secondo i signori Danjon e Coudèr l'ingrandimento risolvente (che poi, potremmo tradurre, in un certo senso, come il massimo "utile") è quello che dà una pupilla di uscita di 2mm, quindi metà dell'apertura (espressa in mm).
mi sembra un valore davvero esageratamente basso, non credete?
secondo gli autori del libro (questo, per inciso, http://www.ebay.it/itm/OTTICA-CANNOCCHI ... 0551802342) il massimo ingrandimento per un 200mm sarebbe 100X?
ok, capisco che parliamo di un libro del 1935, ma non credo che le leggi dell'ottica siano cambiate troppo
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qualcuno ha avuto la possibilità di leggere direttamente cio' che scrivono gli autori?
p.s.: anche perchè se consideriamo che l'ingrandimento minimo è quello che da un PU di 6mm, quindi D/6 avremmo a disposizione un range di ingrandimenti davvero misero... e cosa ce ne faremmo di tutti gli oculari che abbiamo?
