, buon per loro.
Ora, non si può biasimare chi, dalla pianura, senza cieli bui e senza la voglia o il tempo di andare a cercarseli, si compra rifrattori ultra corretti da 13/15 cm. Rendono tantissimo, sono sempre perfetti, fanno le scarpe a strumenti ben più grossi il 95% delle volte in un anno e non richiedono tempi biblici di raffreddamento, strato limite, sacrifici fisici a spostarli, collimazione, etc...
Permettono di osservare comodi e offrono immagini di una pulizia deliziosa.
Inoltre hanno una scattered light bassissima (guardatevi i picchi di focalizzazione) e immaginate cosa succede quando le "gobbe" che i 3d mostrano sono illuminate da uno specchio da 60 cm.... immaginate cosa diventa il contrasto...
Chi ci è già passato, attraverso il "tarlo dello struemnto grosso" e ha avuto l'umiltà di affiancargli, pagandoli, altri strumenti, ha semplicemente capito che ogni ottica è fatta per fare qualcosa e lo fa in modo diverso.
Possiamo usare un 15 cm. per fare deep sky e va benissimo. Meglio sarebbe se ce ne andassimo in montagna e usassimo almeno 16 pollici invece di 6.
E possiamo usare 40 cm. per fare alta risoluzione visuale ma ci illudiamo solamente se pensiamo di usare il potere risolutore teorico di questa ottica. Ne usiamo, se va bene, il 50% e il resto sono solo problemi.
Quindi vediamo di avere umiltà quando parliamo non tanto nei nostri toni più o meno entusiasti (siamo amatori, è ovvio che ci siano!) ma quando valutiamo la scelta che abbiamo fatto e deridiamo il prossimo perché non la condivide.
Paolo