Premesso che per quanto mi riguarda i tuoi interventi su questo argomento sono tutt'altro che fastidiosi, in merito alle tue considerazioni di cui sopra, secondo me forse val la pena fare qualche osservazione.stevedet ha scritto:E' solo un esempio per dire che, a mio avviso, non occorrono grandi raffinatezze meccaniche per gestire un binocolo angolato di 6-7 kg o poco più. Non dimentichiamo che, anche nella migliore delle ipotesi, parliamo di strumenti che arrivano a 100x, ma più normalmente lavoreranno a 50x massimo. Trovo quindi incomprensibile che non esistano oggi sul mercato soluzioni meno costose delle attuali, ma è evidente che mi trovo quasi solo nel criticare qui questa cosa. Me ne farò una ragione e smetto di scassarvi le palle...
L'esempio che hai portato secondo me non può essere rappresentativo di una produzione di serie; N pezzi di quell'intero setup, diciamo 500, a quale prezzo verrebbero venduti da una azienda, affinché questa riesca a rientrare dall'esposizione finanziaria (costi di progetto, approvvigionamento, stoccaggio materie prime, attrezzaggio, costruzione, imballaggio/stoccaggio prodotto finito, magazzino, manodopera, elettricità, condizionamento termico, sicurezza, promozione, vendita, post vendita, rischio d'impresa, tasse, ecc.)?
Un conto è la realizzazione di qualche pezzo, magari su ordinazione, messo insieme nel tempo libero e un altro invece una vera e propria produzione di massa (per altro industriale e quindi standardizzata).
Più pezzi si producono e più possibilità che vengano riscontrati problemi da risolvere ci saranno (= costi >).
Le soluzioni attualmente sul mercato, salvo esaurimento temporaneo, sono a disponibilità immediata sul mercato al dettaglio, cosa che non trova riscontro nell'autocostruzione.