invasione di birdwatchers in UK per pigliamosche acadico!

[piergiovanni]

Ciao, volevo condividere con voi queste fotografie..
Pare che i presenti abbiano contato quasi mille appassionati in un pomeriggio fra birdwatcher e fotografi, tutti arrivati in loco per osservare e fotografare un esemplare di Pigliamosche acadico (Empidonax viriscens)

[Luigi Lucci]

Per come sono fatto io da un posto del genere starei lontano anni luce! ...... per me fare birdwatching vuol dire "calarmi nella natura" .... passare una giornata di full immersion nella natura e con la compagnia di pochi "esemplari" di fauna umana ... spesso da solo lo preferisco

Poi capisco che quei numeri siano una manna dal cielo per Oasi, produttori, venditori, ecc. .... ma non e' il mio concetto di ossservatore discreto della natura che mi circonda. Pensa solo al rumore generato dagli scatti a raffica degli otturatori delle macchine fotografiche peggio di un plotone di esecuzione! ... secondo me quell'uccellino era sordo

[piergiovanni]

Ciao Luigi, si, in effetti anche io amo osservare da solo. Adoro molto le albe in oasi come GEV quando regna il silenzio, tuttavia era utile mostrare le differenze fra noi e l'UK in merito al birdwatching. Mi sa, pero' che hai ragione tu. Quando anni fa iniziai a fare nordic walking nel bosco gli amici mi prendevano tutti per matto, ora che rivado in MTB, devo fare attenzione in discesa a non tirar sotto decine di persone con i bastoni..forse era meglio prima

[gioyork]

Alla faccia della natura...
A parte l'uso delle macchine fotografiche sembra la scena della caccia di Fantozzi e Filini!!!

..."Ragioniere guardi c'è questa famosa collinetta, praticamente nessun uomo ci ha mai messo piede,quello è uno posto che non conosce nessuno...SEICENTOVENTI CACCIATORI IN QUATTORDICI METRI QUADRI!"...
https://www.youtube.com/watch?v=StDVlgrkqTs

Grandissimo Fantozzi!!

A parte gli scherzi invece io una scena del genere spero di non vederla mai, l'ultima foto mi fa rabbrividire, come ben ha detto Luigi Lucci sembra un plotone di esecuzione.
Sicuramente quello sarà stato un posto poco suscettibile al disturbo antropico ma provate a immaginarvi la stessa scena a ridosso di un arena di canto del Gallo Forcello, sarebbe una cosa raccapricciante, oltre che un probabile danno all'habitat della specie e un enorme disturbo in una fase fondamentale della sua vita. Soprattutto fotografando col teleobbiettivo bisogna avvicinarsi talmente tanto ai soggetti (specie se di piccole dimensioni) che parlare di rispetto per la natura sembra quasi una presa in giro. So benissimo che esistono fotografi e birdwhatchers coscienziosi e preparati ma penso anche che questi siano rari almeno quanto le specie che osservano. Causare un disturbo o un involo ad un soggetto in certi periodi può portare addirittura alla morte dello stesso.
Per questo preferisco che a girare per i boschi siano "pochi ma buoni" rispetto a plotoni d'esecuzione di quel genere.

p.s. spero si capisca che il mio intervento non vuol essere polemico in nessun modo, volevo solo esprimere la mia opinione in merito.

Ciao
Giovanni

[piergiovanni]

Ricorda un po' la scena del film "un anno da leoni"
[youtube]Wrh0ZNzSiCI[/youtube]

[stevedet]

Effettivamente quella foto può suscitare riflessioni opposte.
Da una parte, è sicuramente positivo constatare come l'osservazione della fauna selvatica (non solo il birdwatching) stia diventando sempre più popolare; questo vuol dire che cresce la consapevolezza che questo mondo non appartiene solo a noi.
Dall'altra però, è anche vero che assembramenti troppo grandi di appassionati e semplici curiosi distorcono quello che dovrebbe essere la silenziosa contemplazione della natura, sconvolgendo inevitabilmente l'habitat che si va ad osservare.
In tal senso concordo pienamente col commento di gioyork.

[Gio Cartti]

No ,troppa,troppa gente ,nei paesi anglosassoni l'osservazione naturalistica raggiuge livelli da stadio,ma questi assembramenti personalmente non mi piacciono.