Questo strumento lo potrete visionare ampiamente se vi recherete in Val Gerola per la tre giorni organizzata da Binomania, ma per non mandarvi impreparati all'appuntamento vi regalo questa preview.
![Immagine](http://www.skypoint.it/ddl/immagini/IP1-4235.jpg)
Premesso che non c'è stato tempo per fare test sufficienti in digiscoping, mi sono concentrato maggiormente su una valutazione generale dello spotting nel campo visuale, cosa che più mi compete e soprattutto diverte.
Lo strumento si colloca in fascia media come range di costi e ho potuto constatare che è in grado di fornire delle prestazioni molto interessanti, in rapporto al costo che bisogna sostenere per acquistarlo.
Il Geoma è uno spotting "made in Japan" molto leggero ( g1545 con oculare zoom e i tappi in dotazione ), al pari dei migliori angolati di alta fascia; il corpo è costruito in materiale sintetico la cui leggerezza può trarre in inganno dando un impressione di poca consistenza, ma ritengo, vista la cura con cui mi pare costruito e rifinito, che la qualità del materiale impiegato sia ampiamente sufficiente a garantirgli una lunga vita a spasso per boschi e brughiere, anche perchè è comunque waterproof.
La finitura esterna è leggermente ruvida, di colore verde e garantisce un buon grip nella presa dello strumento.
Lo zoccolo per l'attacco al cavalletto è in metallo con due fori da 1/4 di pollice, che garantiscono una piccola possibilità ulteriore di bilanciamento nel montaggio dello strumento sul supporto che userete; metallica anche la manopola che blocca la rotazione a 360° dello strumento sul suo asse maggiore.
Il poco peso del Geoma permette di gestirlo "in visuale" anche con un cavalletto leggero ( io l'ho usato con un Velbon Sherpa 250 montato con una testa FHD 52-Q sempre della medesima marca ), con un buon bilanciamento il puntamento risulta facile e preciso.
Sempre in assistenza al puntamento si può usare un comodo mirino "a tubo", posto a fianco del focheggiatore, che consente, se correttamente usato, di trovare con meno difficoltà il soggetto che si vuole inquadrare anche ad alti ingrandimenti, bisogna solo farci un po' la mano.
La meccanica in generale mi pare ben curata: efficiente il focheggiatore a due velocità, docile e preciso nel rispondere agli imput dell'osservatore, si gestisce tranquillamente con un dito; il comando è costituito da una ormai classica doppia manopolina, montata anteriormente all'innesto dell'oculare.
L'obbiettivo viene riparato da un paraluce gommato estraibile e chiuso con un tappo "a vite" in materiale plastico.
Venendo alla parte ottica ottima impressione mi ha fatto la resa di questo ED da 80mm, riferendomi perlomeno all'uso diurno.
Colori fedeli, con una dominante leggermente calda, ottimo contrasto e una nitidezza rimarchevole sia ai bassi che agli alti ingrandimenti consentiti dall'oculare zoom con cui l'ho provato.
L'aberrazione cromatica, praticamente assente a 20-30x, si evidenzia maggiormente a 60 ingrandimenti, in modo estremamente contenuto al centro e un po' più marcatamente al bordo, ma la cosa non arreca disturbo alla visione, che rimane di grande qualità anche in situazioni di alto contrasto.
La tenuta al bordo raggiunge una percentuale molto alta del campo inquadrato, minimamente intaccata col salire degli ingrandimenti.
Estremamente positiva la resa in controluce, l'annerimento interno del tubo ottico e diversi diaframmi che corredano lavorano molto bene, unitamente al trattamento antiriflesso di colore rossastro che ricopre la lente frontale: non ho riscontrato riflessi fantasma e aloni luminosi, se non finendo pericolosamente vicino al disco solare; davvero buoni anche contrasto e nitidezza conservati dall'immagine in questo difficile frangente.
Per chiudere due parole sull'oculare zoom, che consente di spaziare da 20 a 60 ingrandimenti se montato sul Geoma da 80mm: si attacca mediante una flangia vite sul corpo dello spottinscope, è dotato di un paraluce estraibile in una sola posizione, interamente rivestito in gomma, che volendo può essere sfilata se si desidera montare in modo più stabile per esempio un attacco per digiscoping.
Il campo che consente non arriva quello dei top di gamma ma è comunque a mio parere arioso e non costrittivo della visione, a tutti gli ingrandimenti; comodo per i portatori di occhiali è capace anche in questa situazione, se l'osservatore saprà posizionarsi correttamente, di non introdurre sgradevoli luci fantasma.
Il mio giudizio finale ( comunque sommario perchè una prova approfondita avrebbe richiesto più tempo, ma a questa ci penserà Pier più avanti ) è che si tratta di uno strumento di medio costo che merita "ampiamente" di essere preso in considerazione, per le diverse qualità dimostrate.