discussione sull'APM 152 ED

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Angelo Cutolo

Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da Angelo Cutolo »

La questione percezione rugosità (sia di lenti che di specchi) con l'interferometro, è dovuta alla lunghezza d'onda utilizzata dall'interferometro stesso che è quella tipica da 400 a 700 nm.
Infatti l'interferometro è deputato della misura "geometrica" dell'ottica, quindi se questa corrisponde (e di quanto) alla figura di progetto, non è adatta (o comunque non abbastanza sensibile) per definire quanto e "satinata" ( :mrgreen: ) una certa ottica (per forti rugosità, è ok le becca, per quelle di entità minore no), per quello ci sono specifici esami, per la verifica dello scattering della luce od ancora il vecchio (ma sempre valido) test con la lama di Focault (la cui applicazione moderna viene chiamata "Test double pass null"), quindi il test interferometrico non costituisce un giudizio definitivo per un'ottica (secondo me a tali test gli si dà troppa importanza in ambito amatoriale*), per certi versi per capire la qualità globale di uno strumento (e per globale intendo qualità ottico-meccanica, visto che un'ottica perfetta se messa in un tubo "storto", funziona male quanto un'ottica fetente messa in un tubo "dritto"), il classico star-test e l'osservazione hi-res (secondo me e ripeto secondo me) sono ancora i migliori test da fare.
Sempre secondo me (e ripeto, secondo me), il test interferometrico è diventato un cartello pubblicitario, come lo diventato "APO" e quindi da prendere con cum grano salis.



*: Nel senso che i test interferometrici sono nati in ambito professionale per certificare ottiche ad uso scientifico/industriale e che quindi devono avere precise caratteristiche ottico/geometriche definite dal contratto di fornitura, non sono nati per certificare quanto bene si vede una stella od un paneta.
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piergiovanni
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da piergiovanni »

Ora io non so se è vero o se me lo dissero "pour parler" ma anni fa una persona affidabile come Giovanni dal Lago di Astrotech, ora patron di Officine Stellari mi disse che spesso e volentieri Roland Christen ero obbligato a modificare un obiettivo, che nell'uso pratico era eccellente, per fornire uno star test "da manuale" all'astrofilo di turno. Insomma tutti vorrebbero l'intra ed extra identici anche se tal fatto rimane una chimera.
Personalmente sono più' propenso a verificare la resa di un telescopio su un soggetto ostico come il pianeta Giove ma non devo essere assolutamente preso come metro di paragone :mrgreen:
Se ricordo bene lo Zeiss APQ di Federico non aveva l'immagine extra-focale identica a quella in intra-focale ma snocciolava ingrandimenti sulla luna da far impallidire chiunque. lo stesso dicasi per il mio FS128, l'extra-focale mostra un residuo di sferica ma in 30 anni di osservazioni non ho mai visto Saturno cosi bene!
Penso che questo "mania" sia nata sulle riviste e poi gli astrofili l'hanno sposata ed ora molti la vogliono applicare anche ai poveri binocoli :P
Mi pare un po' come la dicitura BIO sui prodotti alimentari, alla fine son tutti Bio, poi quando in dogana arrivano i professionisti a fare i controlli, sono grossi guai, quasi sempre.
Pier
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Angelo Cutolo

Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da Angelo Cutolo »

Lo startest lo trovo l'esame principe* per la verifica della bontà ottica, però bisogna anche capire cosa si vede, la intra ed axtra identiche esistono solo nei libri, nelle simulazioni al computer ed in alcuni test di strumenti sulle riviste, i quali secondo me sono stati i principali artefici di questa leggenda (statunitensi in primis), intra ed extra non saranno mai uguali per precise ragioni ottiche, quindi non è che lo startest non sia probante, quello che di solito non è probante e chi stà dietro l'oculare. :mrgreen:


*: Grazie a questo puoi verificare appunto la rugosità, correzione globale, eventuali errori zonali, pinzatura e pressoché tutte le aberrazioni e la loro entità, ma si deve sapere cosa si guarda.
Ultima modifica di Angelo Cutolo il 07/09/2015, 12:47, modificato 1 volta in totale.
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da -SPECOLA-> »

Angelo Cutolo ha scritto:quello che di solito non è probante e chi stà dietro l'oculare. :mrgreen:
Quoto! :clap:
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da vincenzo »

;) Angelo ;)
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da dedo »

Anche per me Giove costituisce il soggetto ideale per una verifica della resa di un OTA o di tutto il treno ottico.
Possiede praticamente tutte le caratteristiche necessarie a valutare la resa di uno strumento ed il risultato è immediatamente leggibile ed intellegibile...
NeOFiTa

Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da NeOFiTa »

Tempo fa provai a spiegare i concetti che avete appena spiegato in queste ultime discussioni, e mi venne da scrivere queste testuali parole che copio e incollo qua:

"Lo star test visuale è... e rimane il metodo migliore in assoluto per valutare la qualità ottica, se il rifrattore sopporta esorbitanti ingrandimenti e possiede una posizione di fuoco univoca e definita solo questo basta come prova di un alta lavorazione ottica di 1/7 PV, se poi si usano anche altri metodi classici come reticolo di Ronchi o lama di focault si avranno anche altre informazioni sulle aberrazioni basta saperle interpretare. I test interferometrici lasciano il tempo che trovano..."

mai l'avessi fatto.... è successo un casino con tanto di sfide tra rifrattori apocromatici anche da 200mm...
Quello che penso dei test interferometrici l'ho già spiegato sopra.. non sono inutili.. assolutamente anzi, però anche io preferisco una/o anche più di una prova sul campo.
Raf584 ha scritto:non è proprio così, nella documentazione degli strumenti TEC è esplicitato chiaramente qual è il grado di correzione ottica che l'acquirente può aspettarsi (http://www.telescopengineering.com/pdfs ... ls2013.pdf).
Linee di Ronchi tirate con il righello e un Strehl di 0,99 a 546nm... mica male.. ora si ragiona
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da -SPECOLA-> »

NeOFiTa ha scritto:Tempo fa provai a spiegare i concetti che avete appena spiegato in queste ultime discussioni, e mi venne da scrivere queste testuali parole che copio e incollo qua:
In quale discussione?
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da dedo »

Mah, anche lo snap test alla fine preso da sè ha poco senso ma va messo in relazione a tutto e comunque subordinato a come si vede.
Solo ad esempio, l'APM 152ED da me provato dava l'impressione di uno snap test assai migliore rispetto al TEC140....eppure....peccato non aver avuto giove in cielo quella sera.
(c'è comunque da dire che la riduzione sul 152 era 1:10 contro 1:11 del TEC)

Pure i dati postati sul manuale TEC si riferiscono a dati di progetto e al test di un singolo esemplare, sono quindi perfettamente equivalenti all'interferogramma proposto da APM come rappresentativo del 152.
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da Acronauta »

Lo star test è solo una parte del procedimento di valutazione, e comunque bisogna stare attenti perché può portare fuori strada e generare degli errori: uno star test perfetto si tradurrà quasi sempre in immagini perfette, mentre non è detto che uno star test imperfetto si traduca in immagini scadenti (Roland Christen docet) bisogna interpretare caso per caso. Il trabocchetto dello star test è che genera un'aspettativa, bisogna cercare di non farsi influenzare.

Personalmente quando valuto uno strumento attribuisco molta importanza allo snap test perché un telescopio in cui non so decidermi dove stia il fuoco migliore, anche in condizioni di buona stabilità atmosferica, al 99% presenta qualche problemino; giusto poco tempo fa ho provato un doppietto ED, molto di moda, che aveva uno snap test bruttino e che infatti al Ronchi mostrava una sottocorrezione marcata. Comunque è solo l'insieme di tutte le prove che permette di dare un giudizio.
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da Acronauta »

Angelo Cutolo ha scritto:la intra ed axtra identiche esistono solo nei libri, nelle simulazioni al computer ed in alcuni test di strumenti sulle riviste
in quarant'anni di osservazioni ricordo davvero pochissimi telescopi con le immagini intra- ed extrafocali assolutamente identiche e indistinguibili, almeno per quanto si potesse giudicare a occhio, quindi sì, è un evento molto raro. C'è da dire che nei rifrattori corretti per il visuale lo spettro secondario o terziario contribuisce a rendere le immagini fuori fuoco più dissimili tra loro di quanto non lo sarebbero interponendo un filtro verde.
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da ForMa_55 »

Grazie Raf e Angelo Cutolo per i contributi.
Quindi nel mio piccolo, controllando con il mio foucault, reticolo di ronchi e lama di Lyot per contrasto di fase posso ritenere valido il mio apprezzamento sulle ottiche.
Sicuramente conoscete anche questo sito:
http://www.astrosurf.com/tests/intro/intro.htm
Maurizio
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oculari clave': 5,6,8,12,16,20,25,35,45, pentax xl: 21-10.5-5.2, radian 3mm
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canon 550d con zoom: 18-135 EF-S IS, 100-400L IS USM
Angelo Cutolo

Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da Angelo Cutolo »

In ogni caso non esiste (secondo me) un singolo test che possa dare tutti i responsi, ognuno di questi da un'indicazione quindi avanti con foucault, ronchi e lama di Lyot, insieme a star-test, snap-test ed osservazioni hi-res (Giove, Saturno e Marte in primis, per le verifiche di contrasto), in pratica osservare gente, osservare. :mrgreen:
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ForMa_55
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da ForMa_55 »

Angelo Cutolo ha scritto:In ogni caso non esiste (secondo me) un singolo test che possa dare tutti i responsi, ognuno di questi da un'indicazione quindi avanti con foucault, ronchi e lama di Lyot, insieme a star-test, snap-test ed osservazioni hi-res (Giove, Saturno e Marte in primis, per le verifiche di contrasto), in pratica osservare gente, osservare. :mrgreen:

concordo :thumbup:

Maurizio
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Alex
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da Alex »

Ciao a tutti.
Navigando in rete in cerca di recensioni su questo strumento (di Piergiovanni) ho ritrovato questo vecchio 3D......

Allora volevo dare anche una mia piccola impressione,cominciamo.
Lo strumento ce l'ho da circa un paio d'anni e le prime uscite le feci proprio con "Dedo" ed il suo Tec 140, non posso che confermare quanto detto, con l'aggiunta di moltissime altre osservazioni che ho ovviamente fatto nei mesi successi potendolo quindi testare su altri pianeti come Saturno,Marte, Giove dove non ha mai deluso le mie aspettative soprattutto sul quest'ultimo citato, rendendo immagini ricche nei dettagliate,incise, e per usare un termine molto comune aggiungerei "secche" purtroppo on avevo il Tec di Andrea per poter fare un raffronto, ma posso comunque dire che il risultato è stato apprezzabile...come termine di paragone avevo in mente il precedente SW 120ED e SC C9HD dove l'Apm è stato sicuramente migliore/appagante.

Per rispondere anche a Vincenzo posso dire che l'esemplare non è quello che aveva visto, perchè quando l'ho contattato per acquistarlo non ce l'aveva disponibile e me lo ha ordinato con "riserva" in quanto aveva avuto qualche delusione con un'altro modello precedente (super onesto come sempre!!!).

Arrivato lo strumento oltre al Test interferometrico richiesto dalla casa me lo ha provato anche lui a banco e mi ha dato l'Ok, presumo quindi che otticamente sia stato quanto meno superiore a quello precedentemente avuto.......

Concordo sulla "poca cura" nella lucidatura, volevo addirittura cambiare doppieto, ma dopo esami attentissimi e mirati (confermato anche dai tecnici Apm i quali inviarono tabbele con margini di tolleranza tollerati su Tot.Cm quadrati di lente) le quali confermavano che ci poteva stare......per tanto abbiamo deciso di tenerlo perchè avevamo almeno una certezza sulla buona qualità/correzione ottica, mentre sostituendolo mi tenevo ciò che arrivava, con la quasi certezza poi di avere altre sorprese per il trattamento stesso e magari una correzione inferiore.....

Io solitamente spacco sempre il capello a tutto e sono molto pignolo, e probabile per avere una totale perfezione (sempre che poi esista) ci si debba orientare su marchi molto ma molto più costosi (Taka -Tec - Astro Physics) mi domando solamente se poi in serate "normali" quanto sia apprezzabile visivamente...

Per il cromatismo, almeno il mio occhio non lo vede (con Ortoscopici Taka) mentre presente con gli ES 82° ma non per colpa della lente stessa.

Valido anche per osservazioni Deepsky, e fondo cielo sempre nero mentre un pochino lento ad acclimatarsi (detto e confermo anche questo) ma da una lente di certe dimensioni spaziata in aria siamo nella totale norma... avendo il giardino il problema non esiste poi figuratevi vengo da 4 SC quindi dire Lento è un'eufemismo...sarebbe meglio dire che è un razzo!!!

Aggiungo che "paragonarlo" a strumenti acro di pari diametro e maggiore focale non'è cosa congrua , non ci si avvicinano (ne ho avuti diversi) e per quanto validi sono due cose diverse...

Chiudo con la meccanica, che di sicuro è il punto più debole, ho anche fatto cambiare tutti i cuscinetti del Focheggiatore senza apprezzabili risultati, in quanto su una rotazione della manopola di 360° incontra sempre un punto poco più duro...misteri della meccanica! hahahahaha.

In ogni modo usandolo il 95% con la demoltiplica ed oculari parafocali il problema non mi si pone, tant'è che credo di lasciarlo com'è (stavo valutando un Baader/Moonlite) ma di sicuro andrei a perdere il comodissimo attacco Clik Lock per il diagonale, ovvero il Baader lo da come upgrade ma......

Comoda e precisa senza giochi invece la "ruotabilità" a 360 ma non la uso perchè sta su una T-Rex AZ, peccato perchè è forse l'unica nota positiva di tutto il focheggiatore :D

A grandi linee credo sia tutto....dimenticavo lo ricomprerei??? si! al 100% la cifra non'è bassa ma se paragonato a prezzi di altri marchi/prodotti che partono da più del doppio per modelli simili (i quali probabilmente anche superiori) mi domando però quanto possa apprezzare di più in visuale nella media di serate con seeing standard...va bè questo è un'altro discorso e non voglio infilarmi dove non conoso.

In più con i suoi 152mm di lente non mi fa pensare ad un 160 :lol: :lol: :lol:

Haa dimenticavo i numeri... non vorrei dire una castroneria ma se non ricordo male lo Strehl dovrebbe essere attorno al 95% dovrei andare a ricercare la certificazione ottica allegata...impresa titanica oserei dire,confermo anche una non identica immagine Intra/Extra Focale ma come già detto è cosa al quanto rara trovarne una identica,o quanto meno a queste cifre,che poi basse non sono,forse lo sembrano perchè siamo "abituati"anche a cifre di 8-9000 euro :o ma anche questi 3800 (o giù di li) mica sono tanto pochi!?!

Un saluto a tutti!
Giovanni Bruno
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da Giovanni Bruno »

Ciao ALEX, che piacere leggerti in merito al tuo APM ED APO da 152/1200mm, una misura, una prestazione ed un prezzo di estremo interesse. :thumbup: :wave:
Giovanni Bruno
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da Giovanni Bruno »

Ricordo che il non da tutti amato WOLFANG ROHR nei suoi teutonici TEST REPORT include anche un LYOT TEST, che quantifica la rugosità di una superficie ottica.

I RUMAK E MAK NEWTON della INTES e della INTES MICRO ne sono sempre usciti a testa alta su tutti i TEST, LYOT compreso.

Le mie prove sul campo con l'MK67, l'MN 61, Il 715DX e l'MN 76 che ho avuto il privilegio di possedere, proprio sul campo mi hanno sempre mostrato un contrasto eccezionale.

Ora ho solo il RUMAK M615 ed anche esso è favoloso alla voce contrasto. :wave:
Alex
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da Alex »

Ciao Giovanni è un piacere anche mio risentirti!!!

Che dirti, io ne sono stracontento di questo strumento e mi conosci che spesso sono troppo "certosino" quindi è tutto un dire...

Ormai è il mio fedele compagno di viaggio, ho imparato ad apprezzare pregi ed i pochi difetti che ha e come detto lo ricomprerei nuovamente, un Dobson rimane sempre nel cassetto ma questo è un'altro discorso, e tutto sommato anche sul Deep (grazie anche ad un buon cielo da dove osservo sempre) non riesce mai a deludermi, anche se poi hai sempre la vocina che ti dice, come sarebbe stato in un 14"?

Ovviamente ho anche un Kenko 90 f/14,4 trovato dopo anni di ricerca da Unitron...doppietto montato maniacalmente su un'intubazione favolosa il tutto con un focheggiatore crayford stile "vintage" con manopole d'ottone, troppo bello, qualitativamente molto valido per pianeti e doppie,dove da il massimo con gli ortoscopici takahashi,anche se sulla T-Rex ti da un bel da fare quando alzi gli ingrandimenti...(lo sai che adesso la T-Rex si può upgradare con l'inseguimento automatico?) in ogni modo è un buon compagno per osservazioni più veloci e comunque meno impegnative ;)

Per adesso questo è il mio parco strumenti,più avanti si vedrà.
Un carissimo saluto e buona serata a presto!!!
Giovanni Bruno
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da Giovanni Bruno »

ALEXIO, con l'arrivo del binocolone APO, oppure ACRO della APM, da 120mm, mi piacerebbe avere un tuo responso tra il tuo APO da 152/1200mm in torretta binoculare e questo binocolone sul deep sky.

Ovviamente se e quando ne avrai la possibilità.

Ovviamente do per scontata la superiorità del tuo APO sul planetario. :wave:
dedo
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da dedo »

Ehilà Alessio, piacere di risentrti :thumbup:
Quanto alla correzione ottica maggiore in teoria è utile proprio nelle serate medie in cui il seeing è meno che ottimale, tuttavia tra il tuo 152 ed il mio 140 passano 12mm di apertura che ancora ricordo come "brucianti" per il mio orgoglio sulla sulla superficie selenica! Si vedeva chiaramente la maggiore risoluzione del tuo APM.
E a proposito di Luna, sabato 8 sarò giù all'Accademia per la serata pubblica sulla Luna, ovviamente con il TEC. Se vuoi passare sai di essere sempre il benvenuto! Ciao.
Alex
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da Alex »

Ci sarò Andrea...poi ti chiamo e ci mettiamo d'accordo.
Per i 12mm lascia stare :D anche se ci sono, forse sarebbe meglio non averli e vedere la scritta Tec sul tubo!!! :violin:

Dai magari ce lo scrivo col pennarello (tanto per salvare capra e cavoli...credo così è il detto!!!).
In giornata ti chiamo,un salutone!
Giovanni Bruno
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da Giovanni Bruno »

Alex, se quando hai preso l'APM ED APO da 152/1200mm a 3.500€, fosse stato disponibile anche l'APM ED APO in FPL-53 da 140/980mm, quale dei due avresti scelto in estrema franchezza? :thumbup: :wave:
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da Giovanni Bruno »

A PIERGIOVANNI invece chiedo se ha mai avuto l'occasione di confrontare il suo nobilissimo TAKA FS 127mm, con l'APM ED APO da 140/980mm.

Se tale confronto non vi è mai stato, gli chiedo se ha dei conoscenti che posseggono il 140/980mm con cui fare il confronto e se fosse interessato a forlo :thumbup: :wave: .
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da Kappotto »

Quel 140 lì sarebbe proprio da provare, Piergiovanni :thumbup:
kappellate Astronomiche!
Dobson 20”, CPC11,102m
e una marea di ocularacci...
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da piergiovanni »

Ciao, non penso che Ludes mi manderà piu' prodotti.
Very sorry.
Ciao
Pier
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da Giovanni Bruno »

PIERGIOVANNI, sarebbe davvero un peccato che tu non facessi più dei test per tutti noi, sui suoi interessantissimi nuovi prodotti APM, tutti micidialmente centrati sulle esigenze pratiche di noi astrofili.

Inutile negarlo o tacerlo, MARK LUDES ha dimostrato di avere una lucidità di analisi dei bisogni e desideri dei potenziali clienti, eccezionale!!!!!!.

Quasi tutti i possessori del 120ED hanno atteso invano che la SW facesse un 150ED su cui fare il salto successivo, la cosa sembrava cosa fatta secondo fondate indiscrezioni, addirittura circolava il prezzo sui 3.500€ ed invece si è impelagata sugli APO FOTOGRAFICI alto di gamma, ma con ben scarsi risultati commerciali. :thumbup: :wave:
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da Giovanni Bruno »

Andando nello specifico del APM ED APO da 140/980mm, per me personalmente,rappresenta l'ultima disperata difesa contro il ricomprare un BINOCOLONE angolato da 100mm APO , oppure 120mm ACRO.

Ovvero farne un uso astronomico sia per il planetario che per il deep sky e sia in monoculare che in torretta binoculare.

Come prezzo siamo li, come peso pure, solo la lunghezza maggiore richiede una seria montatura.

Dopo aver letto dell'amore di PIERO per il suo nuovo ACRO di qualità di 90mm, espresso da uno dei GURU dei binocoli angolati, inevitabilmente il pensiero va a cosa direbbe PIERO osservando il deep sky con il APM ED APO da 140mm, a suo piacimento, sia in mono che in torretta binoculare.

Ovvero, l'APM ED APO da 140/980mm in torretta binoculare, saprebbe superare le prestazioni deep sky del MIYAUCHI da 100mm e saprebbe eguagliare le prestazioni del binocolone APM ED APO da 100mm? :thumbup: :wave:
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da piero »

ciao giovanni,
guarda te le faccio facile: io sono convinto che le tue domande nascondano il vero problema in cui spesso ci facciamo coinvolgere e cioè se possa esistere uno strumento unico che possa alternativamente assumere il ruolo ora di telescopio ora di binocolo. Francamente io penso di no perché comunque ce la rigiriamo troveremo sempre delle pecche e delle falle quando cercheremo di usare un binocolo come telescopio e viceversa.

Con l'esperienza e le attrezzature che hai io penserei senza indugio a un binocolo da impiegare per quello che in fondo sappiamo bene essere la sua vocazione: navigare per il cielo profondo; e anche perché mi trasmetti la sensazione che in realtà sia ciò di cui senti più la mancanza. Poi se acro o apo, se diritto 45 o 90° sarà un'altra storia, comunque facilmente risolvibile.
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
stevedet

Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da stevedet »

Piero, c'è grande saggezza nelle tue parole. :clap:
Giovanni Bruno
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da Giovanni Bruno »

Proprio un intervento di PIERO intendevo sollecitare ed assai lo ringrazio per averlo fatto.

Ebbene si , sono diviso a metà tra la voglia di un APO più potente del mio 120ED, tipo l'APM ED APO da 140/980mm, giusto sulla soglia di peso ed ingombro che almeno per me è bene non superare e la voglia di un binocolone angolato diverso dai due già posseduti.

Intendo il mio ex MIYAUCHI da 100mm a 45° ed il mio ex NEXUS da 100mm a 45°

Ma per andare sul terzo binocolone, dovrebbe avere delle sufficienti novità rispetto ai due precedenti.

I binocoloni APM, in un botto solo offrono tre distinte novità: la scelta tra 100mm e 120mm, la scelta tra APO ed ACRO e la scelta tra 45° e 90°, un vero attentato al portafogli.

Oltre al pericolo concreto di fare la fine dell'ASINO di BURIDANI, che morì di fame a causa del dilemma se mangiare il fieno, oppure l'avena.

Se la scelta fosse fatta solo di testa, l'APM ACRO da 100mm a 90° sarebbe quella perfetta per il cielo, con pesi ed ingombri ancora ben gestibili.

Mentre il modello APO da 100mm sia a 45° che a 90°, si pone in perfetta parità di prezzo con l'APM ED APO da 140/980mm e con la quasi certezza che l'APO da 140/980mm non deluderebbe sul deep sky sia in MONO che in TORRETTA.

Questo è il dubbio che solo il lungo e pesante binocolone APM ACRO da 120mm a 90° potrebbe fugare.

So per esperienza che più se ne parla in un forum, con i pareri di qualificati astrofili e più si smussano i dubbi tecnici su questa difficile scelta. :thumbup: :wave:
stevedet

Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da stevedet »

Sarà un mio limite, ma io proprio non riesco a vedere comparati nell'utilizzo pratico un tubone di 140mm e lungo un metro+torretta binoculare, con un compatto e monolitico binocolo angolato da 100mm. Quel rifrattorone avrà sicuramente prestazioni superiori al binocolo 100 apo in termini di ingrandimenti e potere risolutivo, ma sarà sicuramente più scomodo da usare per spazzolare il cielo; perlomeno per me sono sicuro che sarebbe così.

Personalmente sono dell'idea che un unico strumento capace di accontentare qualsiasi settore osservativo sia una chimera, soprattutto per un astrofilo esperto. Meglio averne due. Il tuo 120 ED di cui sei molto soddisfatto, è un tubo agevole da portarsi in giro e che in hi-res può dire la sua. Quello che ti manca è uno strumento votato ai bassi ingrandimenti, come ben dice Piero.
Il 100 o (meglio ancora) 120 acro, sarebbero probabilmente il compagno ideale al tuo rifrattore 120ed, formando un'accoppiata ben trasportabile e di tutto rispetto.
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da daisuke »

Secondo me, sulla questione pesi e ingombri, si deve distinguere tra il momento di "setup", ed il momento di osservazione.
Un buon sistema (ovvero ottica + stativo) una volta reso operativo "nasconde" il peso della struttura, se ben fatto.
Più complesso invece renderlo operativo, e tante volte il grosso della fatica non si fa sull'ottica, ma sulla montatura.
Proprio in questo un binocolone è spesso più gestibile di un telescopio, soprattutto se quest'ultimo è stazionato su montatura equatoriale (che ovviamente ha dei vantaggi rispetto all'altazimutale, ma anche svantaggi, in primis libertà, rapidità di puntamento ed immediatezza).
Francamente un buon apo da 5" (su questo parlo per esperienza) non mi fa certo rimpiangere il binocolone acromatico da 4", e in caso di bisogno può "spingere" gli ingrandimenti a tutt'altro livello. Pesante ma ben sorretto da una EZTouch (ma qualsiasi altazimutale è lo stesso) quando operativo lascia la stessa libertà del binocolo.
Dove sono le differenze? Per me, più delicato e un po' più lento da stazionare, ma in questa configurazione più di 5 minuti non vanno via. Non ha la visione raddrizzata, che in astronomia non è fondamentale, è più una questione di abitudini. Ma sul terrestre evidentemente no! Ha meno campo inquadrato, a causa della focale. Su questo si può discutere all'infinito, personalmente... ho cercato un binocolone non troppo "one", col quale mi piacerebbe allargare il campo, ma col quale non pretenderò di ingrandire troppo.

Un vantaggio interessante, allo stato attuale, che regalo al telescopio, è la possibilità di utilizzare con profitto oculari zoom di qualità media o alta. Ho due baader zoom e due nagler zoom con i quali si copre un range pazzesco, lo scotto da pagare è il solito campo reale inquadrato. Forse però con in nuovi APM si va a fuoco anche con gli zoom e quindi anche questo resta da vedere.

Alla fine stevedet e Piero restano dei saggi: la soluzione potrebbe essere "entrambi", ma non "sovrapposti". Ovvero, un bel rifrattorone e un bel binocolo - ma non esagerato, oppure in alternativa un "tuttofare", con ovvi compromessi.
Forse allo stato attuale, se dovessi dire la mia su uno strumento "unico" di questo genere (ovvero escludendo rifrattore da 5" in su + binocolo sotto i 4") credo che lo "sweet spot" sia proprio l'angolato da 4" apo di apm, che fa un po' questo e un po' quello. (fosse sfuggito, volontariamente in questa frase ho cercato di inserire tutte le opzioni ;) )

Ma alla fine o si guarda il cielo, e allora va bene qualsiasi strumento (ieri sera portando fuori il cane sotto un cielo nuvoloso e piovoso, mi sono gustato uno squarcio di sereno con un 7x42, che nulla ha a che fare con l'astronomia, ma che in quel momento è stato il meglio che si potesse avere), o si cerca lo strumento perfetto, che non esiste, e che può essere sostituito da n (con n>=2) strumenti specializzati. Salvo poi stufarsi e ricominciare il giro... ^_^
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da piero »

ricordo questo mio scritto se può essere utile https://www.binomania.it/un-anno-di-ciel ... sperienza/
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da daisuke »

Quel tuo articolo personalmente lo rileggo con una cadenza ormai quasi "semestrale"... ;)

Unica cosa è che tu allora provasti il rifrattore in modo "ciclopico", sarebbe interessante invece anche un confronto con una torretta, per capire quanto diverso rimanesse il feeling.

Sei mai riuscito a torrettizzarlo, ed avere qualche impressione comparativa in tale configurazione?
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da piero »

no mi spiace, non ho alcuna esperienza in fatto di torrette
ti ringrazio per l'apprezzamento; mi fa piacere che tu abbia gradito quel piccolo scritto
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da Giovanni Bruno »

Di sicuro l'abbinamento della torretta binoculare su un telescopio per osservazioni terrestri è incredibilmente efficace, per secchezza di immagini e ricchezza e perfezione dei colori.

In modo particolare se il telescopio è un MAK, oppure un APO.

Mentre sul deep sky, la visione binoculare attraverso un telescopio, perde inspiegabilmente un poco di mordente, facendosi preferire la vista da ciclope.

Il mio problema è che amo in egual misura tutte le osservazioni, terrestri comprese.

Insomma la torretta è ottima per il terrestre il planetario e di oggetti tipo ammassi aperti e globulari , come pure le nebulose planetarie, mentre scivala indietro per la visione delle galassie , dove i binocoloni e i telescopi in monoculare prendono il sopravvento. :thumbup: :wave:
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da piero »

Giovanni Bruno ha scritto: Il mio problema è che amo in egual misura tutte le osservazioni, terrestri comprese.
APM 100 o 120 apo e fai tutto.....o quasi.....
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da daisuke »

Giovanni Bruno ha scritto:[...]
Mentre sul deep sky, la visione binoculare attraverso un telescopio, perde inspiegabilmente un poco di mordente, facendosi preferire la vista da ciclope.
[...]
Beh... insomma... dipende.
Se con "deep sky" intendi cercare l'ultimo baffetto di luce "cavaocchi" allora siamo d'accordo, avendo bisogno di tutta la luce ed il contrasto possibili, a parità di altre condizioni. Ma se parliamo di deep non al limite, francamente una torretta su un telescopio di buona apertura (la butto li, un C14+binoculare... :-) ma anche il mio VMC260 con torretta è una bella macchina da guerra...) rende più rilassante l'osservazione e in linea generale, per me, più piacevole.

Dove il binocolo gigante è inarrivabile, sempre secondo me, è nel campo del "rich field", ma qui si entra nel concetto di "sweet spot", tra campo inquadrato (imprescindibile) ed ingrandimento (soggettivo). Nel caso precedente si enfatizza l'oggetto, decontestualizzato, nel secondo il contesto è preponderante, a prescindere dalla risoluzione dell'oggetto stesso.

Per questo motivo non riesco a capire se crescere troppo di diametro col binocolo, con conseguente allungamento della focale (e compressione del campo inquadrato), sia la strada giusta.

Penso che i "famosi" 10 cm siano un punto di equilibrio particolarmente riuscito.
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Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da Giovanni Bruno »

In genere si efatizza troppo il bisogno del MEGACAMPO per il deep sky.
Per dirla con schiettezza io osservo una esplosione della MEGACAMPOMANIA .

Un APO da 140/980mm, se dotato di due PANOPTIC da 24mm/68°, fornirà:

980/24=40,83x , roba da binocolone da 100mm.

68°/40,83=1°,66

In 1°,66 tranne la galassia di Andromeda M31, tutti gli oggetti ci sguazzano dentro.


Aggiungo che con il MIUYAUCHI da 100mm M31 l'ho sempre osservta a 37x e con il NEXUS da 100m sempre a 41x, perchè con l'ingrandimento minore vedevo poco e male.

Quindi sgombriamo il campo dal fottore CAMPO-REALE, perchè sostanzialmente inesistente.

Tutta la partita si gioca sul fenomeno percettivo della visione binoculare in un binocolone da 100mm, oppure in un APO da 140mm attraverso la torretta binoculare. :thumbup: :wave:
stevedet

Re: discussione sull'APM 152 ED

Messaggio da stevedet »

Concordo col ragionamento di daisuke. Rich field e deep sky sono due tipi di osservazione che hanno dei punti in comune solo su alcuni oggetti estesi, ma in linea di massima hanno esigenze diverse.

Nel rich field (che io interpreto come spazzolare il cielo in libertà, a bassi ingrandimenti, perdendosi fra le stelle e gli ammassi aperti) più campo reale si ha meglio è, ma ovviamente bisogna tenere anche conto della pupilla d'uscita, perché ormai difficilmente abbiamo cieli molto buoni qua da noi.
Nella ricerca del miglior equilibrio tra luce raccolta, ingrandimenti, campo inquadrato e p.u., penso anch'io che un binocolo da 100/120mm max, sia oggi come oggi il miglior compromesso possibile per questo tipo di osservazione.

Il deep sky (quello vero) richiede diametro, diametro ed ancora diametro. Da questo punto di vista, anche i 140 o 150 mm del rifrattorone sono scarsi. Chi vuol fare davvero deep deve dotarsi di un bel dobson, il più grande possibile; direi dai 30 cm in su (ma dai 40 in su sarebbe meglio).

Ovviamente, chi ama solo i binocoli non vuole sentire parlare di dobson per fare deep, ma a quel punto la scelta può anche essere più emozionale che razionale (intendo dal punto di vista ottico, poi mi rendo conto che c'è l'aspetto "logistico", peso, ingombro, ecc). Ad esempio Piergiovanni, pur disponendo di tutti i requisiti per poter utilizzare comodamente un bel dobson nel giardino di casa sua, ha optato per il Vixen BT126, da grande binofilo quale è.

Insomma, le scelte di compromesso, come quelle che stai valutando tu Giovanni, sono puramente personali. Si possono trovare argomenti validi sia a favore del binocolo angolato che del rifrattorone torrettizzato.
Alla fine credo che solo tu puoi trovare la tua risposta.
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