Vixen 20x80 AstroMarine..chi lo conosce?

[piergiovanni]

Ciao a tutti, la febbre mi sta facendo delirare, oggi. Ho sogni preoccupanti di me, con a fianco un vecchio esemplare di AstroMarine degli anni 80.
La colpa è di Specola che con il suo post "Amarcord" mi ha acceso l'ennesima lampadina che prende vita, ogni qualvolta vedo un binocolo che non ho avuto occasione di provare.
Per tale motivo vi chiedo:
Chi di voi ha messo lo sguardo nei vecchi VIXEN ASTROMARINE?
La differenza era cosi evidente rispetto ai più recenti 20x80?
Grazie anticipatamente

[John65]

Io ne ho uno in Sicilia, lo uso quando vado in vacanza al mare.
Qui ne ho uno di quelli della Konus dati in omaggio con gli abbonamenti di una nota rivista Astronomica nazionale.
Non posso fare una comparazione diretta perchè non li ho nello stesso luogo.
Devo dire comunque che il binocolo della Vixen è un bel esemplare, e se sei interessato posso faretene una recensione. Purtroppo unico problema devi asperttare questa estate, perchè prima non ci andrò.

CIao

[anto59]

Ciao Piergiovanni,

di sicuro lo abbiamo sia io (marchiato Starlite) che Piero (deneb, marchiato Vixen). Appena ho un momento ti mando qualche informazione in merito.
Ciao Antonio.

[monpao]

E' un binocolo giapponese rimarchiato in molti modi, Swift lo vendeva come Satellite ( una delle diverse versioni con questo nome ), ne esiste anche, sempre a marchio Swift, un 15x70.
E' uno dei tanti casi di binocoli uguali marchiati sia da Vixen che dall' importatore americano; credo sia un J-B 56, cioè la Hiyoshi Kogaku Co. Ltd. un ottica giapponese che ha sfornato diversi binocoli di alta qualità, tra cui ad esempio il primo Swift Audubon ED.

[anto59]

ciao Piergiovanni, ho acquistato il mio 20x80 da Miotti all' inizio degli anni '80 quando ancora ero uno studente. Grazie anche alla sua lunga focale (penso sia almeno f/6) è un buon binocolo con un campo apparente enorme, ben 74° (come un Jenoptem 10x50 W) ma purtroppo con una estrazione pupillare inferiore sicuramente ai 10 mm. Per apprezzare tutto il campo devi tenere gli occhi a contatto dell'oculare. Circa 3/4 del campo sono ben sfruttabili poi le prestazioni decadono ai bordi. Comunque anche al centro campo le stelle più luminose manifestano un piccolo residuo di astigmatismo. Restituisce nell' osservazione diurna una tonalità molto calda, tipica degli strumenti militari dell' Est Europa. Di notte questa caratteristica si dimostra positiva perchè scurisce il fondo cielo e "esalta" il colore delle singole stelle. Confrontato contro un ottimo USM 15x70 si dimostra decisamente più luminoso, con stelle meno puntiformi ma con colori più saturi. Unico difetto manifestatosi in più di 30 anni di utilizzo è stata la necessità di cambiare le viti che fissano il perno centrale alla cella degli obiettivi. Essendo lo strumento piuttosto pesante (nonostante lo scafo in alluminio) aggiustando la distanza interpupillare alla lunga queste viti (che lavorano in semplici fori filettati nell' allumino) cedono. Io le ho sostituite con nuove viti fissate con dado posto all'interno del tubo. Anche le operazioni di un eventuale riaggiustamento della collimazione sono veramente semplici e nessuna preoccupazione per l' azoto ..... che non c' è !
Dimmi se vuoi sapere altro, auguri per una pronta ripresa, Antonio.

[piergiovanni]

Grazie a tutti, soprattutto ad Anto59 che mi ha fatto comprendere alla perfezione le prestazioni di questo binocolo. Io possedevo il 20x80 BFC con 16mm di estrazione pupillare, l'esemplare che testai oltre 10 anni fa, contro il Kronos 30x90..
https://www.binomania.it/binocoli/vixenvsintes.php
ciao
Pier

[-SPECOLA->]

Esteticamente era molto simile al corrispettivo KONUS coevo, tuttavia il VIXEN era migliore, soprattutto ai bordi.
Questo è quanto ricordo (ci buttai gli occhi nell'estate del 1991).

[piero]

in effetti l'ho avuto per un po' fra le mani e sostanzialmente concordo con quanto scritto da anto59, che saluto caramente ricodando il nostro piacevole incontro a felizzano con il suo binoscopiofatto con due Sw160/750 f/5 e gomiti di matsumoto
ricordo dell'astroamrine quell stramaledette vitine che collegavano lo scafo alla barra centrale; il sistema di collimazione penso fosse il medesimo della serie successiva bwcf, che ancora ho, costituito da una sorta di pattino su cui i prismi scorrono con viti di regoalzione e di blocco di posizione

[vincenzo]

Io ho avuto la versione grigia marchiato konus e lo comprai da Miotti a rate. Lo ricordo con un campo mostruoso credo fosse 73 apparenti, un po' morbido e caldo nel terrestre ma sul cielo, imbattibile. Avevo pure una strana e pesantissima colonna con supporto inclinabile che Diego Miotti si faceva costruire da un artigiano. Lo vendetti stupidamente una ventina di anni fa per cercare la versione marchiata Vixen che ovviamente non trovai... Trovai invece un bellissimo Tordalk 22x80. Pure venduto. Oggi ne ho un altro seppure modificato stupidamente da un "assassino"...cerco l'Astromarine da anni.

[piergiovanni]

Grazie, penso che ognuno di noi si sarà pentito di aver venduto qualche strumento..Spesso lo facciamo per la eterna curiosità di saggiare altro..poi ritorniamo sui passi.
Mia moglie, tempo fa, mi disse- meno male che non fai cosi con le donne, altrimenti, me ne sarei dovuta andare già da un pezzo-
già...meglio cambiare binocoli..

[-SPECOLA->]

Io per non pentirmi, compro sempre ma non vendo mai.

[CARLO ROSSI]

Io per non pentirmi, compro sempre ma non vendo mai.

SE MI INSEGNI COME SI FA...........vengo a lavarti i pavimenti

ciao ciao carlo

[-SPECOLA->]

Si accumula, si accumula e si accumula ancora.