L'odiato Marketing

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Marco Ghirardi

L'odiato Marketing

Messaggio da Marco Ghirardi »

OPINIONE PERSONALE (ovviamente).
In quanti sanno apprezzare davvero, in termini completi e profondi, un quadro o una qualsiasi opera d’arte…. sono sicuro in pochissimi. Milioni di persone sfilano ogni anno davanti a Monna Lisa, sotto la Cappella Sistina, per le vie di Pompei, ma in quanti riescono a sentire davvero ciò che vedono? A capire!? Pochi, molto pochi. In molti poi arrivano a definire il gradiente di ambito artistico/progettuale, nei termini di valenza estetica o di semplice pregio, basandosi molto solo sulle…dimensioni, sulle quantità, sulla fama del pezzo, e sul denaro, che con l’Arte vera non c’entra nulla.
Per loro un quadro di solito più è grande più è bello, più colori, tanto colore, più vale. Pensate che ho sentito gente, non è uno scherzo, alla quale i Fori imperiali di Roma non piacciono perché li trovano…tutti diroccati!
Questa breve premessa per capire meglio il motivo della mia riflessione.
Personalmente non cerco binocoli ma “Visioni”, cerco “Quadri d’Autore”, pezzi d’Arte fatti a forma di binocolo in grado di produrre vere e proprie Sinfonie cromatico visive.
Incredibile oggetto poi, perché i “quadri, le visioni, le immagini” me le costruisco personalmente guardandoci attraverso.
Tutti i binocoli di oggi rispondono ferreamente alle regole dettate dall’odiato MKT. Ieri no. Ieri c’era il proprietario dell’azienda che voleva certo guadagnare, ma voleva soprattutto “distinguersi, affermarsi” dal collega/concorrente, superarlo in abilità e fama. E poi c’era il Progettista capo e i suoi collaboratori, che per suo conto e molto per passione, ed anche spesso spronato dalla proprietà, anzi, dal padrone, cercava nuove strade, nuove prestazioni, nuove efficienze. Era una sfida personale dove si doveva e voleva decidere e vedere Chi fosse il più bravo a Fare.
Penso alle grosse e grasse risate che si fanno quelli del MKT delle varie Case quando leggono i commenti stupidi, compresi i miei, di molti che intervengono su i vari forum internazionali. E penso anche alla stoltezza, in senso buono unita a semplice ignoranza, ma sempre in senso buono e da intendersi nel significato letterale del termine, di chi se la mena perché oggi non esistono binocoli grandangolari degni, o non ne esisteranno più in futuro a breve, …e addirittura arrivano a richiederne la futura presenza, di tali sublimi e superlativi oggetti, nella futura produzione delle case, dandone pure le caratteristiche di base!
Incredibile, ma che glie ne frega a loro poi se la tal casa produrrà o no il famigerato oggetto. Boh…Mah…, futili e un po’ stupide distrazioni! Questi Signori non hanno capito una cosa fondamentale, che penso invece di aver ben messo a fuoco in questi anni.
Si tenga presente un aspetto centrale. Per la maggior parte delle persone, la quasi totalità, un binocolo serve semplicemente a guardare più da vicino, a ingrandire, e più vicino porti l’osservato, più il binocolo è bello. Punto. Ricordiamoci l’esempio del quadro.
Come quadro d’insieme in pratica, le case si trovano davanti una massa infinita di ignoranti, letteralmente dei totali analfabeti della Visione, che nemmeno contemplano sfumature, che certo per noi non sono, quali la Grandangolarità, la correzione e il controllo delle varie aberrazioni geometriche, l’assenza assoluta di aberrazione cromatica e altre cosucce quali la Nitidezza, l’Ipercontrasto, la perfetta fedeltà dei colori, la Tridimensionalità ecc. ecc.
Tali binocoli, i futuri grandangoli, cercati dai molto pochi, non esistono e non esisteranno probabilmente mai perché semplicemente la gente, i molti più, i quasi tutti, non li richiede e non li richiederà, non perché non li apprezzerebbe, ma semplicemente perché ignora tali possibilità, e soprattutto non sa leggere la vera Qualità della Visione, perché non la conosce, non l’ha mai provata e con un’altissima probabilità, non la proverà mai.
Chiaramente, se non necessario, a fronte di un maggiore intrinseco costo e complessità costruttiva, perché un’azienda si dovrebbe imbarcare deliberatamente nella forzosa contrazione del proprio margine operativo? Per masochismo? Per la gloria? E gloria di chi, se la gente non sa. Un conto è fare le cose secondo definite e chiare specifiche funzionali (ad es. militari, medicali o in genere realmente professionali, o da esse che erano derivate (la fine dei Grandangoli europei di alta qualità coincide difatti con la scia che deriva dai progetti della seconda guerra mondiale, tranne che pochissime eccezioni)), un altro è farlo secondo un necessario e semplice calcolo, per forza di cose, puramente economico.
QUINDI OGGI SI FA SOLO CIÒ CHE PERMETTE DI RAGGIUNGERE IL RISULTATO CERCATO CON IL MINORE COSTO UNITO AL MASSIMO GUADAGNO POSSIBILE. E CIÒ, TALE DOGMA, VALE PER TUTTE LE FASCE DI MERCATO DEL PRODOTTO.
Se così non fosse, con meno soldi di margine operativo…come si farebbe poi, eventualmente, anche a dare l’aumento di stipendio al dipendente che giustamente, per merito, lavoro, anzianità, te lo richiede? Come si farebbe a far fronte alle tasse? Alle spese, non solo dell’impiantistica dedicata, ma anche della carta igienica ? Alla fortissima concorrenza, più spietata di un tempo!? (e non solo in campo binoculare ma anche e soprattutto puramente oggettuale e infra settoriale di prodotti di consumo)? Ai guadagni giusti, e anche agli ingiusti e a volte assurdi ricarichi, pesanti al limite dell’irrazionalità, della filiera commerciale? Ai costi della logistica? Ai costi promozionali del prodotto, semplicemente per far sapere che c’è, in mezzo a migliaia e migliaia di proposte? Come si farebbe?
Sarebbe impossibile.
Non so se qualcuno di voi ha mai visto il film AMADEUS di Milos Forman. Ricordatevi la scena dove il più grande compositore che abbia mai visto l’umanità fu costretto, per mantenersi, a dare lezioni alla figlia di un ricco mercante accompagnato dagli ululati dei suoi cani. In quel momento, la cosa più divertita e più apprezzata dal ricco si ma rozzo mercante, erano appunto le sue bestiole che ululavano sulle note del compositore. Mozart e la sua opera era chiaramente inadeguato in tale situazione. Sarebbe andato benissimo un normale musico semi ubriaco da strada. Quindi, perché si dovrebbero produrre altissimi progetti, perfetti e costosissimi, da mettere sul mercato per un pubblico di consumatori inconsapevoli a dei costi che certo non capirebbero perché totalmente estranei a tali possibilità. Per produrne alla fine due o tre pezzi? Quattro o cinque? Certo non in decine di migliaia che sicuramente consumatori incompetenti non capirebbero (specifico che mi riferisco al rozzo mercante, non certo ai cani). E i costi dell’operazione? Chi li pagherebbe? Li pagherebbero sicuramente con un licenziamento in tronco chi ha dato seguito a tali propositi, avendo essi prodotto un chiaro danno economico all’attività aziendale. Oggi però vi sono tali e tanti controlli e fasi di delibera di un nuovo prodotto che, molto prima che esso venga messo sul mercato, tali "insani intenti" sarebbero totalmente cassati molto prima di tracciare la prima riga.
Quindi, terminando questo lungo post, la causa prima di tutto ciò è imputabile all’odiato marketing e agli imbecilli che appartengono a questa categoria (e ve ne sono in gran quantità in tutte, s’intende), o più semplicemente alla tipologia del cliente finale medio attuale, che difatti è poi colui che decide se e cosa acquistare e al quale il mkt si deve sempre e comunque inchinare?
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Ultima modifica di Marco Ghirardi il 30/04/2014, 13:36, modificato 1 volta in totale.
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alien1
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Re: L'odiato Marketing

Messaggio da alien1 »

:clap: :clap: di cuore.

Ti ringrazio.
Ciao
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ottaviano fera
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Re: L'odiato Marketing

Messaggio da ottaviano fera »

Marco, complimenti! Purtroppo la situazione è quella che tu hai sapientemente analizzato, e quindi difficilmente cambierà qualcosa...però si può sempre sperare... :wave:
Osservo con: Stabilizzati Canon, Leitz Marseptit 7x50, Leitz Maroctit 8x60, Zeiss Telex 6x24, Zeiss Marineglass 6x30, HUET-BBT-SRPI militari francesi 8x30, HUET 7x50 SGO M.le 1957 7° Vingtiemes Marine Nationale(Porro II), Miyauchi Binon 7x40(ex 50)W, HUET SGO Marine Nazionale mod. 1959 (Abbe Konig) 8x40 11° Vingtiemes (AFOV 88°-190 m. a 1000 m.) e altro;
Celestron C8, Meade ETX 90, Zeiss C 63/840 (Telementor), Vixen 90/1300, Newton 114/900 Toyo Japan rifigurato ZEN.
ivan86
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Re: L'odiato Marketing

Messaggio da ivan86 »

Secondo me Marco il tuo ragionamento non fa una piega nel mainstream, ma non vale per le aziende che operano in un settore di nicchia e che hanno clientela di nicchia, per usare un termine più appropriato la famosa coda lunga.

Per come la vedo io può funzionare alla United Optics ma non in casa Zeiss, Swarovski, ecc ecc.

Queste case le opinioni le ascoltano eccome e a furia di insistere, un pò come hanno fatto gli astrofili con gli oculari a grande campo, prima o poi qualcuno sfornerà un binocolo moderno a grande campo e il resto della truppa, per moda e per non rimanere indietro, seguirà.

Secondo me fra qualche anno torneranno binocoli che piacciono a noi, già sono arrivati i campi piatti e senza distorsione nelle linee moderne top di gamma, abbiamo swarovski attentissima al comfort di chi usa gli occhiali, una intera linea la swarovision con 20mm di estrazione, il campo anche quello sta aumentando, poco a poco...

:wave:
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carmine
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Re: L'odiato Marketing

Messaggio da carmine »

Allora non ci resta che sperare :thumbup: :thumbup:
Ben vengano questi interventi, se possono servire a far cambiare qualcosa. Nel campo astronomico si è forse anche esagerato proponendo oculari che per vedere tutto il campo bisogna farsi un "giro di pupille" e poi, non credo neanche possa essere corretto alla perfezione, ma la visione grandangolare si sa ti appaga a prescindere, comunque.
Ad es.il binocolone Aspectem della Docter fatto in tre versioni, 30x 20-50x ed 40x uwa sono sicuro che proprio quest'ultima è la più richiesta.

Ciao
Carmine A.Romano

Guardo attraverso: Nikon, Celestron, ITT, Zeiss, Opticron,Tecnosky, Canon, Pentax, Apm, ecc.....
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Born to... Zeiss
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Re: L'odiato Marketing

Messaggio da Born to... Zeiss »

La mia opinione, se posso...
Anzitutto considerare di nicchia, nell'ambito della produzione di ottiche sportive, Zeiss o Swarovski mi pare un fuor d'opera.
Il fenomeno segnalato da Marco non credo sia figlio dei tempi moderni. Anche 100 anni fa le ditte produttrici dovevano confrontarsi con il mercato, anche loro dovevano massimizzare i profitti e contenere i costi.
Piuttosto in 100 anni il progresso ha fatto si che i margini per realizzare un prodotto nuovo, che si discosti sensibilmente dagli altri, sono sempre piu' risicati.
Io darei una buona fetta di responsabilità' a questa situazione. Ormai tutti i principali "brands" hanno prodotti vicino alla perfezione come correzione ottica, contenimento aberrazione cromatica, trasmissione di luce e quindi lo spazio per distinguersi e' sempre di meno.
L'ultima grande novita' credo sia il sistema Swarovision ma ha gia' diversi anni sul groppone...
Claudio Todesco

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Re: L'odiato Marketing

Messaggio da andrea vagni »

probabilmente dovremmo ringraziare le richieste militari per aver sfornato pezzi come i Sard sulla scia dei quali sono stati progettati, negli anni '80, molti grandangolari. l'intervento della progettazione e della prototipazione computerizzata ha permesso comunque di abbattere i costi legati, una volta, a difficilissimi conti svolti con carta e penna. mi viene in mente la differenza che ci fu nei primi anni tra le "ottiche a focale variabile" e gli "zoom": i primi cambiavano la focale senza mantenere la messa a fuoco, i secondi (mi pare dagli anni '90 in poi) hanno permesso, grazie a camme, leve, elicoidi, e gruppi ottici aggiuntivi, di mantenere la messa a fuoco durante il variare delle focali. pensate che difficoltà, se non impossibilità, progettare prima dell'avvento del computer, delle ottiche con 16 lenti in 12 gruppi...
ora ragioniamo su questo aspetto: avete sicuramente guardato attraverso binocoli meravigliosi e vi sarete accorti che le differenze si ci sono, ma sono sempre minori e flebili... parliamo di tonalità cromatiche, campo piatto, aberrazione cromatica minima, microcontrasto... insomma parliamo di differenze quasi da sesso degli angeli tra binocoli di fascia 8x42 (metto in paragone un ultravid, uno swarovision, un edg...). la vera sfida, e qui si vedrà nei prossimi anni, starà nel differenziarsi non nella maggiore incisività o contrasto delle ottiche, le quali hanno ormai raggiunto livelli insuperabili, ma nel cercare prodotti realmente diversi, ossia "spettacolari", che possano dare sensazioni diverse dai modelli attuali senza riproporre un'altra inutile ed uguale a se stessa versione dell'8x42...
e la differenza, da ora in poi, la potrà fare solo l'ampiezza di campo inquadrato.
se lo capiscono i tedeschi bene... altrimenti ci saranno i cinesi che lo faranno al posto loro... ad un decimo del costo.
Andrea Vagni
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"... pensate quale mondo ci saremmo trovati oggi se Galileo non fosse stato curioso? E Marconi? E Leonardo? E i coniugi Curie? E Fleming? E Janssen?... E' la curiosità che manda avanti l'umanità"
(Andrea Vagni)
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vincenzo
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Re: L'odiato Marketing

Messaggio da vincenzo »

Cari ho speso gli ultimi 30 anni della mia vita a fare carriera nel marketing e nel commerciale di aziende anche multinazionali ed americane (anzi amerikane). Ultimamente vi confesso che sto riconsiderando tanto di quello che ho imparato e gestito. È dall'inizio della rivoluzione industriale e sopratutto da quando esiste il primato dell'economia su altro (sopratutto l'arte, la bellezza, ma anche la scienza) o meglio da quando esiste la medesima come "scienza" codificata che è iniziato il nostro inizialmente lento, inesorabile declino (etico morale e sociale). Forse era un processo inevitabile poiché le risorse terrestri sono limitate e già quando alla seconda metà dell'800 in europa la popolazione cominciava a crescere esponenzialmente e aveva aspettative e bisogni, era "necessario" limitare e controllare l'accesso agli stessi. Poi, la cosa tutto sommato è andata avanti senza troppe aberrazioni. Negli anni 50 in America "l'invenzione" del marketing ha rivoluzionato il paradigma produttivo e commerciale delle aziende. E tutto sommato sin tanto che la domanda era superiore o uguale all'offerta nessuna aberrazione. Il problema è sorto con i pretesi nuovi bisogni sopratutto latenti. Con l'affermarsi dei mezzi di comunicazione di massa e la loro concentrazione societaria, con le multinazionali, con le sovrapproduzioni industriali (tradendo anche l'etimologia originale del marketing) e con le fratture e separazioni (cluster) sempre più marcate di consumatori. Il marketing è figlio deviato di un sistema sociale (il capitalismo ) che ha generato l'aberrazione del consumismo sempre più sfrenato, incontrollato e finto (come la finanza). Oggi abbiamo purtroppo superato il break point ed il declino è inesorabile e doloroso. Possiamo solo tentare di anestetizzare il nostro cervello e far finta di non vederlo, oppure averne coscienza e in maniera sostenibile creare "oasi" di pensiero, di comunità e socialità, di moralità, dove tentare di vivere e proteggere noi ed i nostri figli in maniera sostenibile....
Ultima modifica di vincenzo il 01/05/2014, 9:59, modificato 2 volte in totale.
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vincenzo
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Re: L'odiato Marketing

Messaggio da vincenzo »

Ah, Swarovski, Zeiss e tutti gli altri nostri amati brand certo che fanno marketing. Lo fanno in maniera coerente al posizionamento che rappresentano i loro prodotti e la loro azienda. Il loro segmento di mercato e' alto o meglio di nicchia, l'esercizio di prezzo e produttivo e quello comunicazionale, deve mantenere la coerenza. Per questo vi sembra di non percepire le aberrazioni ed il sovraffollamento. Le "devianze markettare" sono, in casi dei beni di lusso, di alto profilo, di nicchia etc molto più sottili e "subdole" e paradossalmente se volete difendervene, è molto più difficile. Se volete davvero cercare e consumare prodotti e beni di aziende etiche e sostenibili è molto semplice. Guardate se la CRESCITA (di fatturati e profitti) è il loro obiettivo.....! Vi assicuro farete, al momento, moooooolta fatica a cercarle. Vi consiglio quindi, nel frattempo, di accrescere il vostro senso critico e di accedere al dubbio metodico di cartesiana memoria, nel'acquistare e consumare i vostri beni. ;) grazie e ciao.
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vincenzo
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Re: L'odiato Marketing

Messaggio da vincenzo »

Ma se non volete difendervi ed anzi considerate la resa al lusso, ed al vizio, un privilegio (e come darvi torto :D ) inebriatevi dolcemente ad esso, cullatevi al loro suadente richiamo, ma....ogni tanto, fate esercizi anche di "vigilanza" critica. Questo il mio spassionato consiglio ;)
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Re: L'odiato Marketing

Messaggio da ivan86 »

Vincenzo :thumbup: la penso come te.

La cosa più triste di oggi è che il marketing oramai è anche fra/su gli esseri umani, oups volevo dire prodotti animati, perché questo siamo diventati.

:wave:
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Born to... Zeiss
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Re: L'odiato Marketing

Messaggio da Born to... Zeiss »

Mah....mi sembrano discorsi improntati a pessimismo eccessivo...
:think: :think: :think:
Claudio Todesco

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Re: L'odiato Marketing

Messaggio da vincenzo »

No BTZ, purtroppo ormai siamo fuori dalla rispettabile e doverosa sfera delle opinabilità. Se la cosa ti interessa intellettualmente, fai le tue approfondite ricerche. Un autore fra tutti: Erwin Laszlo, puoi partire da lui. O forse meglio ancora dalla Noosfera di Vernadsky. Per quanto mi concerne mi reputo realista dopo anni di letture e ricerche incrociate e visioni e trend dei fatti. Rispettabilissime e comprensibili anche le scelte di sottovalutare o peggio ignorare. E quindi chiedo davvero scusa a te e tutti se vi ho preoccupato e se ho trasceso il tema originario o peggio meritevole di censura perché fuori policy del forum (Pier, scusa e taglia subito senza remore e rancore ti prego). Ma vi invito anche di continuare alla creazione ed alimentazione delle "oasi", come appunto anche il nostro bel forum... :thumbup: PS, Oasi, lo sono anche i gruppi solidali di acquisto, le associazioni culturali, certe pochissime aziende, certe scuole, certi comuni e certe regioni, certi rifugi alpini ovviamente, etc etc etc
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Re: L'odiato Marketing

Messaggio da alessio »

.....mah cè qualcosa che non mi torna......... :think: :think:
domanda,offerta,qualità,costi,utili,necessità,sogni,risparmio.....ecc.ecc. :? :? :?

Come non condivedere Marco e Vincenzo il vostro pensiero,ricordatevi pero' che ogni qual volta fai fare un preventivo o acquisti questo prodotto(in generale)piuttosto che l'altro nello scaffale di fianco ognuno fa marketing......penso oggi sia una necessità primaria per sopravvivere e quando sei sulla barca o ti ci hanno fatto ritrovare non importa,ma se non vuoi cadere in acqua devi seguire SOLO lei
....il mio vetro preferito??Ovviamente HABICHT 7x42!!!!
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Re: L'odiato Marketing

Messaggio da vincenzo »

Si Alessio. Non hai torto neanche tu... Intanto però stamane mi godevo il sole col mio nuovo-vecchio 60/1000 e già mi pregustavo una buona nottata sotto Marte ed invece si sta rannuvolando e forse pioverà :x Prima pensavo fosse colpa del governo ma adesso so che è del marketing... :D
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piergiovanni
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Re: L'odiato Marketing

Messaggio da piergiovanni »

Sposto nella sezione "Bar" che mi pare più congeniale.
Piergiovanni Salimbeni - tester e giornalista
Canale Youtube https://www.youtube.com/c/binomania/?sub_confirmation=1

Siti Web
Binomania.it-Recensioni di binocoli, spotting scope, telescopi astronomici e altro ancora
https://www.binomania.it

La Rivista della Luna -Missioni, Geologia, Storia, Guida all'osservazione e altro ancora
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Termicienotturni.it-Recensioni di strumenti ottici e digitali per la visione notturna
https://www.termicienotturni.it
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alien1
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Re: L'odiato Marketing

Messaggio da alien1 »

Grazie anche a te, Vincenzo. Di cuore.
Trovo che non sei stato pessimista ma realista.

Si cresce, sotto tutti gli aspetti, quando miglioriamo:
in campo morale, civico, intellettuale, spirituale, materiale, sociale.
Anche in quello della strumentazione e dei binocoli: è vincente per
tutti avere un buon prodotto e migliorarlo nel tempo.

Ciao
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abramo giusto
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Re: L'odiato Marketing

Messaggio da abramo giusto »

Caro Marco non ho risposto prima perché è un argomento da prendere con le pinze !!!
Penso proprio che il MTK delle grosse aziende non rideranno di noi ...il è semplice non ci leggono ... Leggerà il forum qualche importatore con anche un pò di passione x le ottiche !!
Ormai il MTK corre dietro alla modo non la crea più... Chi crea la moda è qualche status symbol che una mattina decide di uscire con una slitta trainata da Husky se poi ci metti che era a S.Moritz ...
Pensa se i giornalisti di gossip se lo vedevano uscire con appeso al collo un BLC 8x60 cosa sarebbe successo ???
Abramo
Hensoldt dialyt..qualcuno!! Hans Hensoldt jagd e nox..Minox family bd 10x44 br,bd 8-14x40 br ed, Scope MD62 ED..Sard 7x50.. Nedelta 7x50..Switf Audubon...Polifemo Celestron C5
http://www.centrometeolombardo.com/cont ... e=Stazioni
Francesco
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Re: L'odiato Marketing

Messaggio da Francesco »

Con ciclica cadenza appaiono sul forum interessanti disquisizioni, relative al nostro piccolo orticello, sulla dialettica di mercato produttore/consumatore e cioè se il consumatore ha la sovranità necessaria per poter almeno influenzare il produttore o se pittosto è vero il contrario che il produttore riesce ad imporre standards e mode secondo convenienza.

Ovviamente questo in via più generale è stato un problema da sempre dibattuto nelle teorie economico-sociali.

Vorrei adesso porre alla vostra attenzione alcune riflessioni del filosofo Henry Sidgwick e vorrei farlo senza ulteriore commento.

Il nostro si chiedeva se "si potesse assumere che il progresso sociale ci possa portare ad una condizione in cui il consumatore sia il miglior giudice dei beni da lui richiesti".
E rispondeva:
"Ma mi sembra molto dubbio che questo si possa assumere poichè sotto molti aspetti importanti le tendenze dello sviluppo sociale sembrano piuttosto portare in direzione opposta.
Via via che gli oggetti d'uso diventano più elaborati e complicati...risponde puramente alla legge generale della divisione del lavoro il supporre che probabilmente diventerà continuamente minore la capacità dell'uomo medio di giudicare la rispondenza dei mezzi ai fini, anche per quanto riguarda la soddisfazione dei suoi bisogni di ogni giorno.
Senza dubbio una persona, dotata di intelligenza perfetta, conscia della propria ignoranza ricorrrerebbe al consiglio di esperti.
Ma sembra probabile che il bisogno di tale consiglio e la difficoltà di trovare consiglieri adatti, possano crescere più rapidamente della coscienza media di tale bisogno e di tale difficoltà; specialmente quando consideriamo che l'interesse dei produttori li condurrà ad offrire beni che
sembrano utili piuttosto che non lo siano se è probabile che sfugga alla percezione il divario tra apparenza e realtà."

Correva l'anno 1883, si amici, avete letto bene, parliamo di oltre 130anni fa...

Bye :wave: bye
L’ultimo passo della ragione umana è riconoscere che vi è un Mistero con un’infinità di cose che la superano (Pascal)
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