Ieri nel tardo pomeriggio, il cielo era coperto di nubi per il 95%, ma bastava quel 5% di luce per avere grande stabilità di seeing terrestre ed anche un minimo di luce.
Di botto mi viene la voglia di verificare la tanto decantata luminosità dei binocoli SUPERBLASONATI, vecchiotti, ma ancora efficientissimi, come il mio ZEISS JENOTEM 10x50 vs l'APM ED APO da 82/470mm a 45°, diaframmato a 50/470mm.
Fermo restando la immodificabilità della ZEISS 10x50, parto con due CELESTRON X-CELL LX da 25mm/60° che sul APM APO fanno 18,8x, la teoria dice che lo JENOPTEM 10x50 dovrebbe stravincere, ed invece stravince l'APM diaframmato a 50mm che risulta molto , ma davvero molto più luminoso.
Proseguo con i due ocularoni di serie APM da 18mm/65°, per 26x e di nuovo come luminosità stravince l'APM diaframmato a 50mm.
Mi gioco i due FF da 16mm/60° a 30x idem come sopra.
Allora faccio una cosa apparentemete folle, metto sul APM sempre diaframmato a 50mm, i miei due prestigiosi OR PENTAX SMC da 9mm con cui ottengo 52x e finalmente ottengo un sostanziale pareggio della luminosità di immagine, con due aperture identiche di 50mm, ma con fattore di ingrandomento d 5,2 volte maggiore nell'APM.
Faccio notare che lo JENOPTEM 10x50 è sempre stato usato su cavalletto e faccio notare che la foschia diurna ha martellato 5,2 volte più pesantemente i 52x del APM, rispetto ai 10x dello JENOPTEM.
Quindi la capacità di trasmettere la luce dei due strumenti si è rivelata spaventosamente diversa, se poi ci mettiamo i semplice ed efficienti prismi di PORRO dello JENOPTEM, rispotto ai più complessi e critici prismi erettori angolati a 45° + i ROMBOID PRISM dell'APM, allora davvero APM ha fatto un lavoro eccezionalmente perfetto.
Solo una drescrizione per chi conosce il MONTE MUCRONE che sovrasta il santuario di OROPA di BIELLA e sulla cui sommità vi è una CROCE a TRLICCIO alta forse 3 metri,
Da IVREA al monte MUCRONE vi saranno minimo 25Km, ebbene, l'APM diaframmato a 50mm, con su due PLANETARY ED da 8mm/60° a 59x, scarnificava quel traliccio in ogni sua più piccola componente fatta di molte centinaia di pezzettini.
Come interessante è stata la rimozione dei diaframmi, dove con 82mm di piena apertura, di botto quella croce mi è apparsa molto più grande, quasi il doppio ed ovviamente molto più dilatati gli spazi vuoti rispetto ai pieni.
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