Avendo la tua stessa passione (seono anche io un "areowatcher"), di base concordo con quanto detto da Piero ma con qualche distinguo, premesso che due occhi sono
sempre meglio di uno per la percezione del contrasto, per il discernimento dei tettagli, per la naturalezza della visione, ecc.
Per come la vedo io la scelta principe è il binocolo angolato a 45°, che riunisce in sè la maggior parte dei pregi, ovvero i due occhi, la possibilità di variare ingrandimento, campo ampio (con gli opportuni oculari) e la comodità di visione, di contro anche un "piccoletto" come ad esempio il nexus 70 arriva da solo a mangiarsi buona parte del budget (col 100, va via tutto), senza contare almeno un paio di coppie di oculari e (imprescindibile per la qualità dell'osservazione) di un treppiede con colonna acremagliera di portata non inferiore agli 8 kg, accoppiata a un'ottima testa video (come quelle bilanciate) oppure alla eLLe Tecnosky o addirittura a una forcella, quindi si andrebbe abbastanza fuori budget (forse nò se come dici potresti sforare fino ai 1.500 €); altro fatto negativo è il cromatismo che hanno questi binocoli (ad eccetto dei costosi apo o ed) nelle condizioni tipo in cui si fanno tali osservazioni, ovvero velivoli che si stagliano sul fondo chiaro del cielo, con livree prelopiù chiare (9 su 10 con fondo bianco o crema) con fondo finitura metallo molto riflettente, ovvero tutte condizioni atte a far uscire il cromatismo anche su strumenti ben corretti.
Al secondo posto metterei lo spotting da 80/90 mm con classico zoom 20-60x, ha il difetto del singolo occhio e (salvo oculari zoom molto blasonati) anche del campo relativamente ridotto, ma il PRO oltre alla leggerezza ed i vari "proof" tipici di uno spotting è che il velivolo è perfettemente inseguibile a 20x (anche con campi apparenti da 50°) con la possibilità quando serve di pompare l'ingrandimento, inoltre se coadiuvato da un discreto treppiede (5 kg di portata) e una buona testa video, lo si può seguire senza alcun problema anche a 40x (i velivoli quando sono in aerovia, hanno rotta e velocità costanti) e in ogni caso con lo zoom il tutto è molto semplificato, in questo caso già con 1.000 € si trova discreta strumentazione.
All'ultimo posto il classico binocolone dritto, i PRO sono soprattutto il costo inferiore rispetto alle altre due possibilità (blasonati a parte), il fatto che si usano due occhi, se opti per quelli a fuoco individuale (con focheggiatura sul singolo oculare) trovi degli ottimi tropicalizzati per tutti i contesti (il fuoco individuale non è un probleme nell'osservazione degli aerei vista la distanza tipica a cui si osservano, si mette a fuoco una volta e basta
![Mr. Green :mrgreen:](./images/smilies/icon/mrgreen.gif)
), altrimenti con fuoco "centrale" (piu adatto a tutti gli usi in cui e necessario un veloce cambio di fuoco); di contro vi è il fatto che sono appunto dritti e quindi piu si puntano in alto e piu sono scomodi, per ridurre (solo ridure, NON eliminare) tale problema è necessario un treppiede molto alto (almeno 20 cm superiore alla tua altezza occhi) così da mettersi "sotto" quando si osserva verso l'alto, accoppiata alla solita video o alla eLLe Tecnoscky o se hai spazio ad un bel pantografo (ma questo non è però il massimo della trasportabilità).
Nel caso non prevedessi uscite "estreme" (ovvero sotto la pioggia, nelle paludi, ecc), potresti orientarti sul classico rifrattorino ED (ottimo per limitare il cromatismo, con raddizzatore di amici e torretta, ad esempio come questo setup (utilizzo il sito tecnosky solo a titolo d'esempio):
Questo ad esempio è il mio setup, 30x80 piu 80ino per pompare gli ingrandimenti (identificazione modello e/o livrea della compagnia).