come pulite i vostri coltelli

[piergiovanni]

Mi rivolgo ai più esperti, che manutenzione fatte ai vostri coltelli Victorinox ed anche agli altri?
Penso sia utile per molti lettori avere maggiori informazioni a riguardo
Piergiovanni

[CARLO ROSSI]

Ivano Mattei (in arte CIRULA) mio vicino di casa, costruisce coltelli tutti rigorosamente a mano, dice per la pulizia: BALLISTOL e per il mantenimento : l'olio per i culetti dei bambini (soprattutto sull'avorio) che si trova in farmacia.

Nel pomeriggio, se gradite, inserisco foto di alcuni suoi capolavori

ciao ciao carlo

dimenticavo: si forgia personalmente anche il damasco

[CARLO ROSSI]

ecco il link:
http://cerknives.it/pp_mattei.html

ed alcuni coltelli

ciao carlo

[Atomix58]

Onestamente il mio inseparabile (nel trekking) victor inox, è piuttosto strapazzato : lo affilo quando serve (mi piace che tagli a rasoio) e lo pulisco dopo l'uso, con l'acqua della borraccia e un fazzolettino di carta. Lo so, lo trascuro ma ce l'ho da 12 anni e fa ancora il suo servizio....

Victorinox work.jpg (3.73 KiB) Visto 5573 volte

[Re Vega]

Ciao, io uso da anni un Opinel n°8; manutenzione zero
è un ottimo igrometro; dalla facilità/difficoltà con cui la lama rientra in sede capisco il grado di umidità

Fede

[cherubino]

"come pulite i vostri coltelli?"

Con la camicia della vittima...

(non ho resistito, scusate)

Paolo

[CARLO ROSSI]

Ecco una battuta che avrei voluto fare io

[Born to... Zeiss]

[vincenzo]

Pier, te la sei voluta...

[-SPECOLA->]

Per i manici in legno uso dell'olio di lino crudo.
Per lame, utensili e ferro, del lubrificante specifico (olio per armi BERETTA, assolutamente privo di detergenti/solventi per la rimozione dei residui di combustione, visto che i coltelli NON sono annoverabili tra le armi da fuoco).

[Bollicine]

Per i manici: sul legno ci metto olio paglierino per mobili, cera Grey o dell'olio di tung (o "tru oil"), che è lo stesso che si usa nei calci di fucile o per la finitura di certi strumenti (ebbene si...ho anche l'hobby della liuteria!!!). Su osso e avorio....solo latte. Su corno solo acqua.

Per le lame....dipende dal tipo di lama! Lame inox o teflonate...mi limito ad un semplice risciacquo e a casa metto una goccia d'olio bianco nei movimenti (quello di vaselina...o quello raffinato per macchine da cucire...oppure del WD40).
Nelle lame che necessitano di maggior cura, cioè quelle NON INOX la cosa si fa seria. Alcuni tipi di damasco o certi acciai non lucidati sono delicatissimi ed è importante che siano sempre coperti da un velo d'olio. Conosco due lubrificanti super: uno è l'olio di chiodi di garofano (me lo regala il mio coltellinaio di fiducia...ed è lo stesso che usa nelle spade giapponesi) l'altro è....il salame: dopo aver tagliato l'ultima fetta....mai pulire la lama!

[corax]

Per i coltelli multiuso, che sono pressoché in toto di acciao inox, uso acqua calda e sapone, dopo averli soffiati bene con l'aria compressa; se la lama è sporca di resina o collante (cosa che succede tagliando i nastri adesivi degli imballi!) la passo prima con straccetto imbevuto di acetone o acqua ragia. Inoltre, instillo qualche goccia d'olio (WD40, ma anche l'olio di vaselina va benissimo) nei cinematismi, ogni tanto; mantengo le lame non inossidabili ricoperte di un velo di Ballistol, eccetto quelle giapponesi e di damasco, che tratto con olio di camelia (giapponese, naturalmente!).
Comunque, gli strumenti Victorinox e Wenger necessitano veramente di poche attenzioni e si possono lasciare ...anni senza alcuna cura, eccetto che pulirne la lama come detto sopra quando si sporca. Passo i manici di legno ogni tanto (una volta all'anno) con un panno umido e poi li ungo leggermente con il Ballistol; sul corno, invece, solo la pezzuola umida.
Cordiali saluti,
Alessandro.

[GIANNI MERLINI]

Salve! Io per le lame - che onestamente tengo pulite dopo l'uso con spazzolino da denti, acqua tiepida e sapone neutro - uso una volta all'anno la pasta della PUMA per tenere lucido l'acciaio; nel caso di contatto con resine, effettuo una prima pulizia con il toglietichette "Scioglitutto OK ONE" della ditta FAREN, ottimo perchè a base vegetale. Per lubrificare le parti in movimento va bene sia un olio per armi sia il WD40, che mantiene per lungo tempo un velo leggermente oleoso, mentre i prodotti CRC - ottimi - sono più volatili: i residui di lubrificante vengono tolti con un pannetto imbevuto di alcol solamente prima dell'uso sul campo. Piccole efflorescenze puntiformi di ruggine sulle lame non inox spariscono con la pasta della PUMA, ma su lame più rustiche o non lucidate a specchio funziona bene la gommina abrasiva per calzature scamosciate, naturalmente agendo con delicatezza e magari oliando prima la lama da trattare. Ovvio che dopo il lavaggio con acqua e sapone le parti metalliche devono essere asciugate con la massima cura e magari "soffiate" con aria compressa asciutta tipo quella usata per la pulizia di computer o di componenti elettronici.
Discorso diverso è per i manici, specie per quelli in materiale naturale: se per il nylon, per le varie plastiche o i vari metalli (alluminio, titanio, acciaio, etc.)nonchè i "nuovi" materiali tipo micarta, acqua e sapone vanno bene, tutt'altro discorso va fatto per il legno,il corno o l'osso,il cuoio, i materiali fossili o quelli lapidei: questi ultimi due tutto sommato sono meno delicati e quindi una pulizia con panno umido può esere sufficiente. La regola dice che il corno e l'osso non vogliono nemmeno vedere l'acqua: comunque una pulitina con panno umido, una solenne asciugatura, ed una lieve passata di olio di vasellina (enologico) non faranno male, contribuendo a mantenere quella lucentezza originale data con la lucidatrice a nastro. Il cuoio, tagliato a rondelle che forma il manico di molti coltelli da "boyscout" e di tante roncole e pennati, sopporta male anche lui l'umidità e l'acqua: spesso residui di umidità favoriscono l'insorgere di muffe. Quindi una ottima asciugatura, dopo un leggero lavaggio con acqua e sapone, e - qulche giorno dopo - una bella passata di olio d'oliva su tutto il cuoio servirà a prevenire la comparsa delle muffette.
Discorso diverso per il legno, anche perchè diverse e molte sono le essenze utilizate per i manici. Dobbiamo distinguere fra legni duri (pesanti), quelli resinosi e quelli "leggeri" più comuni: essenze pesanti come molti legni esotici ( cocobolo, palissandro, ebano,quebracio o legnoferro) sono notevolmente resistenti all'acqua e non necessitano di particolari trattamenti. pulizia con panno umido, asciugatura normale e a finire un velo di lubrificante leggero. Legni resinosi come il pitchpine, l'abete rosso o l'ulivo e il rovere possono essere trattati come i precedenti con una mano un po' più abbondante di olio (anche d'oliva). Le altre essenze, specie se non verniciate all'origine, vanno trattate con maggiore attenzione: io al momento dell'acquisto provvedo alla impermeabilizzazione dei manici non trattati con alcune -parecchie- mani di impregnante a base d'acqua: le prime due o tre mani intervallate di 24 ore, le successive di 48 o meglio 72 ore; una successiva finitura con impregnante satinato renderà più piacevole l'attrezzo: è bene dare, fra una mano e l'altra, dopo le prime due, una passatina di carta abrasiva, 600 prima e 800 poi , per rendere migliore il trattamento e l'aspetto finale.
Una picccola e facile cura iniziale che ripagherà nel tempo.

Comunque se avete ancora dei dubbi sono a vostra completa disposizione.

[piergiovanni]

Grazie Gianni per la bella lezione. Hai avuto notizie del coltello da testare?
Pier

[GIANNI MERLINI]

Arriverà dopo le ferie di agosto: comunque sarebbe interessante aprire un topic specifico per conoscere le esigenze di ciascuno.
Escludendo i multiuso quali caratteristiche (dimensioni, forma, disegno della lama, peso, materiali, ecc) dovrebbe avere un coltello che ti porteresti sempre dietro nelle tue uscite, e per quali usi specifici?
A questa domanda fra i miei 200 e più coltelli ne sceglierei solo due, fra loro particolarmente diversi, ma che sono sempre con me nelle mie giornate di pesca o nei boschi.
Ed il tuo coltello ideale quale potrebbe essere?