ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
Ciao a tutti,
volevo condividere con voi le impressioni e alcune info su questo pezzo, del 1988 (la H sulla serie lo identifica in tale anno) e non sapevo se postare qui, tra i pezzi d'epoca, o altrove. Valuterà l'Admin .
Era da tempo che volevo avere questo binocolo, e oggi mi sembra persino riduttivo definirlo tale, dopo averlo testato a fondo, ne sono ormai stato completamente catturato.
Direi che piuttosto piuttosto di bino, si tratta di una perfetta e vera "macchina" da visione terrestre....!
Il binocolo è del 1988, qualche mese prima della caduta del muro...
Le impressioni che ne ricavo durante l'utilizzo, in qualsiasi condizione, (sotto una nevicata fitta, come in pieno sole, anche su neve in alta montagna, o in una giornata di foschia tipica delle mie parti) sono estremamente coinvolgenti, direi impressionanti.
L'EDF ha un modo di trasmettere il visibile decisamente molto "particolare" direi persino "cattivo", inciso, a suo modo persino violento!, tanto sono definite le immagini.
(il mio esemplare è in condizioni ottiche Pristine/Mint- difatti mai usato, in modo militare intendo).
Usato al crepuscolo sbalordisce davvero non fà sentire la necessità di una lente più ampia (il classico 7x50), ma che difatti risulta, al confronto, solo più ingombrante.
Alcuni giorni fà, guardando in una boscaglia a una distanza di c.a. 100 metri, sembrava che vi venisse acceso un faro all'interno, e nella foschia/nebbia densa regala un bel 30/40% di ulteriore visibilità e certo questo non è certo un periodo dell'anno con bella e tanta luce...
Puntato poi, per una prova estrema, anche su sorgenti luminose forti (lampioni di notte), a 30 m., non presenta alcun riflesso (penso sia l'unico progetto a tetto a poter fornire queste prestazioni). Robustissimo davvero, di ottima impugnabilità, splendidamente bilanciato e direi neanche troppo pesante perchè è ancora sotto il kg. (è a 980g.).
Ovviamente nessun appannamento agli oculari a bassa temperatura, neanche con forti sbalzi di temperatura istantanei (da -10 a + 20 entrando in uno rifugio in alta montagna..).
Comodo agli occhi e per nulla affaticante durante l'osservazione prolungata.
L'immagine fornita, come precisione di dettaglio di visione, è perfettamente piatta (ritengo infatti probabile l'utilizzo di una spianatrice di campo), e comunque mantiene anche un'ottima profondità di campo (quasi come un Porro, sicuramente più vicino a questo schema che classico prismi a tetto, inconfrontabile ad es. con 8x30B Zeiss Safari - schema simile e anch' esso I.F.).
L'immagine al bordo addirittura taglia per definizione. Il contrasto generale è al massimo con qualsiasi luce, e la nitidezza trasmessa da rasoio.
Fra le ottiche che posseggo, l'unico 7 (e penso sinceramente, anche al mondo) che può rivaleggiare alla pari con l'EDF, chiaramente secondo un mio personalissimo parere, è il Leica Geovid 7x42BD (che difatti lo supera solo per la perfezione assoluta della neutralità del colore ritrasmesso, con in aggiunta quella leggera domanate fredda, glaciale dei toni cromatici, ma qui a scapito di un progetto decisamente più pesante/ingombrante e certamente meno maneggevole che l'EDF).
Altra cosa, mi sembra che l'EDF tiri un pò di più di un 7, così a sensazione.
Infine, è talemente bello quello, e come, che ci vedi dentro, che non lo percepisci poi, usandolo, neanche così tanto stretto.
Difatti è dichiarato per 131m/1000, (come il Fujinon 7x50 mentre il Geovid è a 120m e lo Zeiss BLC 7x50 è a 128m).
Del resto molti 8 a questo valore, tralatro, oggi vengono considerano già Wide.
Per me è e resta l'ultimo progetto della Zeiss di Jena su standard BLC. Difatti il più recente di questi.
Di seguito alcune note sul "collaudo" e alcune particolari caratteristiche (Vetri Zeiss/Schott SF3R)
Da web-site di Thuernagel
(Traduzione dal tedesco) - Test di collaudo meccanico unità – EDF 7R/7Bx40:
1. Il binocolo deve sostenere test di variazione di temperatura da -50° a +60° C. : numero di 5 cicli della durata non inferiore alle 2 ore, per ogni ciclo.
Il ciclo prevede la fluttuazione termica di rialzo/abbassamento rapido/max 5 min. tra i picchi della temperatura in camera test.
2. il binocolo poi viene spruzzato con un getto di acqua di mare, alla temperatura di 27 gradi Celsius, alla pressione di 1 atm, per un tempo pari a 170 c.a. ore, in continuo.
3. Il binocolo poi deve sopportare n.° 10 cadute da un’altezza pari a 75 cm dal suolo.
4. Il binocolo viene esposto ad accelerazioni pari a 15 G. per una durata di 5/10ms (5 cicli).
5. Il binocolo viene esposto ad accelerazioni pari a 120 G. per una durata di 1/5ms (2 cicli).
6. Il binocolo viene immerso in acqua fredda (alla temperatura di 2° C.), a 1 metro di profondità, per 1 ora.
7. Controllo finale.
8. Pulitura e delibera di entrata in servizio dell’unità.
Nota:
La realizzazione dell’EDF, visto il test che subiva il pezzo durante i collaudi, secondo mio padre (che è un esperto di metalli e analista meccanico di precisione) potrebbe prevedere l’utilizzo di acciaio INVAR (Fe 63,8-Ni 34 - C 0,2).
Un test di questo tipo non potrebbe essere certo superato da altre combinazioni di materiale normalmente utilizzate nella realizzazione di binocoli, anche militari. Alluminio /ottone, Alluminio /magnesio, Acciao , Acciao e altro ect. O si fratturerebbero facilmente con un test del genere, o sarebbero eccessivamente pesanti.
Questa lega, di altissimo costo industriale e di difficilissima lavorazione causa la sua caratteristica durezza, rappresenta il meglio in quanto a stabilità dimensionale del componente. A causa della suo basso coefficiente di dilatazione termica (circa 10-6 K-1 in lunghezza, un decimo dell'acciaio) risulta ideale per contenere un disegno ottico di massima precisione.
L'acciaio Invar è costituito da una lega di Ferro e Nichel a basso tenore di Carbonio (63.8Fe; 36Ni; 0.2C) e viene utilizzato per la realizzazione di dispositivi meccanici di massima precisione.
La sua caratteristica più importante è il suo bassissimo coefficiente lineare di dilatazione termica, : d = 0.0000015. Questa sua caratteristica lo rende infatti prezioso nella costruzione in particolare di strumenti scientifici .
Come nota di colore che ti aggiungo, il metro “campione” di Parigi è realizzato, proprio per la sua necessaria affidabilità dimensionale, appunto in Invar.
Nell’immagine trasmessa dall’EDF vi è una percepibile e caratteristica dominante gialla. L'origine di questo colore può essere rintracciata nel tipo di vetro utilizzato nel progetto ottico: l’ SF3R, uno speciale vetro flint resistente alle radiazioni in ambiente prodotte da un conflitto condotto con armi non convenzionali.
Le informazioni di base possono essere trovate nella pagina Albrecht Koehler (in lingua tedesca):
La maggior parte di vetri flint utilizzati nell’industria ottica da visione terrestre, anche di tipo militare, hanno la caratteristica di annerirsi se vengono esposti a radiazioni. Esistono però alcuni tipi di vetro, in particolare l’SF3R appunto, che risultano insensibili a tali esposizioni, pur possedendo identiche caratteristiche ottiche.
Per tale prestazione, questi vetri non possono però trasmettere i colori in tonalità neutra.
Nel caso dell’EDF, estese prove sul campo durante la costruzione del progetto, hanno portato alla conclusione, dovendo scegliere fra varie dominanti cromatiche possibili, che il colore giallo consentisse superiori vantaggi.
In condizioni di foschia ad esempio, il contrasto dell'immagine viene decisamente migliorato, e in condizioni di luce molto forte, come ad esempio in una giornata di pieno sole su neve o in ambiente marino, la tensione oculare risulta considerevolmente ridotta.
Inoltre con l’SF3R vengono totalmente abbattuti i dannosi raggi UV.
Questo è esattamente difatti il motivo per cui alcuni binocoli, soprattutto di utilizzo professionale, vengono dotati di filtri gialli/ambra da apporre sugli oculari durante l’utilizzo in particolari condizioni di luce.
volevo condividere con voi le impressioni e alcune info su questo pezzo, del 1988 (la H sulla serie lo identifica in tale anno) e non sapevo se postare qui, tra i pezzi d'epoca, o altrove. Valuterà l'Admin .
Era da tempo che volevo avere questo binocolo, e oggi mi sembra persino riduttivo definirlo tale, dopo averlo testato a fondo, ne sono ormai stato completamente catturato.
Direi che piuttosto piuttosto di bino, si tratta di una perfetta e vera "macchina" da visione terrestre....!
Il binocolo è del 1988, qualche mese prima della caduta del muro...
Le impressioni che ne ricavo durante l'utilizzo, in qualsiasi condizione, (sotto una nevicata fitta, come in pieno sole, anche su neve in alta montagna, o in una giornata di foschia tipica delle mie parti) sono estremamente coinvolgenti, direi impressionanti.
L'EDF ha un modo di trasmettere il visibile decisamente molto "particolare" direi persino "cattivo", inciso, a suo modo persino violento!, tanto sono definite le immagini.
(il mio esemplare è in condizioni ottiche Pristine/Mint- difatti mai usato, in modo militare intendo).
Usato al crepuscolo sbalordisce davvero non fà sentire la necessità di una lente più ampia (il classico 7x50), ma che difatti risulta, al confronto, solo più ingombrante.
Alcuni giorni fà, guardando in una boscaglia a una distanza di c.a. 100 metri, sembrava che vi venisse acceso un faro all'interno, e nella foschia/nebbia densa regala un bel 30/40% di ulteriore visibilità e certo questo non è certo un periodo dell'anno con bella e tanta luce...
Puntato poi, per una prova estrema, anche su sorgenti luminose forti (lampioni di notte), a 30 m., non presenta alcun riflesso (penso sia l'unico progetto a tetto a poter fornire queste prestazioni). Robustissimo davvero, di ottima impugnabilità, splendidamente bilanciato e direi neanche troppo pesante perchè è ancora sotto il kg. (è a 980g.).
Ovviamente nessun appannamento agli oculari a bassa temperatura, neanche con forti sbalzi di temperatura istantanei (da -10 a + 20 entrando in uno rifugio in alta montagna..).
Comodo agli occhi e per nulla affaticante durante l'osservazione prolungata.
L'immagine fornita, come precisione di dettaglio di visione, è perfettamente piatta (ritengo infatti probabile l'utilizzo di una spianatrice di campo), e comunque mantiene anche un'ottima profondità di campo (quasi come un Porro, sicuramente più vicino a questo schema che classico prismi a tetto, inconfrontabile ad es. con 8x30B Zeiss Safari - schema simile e anch' esso I.F.).
L'immagine al bordo addirittura taglia per definizione. Il contrasto generale è al massimo con qualsiasi luce, e la nitidezza trasmessa da rasoio.
Fra le ottiche che posseggo, l'unico 7 (e penso sinceramente, anche al mondo) che può rivaleggiare alla pari con l'EDF, chiaramente secondo un mio personalissimo parere, è il Leica Geovid 7x42BD (che difatti lo supera solo per la perfezione assoluta della neutralità del colore ritrasmesso, con in aggiunta quella leggera domanate fredda, glaciale dei toni cromatici, ma qui a scapito di un progetto decisamente più pesante/ingombrante e certamente meno maneggevole che l'EDF).
Altra cosa, mi sembra che l'EDF tiri un pò di più di un 7, così a sensazione.
Infine, è talemente bello quello, e come, che ci vedi dentro, che non lo percepisci poi, usandolo, neanche così tanto stretto.
Difatti è dichiarato per 131m/1000, (come il Fujinon 7x50 mentre il Geovid è a 120m e lo Zeiss BLC 7x50 è a 128m).
Del resto molti 8 a questo valore, tralatro, oggi vengono considerano già Wide.
Per me è e resta l'ultimo progetto della Zeiss di Jena su standard BLC. Difatti il più recente di questi.
Di seguito alcune note sul "collaudo" e alcune particolari caratteristiche (Vetri Zeiss/Schott SF3R)
Da web-site di Thuernagel
(Traduzione dal tedesco) - Test di collaudo meccanico unità – EDF 7R/7Bx40:
1. Il binocolo deve sostenere test di variazione di temperatura da -50° a +60° C. : numero di 5 cicli della durata non inferiore alle 2 ore, per ogni ciclo.
Il ciclo prevede la fluttuazione termica di rialzo/abbassamento rapido/max 5 min. tra i picchi della temperatura in camera test.
2. il binocolo poi viene spruzzato con un getto di acqua di mare, alla temperatura di 27 gradi Celsius, alla pressione di 1 atm, per un tempo pari a 170 c.a. ore, in continuo.
3. Il binocolo poi deve sopportare n.° 10 cadute da un’altezza pari a 75 cm dal suolo.
4. Il binocolo viene esposto ad accelerazioni pari a 15 G. per una durata di 5/10ms (5 cicli).
5. Il binocolo viene esposto ad accelerazioni pari a 120 G. per una durata di 1/5ms (2 cicli).
6. Il binocolo viene immerso in acqua fredda (alla temperatura di 2° C.), a 1 metro di profondità, per 1 ora.
7. Controllo finale.
8. Pulitura e delibera di entrata in servizio dell’unità.
Nota:
La realizzazione dell’EDF, visto il test che subiva il pezzo durante i collaudi, secondo mio padre (che è un esperto di metalli e analista meccanico di precisione) potrebbe prevedere l’utilizzo di acciaio INVAR (Fe 63,8-Ni 34 - C 0,2).
Un test di questo tipo non potrebbe essere certo superato da altre combinazioni di materiale normalmente utilizzate nella realizzazione di binocoli, anche militari. Alluminio /ottone, Alluminio /magnesio, Acciao , Acciao e altro ect. O si fratturerebbero facilmente con un test del genere, o sarebbero eccessivamente pesanti.
Questa lega, di altissimo costo industriale e di difficilissima lavorazione causa la sua caratteristica durezza, rappresenta il meglio in quanto a stabilità dimensionale del componente. A causa della suo basso coefficiente di dilatazione termica (circa 10-6 K-1 in lunghezza, un decimo dell'acciaio) risulta ideale per contenere un disegno ottico di massima precisione.
L'acciaio Invar è costituito da una lega di Ferro e Nichel a basso tenore di Carbonio (63.8Fe; 36Ni; 0.2C) e viene utilizzato per la realizzazione di dispositivi meccanici di massima precisione.
La sua caratteristica più importante è il suo bassissimo coefficiente lineare di dilatazione termica, : d = 0.0000015. Questa sua caratteristica lo rende infatti prezioso nella costruzione in particolare di strumenti scientifici .
Come nota di colore che ti aggiungo, il metro “campione” di Parigi è realizzato, proprio per la sua necessaria affidabilità dimensionale, appunto in Invar.
Nell’immagine trasmessa dall’EDF vi è una percepibile e caratteristica dominante gialla. L'origine di questo colore può essere rintracciata nel tipo di vetro utilizzato nel progetto ottico: l’ SF3R, uno speciale vetro flint resistente alle radiazioni in ambiente prodotte da un conflitto condotto con armi non convenzionali.
Le informazioni di base possono essere trovate nella pagina Albrecht Koehler (in lingua tedesca):
La maggior parte di vetri flint utilizzati nell’industria ottica da visione terrestre, anche di tipo militare, hanno la caratteristica di annerirsi se vengono esposti a radiazioni. Esistono però alcuni tipi di vetro, in particolare l’SF3R appunto, che risultano insensibili a tali esposizioni, pur possedendo identiche caratteristiche ottiche.
Per tale prestazione, questi vetri non possono però trasmettere i colori in tonalità neutra.
Nel caso dell’EDF, estese prove sul campo durante la costruzione del progetto, hanno portato alla conclusione, dovendo scegliere fra varie dominanti cromatiche possibili, che il colore giallo consentisse superiori vantaggi.
In condizioni di foschia ad esempio, il contrasto dell'immagine viene decisamente migliorato, e in condizioni di luce molto forte, come ad esempio in una giornata di pieno sole su neve o in ambiente marino, la tensione oculare risulta considerevolmente ridotta.
Inoltre con l’SF3R vengono totalmente abbattuti i dannosi raggi UV.
Questo è esattamente difatti il motivo per cui alcuni binocoli, soprattutto di utilizzo professionale, vengono dotati di filtri gialli/ambra da apporre sugli oculari durante l’utilizzo in particolari condizioni di luce.
Ultima modifica di Marco Ghirardi il 20/01/2012, 2:27, modificato 1 volta in totale.
Re: EDF 7x40 NVA R
Eccellente binocolo, tutte lo volte che lo provo mi viene voglia di aggiungerlo in collezione.
Dopo tutto se Docter lo tiene ancora in produzione e gli ha affiancato un 10x40, un motivo ci sarà.
Nel campo dell'usato militare è forse il binocolo di produzione recente che spunta i prezzi più alti.
Dopo tutto se Docter lo tiene ancora in produzione e gli ha affiancato un 10x40, un motivo ci sarà.
Nel campo dell'usato militare è forse il binocolo di produzione recente che spunta i prezzi più alti.
"Un bel tacer non fu mai scritto"
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Re: EDF 7x40 NVA R
Ciao. Tempo fa ho scritto sulla robustezza dei binocoli d'una volta, citando un binocolo posseduto da Luca Mazzoleni. Non feci nomi, in realtà si trattava proprio del mitico NVA R.
Anche io, come Paolo, ogni volta che lo provo, rimango stupito dalla sua qualità e dalla meccanica: un connubio perfetto. Ragazzo, hai fatto un ottimo acquisto: è un binocolo con storia e personalità!
Anche io, come Paolo, ogni volta che lo provo, rimango stupito dalla sua qualità e dalla meccanica: un connubio perfetto. Ragazzo, hai fatto un ottimo acquisto: è un binocolo con storia e personalità!
Piergiovanni Salimbeni - tester e giornalista
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Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
Secondo voi, le stesse buone caratteristiche dello Zeiss EDF 7x40 NVA che avete descritto sono state lasciate in eredita' ai due modelli (7x40 e 10x42) ancora prodotti da Docter? Grazie!
berto
berto
il mio binocolo: Nikon 8x30 EII
Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
La certezza con un binocolo, uno non ce l'ha finché non ci mette gli occhi dentro, ma penso proprio di si.
"Un bel tacer non fu mai scritto"
Mo ci provo...
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Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
chapeau.....e inchini; sempre sentito parlare ma mai visto; un giorno mi piacerebbe davvero provarlo
molto interessante anche la "disamina metallurgica"
molto interessante anche la "disamina metallurgica"
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
Molto interessante. A proposito del materiale di costruzione ce ne sono parecchi in grado di resistere alle condizioni del test, l'invar è solo uno tra tanti; l'alluminio, ad esempio, è prodotto in molti gradi differenti alcuni dei quali resistono perfettamente sia alle medie che alle basse temperature (fino a -200°C) e posseggono anche caratteristiche meccaniche elevate. Però dopo aver letto il tuo post ho trovato almeno un riferimento all'invar come materiale per il montaggio per strumenti ottici
http://books.google.it/books?id=BLY_aD3 ... rs&f=false
grazie al suo bassissimo coefficiente di dilatazione termica, quindi la tua ipotesi è verosimile.
Raf
http://books.google.it/books?id=BLY_aD3 ... rs&f=false
grazie al suo bassissimo coefficiente di dilatazione termica, quindi la tua ipotesi è verosimile.
Raf
Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
Ciao, penso che a livello di progetto e componenti di base il Docter 7x40 BGA sia difatti rimasto pressochè identico.
Non si sà però se i materiali, tutti o parte di essi, impiegati nella realizzazione del pezzo di attuale produzione siano rimasti gli stessi...
Probabilmente la resa ottica sarà simile, ma non penso che nell'attuale progetto si utilizzino ancora vetri SF3R e relativi trattamenti specifici della versione ex NVA R - anche per una questione di puro costo- (quindi, presumibilmente, l'ottica darà una trasmissione però più neutra della versione mil).
Sarebbe davvero interessante una comparativa tra i due.
Questo binocolo è, e rimane uno dei più robusti, se non il più robusto, per utilizzi davvero IPER gravosi sull'intero mercato civile.
Vedremo se sarà possibile.
Aggiungo qualche foto: quelle lato obiettivi è (con colore caratteristico della versione mil (SF3R)), e gli oculari delle due versioni.
Non si sà però se i materiali, tutti o parte di essi, impiegati nella realizzazione del pezzo di attuale produzione siano rimasti gli stessi...
Probabilmente la resa ottica sarà simile, ma non penso che nell'attuale progetto si utilizzino ancora vetri SF3R e relativi trattamenti specifici della versione ex NVA R - anche per una questione di puro costo- (quindi, presumibilmente, l'ottica darà una trasmissione però più neutra della versione mil).
Sarebbe davvero interessante una comparativa tra i due.
Questo binocolo è, e rimane uno dei più robusti, se non il più robusto, per utilizzi davvero IPER gravosi sull'intero mercato civile.
Vedremo se sarà possibile.
Aggiungo qualche foto: quelle lato obiettivi è (con colore caratteristico della versione mil (SF3R)), e gli oculari delle due versioni.
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Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
Più che un binocolo, è un carro armato!
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
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Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
Che figata......
Claudio Todesco
Il cielo...la natura...sono concetti semplici...per chi ha il vizio di sognare.
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Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
Scusate l'espressione raffinata....
Claudio Todesco
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Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
bellissima Born...e anche opportuna, in questo caso
Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
Visto l'apprezzamento di Born...to Zeiss, metto qualche foto (degna, non fatta con il telefonino a inizio thread) del mio pezzo con lenti ti tipo SF3R
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Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
Va bene, attendiamo l'arrivo del nuovo Docter 7x40 BGA a casa di Marco per l'inizio della comparativa. old school vs new school
ciao
Pier
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Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
Mi tocca ripetermi....che figata!!!!
Claudio Todesco
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Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
Adesso non ricordo ma la sigla SF3R potrebbe essere Dense Flint (Schott) e per 3 R non saprei
Il mio sito: http://www.carbonia2meteo.altervista.org/ Stazione meteo Davis vantage pro 2
Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
Ci sono notizie su questo binocolo anche nel fantastico Pdf di Holger Merlitz e sarebbe molto interessante se fosse tradotto in Italiano anche se dovro' pagare
Il mio sito: http://www.carbonia2meteo.altervista.org/ Stazione meteo Davis vantage pro 2
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Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
scusate, ho appena letto delle "meraviglie" di questa ottica e mi chiedevo, dato che mi piace il campo piatto, se vale la pena acquistarlo...
ossia: oltre al campo piatto, come a tutti voi, mi piace anche l'incisività e la risposta cromatica dello strumento ma non sono riuscito a comprendere se il binocolo in questione (versione docter) ha la classica dominante "giallina" dei militari oppure no.
insomma, per farla breve, rispetto ad uno swaro, o uno zeiss o altro come è possibile collocarlo?
oltretutto non ho mai avuto bino con messa a fuoco sui singoli oculari: è una cosa macchinosa o ci si abitua presto? mi pare che se devo guardare oggetti in rapido movimento la quastione sembra impossibile da svolgere.
grazie.
ossia: oltre al campo piatto, come a tutti voi, mi piace anche l'incisività e la risposta cromatica dello strumento ma non sono riuscito a comprendere se il binocolo in questione (versione docter) ha la classica dominante "giallina" dei militari oppure no.
insomma, per farla breve, rispetto ad uno swaro, o uno zeiss o altro come è possibile collocarlo?
oltretutto non ho mai avuto bino con messa a fuoco sui singoli oculari: è una cosa macchinosa o ci si abitua presto? mi pare che se devo guardare oggetti in rapido movimento la quastione sembra impossibile da svolgere.
grazie.
Andrea Vagni
http://www.nuovapegasus.it
"... pensate quale mondo ci saremmo trovati oggi se Galileo non fosse stato curioso? E Marconi? E Leonardo? E i coniugi Curie? E Fleming? E Janssen?... E' la curiosità che manda avanti l'umanità"
(Andrea Vagni)
http://www.nuovapegasus.it
"... pensate quale mondo ci saremmo trovati oggi se Galileo non fosse stato curioso? E Marconi? E Leonardo? E i coniugi Curie? E Fleming? E Janssen?... E' la curiosità che manda avanti l'umanità"
(Andrea Vagni)
Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
Ciao Andrea, tempo fa Pier diceva che era in arrivo un Docter, forse però la versione 10X, per un test.
Personalmente non ho mai provato la versione attuale, ovvero la Docter, me penso proprio che la dominante giallina sia assente rispetto alle versioni Zeiss Jena.
Mi aspetterei una resa decisamente più neutra rispetto alla versione Mil., insomma colori da binocolo civile.
Sarebbe veramente interessante confrontare le due versioni che differiscono probabilmente anche in altri punti costruttivi e non solo, questo si sicuramente, nei vetri utilizzati.
Per quanto riguarda la resa della versione Mil, è davvero feroce in termini di incisività, oltrechè di robustezza.
Ti specifico comunque che non è un binocolo ideale da paesaggio, è infatti relativamente stretto, sta sotto i 60° di CA. Possiede però un'ottima EP che permette la totale visione del campo inquadrato anche indossando gli occhiali.
Per quanto riguarda il fatto che è un IF (che mediamente posseggono una profondità di campo superiore ai CF) per quanto concerne la comodità di utilizzo, dipende molto dal/dai target osservati che prediligi più di frequente. Se sei un amante dell'osservazione a distanza ravvicinata, te lo sconsiglio.
Se invece osservi la fauna, anche l'avifauna, l'ambiente, anche i suoi dettagli in media distanza, va benissimo (per me è anche molto meglio di un CF, a patto che il soggetto però si trovi, in media a partire da una distanza di circa 25 a....infinito (sotto tale distanza, osservo chiaramente a occhio nudo ).
Io mi trovo infatti benissimo, non dovendo regolare alcunchè, perchè il soggetto è sempre a fuoco perfetto ( e questo avviene con tutti gli IF).
In pratica, l'unica operazione da fare è, notato il capriolo, o la poiana in volo, portarsi il binocolo davanti agli occhi....pensa ad esempio a seguire il volo di un uccello senza inseguire anche il punto di fuoco esatto (mi impressiono tutte le volte quando in questi giorni seguo il volo della rondine...data la velocità, sarebbe praticamente impossibile focheggiare sul soggetto mentre se ne seguono le evoluzoni aeree)
Un caro saluto.
marco
Personalmente non ho mai provato la versione attuale, ovvero la Docter, me penso proprio che la dominante giallina sia assente rispetto alle versioni Zeiss Jena.
Mi aspetterei una resa decisamente più neutra rispetto alla versione Mil., insomma colori da binocolo civile.
Sarebbe veramente interessante confrontare le due versioni che differiscono probabilmente anche in altri punti costruttivi e non solo, questo si sicuramente, nei vetri utilizzati.
Per quanto riguarda la resa della versione Mil, è davvero feroce in termini di incisività, oltrechè di robustezza.
Ti specifico comunque che non è un binocolo ideale da paesaggio, è infatti relativamente stretto, sta sotto i 60° di CA. Possiede però un'ottima EP che permette la totale visione del campo inquadrato anche indossando gli occhiali.
Per quanto riguarda il fatto che è un IF (che mediamente posseggono una profondità di campo superiore ai CF) per quanto concerne la comodità di utilizzo, dipende molto dal/dai target osservati che prediligi più di frequente. Se sei un amante dell'osservazione a distanza ravvicinata, te lo sconsiglio.
Se invece osservi la fauna, anche l'avifauna, l'ambiente, anche i suoi dettagli in media distanza, va benissimo (per me è anche molto meglio di un CF, a patto che il soggetto però si trovi, in media a partire da una distanza di circa 25 a....infinito (sotto tale distanza, osservo chiaramente a occhio nudo ).
Io mi trovo infatti benissimo, non dovendo regolare alcunchè, perchè il soggetto è sempre a fuoco perfetto ( e questo avviene con tutti gli IF).
In pratica, l'unica operazione da fare è, notato il capriolo, o la poiana in volo, portarsi il binocolo davanti agli occhi....pensa ad esempio a seguire il volo di un uccello senza inseguire anche il punto di fuoco esatto (mi impressiono tutte le volte quando in questi giorni seguo il volo della rondine...data la velocità, sarebbe praticamente impossibile focheggiare sul soggetto mentre se ne seguono le evoluzoni aeree)
Un caro saluto.
marco
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Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
STIAMO PARLANDO DEL: NVA EDF 7x40 il divinoMarco Ghirardi ha scritto: ........Se invece osservi la fauna, anche l'avifauna, l'ambiente, anche i suoi dettagli in media distanza, va benissimo (per me è anche molto meglio di un CF, a patto che il soggetto però si trovi, in media a partire da una distanza di circa 25 a....infinito (sotto tale distanza, osservo chiaramente a occhio nudo ).
Io mi trovo infatti benissimo, non dovendo regolare alcunchè, perchè il soggetto è sempre a fuoco perfetto
marco
Ciao Marco una richiesta:
Pur avendone posseduti due (e concordo con chi lo mette molto in alto nella piramide: tu e Luca in primis) non ricordo che iniziasse da 25 metri ad essere sempre a fuoco (verso l'infinito). Sicuramente sarà la mia memoria che mi tira scherzi quotidianamente
Mi puoi confermare il dato?
ciao ciao carlo
Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
CONFERMATISSIMO Carlo!
Il Divino 7 EDF della Nationale Volksarmee, ai miei occhi (ma magari anche grazie all'ottimo lavoro di mia madre ), è in fuoco perfetto a partire dai 24,5 m, misurati.
Avendo la fortuna vera di possedere una vista vicina alla perfezione, sicuramente lo aiuto.
I miei vaolri di fuoco sono: oculare SX a Zero, DX a -1/5 di diottria su una distanza interpupillare 69,5mm.
FEROCISSIMO
Il Divino 7 EDF della Nationale Volksarmee, ai miei occhi (ma magari anche grazie all'ottimo lavoro di mia madre ), è in fuoco perfetto a partire dai 24,5 m, misurati.
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Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
Ritorno su questa interessantissima discussione per chiedere se qualcuno ha potuto provare l'attuale Docter 7x40, successore dell'EDF 7x40. La resa ottica e' la medesima o ci sono differenze?
Altra domanda: possono esserci problemi con la radioattivita' del vecchio esemplare militare?
Altra domanda: possono esserci problemi con la radioattivita' del vecchio esemplare militare?
Claudio Todesco
Il cielo...la natura...sono concetti semplici...per chi ha il vizio di sognare.
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Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
Ciao Claudio, il Docter attuale non l'ho mai provato, anche se penso che la resa sia molto diversa (vetri diversi). In pratica l'attuale è un 7x40 molto robusto, di ottima qualità ma...il tutto finisce li, si fà per dire.
Per quanto alla radioattività della versione Mil originale, direi proprio di no.
La pastiglia di Trizio che irradia il reticolo è pericolosa solo in caso di ...ingestione (ciò è quanto vanno sostenendo).
Comunque il mio pezzo, prima dell'acquisto l'ho fatto controllare con un Geiger...a scanso di equivoci
Per quanto alla radioattività della versione Mil originale, direi proprio di no.
La pastiglia di Trizio che irradia il reticolo è pericolosa solo in caso di ...ingestione (ciò è quanto vanno sostenendo).
Comunque il mio pezzo, prima dell'acquisto l'ho fatto controllare con un Geiger...a scanso di equivoci
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Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
Grazie Marco. Quale potrebbe essere la quotazione di un esemplare mint come il tuo della versione militare originale?
Claudio Todesco
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Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
ti rispondo così: qualcuno ha calcolato che per produrre un pezzo come l'EDF oggi (intendo con pari solidità meccanica, ottica ed efficienza globale, ipertrasmissione luminosa caratteristica, contrasto, doti di durata, compattezza, peso ecc.ecc., utilizzando le normali formule di rientro commerciale dei vari attori in filiera....il tutto insomma porterebbe ad avere un prezzo finale di listino che oscillerebbe tra i 5 e i 6 MILA euro.
Risultato dell'operazione: IMPOSSIBILE.
Un pezzo in condizioni davvero mint come il mio, totalmente originale e con presenza anche di reticolo ancora attivo di notte, da un certo punto di vista, è inquotabile. Difatti dipende dal chi lo vende e da chi lo vuole. Io non lo venderei nemmeno per 2000 e oltre, perchè poi dovrei ....dovrei ricomprarlo!
Ti aggiungo una nota di colore: EDF, seguendo il più classico pragmatismo tedesco, è la sigla acronima di einheitsdoppelfernrohr
che tradotto significa letteralmente "Unità a doppio cannocchiale" ovvero, Unità Binoculare, ovvero Binocolo.
Aggiungo io: IL Binocolo.
Risultato dell'operazione: IMPOSSIBILE.
Un pezzo in condizioni davvero mint come il mio, totalmente originale e con presenza anche di reticolo ancora attivo di notte, da un certo punto di vista, è inquotabile. Difatti dipende dal chi lo vende e da chi lo vuole. Io non lo venderei nemmeno per 2000 e oltre, perchè poi dovrei ....dovrei ricomprarlo!
Ti aggiungo una nota di colore: EDF, seguendo il più classico pragmatismo tedesco, è la sigla acronima di einheitsdoppelfernrohr
che tradotto significa letteralmente "Unità a doppio cannocchiale" ovvero, Unità Binoculare, ovvero Binocolo.
Aggiungo io: IL Binocolo.
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Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
- USATO IN SUPERBE CONDIZIONI:Born to... Zeiss ha scritto:Grazie Marco. Quale potrebbe essere la quotazione di un esemplare mint come il tuo della versione militare originale?
550/700 EURO
- AVENDO PAZIENZA, FORTUNA E SORVOLANDO SU PICCOLI SEGNI DELL'USO:
400/450 EURO
TIENI PRESENTE CHE PER 40 EURO SI POSSONO ANCORA COMPERARE LE ARMATURE IN GOMMA E OCULARI (RICAMBI NUOVI, ORIGINALI)
CIAO CARLO
Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
Ciao, la quotazione che assegna Carlo è super - corretta. E questa è la quotazione diciamo di riferimento base. Tieni però presente che ne ho visto uno passare di mano, un paio di mesi fa circa, a 1.950€ (un compratore giapponese) con reticolo attivo, matricola G (anno 1987), in condizioni pari al mio.
Quindi, vale anche la regola che, per chi lo vuole assolutamente perfetto e in pratica nuovo...
Difatti siamo già nel campo dell'Arte applicata, ...e le quotazioni artistiche si sa come funzionano
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Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
Ho testè acquistato un armadio blindato della Conforti e stipulato una piccola assicurazione sul mio 7x40 EDF-Lo ho inserito inoltre sulle mie ultime volontà ma non per i familiari,magari lo butterebbero.Qualcuno vuole diventare erede?
ps:senza fretta,ovvio
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Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
eccomi!
Andrea Vagni
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"... pensate quale mondo ci saremmo trovati oggi se Galileo non fosse stato curioso? E Marconi? E Leonardo? E i coniugi Curie? E Fleming? E Janssen?... E' la curiosità che manda avanti l'umanità"
(Andrea Vagni)
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Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
..ho detto:senza fretta.
Ecchè me voi fà morì cosippresto?Lassame usà er binocolo naltro pochetto
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Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
tranquillo... volevo solo essere il primo a prenotarmi!
comunque usalo poco e riponilo sempre con cura...
anzi, "lunga vita e prosperità..." come diceva un mio amico con le orecchie a punta (tranquillo: non era il diavolo! )
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Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
Un satiro?Pan?Pinocchio? ops mi è caduto l'EDF
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Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
Buona sera a tutti
Sono fermamente convinto che il 7x40 ex CZJ (ora Docter Analitik jena) - ne ho avuti ben cinque esemplari fra i quali anche quello con il reicolo radioattivo al trizio-
ha un modo di rendere la visione diverso da tutti gli altri binocoli mai provati. Non so spiegarlo in termini tecnici ma è semplicemente.... diverso. Il godimento per gli occhi è incomparabile.Concordo pienamente con quanto asserito riguardo alla bellezza delle immagini che rende ,al potere risolutivo ,al campo nitido fino ai bordi ecc.ecc. ma vi è qualche cosa che non so definire che lo rende incomparabile- ma se devo dire che cosa è non lo so descrivere- Certo che a Jena vi erano progettisti con gli attributi. Il mistero resta. Per me è un binocolo ..magico.
Il tipo attuale,pur conservando le stesse caratteristiche, non possiede più la visione gialla del precedente e quindi non saprei se ,alla fine ,dona le stesse sensazioni.
Prima o poi lo acquisterò e vedrò.
Marcantonio.
Sono fermamente convinto che il 7x40 ex CZJ (ora Docter Analitik jena) - ne ho avuti ben cinque esemplari fra i quali anche quello con il reicolo radioattivo al trizio-
ha un modo di rendere la visione diverso da tutti gli altri binocoli mai provati. Non so spiegarlo in termini tecnici ma è semplicemente.... diverso. Il godimento per gli occhi è incomparabile.Concordo pienamente con quanto asserito riguardo alla bellezza delle immagini che rende ,al potere risolutivo ,al campo nitido fino ai bordi ecc.ecc. ma vi è qualche cosa che non so definire che lo rende incomparabile- ma se devo dire che cosa è non lo so descrivere- Certo che a Jena vi erano progettisti con gli attributi. Il mistero resta. Per me è un binocolo ..magico.
Il tipo attuale,pur conservando le stesse caratteristiche, non possiede più la visione gialla del precedente e quindi non saprei se ,alla fine ,dona le stesse sensazioni.
Prima o poi lo acquisterò e vedrò.
Marcantonio.
Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
Effettivamente il colore giallo del vetro ottico credo sia dovuto anche alla "ricetta base" costitutiva del vetro stesso ( utilizzo di lantanio? terre rare? ), modificando gli elementi che compongono il vetro ottico per renderlo più neutro, non è detto che i risultati siano identici ai precedenti.marcantonio ha scritto:Il tipo attuale,pur conservando le stesse caratteristiche, non possiede più la visione gialla del precedente e quindi non saprei se ,alla fine ,dona le stesse sensazioni.
Prima o poi lo acquisterò e vedrò.
Marcantonio.
Urge sempre più un confronto chiarificatore
"Un bel tacer non fu mai scritto"
Mo ci provo...
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Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
Mi associo alla richiesta di urgente confronto!!!!
Ho raccolto diverse opinioni, anche tra loro opposte, ma vengono tutte da persone che non hanno provato entrambi....possibile che nessuno lo abbia fatto?
C'e' nulla nemmeno su qualche sito estero?
Ho raccolto diverse opinioni, anche tra loro opposte, ma vengono tutte da persone che non hanno provato entrambi....possibile che nessuno lo abbia fatto?
C'e' nulla nemmeno su qualche sito estero?
Claudio Todesco
Il cielo...la natura...sono concetti semplici...per chi ha il vizio di sognare.
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Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
pochi pretendenti..
torniamo seri;bazzico per negozi binocoleschi ma ancora non ho visto in vendita il "nuovo" con vetri "bianchi".Quello in mio possesso,civile!,ha comunque i vetri con visione giallina(visione sopraffina).E' marchiato Aus Jena,c'è stato come ho già scritto,un periodo intermedio tra CZJ e Docter,nel quale ai civili avevano cambiato le piastrine da CZJ a AJ e poi a D,il mio ha il seriale 6257734,magari qualcuno lo traduce.Ad ogni modo:penso che me lo porterò dietro,intendo nell'altra vita,non lo lascio più in eredità.A meno che...
torniamo seri;bazzico per negozi binocoleschi ma ancora non ho visto in vendita il "nuovo" con vetri "bianchi".Quello in mio possesso,civile!,ha comunque i vetri con visione giallina(visione sopraffina).E' marchiato Aus Jena,c'è stato come ho già scritto,un periodo intermedio tra CZJ e Docter,nel quale ai civili avevano cambiato le piastrine da CZJ a AJ e poi a D,il mio ha il seriale 6257734,magari qualcuno lo traduce.Ad ogni modo:penso che me lo porterò dietro,intendo nell'altra vita,non lo lascio più in eredità.A meno che...
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Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
A meno che????
Claudio Todesco
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Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
bha...un vitalizio?una nuda proprietà?un contributo a fondo perso?insomma:quanto sei disposto ad investire?
Re: ZEISS EDF 7x40 NVA Radioactive
Hai quasi violato un copyrightLucio Agrimi ha scritto:visione giallina(visione sopraffina)
http://forum.astrofili.org/viewtopic.php?f=26&t=53963
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