C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti
Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti
mmm.
io li ho avuti un po' tutti gli strumenti che citate (con l'esclusione dei 260 e 330 vixen di cui quindi non posso parlare).
I Mewlon ho avuto la fortuna di averli tutti e tre "piccoli" (il 180 - 210 - 250) di cui il 210 e 250 in contemporanea e li ho messi fianco a fianco più volte.
Idem dicasi per il C11, il c9e1/4.
Io direi che, da quanto ho visto, il mewlon 210 è il peggiore della serie dei Mewlon.
Il 250 è un bellissimo strumento di altissime prestazioni. Però l'ho venduto poiché, a mio avviso, non era santamente ciò che cercavo.
Francamente ho sempre visto meglio nel mewlon 210 rispetto al c9, ma c'è anche da dire che il mewlon, per rendere bene, deve essere davvero ben collimato. Una lieve scollimazione (lieve lieve) peggiora molto l'immagine al fuoco.
Detto questo mi piacciono tantissimo i mewlon: il mio preferisti è e resta però il 180. Ritengo sia, in assoluto, il meglio riuscito. Il 250 è una macchina migliore (focus elettrico sul secondario: cosa fantastica!) però costa davvero tanto. Il 180 (peccato non lo producano più) è una scelta più "ponderata".
Il 210 è fratello del CN212 (che ho avuto) e non mi ha mai entusiasmato sul planetario (mentre invece è davvero molto bello sul deep sky e sugli ammassi stellari).
A suo vantaggio rispetto agli S-C classici, a parte il fatto di andare in temperatura prima, è la maggiore neutralità dei bianchi. Nel mewlon sono davvero "crudi" e molto "bianchi". Negli S-C hanno sempre una minima dominante di fondo che a me non piace, dovuta sicuramente alla lastra di schmidt.
Tra un mewlon 250 e un C11 su Giove e Saturno vince il primo, sulle stelle doppie non esiste nemmeno storia, anche se il 250 non è lo strumento principe per questo tipo di osservazione a mio avviso.
Se dovessi riprendere un mewlon NON prenderei il 210 (e francamente un po' mi pento di aver venduto il mio 250 che era davvero bello e comodo da usare).
Io però osservo soprattutto pianeti e stelle doppie, quindi i miei strumenti sono finalizzati a quel tipo di osservazione. Non faccio fotografie, e quindi servono strumenti che vadano bene in campo visuale.
Ciò che non ho amato nei mewlon (ma nemmeno negli S-C) è la loro tendenza a scollimarsi per un nonnulla. Nel cielo profondo lievi imperfezioni nella collimazione si tollerano senza problemi, quando fai "doppie" invece non puoi permettertelo.
Comunque sia non ho mai trovato condizioni tali da sfruttare, su Giove, tutta la potenzialità del mewlon 250, pur godendo di un sito con seeing molte volte decisamente buono. Mi davano di più i rifrattori apo da 15 cm. o quantomeno erano sempre "a posto" e non mi richiedevano correzioni sera per sera.
Ho letto anche io la "discussa prova" oggetto del vostro link.
Francamente ritengo che, per dare un giudizio oggettivo su uno strumento, questo vada testato in molte notti con condizioni diverse e compreso bene cosa si deve fare per farlo rendere al massimo.
Però non la catechizzerei tout court.
Con i Vixen della serie VMC e VISAC non ho mai avuto gran feeling. Ho avuto uno dei primissimi VISAC (il 200/1800) che scontava un notevole abbassamento del contrasto dovuto ai 4 spider molto spessi e alla ostruzione comunque superiore a 0,30/0,35. Lo tenni per un anno circa e poi, anche complici altri strumenti più performanti (vedi il primo INTES MN61 DX) lo vendetti.
Che dire d'altro?
Mah.. quando si acquista Takahashi si ha sempre un bel prodotto, questo è indubbio. SI accetti però, almeno nella serie Mewlon "vecchia" (la nova CR non l'ho mai testata), un certo lavoro di "ottimizzazione" che, purtroppo, va fatto continuamente nel tempo.
Comunque sia: un Mewlon 250 lo ritengo superiore al mio attuale SC 30 cm. ACF sui pianeti.
In ultimo: la storia degli ACF, degli EDGE HD, per osservare i pianeti o le stelle doppie non serve assolutamente a nulla, sia chiaro.
Paolo
io li ho avuti un po' tutti gli strumenti che citate (con l'esclusione dei 260 e 330 vixen di cui quindi non posso parlare).
I Mewlon ho avuto la fortuna di averli tutti e tre "piccoli" (il 180 - 210 - 250) di cui il 210 e 250 in contemporanea e li ho messi fianco a fianco più volte.
Idem dicasi per il C11, il c9e1/4.
Io direi che, da quanto ho visto, il mewlon 210 è il peggiore della serie dei Mewlon.
Il 250 è un bellissimo strumento di altissime prestazioni. Però l'ho venduto poiché, a mio avviso, non era santamente ciò che cercavo.
Francamente ho sempre visto meglio nel mewlon 210 rispetto al c9, ma c'è anche da dire che il mewlon, per rendere bene, deve essere davvero ben collimato. Una lieve scollimazione (lieve lieve) peggiora molto l'immagine al fuoco.
Detto questo mi piacciono tantissimo i mewlon: il mio preferisti è e resta però il 180. Ritengo sia, in assoluto, il meglio riuscito. Il 250 è una macchina migliore (focus elettrico sul secondario: cosa fantastica!) però costa davvero tanto. Il 180 (peccato non lo producano più) è una scelta più "ponderata".
Il 210 è fratello del CN212 (che ho avuto) e non mi ha mai entusiasmato sul planetario (mentre invece è davvero molto bello sul deep sky e sugli ammassi stellari).
A suo vantaggio rispetto agli S-C classici, a parte il fatto di andare in temperatura prima, è la maggiore neutralità dei bianchi. Nel mewlon sono davvero "crudi" e molto "bianchi". Negli S-C hanno sempre una minima dominante di fondo che a me non piace, dovuta sicuramente alla lastra di schmidt.
Tra un mewlon 250 e un C11 su Giove e Saturno vince il primo, sulle stelle doppie non esiste nemmeno storia, anche se il 250 non è lo strumento principe per questo tipo di osservazione a mio avviso.
Se dovessi riprendere un mewlon NON prenderei il 210 (e francamente un po' mi pento di aver venduto il mio 250 che era davvero bello e comodo da usare).
Io però osservo soprattutto pianeti e stelle doppie, quindi i miei strumenti sono finalizzati a quel tipo di osservazione. Non faccio fotografie, e quindi servono strumenti che vadano bene in campo visuale.
Ciò che non ho amato nei mewlon (ma nemmeno negli S-C) è la loro tendenza a scollimarsi per un nonnulla. Nel cielo profondo lievi imperfezioni nella collimazione si tollerano senza problemi, quando fai "doppie" invece non puoi permettertelo.
Comunque sia non ho mai trovato condizioni tali da sfruttare, su Giove, tutta la potenzialità del mewlon 250, pur godendo di un sito con seeing molte volte decisamente buono. Mi davano di più i rifrattori apo da 15 cm. o quantomeno erano sempre "a posto" e non mi richiedevano correzioni sera per sera.
Ho letto anche io la "discussa prova" oggetto del vostro link.
Francamente ritengo che, per dare un giudizio oggettivo su uno strumento, questo vada testato in molte notti con condizioni diverse e compreso bene cosa si deve fare per farlo rendere al massimo.
Però non la catechizzerei tout court.
Con i Vixen della serie VMC e VISAC non ho mai avuto gran feeling. Ho avuto uno dei primissimi VISAC (il 200/1800) che scontava un notevole abbassamento del contrasto dovuto ai 4 spider molto spessi e alla ostruzione comunque superiore a 0,30/0,35. Lo tenni per un anno circa e poi, anche complici altri strumenti più performanti (vedi il primo INTES MN61 DX) lo vendetti.
Che dire d'altro?
Mah.. quando si acquista Takahashi si ha sempre un bel prodotto, questo è indubbio. SI accetti però, almeno nella serie Mewlon "vecchia" (la nova CR non l'ho mai testata), un certo lavoro di "ottimizzazione" che, purtroppo, va fatto continuamente nel tempo.
Comunque sia: un Mewlon 250 lo ritengo superiore al mio attuale SC 30 cm. ACF sui pianeti.
In ultimo: la storia degli ACF, degli EDGE HD, per osservare i pianeti o le stelle doppie non serve assolutamente a nulla, sia chiaro.
Paolo
Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti
Ho diviso l'argomento perché era andato OT, trovate il nuovo a questo link viewtopic.php?f=50&t=2522
Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti
Ciao Pier,non so se ti ricordi sono Ciro,l'ex tecnico di Auriga, se posso darti un consiglio lascia stare il VMC per i pianeti,quoto quanto scritto da Cherubinopiergiovanni ha scritto: Il dubbio ora è VMC 260 o C11?
Pier
Purtroppo lo schema ottico impiegato(che poi è il Klevtsov della TAL ) necessita di spider belli spessi per tenere il peso del secondario con il correttore e per i pianeti è uno schifo.cherubino ha scritto: scontava un notevole abbassamento del contrasto dovuto ai 4 spider molto spessi e alla ostruzione comunque superiore a 0,30/0,35. Paolo
Saluti
- piergiovanni
- Amministratore
- Messaggi: 9920
- Iscritto il: 13/09/2011, 22:01
- Località: Valganna
- Contatta:
Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti
Ciao Ciro, grazie per il tuo intervento.
Pier
Pier
Piergiovanni Salimbeni - tester e giornalista
Canale Youtube https://www.youtube.com/c/binomania/?sub_confirmation=1
Siti Web
Binomania.it-Recensioni di binocoli, spotting scope, telescopi astronomici e altro ancora
https://www.binomania.it
Termicienotturn.it-Recensioni di strumenti ottici e digitali per la visione notturna
https://www.termicienotturni.it
Canale Youtube https://www.youtube.com/c/binomania/?sub_confirmation=1
Siti Web
Binomania.it-Recensioni di binocoli, spotting scope, telescopi astronomici e altro ancora
https://www.binomania.it
Termicienotturn.it-Recensioni di strumenti ottici e digitali per la visione notturna
https://www.termicienotturni.it
Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti
Mi potresti spiegare un po' più in dettaglio questa cosa del 210 come il peggiore?cherubino ha scritto: ...
Io direi che, da quanto ho visto, il mewlon 210 è il peggiore della serie dei Mewlon.
...
Detto questo mi piacciono tantissimo i mewlon: il mio preferisti è e resta però il 180. Ritengo sia, in assoluto, il meglio riuscito. Il 250 è una macchina migliore (focus elettrico sul secondario: cosa fantastica!) però costa davvero tanto. Il 180 (peccato non lo producano più) è una scelta più "ponderata".
Il 210 è fratello del CN212 (che ho avuto) e non mi ha mai entusiasmato sul planetario (mentre invece è davvero molto bello sul deep sky e sugli ammassi stellari).
...
Se dovessi riprendere un mewlon NON prenderei il 210 (e francamente un po' mi pento di aver venduto il mio 250 che era davvero bello e comodo da usare).
...
Anzi, per essere più preciso, capisco bene la differenza con il 250, sia meccanicamente (fuoco elettrico sul secondario, apertura culatta per ventilazione specchio, etc) che otticamente (diametro) quindi su questo non ho dubbi che il 250 sia il migliore, ma rispetto al 180 non colgo bene dove dovrebbe essere diverso, l'unica cosa che mi sovviene è lo spider a 3 razze invece che 4... che non penso giustifichi da sola le tue affermazioni.
Insomma, sono curiosissimo!
TIA,
Massimo.
Mi piace guardare lontano.
Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti
ciao, Massimo.
quando avevo il mewlon 180 lo avevo preso perché, pur avendo anche un FS128 rifrattore, cercavo qualcosa che gli si avvicinasse quanto a pulizia di immagine ma avesse più guadagno luminoso per fare doppie.
Quando lavori dai cieli cittadini è utile avere un po' di luce in più rispetto a un pur ottimo 13 cm. perché ti permette di cogliere meglio la cromia delle compagne secondarie nei sistemi multipli.
Da questo punto di vista il mewlon 180 era un ottimo compagno di osservazioni.
Mi piaceva molto, e anche la focalizzazione era decisamente buona.
Le immagini restavano più belle nel Fs-128 ma il 180 era un buon compendio su alcuni sistemi multipli.
Poi ebbi occasione di prendere, in prova, un CN-212 (che già avevo usato anni prima prestato da un noto astrofilo) e lo usai per qualche sera con molto interesse.
Devi sapere che il CN-212 a me piace tantissimo, in primis per la sua estetica.
A livello cassegrain, però, non lo trovavo superiore al 180 mewlon e così lo restituii al proprietario ringraziandolo di avermelo prestato.
Pochissimi giorni dopo (forse 1/2 settimane) acquistai un mewlon 210 cambiando il 180.
Il nuovo arrivo era, meccanicamente parlando, uguale al CN-212, almeno nella sua parte relativa al secondario. Stessa cella, stesse razze (4 invece di 3), etc..
Aveva più luce del 180, verissimo, ma l'immagine non era altrettanto buona. Forse per via del seeing medio locale. Inoltre tendeva a perdere la collimazione molto più facilmente.
Così lo tenni qualche mese e, nel frattempo, presi anche un mewlon 250. Ritenevo, quando lo acquistai, di avere per le mani la macchina ideale ai miei scopi.
In effetti, la pratica, mi insegnò che il 250 era davvero uno strumento performante.
I dettagli visibili su Giove (ad esempio) non erano molto maggiori rispetto al 210 ma avevo la sensazione che la nitidezza d'immagine fosse lievemente superiore.
Inutile dire che, a differenza del 210 (che palesava un focus shift importante) il 250, grazie al tipo di focheggiatore, ne era praticamente esente. Un filino si notava, ma stiamo parlando di valori assolutamente ininfluenti nell'osservazione planetaria.
Mi ritrovai, quindi, con due mewlon e uno era obiettivamente di troppo. Vendetti così il 210 e tenni il 250. Però mi rendevo conto che l'amount di prestazioni rispetto ai fratelli più piccoli non era così abissale, in compenso lo strumento era più pesante e non riuscivo mai (o quasi) a trovare condizioni tali da poterlo sfruttare al massimo. Inoltre, anch'esso, tendeva a perdere la collimazione ottimale sovente.
Sia detto che, non facendo riprese, potevo valutare solamente la sua fruibilità in campo puramente osservativo.
Le stelle, per quanto ben luminose e molto bianche (in questo i mewlon sono una meraviglia) erano comunque sempre leggermente "flou" se confrontate a quelle visibili in un rifrattore da 5 pollici.
Così capii che le scorciatoie, per quanto era nei miei target, non esistevano. Dovevo trovare un cassegrain con bassa ostruzione (i mewlon stanno a circa 0,34, praticamente come gli S-C classici) oppure riaccettare l'idea che un rifrattore da 6 pollici fosse ciò che mi serviva.
Altra differenza tra il 210 e i due 180/250 stava proprio nelle 4/3 razze sul secondario.
Per fare doppie ho sempre trovato meglio avere 6 spikes invece di 4, ecco uno dei motivi per cui il 210 non mi piaceva tanto.
Ora, io credo che il mewlon 210 sia un ottimo strumento in generale, però non lo vedo specializzato a sufficienza per quello che faccio io.
Tutta la serie mewlon offre, progettualmente, un compromesso tra alta risoluzione e campo di piena illuminazione che a me non serve francamente. Sono dei D-K ottimizzati per un uso abbastanza generale: io cercavo qualcosa di molto specializzato invece.
Inoltre, e su questo ci mette lo zampino il cambio euro/yen, sono diventati oggi davvero costosi in relazione alle loro performances.
Non ritengo sia accettabile, da uno strumento di 21 cm. con due specchi che costa quasi 5000 euro, avere un focus shift importante e dover upgradarlo con un focheggiatore esterno per rimediare all'inconveniente.
Amo la produzione Takahashi, però non sono cieco su alcune lacune di fondo che potrebbero essere risolte direttamente in fabbrica.
Ecco perché dico che il 180 mi sembra strumento superiore. Non tanto per le prestazioni massime ma per la generalità delle sue caratteristiche.
Un prezzo ancora accettabile, una lavorazione ottica notevole (ma anche il 210 sia chiaro la esibisce) e alcune features che a me piacciono maggiormente.
Ora ti chiederai se ho trovato la "pace dei sensi" con i rifrattori da 6 pollici.
Orbene.. mica tanto, almeno non con quelli che ho.
Dopo averne avuti e provati qualcuno ho tenuto due 6" molto diversi: un 150 semi apo a f.7 e un 150 acromatico a f15.
Il primo è in fase difinitura (ho cambiato la cella che presentava dei problemi), il secondo è finito ma è diventato troppo pesante per i miei gusti. Il risultato è che, nonostante le ottime prestazioni, non lo uso. E' un Fecker originale da osservatorio (viene dal giappone) e devo necessariamente rivedere la sua intubazione (oggi è fatta benissimo ma pesante, complice cella + obiettivo che passano solo loro i 6 chili, tanto da superare i 25 chili).
E' chiaro che, nonostante usi una montatura da 40 chili di portata su una colonna mastodontica, un tubo lungo 2 metri che pesa oltre 25 chili a cui aggiungere diagonale, oculare e cercatore, impone delle vibrazioni armoniche fastidiose che vanificano in parte la sua meravigliosa ottica.
Spero di averti dato risposte utili.
un saluto.
Paolo
quando avevo il mewlon 180 lo avevo preso perché, pur avendo anche un FS128 rifrattore, cercavo qualcosa che gli si avvicinasse quanto a pulizia di immagine ma avesse più guadagno luminoso per fare doppie.
Quando lavori dai cieli cittadini è utile avere un po' di luce in più rispetto a un pur ottimo 13 cm. perché ti permette di cogliere meglio la cromia delle compagne secondarie nei sistemi multipli.
Da questo punto di vista il mewlon 180 era un ottimo compagno di osservazioni.
Mi piaceva molto, e anche la focalizzazione era decisamente buona.
Le immagini restavano più belle nel Fs-128 ma il 180 era un buon compendio su alcuni sistemi multipli.
Poi ebbi occasione di prendere, in prova, un CN-212 (che già avevo usato anni prima prestato da un noto astrofilo) e lo usai per qualche sera con molto interesse.
Devi sapere che il CN-212 a me piace tantissimo, in primis per la sua estetica.
A livello cassegrain, però, non lo trovavo superiore al 180 mewlon e così lo restituii al proprietario ringraziandolo di avermelo prestato.
Pochissimi giorni dopo (forse 1/2 settimane) acquistai un mewlon 210 cambiando il 180.
Il nuovo arrivo era, meccanicamente parlando, uguale al CN-212, almeno nella sua parte relativa al secondario. Stessa cella, stesse razze (4 invece di 3), etc..
Aveva più luce del 180, verissimo, ma l'immagine non era altrettanto buona. Forse per via del seeing medio locale. Inoltre tendeva a perdere la collimazione molto più facilmente.
Così lo tenni qualche mese e, nel frattempo, presi anche un mewlon 250. Ritenevo, quando lo acquistai, di avere per le mani la macchina ideale ai miei scopi.
In effetti, la pratica, mi insegnò che il 250 era davvero uno strumento performante.
I dettagli visibili su Giove (ad esempio) non erano molto maggiori rispetto al 210 ma avevo la sensazione che la nitidezza d'immagine fosse lievemente superiore.
Inutile dire che, a differenza del 210 (che palesava un focus shift importante) il 250, grazie al tipo di focheggiatore, ne era praticamente esente. Un filino si notava, ma stiamo parlando di valori assolutamente ininfluenti nell'osservazione planetaria.
Mi ritrovai, quindi, con due mewlon e uno era obiettivamente di troppo. Vendetti così il 210 e tenni il 250. Però mi rendevo conto che l'amount di prestazioni rispetto ai fratelli più piccoli non era così abissale, in compenso lo strumento era più pesante e non riuscivo mai (o quasi) a trovare condizioni tali da poterlo sfruttare al massimo. Inoltre, anch'esso, tendeva a perdere la collimazione ottimale sovente.
Sia detto che, non facendo riprese, potevo valutare solamente la sua fruibilità in campo puramente osservativo.
Le stelle, per quanto ben luminose e molto bianche (in questo i mewlon sono una meraviglia) erano comunque sempre leggermente "flou" se confrontate a quelle visibili in un rifrattore da 5 pollici.
Così capii che le scorciatoie, per quanto era nei miei target, non esistevano. Dovevo trovare un cassegrain con bassa ostruzione (i mewlon stanno a circa 0,34, praticamente come gli S-C classici) oppure riaccettare l'idea che un rifrattore da 6 pollici fosse ciò che mi serviva.
Altra differenza tra il 210 e i due 180/250 stava proprio nelle 4/3 razze sul secondario.
Per fare doppie ho sempre trovato meglio avere 6 spikes invece di 4, ecco uno dei motivi per cui il 210 non mi piaceva tanto.
Ora, io credo che il mewlon 210 sia un ottimo strumento in generale, però non lo vedo specializzato a sufficienza per quello che faccio io.
Tutta la serie mewlon offre, progettualmente, un compromesso tra alta risoluzione e campo di piena illuminazione che a me non serve francamente. Sono dei D-K ottimizzati per un uso abbastanza generale: io cercavo qualcosa di molto specializzato invece.
Inoltre, e su questo ci mette lo zampino il cambio euro/yen, sono diventati oggi davvero costosi in relazione alle loro performances.
Non ritengo sia accettabile, da uno strumento di 21 cm. con due specchi che costa quasi 5000 euro, avere un focus shift importante e dover upgradarlo con un focheggiatore esterno per rimediare all'inconveniente.
Amo la produzione Takahashi, però non sono cieco su alcune lacune di fondo che potrebbero essere risolte direttamente in fabbrica.
Ecco perché dico che il 180 mi sembra strumento superiore. Non tanto per le prestazioni massime ma per la generalità delle sue caratteristiche.
Un prezzo ancora accettabile, una lavorazione ottica notevole (ma anche il 210 sia chiaro la esibisce) e alcune features che a me piacciono maggiormente.
Ora ti chiederai se ho trovato la "pace dei sensi" con i rifrattori da 6 pollici.
Orbene.. mica tanto, almeno non con quelli che ho.
Dopo averne avuti e provati qualcuno ho tenuto due 6" molto diversi: un 150 semi apo a f.7 e un 150 acromatico a f15.
Il primo è in fase difinitura (ho cambiato la cella che presentava dei problemi), il secondo è finito ma è diventato troppo pesante per i miei gusti. Il risultato è che, nonostante le ottime prestazioni, non lo uso. E' un Fecker originale da osservatorio (viene dal giappone) e devo necessariamente rivedere la sua intubazione (oggi è fatta benissimo ma pesante, complice cella + obiettivo che passano solo loro i 6 chili, tanto da superare i 25 chili).
E' chiaro che, nonostante usi una montatura da 40 chili di portata su una colonna mastodontica, un tubo lungo 2 metri che pesa oltre 25 chili a cui aggiungere diagonale, oculare e cercatore, impone delle vibrazioni armoniche fastidiose che vanificano in parte la sua meravigliosa ottica.
Spero di averti dato risposte utili.
un saluto.
Paolo
Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti
Mamma mia Paolo, quanta grazia!
E grazie mille, ero molto curioso di capire bene il senso delle tue osservazioni, ora l'ho capito.
Sullo shift del 210 ti do ragione, io ormai lo ho da 1 anno e (non ho ancora capito perché...) ho notato che in clima estivo quasi non ha shift, ma al calare della temperatura cresce lo shift (tanto che, pur avendo provato un focheggiatore esterno ed avendolo escluso per eccessiva variazione rispetto al fuoco teorico ideale, alla fine ho preso un micrometrico elicoidale, che devo ancora provare... in compenso con la binoculare va che è una meraviglia).
In effetti condivido le osservazioni sul prezzo eccessivo, ed aggiungo che non capisco proprio cosa costi a Takahashi (ma anche a Celestron e Meade ... ) fare un sistema di messa a fuoco a "ponte", come quello dei mak Intes... risolverebbe tutti i problemi!
In effetti non mi ero chiesto leggendo se avessi trovato la pace dei sensi con i rifrattori, ma leggere che non l'hai trovata mi ha tranquillizzato... per chi è affetto da strumentite ... tutto normale!!! (sto scherzando, perdonami in anticipo!).
Ciao e grazie,
Massimo.
E grazie mille, ero molto curioso di capire bene il senso delle tue osservazioni, ora l'ho capito.
Sullo shift del 210 ti do ragione, io ormai lo ho da 1 anno e (non ho ancora capito perché...) ho notato che in clima estivo quasi non ha shift, ma al calare della temperatura cresce lo shift (tanto che, pur avendo provato un focheggiatore esterno ed avendolo escluso per eccessiva variazione rispetto al fuoco teorico ideale, alla fine ho preso un micrometrico elicoidale, che devo ancora provare... in compenso con la binoculare va che è una meraviglia).
In effetti condivido le osservazioni sul prezzo eccessivo, ed aggiungo che non capisco proprio cosa costi a Takahashi (ma anche a Celestron e Meade ... ) fare un sistema di messa a fuoco a "ponte", come quello dei mak Intes... risolverebbe tutti i problemi!
In effetti non mi ero chiesto leggendo se avessi trovato la pace dei sensi con i rifrattori, ma leggere che non l'hai trovata mi ha tranquillizzato... per chi è affetto da strumentite ... tutto normale!!! (sto scherzando, perdonami in anticipo!).
Ciao e grazie,
Massimo.
Mi piace guardare lontano.
Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti
ahahah
eh sì, ero affetto da strumentite cronica.
Non sono guarito , in realtà, ma la mancanza di fondi ha azzerato gli effetti negativi della malattia, almeno per il momento
Paolo
eh sì, ero affetto da strumentite cronica.
Non sono guarito , in realtà, ma la mancanza di fondi ha azzerato gli effetti negativi della malattia, almeno per il momento
Paolo
Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti
Ops, mi dispiace se ho fatto una battuta inopportuna...
In effetti ti capisco benissimo, è una "malattia" che tende a ridurre di parecchio la disponibilità liquida...
Sorry...
In effetti ti capisco benissimo, è una "malattia" che tende a ridurre di parecchio la disponibilità liquida...
Sorry...
Mi piace guardare lontano.
Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti
Tanto per capire il tuo metro di giudizio: quale sarebbe , secondo te, "tutta la potenzialità su Giove" del MW 250 ?cherubino ha scritto:Comunque sia non ho mai trovato condizioni tali da sfruttare, su Giove, tutta la potenzialità del mewlon 250, pur godendo di un sito con seeing molte volte decisamente buono.
E' una questione che riguarda l'ingrandimento massimo che hai potuto usare mantenendo l'immagine perfettamente nitida ? E, in tal caso, quanti x hai usato su Giove ?
Oppure è una questione del potere risolutivo raggiunto sui particolari di Giove ?
Te lo chiedo in quanto mi pare strano che , con seeing buono o ottimo, non si riesca a raggiungere il massimo su Giove con un 25 cm.
Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti
non sono mai riuscito, con nessuno strumento, da nessun sito, a sfruttare su Giove strumenti superiori ai 25 cm. in visuale.
Nel senso che mai i particolari erano superiori a quelli ottenuti con strumenti a lenti di diametro inferiore.
Questo su Giove.
O meglio (per la correttezza massima), tanti anni fa, una volta, ebbi da un 46 cm. newton (un JMI) una immagine più dettagliata di quella dell'allora 180 AP.
L'immagine nel rifrattore era più bella, ma quella nel newton leggermente più dettagliata e, ovviamente, colorata.
Ma ti parlo di 1 volta in 24 anni di carriera di astrofilo, con i più disparati strumenti, dai 6 agli 80 cm.
Paolo
Nel senso che mai i particolari erano superiori a quelli ottenuti con strumenti a lenti di diametro inferiore.
Questo su Giove.
O meglio (per la correttezza massima), tanti anni fa, una volta, ebbi da un 46 cm. newton (un JMI) una immagine più dettagliata di quella dell'allora 180 AP.
L'immagine nel rifrattore era più bella, ma quella nel newton leggermente più dettagliata e, ovviamente, colorata.
Ma ti parlo di 1 volta in 24 anni di carriera di astrofilo, con i più disparati strumenti, dai 6 agli 80 cm.
Paolo
Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti
..E se fosse perchè il diametro apparente cambia di anno in anno?
Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti
esatto.
Paolo
Paolo
Ultima modifica di cherubino il 22/10/2012, 13:36, modificato 1 volta in totale.
Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti
io invece l'ariete 450mm lo sfrutto su giove molto di piu' del C9.25 (che nonostante le sue ottime qualita' ),non puo' reggere il confronto con lo strumento maggiore che mostra , salvo notti di seeing scadente o pianeta bassissimo, sempre di piu',piu' colori, piu' sfumature e impressione di osservare il gigante da un pianeta piu' vicino dai 324x ai 405x (contro i 230x del catadiottrico , il tutto sempre in binoculare).
Ingrandimenti maggiori dei 405x , nn li ho mai trovati profiqui per i miei gusti.
Ingrandimenti maggiori dei 405x , nn li ho mai trovati profiqui per i miei gusti.
Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti
Credo che negli SC la soluzione da intraprendere sia sempre la solita, prima di ogni sessione far scorrere a fondo corsa più volte il focheggiatore. Spesso il problema si genera proprio con quelli esterni motorizzati. Se poi si iniziano ad usare nella stessa sera più accessori e oculari diversi il focheggiare con lo specchio diventa a volte necessario. Il vantaggio del blocco dello specchio insieme ad un focuser motorizzato sta nel fatto di riuscire a mantenere anche la collimazione, per i fotografi è la soluzione definitiva per i visualizzi no.
In una serata io cambio anche 5/6 volte gli oculari e tipo di Barlow perciò con il Moonlite da 2.5" che ha una corsa brevissima a volte risulta necessario toccare il fuoco del telescopio, in parte credevo di risolverlo con il FT ma sia io che altri utilizzatori di SC 14 abbiamo notato che non cambia nulla cambiando il focheggiatore originale.
Ciao
In una serata io cambio anche 5/6 volte gli oculari e tipo di Barlow perciò con il Moonlite da 2.5" che ha una corsa brevissima a volte risulta necessario toccare il fuoco del telescopio, in parte credevo di risolverlo con il FT ma sia io che altri utilizzatori di SC 14 abbiamo notato che non cambia nulla cambiando il focheggiatore originale.
Ciao
Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti
Immagino che ti riferisca al FT Microfocuser. Se è così è normale che ti abbia deluso, visto anche il costo spropositato. Dato che si limita a demoltiplicare la corsa del fuocheggiatore demoltiplica anche lo slittamento dello specchio rendendolo meno evidente, ma non lo elimina. Il classico fuocheggiatore esterno va decisamente meglio.contedracula ha scritto:In una serata io cambio anche 5/6 volte gli oculari e tipo di Barlow perciò con il Moonlite da 2.5" che ha una corsa brevissima a volte risulta necessario toccare il fuoco del telescopio, in parte credevo di risolverlo con il FT ma sia io che altri utilizzatori di SC 14 abbiamo notato che non cambia nulla cambiando il focheggiatore originale.
Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti
Per carità NON mi sarei fatto MAI salassare dagli importatori Europei! €380,00 contro i €160,00 al cambio pagati al NEAF in FieraCuriosity ha scritto: Immagino che ti riferisca al FT Microfocuser. Se è così è normale che ti abbia deluso, visto anche il costo spropositato. Dato che si limita a demoltiplicare la corsa del fuocheggiatore demoltiplica anche lo slittamento dello specchio rendendolo meno evidente, ma non lo elimina. Il classico fuocheggiatore esterno va decisamente meglio.
Per stasera l'assetto di guerra è già pronto col telescopio che entra in temperatura e la Torretta montata per evitare che anch'essa subisca lo shock termico.
Alta pressione ieri da Milano a napoli mi sembravano due mondi diversi, imbarcavo da Linate col cappotto arrivavo a napoli tutti in mezzemaniche ma c'è vento teso e come al solito sarà seeing " pessimo " vediamo se l'FS128 stasera migliora le cose rispetto l'SC14"
Raf complimenti per l'acquisto aspettiamo fiduciosi un tuo report
Ciao
Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti
Cos'è quel visual back color bronzo?
Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti
Flangia da 3" con Focheggiatore MoonLite da 2.5"+ Servomotore
Sono su Urano in questo momento con torretta e i 10mm, il pallone c'è ed anche il suo colore è percepibile ma seeing pessimo...per adesso! Speriamo non monti il vento da E come da previsione altrimenti si chiude baracca stasera
SCUSATE OT non lo faccio più!
Ciao
Sono su Urano in questo momento con torretta e i 10mm, il pallone c'è ed anche il suo colore è percepibile ma seeing pessimo...per adesso! Speriamo non monti il vento da E come da previsione altrimenti si chiude baracca stasera
SCUSATE OT non lo faccio più!
Ciao