A quanti ingrandimenti osservare

Osservazioni del Sole e del Sistema Solare, del cielo profondo, di comete e quant'altro sopra le nostre teste
Rispondi
Avatar utente
piergiovanni
Amministratore
Messaggi: 9918
Iscritto il: 13/09/2011, 22:01
Località: Valganna
Contatta:

A quanti ingrandimenti osservare

Messaggio da piergiovanni »

Ciao ragazzi, ma a quanti ingrandimenti osservate? :think: :o
Personalmente con il C9.25 mi spingevo raramente oltre i 200X soprattutto su Giove. Del resto mi pare poco utile ingrandire esageratamente quando il potere risolutivo del mio ex 23cm si poteva avere già a circa 150X.. Con un 280mm, di regola sarebbero sufficienti 180-200X. Ingrandite cosi tanto perchè non riuscite a percepire bene i dettagli? Penso sia solo una questione di allenamento. Federico (Vega) si è abituato ad osservare ad ingrandimenti bassi e spesso rimango stupito, quando osserviamo insieme di quanti dettagli è in grado di vedere ugualmente. Io ho fatto varie prove e con il mio ex C9.25 non era molto utile andare oltre ai 200X, dato che i dettagli lunari che percepivo a quell'ingrandimento erano i medesimi (ma meno contrastati e meno luminosi) che potevo osservare a 300X
Inoltre da quando uso il visore binoculare ho decisamente bisogno di meno ingrandimenti rispetto alla monovisione. Che mi dite?
Piergiovanni Salimbeni - tester e giornalista
Canale Youtube https://www.youtube.com/c/binomania/?sub_confirmation=1

Siti Web
Binomania.it-Recensioni di binocoli, spotting scope, telescopi astronomici e altro ancora
https://www.binomania.it

Termicienotturn.it-Recensioni di strumenti ottici e digitali per la visione notturna
https://www.termicienotturni.it
contedracula

Re: C14 vs Quale TELESCOPIO?

Messaggio da contedracula »

Pier sai quanto io sia diventato motivo di " gioco " altrove oramai sono Mr.250X :mrgreen:

Francamente trovo comodo non eccedere con gli ingrandimenti, c'è da dire che alcuni sentono il bisogno di vedere GRANDE e questo lo testimonia la stragrande quantità di Immagini eccessivamente Spinte con resize perchè la tendenza di oggi è vedere Giove come un PALLONE!

Ho una miriade di Oculari tutti più o meno buoni dai 4mm fino ai 40mm

Con il Takahashi l'FS128 tendo ad usare Focali sotto gli 8mm con il Maknewton siamo 6 ai 12mm con l'SC14 non vado sotto i 12 perchè non ho quasi mai e dico mai avuto le condizioni ideali per sfruttare decentemente ingrandimenti maggiori e quando sono a 12mm di Focali vedo davvero di tutto e di più perchè perdere contrasto che nell'SC è già al minimo?

Mi chiedo come sia possibile partire dagli ingrandimenti Alti per definire uno strumento.
Inoltre vedo in tanti ottenere i suddetti ingrandimenti con oculari SUPER ma " tanto " SuperPlossl con treni di VETRO infiniti!

Nei miei SET ho anche quelli ( tutto il set ES 100° ) ma sulle osservazioni planetrie GUAI a toccare i miei orthoscopici!
Saranno Buchi della serratura ma la resa cromatica degli schemi a poche lenti i Plossl se la sognano ( mi scuso con Al Nagler )

Ho provato gli Zeiss Huygens con il TMB F/15 ed è stata una goduria! Un fuoco lungo 10 km una tolleranza al seeing speciale, avrò avuto sicuramente risoluzione molto inferiore a 14" di specchio ma almeno il bottino a casa l'ho portato.

Mi chiedo se siamo proprio dei cretini a spendere tanto per la qualità quando invece un ocularetto Cinese da €50,00 ( a utente finale ) fa miracoli! :shock:

Per finire convengo con te sull'abitudine dell'osservazione.
Eravamo appunto in montagna durante una trasferta e la visione di Saturno per un Astrofotografo fu deludente, perchè? Perchè si aspettava al primo colpo d'occhio di vedere gli stessi dettagli di una fotografia senza attendere la capacità di memorizzazione che si acquisisce col tempo.

Per quanto concerne la disparità dei 600X tra un C11 e un C14 francamente non l'ho capita anzi sarebbero a favore del diametro più grande, però ancora non ho afferrato cosa vede Curiosity su giove durante le sue sessioni di osservazione ed il perchè sente necessariamente bisogno di portare oltre limite il suo strumento, mera curiosità o scentifica necessità?

Ciao
Curiosity
Buon utente
Messaggi: 52
Iscritto il: 07/10/2012, 16:15

Re: C14 vs Quale TELESCOPIO?

Messaggio da Curiosity »

Ciao Pier,
Ti rispondo che è questione di gusti. A 0,5x per mm di apertura c'è già tutta l'informazione che il telescopio di quell'apertura può fornire. quindi nel tuo caso con il C9,25 osservando a 117x avrai un'immagine molto piccola, molto luminosa e molto piacevole. A 1x per mm di apertura si ha una migliore leggibilità dei dettagli più deboli a scapito di una diminuzione della luminosità. Quindi si può osservare nel C 9,25 a 235x . Salendo con gli ingrandimenti e compatibilmente con il seeing la leggibilità dei dettagli più fini aumenta, e l'immagine diventa via via più buia. Il limite superiore è la piacevolezza dell'immagine, che è del tutto soggettiva.
Nel caso però della separazione delle stelle doppie o triple strette o del risolvimento di ammassi globulari è indispensabile salire con gli ingrandimenti anche oltre i 2x per mm. di apertura, quindi per il C9,25 anche oltre i 470x. Naturalmente tutto è condizionato anche dalla qualità degli oculari usati.
Avatar utente
piergiovanni
Amministratore
Messaggi: 9918
Iscritto il: 13/09/2011, 22:01
Località: Valganna
Contatta:

Re: R: C14 vs Quale TELESCOPIO?

Messaggio da piergiovanni »

Ciao Curiosity..a quanti ingrandimenti osservi Giove con il c11hd?

Inviato dal mio GT-I9100 con Tapatalk 2
Piergiovanni Salimbeni - tester e giornalista
Canale Youtube https://www.youtube.com/c/binomania/?sub_confirmation=1

Siti Web
Binomania.it-Recensioni di binocoli, spotting scope, telescopi astronomici e altro ancora
https://www.binomania.it

Termicienotturn.it-Recensioni di strumenti ottici e digitali per la visione notturna
https://www.termicienotturni.it
Avatar utente
vale75
Buon utente
Messaggi: 766
Iscritto il: 07/05/2012, 18:56

Re: C14 vs Quale TELESCOPIO?

Messaggio da vale75 »

questo e' il mio giove dell'altra sera con l'ariete 450mm.
Ho sparato a 570x, ma potevo stare tranquillamente a 405x in bino che erano sufficienti per tutto, tranne che per ganimede.
Col C9,25 osservo a 230x, ma la differenza e' abissale anche usando il 450mm al minimo ingrandimento di 246x..
Per le stelle doppie (scusatemi, ma quasi insignificanti per me), si puo' di certo usare il doppio del diametro, ma sui pianeti come giove sarebbero sicuramente esagerati.). Ingrandimento risolvente e' di solito uguale al diametro dell'obiettivo in mm e il massimo e' il doppio per i riflettori.

Giove 25-10-12.

Dopo circa un anno dal miglior giove della mia carriera, la situazione si e’ ripetuta stanotte.
Metto fuori l’Ariete 450 al tramonto in una nottata che si preannuncia umidissima, ma dal seeing strepitoso.
Verso le 22 (del 24) viene a farmi compagnia, il mio amico nicola con anche l’intento di testare per la prima volta il suo nuovo dobson da 400mm.
Nell’ingombro del cage del secondario del mio Ariete 450, ci sta tutto il suo 400. Una struttura davvero minimale e comoda da montare.
Iniziamo subito con lo star test del suo nuovo telescopio (denominato milka telescope, per via del color lilla), prima con oculari singoli, poi con la sua e la mia binoculare.
Nonostante l’acclimatamento ancora abbondantemente in corso, gli specchi gso-orion hanno mostrato un buon star test, con anelli abbastanza nitidi e giusto un po’ piu’ scuri al centro in extrafocale. Il mio era migliore ma non in maniera cosi marcata.
Dopo una breve collimazione partiamo per la luna osservata a tutti gli ingrandimenti sia in mono che in bino, fino ai miei soliti 570x (denk+big barlow+Go12.5).
Le case e i capannoni lungo la linea visuale hanno penalizzato un po’ il seeing locale, ma si sono mostrati 5 craterini dentro plato , copernico imponente e contrasti mozzafiato lungo il terminatore.
Nicola ha subito notato come il suo nuovo 400, mostri varie tonalita’ di colore sul suolo lunare, cosa in cui il C8” faticava parecchio.
Dopo una fugace osservazione di giove a 324x ancora basso, verso mezzanotte, il mio compare ha deciso di smontare, mentre per me la vera serata osservativa doveva ancora iniziare.
All’1.15 ventole per lo strato limite accese, collimazione perfetta e specchio in temperatura quasi perfetta.
Inizio puntando il gigante con i soliti 324x per poi passare immediatamente visto il seeing, a 405x.
Le bande si mostrano gia’ molto ricche di dettagli, con ovalini, insenature , festoni, compresi tutti i “riccioli” color panna visibili nelle fotografie.
Intanto vedo sopraggiungere l’ombra di Io che dalla penombra del pianeta sale fino a diventare un vero e proprio mini buco nero ,con un contrasto colori-nero, spettacolare.
Piu’ tardi anche il transito, con il dischettino che ,grazie alla visione binoculare, appare quasi in rilievo sull’atmosfera del gigante.
Dall’1.45 alle 2.45 (dopo una passata di phon sul secondario appannato) decido di mettere il motore al massimo, ossia i 570x. Un giove quasi immobile, con bordi taglienti e colori ancora abbastanza vivi (nonostante la pupilla d’uscita inferiore a 0,8mm e leggera foschia).
Nei momenti di “congelamento” del seeing, il pianeta sembrava letteralmente esplodere in risoluzione e microdettagli ovunque: sulle bande schiumose, nelle zone equatoriali e polari.
Decido di alternare le mie attenzioni sia su giove che sui satelliti medicei che essendo tutti e 4 visibili hanno mostrato tutta la loro fisionomia ,letteralmente come pianeti attorno alla propria stella.
Il piccolo Io e relativa ombra ormai in transito su disco ,poi il grosso ganimede a ovest che oltre ad un colore piu’ marroncino ha mostrato per qualche istante lievissime differenze di colore sulla superficie , mentre callisto ha mostrato ,oltre ad un diametro inferiore ,un albedo decisamente piu’ scuro e una colorazione molto piu’ uniforme. Europa nei pressi di callisto , non mostrava nessun dettaglio, ma solo il suo diametro decisamente inferiore e una superficie piu’ chiara.
Alle 2.45 decido di smontare in quanto il sonno cominciava a farsi sentire e il dobson ormai era completamente inzuppato d’umidita’.
Stasera (nebbia e seeing permettendo) si riparte, con la macchia rossa che stavolta dovrebbe mostrarsi in tutta la propria maestosita’ e colore inglobata nella banda equatoriale sud.
Un’osservazione memorabile, di quelle che restano impresse a vita nella mente, come quella di saturno, marte e luna durante la serata nei giardini del planetario di ravenna ad aprile , in cui la gente ha veramente toccato con mano, i nostri compagni di viaggio nel sistema solare.
Ribadisco come nell’osservazione ad alta risoluzione, la binoculare denkmeier, sia stato il migliore acquisto che potessi fare. L’uso di entrambi gli occhi poi fa si che la sensazione di navigare nello spazio di fronte a luna e pianeti, diventi realta’. (e 570x in binoculare sono enormemente piu’ appaganti e riposanti che 810x in monovisione che usavo prima per saturno, luna e osservazioni al limite della risoluzione del telescopio).
Clear skies!!!
contedracula

Re: C14 vs Quale TELESCOPIO?

Messaggio da contedracula »

Ciao Vale puoi darmi alcuni riferimenti per capire le condizioni della serata:

Location precisa
Altezza
Pressione
Tasso di Umidità
Velocità e soprattutto direzione del vento

E' una pratica che sto cercando di chiedere a tutti coloro che fanno osservazione per stabilire in una determinata zona che seeing medio c'è ma confrontato alle condizioni climatiche ovviamente

Ciao

P.S. Che oculari hai usato?
Avatar utente
vale75
Buon utente
Messaggi: 766
Iscritto il: 07/05/2012, 18:56

Re: C14 vs Quale TELESCOPIO?

Messaggio da vale75 »

Russi (ravenna), nel prato dietro casa mia, case distanti circa 50metri.
Umidita' esagerata quasi 100%, leggera foschia , pianeta quasi allo zenit, specchio stabilizzato quasi perfettamente, con ventole per lo strato limite accese ad intermittenza.
Ariete 450mm F/4,5, con feather touch, binoculare denkemeir standard con coppia di Go12.5 usata sia con il suo correttore sia con la big barlow televue.

Per il resto nient'altro di particolare.
Ciao.
VALE
contedracula

Re: C14 vs Quale TELESCOPIO?

Messaggio da contedracula »

Ok Grazie delle info la zona è particolarmente calma da vento perciò temo che non ce ne fosse, mi confermerai poi se ti va.

Interessante la tua considerazione in merito alla questione specchio C9.25 vs C11 però poichè mi par di capire che fosse divenuta confusa per te la discussione del topic invece cosa ne pensi dei quesiti che ho posto in merito allle considerazioni dell'autore del test? Pare qualcuno già abbia sentenziato come " errato " ( ovviamente prevedibile la cosa )

Ciao
Avatar utente
-SPECOLA->
Buon utente
Messaggi: 9459
Iscritto il: 16/09/2011, 19:26
Contatta:

Re: A quanti ingrandimenti osservare

Messaggio da -SPECOLA-> »

Dipende tutto da come si è abituati ad osservare.
Io personalmente, solitamente trovo confortevoli ingrandimenti da 150 a 200; posso benissimo anche superarli però, se lo strumento e la serata me lo consentono.
E' tutto relativo; per esempio Giove al KONUS RIGEL 80/1200 lo osservo con soddisfazione anche a 133X.
Nell'acromatico 152/1216, a 133x Giove è "abbagliante" IMHO.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Curiosity
Buon utente
Messaggi: 52
Iscritto il: 07/10/2012, 16:15

Re: A quanti ingrandimenti osservare

Messaggio da Curiosity »

:thumbdown: Sono sempre più perplesso. Nella pagina principale mi è stata attribuita la paternità di questa discussione che invece è di Contedracula (è la seconda volta che succede). Boh.. naturalmente moderatori e amministratori possono fare quello che vogliono, io sono ospite, però questa politica di spezzettare le discussioni aprendone nuove crea solo confusione. Già è difficile seguire tutta una discussione, per via dei vari OT, ma così proprio non riesco..non sarebbe meglio eliminare i messaggi OT mantenendo integre le discussioni?
Avatar utente
Acronauta
Buon utente
Messaggi: 6898
Iscritto il: 14/09/2011, 13:03
Località: Mediolanum
Contatta:

Re: A quanti ingrandimenti osservare

Messaggio da Acronauta »

L'ingrandimento risolvente è per convenzione pari al raggio dell'obiettivo in millimetri, ossia l'ingrandimento corrispondente a una pupilla d'uscita di 2 mm. Una definizione meno convenzionale fornisce invece una pupilla d'uscita di 1.5 mm, cioé un ingrandimento un po' superiore.
Avatar utente
vale75
Buon utente
Messaggi: 766
Iscritto il: 07/05/2012, 18:56

Re: A quanti ingrandimenti osservare

Messaggio da vale75 »

Vento assente e classica serata fosca e umidissima da pianura padana in cui si fa fatica a vedere pure la polare. La pressione non ho idea di quanto potesse essere,ma era gia’ diversi giorni di alta pressione stile anticiclone delle azzorre.
Non ho mai guardato in un C11 (solo in un meade 10”), ma sono sicuro che la differenza col C9,25 come il mio non mi sconvolgerebbe ,in quanto la differenza di risoluzione non e’ abissale.
Lo specchio del C11 ha la stessa identica focale del C9.25 (circa 560mm).
Da qui il famoso discorso del rapporto focale del primario del C9,25 di 2,4x e conseguente moltiplicazione del secondario (e delle aberrazioni )di 4x, anziche’ i classici 2x e 5x.
Io sono anche quello che lo ha messo nel frigor (3 volte in tutto) e effettivamente la resa del catadiottrico quelle sere era molto superiore , con stelline piu’ puntiformi e star test piu’ definito, anche se non arrivava a quello dell’ariete.
470x per il C9,25 e 560x per il C11 sono proprio il limite massimo utilizzabile solo per le stelle doppie e forse per la luna nelle migliori serate, ma per i pianeti non ho trovato proprio MAI nessun vantaggio (usando il pentax xw 5 ,che proprio un fondo di bicchiere non e’). E quello che dicono alla celestron poco importa, loro devono solo vendere e un telescopio con scritto 1000x fa piu’ gola (come la carta della cioccolata) che un altro uguale con scritto 500x.
Poi con l’acquisto della binoculare la fame di ingrandimenti e’ notevolmente calata , sia perche’ la sensazione e’ sempre di un buon 20-25% in piu’, sia perche’ essendo rilassati al massimo, e’ piu’ facile cogliere i dettagli senza forzare gli ingrandimenti e l’abbagliamento che tende a “sovraesporre e bruciare” il pianeta cala in modo drastico.
Prima devo ammettere che era molto piu’ difficile cogliere i dettagli sul catadiottrico soprattutto su giove. Quello che vedevo nel C9 nelle serate migliori con 1 occhio solo ,con nagler 9 type6 e prima con lv9 (oculari cosi cosi per i pianeti), l’ ho rivisto molte altre volte anche in serate medio-buone con la binoculare e i 2 ortoscopici 12,5.
Con il 450x stessa cosa, gli 810x dell’ xw5+barlow che usavo su saturno per esagerare, li ho sostituiti con i 570x massimi in binoculare che rendono molto meglio in tutto e per tutto.
L’unico consiglio che potrei darti (oltre a mettere il C14 nel frigo come prova del 9 della stabilizzazione termica) e provare una binoculare , tanto va fuoco tranquillamente, per vedere se i dettagli saltano fuori eliminando l’abbagliamento da parte del pianeta che si ha usando un oculare singolo.
Per quanto riguarda la fotografia, non posso darti nessun aiuto, sono nella piu’ totale ignoranza.
Ciao!!!!
Valentino.
Avatar utente
Acronauta
Buon utente
Messaggi: 6898
Iscritto il: 14/09/2011, 13:03
Località: Mediolanum
Contatta:

Re: A quanti ingrandimenti osservare

Messaggio da Acronauta »

piergiovanni ha scritto:Federico (Vega) si è abituato ad osservare ad ingrandimenti bassi e spesso rimango stupito, quando osserviamo insieme di quanti dettagli è in grado di vedere ugualmente.
beh sì, l'acuità visiva è diversa da osservatore a osservatore, non tutti hanno bisogno dello stesso ingrandimento per vedere gli stessi dettagli. L'interpretazione di un'immagine telescopica è un processo cognitivo, ci sono in gioco molti fattori. Col tempo ho notato di avere bisogno di ingrandimenti maggiori rispetto a quelli che usavo un tempo, penso che sia una conseguenza naturale dell'invecchiamento. La settimana scorsa mi sono messo a rileggere i miei appunti di quasi vent'anni fa, è incredibile la quantità di dettagli gioviani che descrivevo all'oculare del rifrattore da 10 cm in visione monoculare, non so se oggi sarei in grado di replicare quelle osservazioni con un diametro così piccolo.
Avatar utente
Ivano Dal Prete
Buon utente
Messaggi: 1822
Iscritto il: 12/03/2012, 17:19
Località: New Haven, CT (USA)

Re: A quanti ingrandimenti osservare

Messaggio da Ivano Dal Prete »

Raf584 ha scritto: La settimana scorsa mi sono messo a rileggere i miei appunti di quasi vent'anni fa, è incredibile la quantità di dettagli gioviani che descrivevo all'oculare del rifrattore da 10 cm in visione monoculare, non so se oggi sarei in grado di replicare quelle osservazioni con un diametro così piccolo.
Ahime', capita anche al sottoscritto specialmente con gli appunti di Giove... Pero' fino al 2002-2003 avevo una vita piu' stabile e osservavo molto piu' spesso, anche questo conta.

Comunque, con il newton da 20cm 240-360x. Ho sempre considerato 180x il minimo indispensabile per un lavoro serio (ma proprio il minimo). Con seeing ottimo valeva la pena arrivare a circa 500x con Marte e Saturno, su Giove no.

Con il rifrattore da 10", normalmente 335x. Mi e' capitato di usare con profitto 600x su Saturno e anche Giove per verificare dettagli molto fini ma ben contrastati.

Ivano
Contra negantes principia alicuius scientiae non sit disputandum in illa scientia
("Non si deve disputare di cose pertinenti ad una scienza, contro chi ne nega i principi").

Dante Alighieri, Questio de aqua et terra
rigel
Buon utente
Messaggi: 879
Iscritto il: 31/08/2012, 13:44

Re: A quanti ingrandimenti osservare

Messaggio da rigel »

Con dati molto di base potrei dire:
da 150 a 250x su dobson autocostruito 10" f/6
da 200 a 300x su Meade SC12"

Poi, come dice Raf, l'acuità visiva, la capacità di discernere particolari minimi etc dipendono molto da individuo a individuo.....

Personalmente tutti i miei Credo religiosi sono crollati dopo poche nottate osservative su Marte di fianco a Paolo Tanga...mentre io vedevo un insignificante pallino giallo-arancione Lui vedeva tempeste di sabbia nella SyrtisMajor (confermate nei giorni successivi sui siti Nasa)..... :cry: :cry: :cry:
Avatar utente
Ivano Dal Prete
Buon utente
Messaggi: 1822
Iscritto il: 12/03/2012, 17:19
Località: New Haven, CT (USA)

Re: A quanti ingrandimenti osservare

Messaggio da Ivano Dal Prete »

rigel ha scritto:Con dati molto di base potrei dire:
da 150 a 250x su dobson autocostruito 10" f/6
da 200 a 300x su Meade SC12"

Poi, come dice Raf, l'acuità visiva, la capacità di discernere particolari minimi etc dipendono molto da individuo a individuo.....

Personalmente tutti i miei Credo religiosi sono crollati dopo poche nottate osservative su Marte di fianco a Paolo Tanga...mentre io vedevo un insignificante pallino giallo-arancione Lui vedeva tempeste di sabbia nella SyrtisMajor (confermate nei giorni successivi sui siti Nasa)..... :cry: :cry: :cry:
Ah, ma qui non e' questione di acuita' visiva, si tratta di esperienza e "manico". La fisiologia dell'occhio e' quella che e' a seconda dell'individuo, dell'eta' ecc., poco si puo' fare (pure allo Schiapa che apposta non beveva e non fumava e' andato a ramengo l'occhio preferito). L'addestramento a vedere dettagli planetari e' altra cosa e non andrebbero confuse.

Ivano
Contra negantes principia alicuius scientiae non sit disputandum in illa scientia
("Non si deve disputare di cose pertinenti ad una scienza, contro chi ne nega i principi").

Dante Alighieri, Questio de aqua et terra
rigel
Buon utente
Messaggi: 879
Iscritto il: 31/08/2012, 13:44

Re: A quanti ingrandimenti osservare

Messaggio da rigel »

Si si.....ma io intendevo proprio questo con "la capacità di discernere i particolari".....io sono un individuo e Paolo tutt'altro individuo e tutt'altro "manico".....soprattutto su Marte, suo oggetto prediletto... :D :D
Avatar utente
Acronauta
Buon utente
Messaggi: 6898
Iscritto il: 14/09/2011, 13:03
Località: Mediolanum
Contatta:

Re: R: A quanti ingrandimenti osservare

Messaggio da Acronauta »

Ivano ha assolutamente ragione. Quando riprendi a osservare un pianeta dopo una pausa - questo accade tipicamente con Giove ma soprattutto con Marte - occorre qualche settimana di osservazione per recuperare completamente la facoltà di discernere dettagli difficili, ogni volta è necessario questo breve periodo di allenamento anche perchè l'aspetto dei pianeti è mutevole e ogni volta bisogna imparare a distinguere ciò che il pianeta ci sta presentando in quello specifico momento.

Per lo stesso motivo chi osserva i pianeti molto saltuariamente vede certamente meno dettagli di quelli che il telescopio è effettivamente in grado di mostrargli.

Inviato dal mio GT-I9000 con Tapatalk 2
Avatar utente
Dob
Buon utente
Messaggi: 468
Iscritto il: 21/05/2012, 16:12

Re: A quanti ingrandimenti osservare

Messaggio da Dob »

L'ingrandimento ottimale su Giove è questione di gusti. Secondo me, per diametri da 20 a 40 cm l'ingrandimento ottimale è quello che permette una pupilla di uscita di circa 1 mm e quindi ingrandimenti pari al diametro in mm (un po' di più intorno all'estremo inferiore e un po' di meno nell'estremo superiore dell'intervallo)
Il che , ovviamente, non significa che non si possa ingrandire di più.....

Col dobson da 45cm mi piace quindi usare 300/380x con seeing buono, sempre su Giove, per la massima nitidezza.
Marte e Saturno , invece (oltre ovviamente alla Luna), reggono senza problemi di nitidezza i 540x che è il mio "alto" ingrandimento preferito. Sicuramente , con ottimo seeing, su questi due pianeti si potrebbe ingrandire un po' di più sempre mantenendo la massima nitidezza o quasi ma qui il problema diventa avere gli oculari ben scalati che non sempre si hanno ad es. nel mio caso ho un gradino perchè da 540x passo a 760x, mi ci vorrebbe una combinazione che mi desse sui 600/650x .... .
Non sono tanto d'accordo con l'usare ingrandimenti relativamente bassi perchè "bastano" per il cosiddetto potere risolvente.
Ad es. questa è una osservazione di Marte in cui i 540x col 45cm mostravano nettamente di più di 270x (sia col 45 che con un altro dobson da 17 cm di cui avvevo parlato in un altro 3D) per esempio il sottile filo scuro che univa il piccolo occhio di Thithonius Lacus al continente era disegnato a 540x ma molto difficile (al mio occhio) a 270x:

http://forum.astrofili.org/viewtopic.php?f=9&t=46337
Avatar utente
piergiovanni
Amministratore
Messaggi: 9918
Iscritto il: 13/09/2011, 22:01
Località: Valganna
Contatta:

Re: A quanti ingrandimenti osservare

Messaggio da piergiovanni »

Ciao Dob, hai ragione quando dici che spesso è utile usare ingrandimenti maggiori a quelli della formula classica per percepire dettagli
Oltretutto Giove con telescopi di un certo diametro a bassi ingrandimenti "affoga i dettagli nella luce"
per tali motivi vi sono tre opzioni
1) ingrandire se il seeing lo permette
2) filtrare con filtro ND
3) usare il visore binoculare..

Io attualmente uso la terza opzione..ormai, per me, la visione planetaria senza visore è impensabile..
Piergiovanni Salimbeni - tester e giornalista
Canale Youtube https://www.youtube.com/c/binomania/?sub_confirmation=1

Siti Web
Binomania.it-Recensioni di binocoli, spotting scope, telescopi astronomici e altro ancora
https://www.binomania.it

Termicienotturn.it-Recensioni di strumenti ottici e digitali per la visione notturna
https://www.termicienotturni.it
Avatar utente
-SPECOLA->
Buon utente
Messaggi: 9459
Iscritto il: 16/09/2011, 19:26
Contatta:

Re: A quanti ingrandimenti osservare

Messaggio da -SPECOLA-> »

E' una questione meramente soggettiva; ognuno ha il suo modo.
Non esiste uno standard; almeno per ora.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Avatar utente
Re Vega
Buon utente
Messaggi: 865
Iscritto il: 15/09/2011, 10:50
Località: varese

Re: A quanti ingrandimenti osservare

Messaggio da Re Vega »

Concordo; dipende anche da cosa cerchi da una osservazione; se l'approccio è diciamo scientifico, cerchi/misuri/segui/registri/confronti fenomeni atmosferici e/o micro dettagli allora, il più delle volte l'ingrandimento elevato è d'aiuto; se diversamente ti vuoi godere una bella veduta del pianeta per le sensazioni che ti trasmette e cerchi la bellezza dell'immagine da contemplare allora secondo me conviene stare un po' abbottonati; alti ingrandimenti pregiudicano secondo me la panoramicità della veduta, con Giove ad esempio non si riuscirebbero a tenere in campo i satelliti; tra i vantaggi che sono solito notare nell'osservare ad ingrandimenti moderati vi sono la minor fastidiosità della turbolenza, delle vibrazioni del setup, la maggior pupilla attraverso cui osservare che conferisce maggior comodità e soprattutto limita la percezione dei floaters oculari, meno A.C. la dove ve ne fosse, miglioramento nel tempo dell'acuità visiva grazie all'effetto allenamento e la piacevole sensazione di trovarsi davanti un vero e proprio gigante quando si passa ad ingrandimenti maggiori. Il mio ingrandimento preferito su Giove è di 180X, ma se il seeing non è più che buono non esito a scendere a 150X.
Con quest'ultimo ingrandimento, insieme a Pier, lo scorso autunno ho avvistato su Giove un micro spot piuttosto difficile.

Fede
Strumenti:
Zeiss AS 150 f/15 e D&G 152 f/15 (intubazione Fumagalli); Taka FS128; S.W. 120ED; Pentax 75 EDHF
Set oculari Zeiss Abbe I; TMB supermono 6 e 8 mm; Taka LE 5 mm e Abbe 12,5 mm; Barlow Zeiss 2x
Fujinon 7x50 Mariner; Zeiss Dodecarem.

“Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone oppresse e amare quelle che opprimono.” - Malcom X. 
Avatar utente
piergiovanni
Amministratore
Messaggi: 9918
Iscritto il: 13/09/2011, 22:01
Località: Valganna
Contatta:

Re: A quanti ingrandimenti osservare

Messaggio da piergiovanni »

Ciao, si ricordo benissimo il microspot..ne parlammo anche sul forum..
viewtopic.php?f=44&t=197&p=936&hilit=micro+spot#p936

Io ho diminuito ancora di più gli ingrandimenti su Giove da quando uso il visore binoculare
Piergiovanni Salimbeni - tester e giornalista
Canale Youtube https://www.youtube.com/c/binomania/?sub_confirmation=1

Siti Web
Binomania.it-Recensioni di binocoli, spotting scope, telescopi astronomici e altro ancora
https://www.binomania.it

Termicienotturn.it-Recensioni di strumenti ottici e digitali per la visione notturna
https://www.termicienotturni.it
contedracula

Re: A quanti ingrandimenti osservare

Messaggio da contedracula »

Re Vega ha scritto:Il mio ingrandimento preferito su Giove è di 180X, ma se il seeing non è più che buono non esito a scendere a 150X.
Con quest'ultimo ingrandimento, insieme a Pier, lo scorso autunno ho avvistato su Giove un micro spot piuttosto difficile.

Fede

:shock: :shock: :shock: :shock: Adesso sarai nominato dal DDK ( Dobson Diameter Klan ) il Mr. 180x ! :mrgreen:

Ciao
Avatar utente
-SPECOLA->
Buon utente
Messaggi: 9459
Iscritto il: 16/09/2011, 19:26
Contatta:

Re: A quanti ingrandimenti osservare

Messaggio da -SPECOLA-> »

Effettivamente guardando con due occhi, la visione è più naturale.
Io comunque ormai sono abituato ad osservare in visione mono oculare e la cosa non mi da fastidio anche così.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
contedracula

Re: A quanti ingrandimenti osservare

Messaggio da contedracula »

In binoculare all'inizio dopo anni di Mono ho atteso del tempo prima di abituarmi ma dopo realmente è un piacere.

E' sia necessario però fare molta attenzione alla collimazione della torretta ( quando possibile ) e di tutto il treno ottico altrimenti anzichè migliorare potrebbe peggiorare la visione.

Ciao
Angelo Cutolo

Re: A quanti ingrandimenti osservare

Messaggio da Angelo Cutolo »

Riporto gli ingrandimenti tipici da me usati in condizioni di seeing tipico (quindi escluse quelle definite "fetente" e "miracolo") dai diversi strumenti, ovviamente questo sono gli ingrandimenti che io trovo a me piu confacenti.

Venere e Mercurio:
- col Barile a circa 180x di "giorno" senza filtri altrimenti sparano troppo, con i filtri osservo anche quando è piu scuro agli stessi "per";
- con l'Obice a 150x Venere e con i filtri rosso e blu Baader, Mercurio non l'ho ancora osservato;
- col Nano a circa 160x e per Venere anche col buio, però in queste condizioni non da mai il massimo salvo l'uso con filtri (i soliti blu e rosso).

Marte e Saturno:
- col Barile a circa 370x (in zona opposizione 420x mediamente);
- con l'Obice a 206x il massimo ingrandimento di cui dispongo, Marte non l'ho ancora osservato;
- col Nano a circa 190x (in alcuni casi eccezionali 240x raramente).

Giove:
- col Barile a circa 330x;
- con l'Obice a 206x il massimo ingrandimento di cui dispongo;
- col Nano a circa 170/175x il Nagler zoom è a metà tra gli "stop" presenti a 3 e 2,5 mm, max 190x.

Urano e Nettuno:
- col Barile a circa 250x osservati (visti i colori) raramente piu per sfizio che per reale interesse;
- con l'Obice mai osservati;
- col Nano a circa 240x il massimo col Nagler zoom ma giusto per provare ad intuirne i dischi.
Avatar utente
Re Vega
Buon utente
Messaggi: 865
Iscritto il: 15/09/2011, 10:50
Località: varese

Re: A quanti ingrandimenti osservare

Messaggio da Re Vega »

Faccio mie le considerazioni di seguito estrapolate da questa bella comparativa
http://www.cloudynights.com/item.php?item_id=506

"There was a long discussion of whether we had used adequate magnification. Our observations of Jupiter were for the most part at 125x to 175x, and several readers of the original report independently wondered whether we should have used more. We all certainly had plenty of higher magnifications available, both via shorter focal-length eyepieces and via Barlow lenses, and though several of us tried it-I had my Meade 127 ED up to 285x briefly, and Dave North used 200x on his Takahashi FS 128 for a while-we each independently settled on some magnification in the range stated. Communications from several of the observers (but not all chose to report) stated that (a) seeing was indeed very good, (b) the magnifications ultimately selected showed more detail on Jupiter than did higher ones, and (3) the problem seemed to be that higher magnification reduced the apparent brightness of some low-contrast features, so much as to make them more difficult to see"

Fede
Ultima modifica di Re Vega il 29/10/2012, 21:15, modificato 1 volta in totale.
Strumenti:
Zeiss AS 150 f/15 e D&G 152 f/15 (intubazione Fumagalli); Taka FS128; S.W. 120ED; Pentax 75 EDHF
Set oculari Zeiss Abbe I; TMB supermono 6 e 8 mm; Taka LE 5 mm e Abbe 12,5 mm; Barlow Zeiss 2x
Fujinon 7x50 Mariner; Zeiss Dodecarem.

“Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone oppresse e amare quelle che opprimono.” - Malcom X. 
Avatar utente
piergiovanni
Amministratore
Messaggi: 9918
Iscritto il: 13/09/2011, 22:01
Località: Valganna
Contatta:

Re: A quanti ingrandimenti osservare

Messaggio da piergiovanni »

Vado un filo off topic ma questo è anche il motivo per cui, ad esempio, gli ingegneri Kowa non vogliono superare i 60X con i loro spotting scope da 88mm. Mi hanno personalmente confermato che ci sarebbero più lati negativi che positivi, luminosità e nitidezza in asse compresi..Se poi ci mettiamo anche il fattore "turbolenza diurna" il quadretto è completo..almeno per ciò che mi riguarda.
Pier
Piergiovanni Salimbeni - tester e giornalista
Canale Youtube https://www.youtube.com/c/binomania/?sub_confirmation=1

Siti Web
Binomania.it-Recensioni di binocoli, spotting scope, telescopi astronomici e altro ancora
https://www.binomania.it

Termicienotturn.it-Recensioni di strumenti ottici e digitali per la visione notturna
https://www.termicienotturni.it
Avatar utente
Re Vega
Buon utente
Messaggi: 865
Iscritto il: 15/09/2011, 10:50
Località: varese

Re: A quanti ingrandimenti osservare

Messaggio da Re Vega »

La mia buona compagnia non si esaurisce con le considerazioni dell'autore della review a cui mi riferivo prima; leggendo Jupiter and how to ...... ho piacevolmente constatato che anche l'autore (McAnally) nell'osservare Giove sta piuttosto abbottonato con gli ingrandimenti.

"Beginners often attempt to use too much magnification when observing Jupiter, thinking bigger is better. Experienced observers find his not to be true. Althought Jupiter is large and bright, it does not tolerate high magnification well - the image tends to go soft quickly.........I rarely use more than 200X when observing Jupiter, even on nights of very steady seeing (Celestar 8)"

Fede
Strumenti:
Zeiss AS 150 f/15 e D&G 152 f/15 (intubazione Fumagalli); Taka FS128; S.W. 120ED; Pentax 75 EDHF
Set oculari Zeiss Abbe I; TMB supermono 6 e 8 mm; Taka LE 5 mm e Abbe 12,5 mm; Barlow Zeiss 2x
Fujinon 7x50 Mariner; Zeiss Dodecarem.

“Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone oppresse e amare quelle che opprimono.” - Malcom X. 
Avatar utente
piergiovanni
Amministratore
Messaggi: 9918
Iscritto il: 13/09/2011, 22:01
Località: Valganna
Contatta:

Re: A quanti ingrandimenti osservare

Messaggio da piergiovanni »

Ciao, si anche per me i 200X sono un valore perfetto per Giove, al massimo filtro con gli ND
Pier
Piergiovanni Salimbeni - tester e giornalista
Canale Youtube https://www.youtube.com/c/binomania/?sub_confirmation=1

Siti Web
Binomania.it-Recensioni di binocoli, spotting scope, telescopi astronomici e altro ancora
https://www.binomania.it

Termicienotturn.it-Recensioni di strumenti ottici e digitali per la visione notturna
https://www.termicienotturni.it
Avatar utente
Dob
Buon utente
Messaggi: 468
Iscritto il: 21/05/2012, 16:12

Re: A quanti ingrandimenti osservare

Messaggio da Dob »

@Re Vega. Infatti gli ultimi due esempi che hai citato si riferiscono a pupille di uscita intorno al mm
Avatar utente
Acronauta
Buon utente
Messaggi: 6898
Iscritto il: 14/09/2011, 13:03
Località: Mediolanum
Contatta:

Re: R: A quanti ingrandimenti osservare

Messaggio da Acronauta »

Non c'è una regola, di norma si usa una pupilla d'uscita compresa tra 0.5 e 1 mm ma poi bisogna adattarsi al soggetto e alle condizioni di osservazione. Seeing a parte ci sono pianeti che reggono bene ingrandimenti alti (Marte) e anche altissimi (Saturno) mentre con Giove (e soprattutto Venere) bisogna essere più cauti.

Inviato dal mio GT-I9000 con Tapatalk 2
Rispondi

Torna a “Osservazione e fotografia astronomica”