Buona lettura. Sono graditi commenti.
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Piergiovanni
Test CELESTRON 8 EDGE HD e CELESTRON 8 XLT
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Piergiovanni Salimbeni - tester e giornalista
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Re: recensione CELESTRON 8 EDGE HD e CELESTRON 8 XLT
Ciao, ragazzi.
prendo spunto da questa bella e interessante comparativa di Raffaello (che saluto: ciao ciao) per aggiungere una considerazione del tutto laterale.
Ho avuto qualche esperienza con strumenti di derivazione cassegrain e correttore interno al tubo e quindi incidente sul fascio ottico prima che questo giunga all'oculare.
In particolare modo mi riferisco (poiché i vari Vixen di questo tipo li ho solo provati di sfuggita e non li ho mai acquistati per tenerli e metterli alla frusta con calma) ad uno strano Takahashi TG150 che (150mm. rapporto focale 5.7), in effetti, è un dillworth relay che quindi ha un correttore tripletto di estrazione del fuoco inserito nel canotto del paraluce interno su cui scorre il primario.
Si tratta, appunto, di un "estrattore" che, in sua mancanza, lascerebbe il fuoco interno al tubo ottico e che ha anche il vantaggio di raddrizzare l'immagine per uso terrestre. In effetti lo strumento (che venne realizzato in pochissimi esemplari) aveva vocazione di cannocchiale terrestre a specchi e, infatti, va a fuoco esclusivamente con il suo oculare zoom takahashi dedicato (e senza diagonale).
Tralasciando tutto il resto per non annoiarvi si nota placidamente il notevole apporto di CA che questo correttore/estrattore introduce.
In buona sostanza lo strumento (che sembra un Mewlon 180 un filo più piccolo) mostra, a ingrandimenti superiori ai 60/70x, un po' di aberrazione cromatica che diventa notevole a 144x (che è il massimo potere concesso dal sistema e dal suo oculare zoom).
Sono molto contento (per Celestron e per tutti i possessori dei nuovi HD EDGE) che il sistema della Synta non introduca CA anche se la cosa mi ha molto colpito (mi aspettavo un minimo di questa, almeno).
qui riporto quanto raffaello scrive nel test:
L'esame delle immagini di diffrazione di Arturo e Bellatrix ha mostrato un'ottica molto ben fatta dell'HD, vale a dire anelli rotondi e "puliti", con poche sbavature, sferica ben corretta (ma non del tutto), buona lucidatura e assenza di errori zonali. Non ho notato aberrazione cromatica né in asse né fuori asse nonostante la presenza dell'aggiuntivo ottico e le chiacchiere che circolano in rete
Paolo
prendo spunto da questa bella e interessante comparativa di Raffaello (che saluto: ciao ciao) per aggiungere una considerazione del tutto laterale.
Ho avuto qualche esperienza con strumenti di derivazione cassegrain e correttore interno al tubo e quindi incidente sul fascio ottico prima che questo giunga all'oculare.
In particolare modo mi riferisco (poiché i vari Vixen di questo tipo li ho solo provati di sfuggita e non li ho mai acquistati per tenerli e metterli alla frusta con calma) ad uno strano Takahashi TG150 che (150mm. rapporto focale 5.7), in effetti, è un dillworth relay che quindi ha un correttore tripletto di estrazione del fuoco inserito nel canotto del paraluce interno su cui scorre il primario.
Si tratta, appunto, di un "estrattore" che, in sua mancanza, lascerebbe il fuoco interno al tubo ottico e che ha anche il vantaggio di raddrizzare l'immagine per uso terrestre. In effetti lo strumento (che venne realizzato in pochissimi esemplari) aveva vocazione di cannocchiale terrestre a specchi e, infatti, va a fuoco esclusivamente con il suo oculare zoom takahashi dedicato (e senza diagonale).
Tralasciando tutto il resto per non annoiarvi si nota placidamente il notevole apporto di CA che questo correttore/estrattore introduce.
In buona sostanza lo strumento (che sembra un Mewlon 180 un filo più piccolo) mostra, a ingrandimenti superiori ai 60/70x, un po' di aberrazione cromatica che diventa notevole a 144x (che è il massimo potere concesso dal sistema e dal suo oculare zoom).
Sono molto contento (per Celestron e per tutti i possessori dei nuovi HD EDGE) che il sistema della Synta non introduca CA anche se la cosa mi ha molto colpito (mi aspettavo un minimo di questa, almeno).
qui riporto quanto raffaello scrive nel test:
L'esame delle immagini di diffrazione di Arturo e Bellatrix ha mostrato un'ottica molto ben fatta dell'HD, vale a dire anelli rotondi e "puliti", con poche sbavature, sferica ben corretta (ma non del tutto), buona lucidatura e assenza di errori zonali. Non ho notato aberrazione cromatica né in asse né fuori asse nonostante la presenza dell'aggiuntivo ottico e le chiacchiere che circolano in rete
Paolo
Re: recensione CELESTRON 8 EDGE HD e CELESTRON 8 XLT
Grazie per l'interessante contributo, Paolo. Devo confermare quello che ho scritto, naturalmente nei limiti dell'ingrandimento che ho usato (circa 300x). Chissà, non posso escludere che andando oltre si potesse vedere dell'aberrazione cromatica, tutto è possibile, ma anche fosse non credo che sarebbe stata rilevante, almeno non visualmente.
Raf
Raf
Re: recensione CELESTRON 8 EDGE HD e CELESTRON 8 XLT
sicuramente sono sistemi diversi realizzati in modo e con scopi differenti.
Inoltre non ho da dubitare che il nuovo Synta funzioni, del resto il mio esemplare di Takahashi è uno strumento molto controverso e che non ebbe alcuna fortuna commerciale. Non per nulla ne furono costruite poche decine. Lo acquistai per curiosità e in virtù della sua rarità, in effetti.
Grazie del test, Raffaello.
Paolo
Inoltre non ho da dubitare che il nuovo Synta funzioni, del resto il mio esemplare di Takahashi è uno strumento molto controverso e che non ebbe alcuna fortuna commerciale. Non per nulla ne furono costruite poche decine. Lo acquistai per curiosità e in virtù della sua rarità, in effetti.
Grazie del test, Raffaello.
Paolo
Re: recensione CELESTRON 8 EDGE HD e CELESTRON 8 XLT
interessante il fatto che il sig braga abbia potuto montare una camera dsrl sul fuoco fastar,ma come ha fatto?anche io ho un c8 con il rfastar e una dslr,ma non si crea troppa ostruzione?
Re: recensione CELESTRON 8 EDGE HD e CELESTRON 8 XLT
Ho scritto così ? non mi risulta
ho usato la mia Canon col riduttore Lepus, ma non al fuoco f/2
Raf
ho usato la mia Canon col riduttore Lepus, ma non al fuoco f/2
Raf