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(ma non ho scritto proprio ieri che i prismi sono sempre collimati ? 
) come si vede anche dalla foto. Purtroppo non è più in garanzia ma ho scritto a Ludes chiedendogli se dietro compenso mi può spedire la parte di scafo coi filetti; nel frattempo mi arrangio perché fortunatamente lo uso con un rifrattore a f/9 che ha un campo di buona definizione abbastanza esteso da compensare il difetto, ma dubito che con uno strumento più aperto possa essere utilizzabile così com'è.Il prisma è contenuto in uno scafo nero anodizzato e la radiazione in eccesso viene bloccata e assorbita da un dischetto di refrattario invece di andare a cuocere i piedi (o, peggio, gli attributi) dell'osservatore come accadeva coi vecchi modelli. Il progetto non è sofisticato come quello del Baader ultimo tipo e la realizzazione meccanica è decisamente più spartana, in linea del resto col prezzo di vendita (meno della metà del Baader). Anche se il barilotto da 31.8 mm è filettato, non bisognerebbe mettere nulla prima del prisma per evitare danni dovuti al calore.
Col mio rifrattore non è possibile usare il prisma unitamente al visore binoculare Baader per mancanza di "pescaggio" da parte del correttore se lo si posiziona come da istruzioni. E' necessario dunque montare una Barlow davanti al naso del visore usandone una con filetto 31.8, ad esempio la TS 2x o la Baader 2.25x, in questo modo si riesce a pescare il fuoco, anche se a prezzo di una maggiore amplificazione.
La prova l'ho fatta verso mezzogiorno, cielo limpidissimo e seeing ballerino, tanto per cambiare. A 70x col Celestron XLT 100ED e l'Hyperion da 13 mm l'immagine era così brillante che il solo ND3 Baader non bastava, ho dovuto aggiungere un ND0.9. A proposito di filtri neutri, i tre Baader in mio possesso (ND3-1.8-0.9) sono semplicemente perfetti per l'osservatore solare esigente, non determinano nessuno scadimento della qualità dell'immagine, nessuna riflessione indesiderata quando vengono usati in contemporanea, nessun alone attorno alle immagini, insomma niente a che vedere coi filtri neutri cinesi di basso costo. Idem per il polarizzatore variabile Baader (ho il 2 pollici) che uso per vedere il sole col Mak 180 e filtro fotografico.
Torniamo al prisma. La qualità complessiva mi è parsa del tutto paragonabile a quella del prisma Baader vecchia versione (non ho ancora provato il Cool Ceramic, che sto aspettando dalla Unitron): zero luce diffusa attorno al disco solare, contrasto altissimo, decisamente superiore a quello del pur ottimo Astrosolar. La differenza più evidente con quest'ultimo emergeva nella visibilità dei pori, delle frastagliature delle penombre (ad esempio della AR11402, che adesso è al lembo) e soprattutto delle facole, non altrettanto evidenti con la pellicola di grado visuale, che trovo debba essere "aiutata" un pochino con un filtro giallo tipo il Fringe Killer (indipendentemente dal fatto che si usi un acromatico o un apo) oppure col W11 o (meglio) col Contrast Booster. Ancora, in condizioni di seeing non ottimali l'Astrosolar non aiuta in quanto aggiunge un ulteriore, anche se lieve, scadimento dell'immagine, mentre il prisma fa sentire il suo peso proprio in queste circostanze, mostrando ad esempio la granulazione quando nell'Astrosolar è a malapena intuibile.
Mi fermo qui, maggiori dettagli su Astrotest non appena riceveremo il prisma Baader.
