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Ieri è venuto a trovarmi Peppo ed abbiamo deciso di tentare una uscita vicina , giusto per la voglia di fare qualche scatto di paesaggio, dopo un mese di "pausa forzata"
Arriviamo verso le 16.30 a Germignaga, avevo girato varie spiaggette, ma una ancora non era stata esplorata dal "sottoscritto" al tramonto, ricordo che ripresi, due anni or sono, un "airone" di mattina. Ci fermammo un po' dubbiosi, ma appena si presentò la scena "dal vivo", tutto fece presagire un bel tramonto.
Vento, barche nei pressi del sole, onde increspate ed una bella inquadratura, in più un canneto che esplorerò questa settimana.
Giuseppe mi aiuta, a mo' di scerpa (poverino) portandomi un po' di attrezzatura perchè non mi sento ancora sicuro..e mi deride dato che io, con la canon 35mm devo uscire con il baule e lui con il 4/3 Olympus viaggia con il marsupio
Alla fine tentiamo un po' l'impossibile, ossia riprendere il sole prima che tramonti, mentre un pastore tedesco ci guarda, curioso, dalla villa situata nei pressi della spiaggia.
A livello paesaggistico questo scatto è molto difficile, in primis perchè il sole è molto luminoso e se si espone con precisione il disco solare si vanno a sovraesporre totalmente le zone poco illuminate, se si espongono le zone buie, la foto dove c'è il sole viene bruciata.Penso sarà successo a tutti voi.
Personalmente ho sempre evitato di fare foto simili, ma confidando nella resa del 17-40 canon e dei filtri in resina LEE fatti "a mano" in UK, tento lo scatto.
Il risultato è nella prima foto, non molto perfetto tecnicamente. ma tenterò di affinare la ripresa con dei filtri specifici che pare esistano in America..(siamo sempre indietro, pure nel paesaggio )
Dopo qualche scatto, guardo Peppo e gli dico, "mi sa che stavolta ci sarà un bel rosso" ci sono tutte le premesse, vento, freddo, nuvole un po' alte e sereno che da spazio al rosso dopo il sorgere del sole, che facciamo?
Lui mi guarda e dice.."Se non ti blocchi con la schiena n'altra volta e non ti devo caricare in macchina con il crick, direi che possiamo anche aspettare."
Attendiamo, provando a spostarci poco più avanti, dove un albero aveva attirato la mia attenzione.
Usciamo con la Jeep e parcheggiamo alla meno peggio davanti ad una strada, mentre un signore con una Olympus E-500 (oh..mai siete dappertutto con ste olympus ) ci guarda curioso ed alla fine ci segue di soppiatto per vedere cosa stavano architettando.
Alla fine dopo un po' di attesa, arriva il momento magico, si presentano, come per magia, quei 10minuti in qui il rosso avvolge tutto e tu, come fotografo, devi , in poco tempo, decidere, l'inquadratura, tempo di posa, se usare il filtro, dove mettere a fuoco, che focale e che diaframma usare e fare attenzione a non fare il mosso, a non farti bagnare i piedi dalle onde e soprattutto a non farti fregare l'attrezzatura che magari hai lasciato, per l'eccitazione a 50metri di distanza.
Alla fine, il risultato forse non eclatante, ma piacevole arriva. Ho fatto vari scatti ma mi piaceva il gioco di diagonali, delle rocce verso l'albero immerso nell'acqua, con il richiamo del sole tramontato dietro..
Sono quei brevi istanti che mi rammentano che "domani sarà un altro giorno" ma anche che la natura è in grado di regalare dei brevi spettacoli, gratuiti e senza chiedere nulla in cambio.
Ciao
Pier
