Birdwatching ESTREMO and more... Ghillies

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Marco Ghirardi

Birdwatching ESTREMO and more... Ghillies

Messaggio da Marco Ghirardi »

Ciao a tutti.
Prendo spunto da uno dei miei ultimi post (nel thread sul Gufo Reale fotografato da Pier ) per suggerire il fattore invisibilità nell'osservazione degli animali, sia per scopi puramente osservativi che fotografici o di ripresa in genere. La tuta Ghillies, usata sia dagli Sniper che dalle persone che praticano il Soft-air che...da me :mrgreen: fino a non molto tempo fa, per il BW.
Non avete idea di cosa, e a che distanza, si vedano gli animali semplicemente restando immobili (e sottovento). Chi vuole provare a fare BW Estremo avrà di che divertirsi.
La mia era autocostruita (venuta decisamente bene) e stagionale...ovvero fatta con foglie, frasche, fieno (ideale per coprire il proprio odore...insistete con le erbe aromatiche tipo rosmarino, menta, salvia ecc). Ormai distrutta...ma la rifarò quest'estate, con verde e secco fresco di stagione. Sul mercato si trovano anche già fatte (da ca 50$ in su, diciamo che le migliori si posizionano fino a 100/130$). E' molto divertente... ;) e si moltiplicano le possibilità di incontro rispetto alla posizione fissa (capanno). Unisco qualche info aggiuntiva trovata in rete su questo tipo di ...abbigliamento, perfetto per l'assoluta invisibilità in ambiente naturale (se autocostruita più facilmente adattabile ai tipi di ambiente frequentati durante le uscite).
marco

“Cos’è una ghillie suit?
Essenzialmente è una copertura per il corpo fatta aggiungendo pezzi di stoffa, juta e materiale naturale ed è usata per mimetizzarsi nell’ambiente circostante.
Una ghillie suit può essere ricavata da una giacca, una maglia, un poncho, praticamente da qualsiasi articolo o pezzo di vestiario.
La ghillie suit è molto efficace perchè aggiunge tridimensionalità al normale mimetismo. Già molto tempo prima che fossero inventati vestiti mimetici chiazzati, molti soldati e cacciatori avevano imparato a nascondersi usando semplici pezzi di stoffa. La varietà di colori di una ghillie crea profondità e replica la "confusione" che si trova normalmente in natura, dove non esistono linee diritte e contorni ben definiti.
Il nome di questo accessorio proviene da alcuni guardiacaccia scozzesi, chiamati appunto
"Ghillies".
Erano uomini duri che vivevano nelle Highlands della Scozia, il cui lavoro era proteggere gli animali dai bracconieri e fare da guida ai proprietari terrieri della zona.
I Ghillies erano veri esperti di sopravvivenza e vita all’aria aperta, con un’ottima conoscenza del territorio in cui si muovevano. Dato che la loro sopravvivenza dipendeva dall’abbondanza di animali e pesci, i Ghillies li proteggevano dai cacciatori di frodo utilizzando le loro stesse tattiche e uno dei trucchi che avevano escogitato erano proprio le Ghillie Suit.”
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ghillie-suit.jpg
ghil1.jpg
ghil2.jpg
ghil4.jpg
pp_ghillie_suit_jacket_pants _.jpg
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-SPECOLA->
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Re: Birdwatching ESTREMO and more... Ghillies

Messaggio da -SPECOLA-> »

Per me la migliore resa mimetica è quella indicata nella quarta foto (andando dall'alto verso il basso). ;)
Simili abbigliamenti però, secondo me dovrebbero essere segnalati, un po' come i sub che usano le boe; sai gli spaventi che potrebbero assalire chi meno se lo aspetta? :lol:
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Gabry74
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Re: Birdwatching ESTREMO and more... Ghillies

Messaggio da Gabry74 »

ci ho pensato mille volte a fare "caccia fotografica" conciato così!
allora non sono l'unico pazzo!!!
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Bollicine
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Re: Birdwatching ESTREMO and more... Ghillies

Messaggio da Bollicine »

Avevo visto qualcosa di simile ai tempi del servizio militare....ma camuffamenti così accurati non li avevo mai visti!

Ora però...comincio a pensare che per certi strani avvistamenti (tipo Sasquatch e Yeti) una qualche spiegazione logica la si potrebbe azzardare! :mrgreen:
Zeiss FL85 con 20-60x e 30x. Leica Televid 10x25, Canon 7X17 FC, BPO 7x30, Komz 6x24 "sardino"...e qualche altro ravatto!
Ivan86

Re: Birdwatching ESTREMO and more... Ghillies

Messaggio da Ivan86 »

miraccomando non usatelo con la stagione di caccia aperta :lol:
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piergiovanni
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Re: Birdwatching ESTREMO and more... Ghillies

Messaggio da piergiovanni »

L'importante è non usare il dopobarba, perchè potete anche cammuffarvi come volete ma se non "puzzate" un po' di bosco, gli ungulati vi fiutano a 500 metri :-) Mii capitò anni fa, di incontrare nel bosco, un signore super-accessoriato, simil Rambo ma che profumava di Mentolo come un sacchetto di caramelle.. :mrgreen: M
In ogni modo vi sono varie tecniche per avvicinare gli animali, non sarebbe male scrivere due righe..e non sarebbe neppure male un bello scambio di esperienze.
Pier
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Marco Ghirardi

Re: Birdwatching ESTREMO and more... Ghillies

Messaggio da Marco Ghirardi »

piergiovanni ha scritto:In ogni modo vi sono varie tecniche per avvicinare gli animali, non sarebbe male scrivere due righe..e non sarebbe neppure male un bello scambio di esperienze.
Pier
Ciao Pier, ti assicuro che non uso il dopobarba :lol: anche se al Capriolo risulta (forse) più gradito sicuramente quello (e certamente insignificante per lui, ma non certo per noi.. ;) ) che il sentire il nostro vero odore. Qui, da un certo punto di vista, vanno bene tutti gli odori (senza esagerare) tranne ovviamente il nostro (umano).
Paradossalmente bisognerebbe andare in giro o profumatissimi (molti profumi maschili sono a base muschio/spezie ecc., mentre quelli femminili sono a base tipicamente floreale e ciò chiaramente confonde i finissimi "nasi" presenti in natura, o.... assolutamente senza odore...
Quindi una cosa importante la si può già individuare nel fatto che, se ci si vuole avvicinare molto (e senza disturbare gli animali) è vietato ...sudare 8-)
Come tecniche di esperienza personale in merito alla maggiore invisibilità, aggiungo per punti:

Per fare Bw estremo mi muovo così (una precisazione importante - in questo caso trattasi di più di tecniche ideali di NatureWatching Estremo che BW):

1 da solo, quindi silenzio assoluto (toni del cell esclusi, vibrazione compresa).
2 mi muovo molto lentamente in luoghi particolari come le gole (che potrebbero amplificare ulteriormente il rumore dei passi). Sono da evitare qualsiasi movimento brusco.
3 se possibile, sul sentiero, evito anche di calpestare foglie secche ecc, o colpire involontariamente sassi con i piedi camminando, preferendo unicamente appoggiare il piede su terra spoglia.
4 se non è possibile non fare rumore, (camminata in bosco) evito un passo netto e deciso e con cadenza regolare, riconoscibilissimo dagli animali, (meglio un passo un pò più strusciato, quindi un filo più di rumore, ma soprattutto incostante, con frequenti soste di ascolto).
5 quando mi fermo non sono mai una figura isolata (meglio avvicinardi a un albero, un cespuglio, una parete in roccia, abbassandosi.
6 in prossimità di scollinamenti rallento ancora di più, mi fermo, e entro prima con lo sguardo nella nuova area
7 quando indosso la Ghillies, trovata la posizione per l'osservazione, mi sdraio a terra, completamente.
8 idealmente cerco di mantenermi sempre sottovento e in favore di luce.

Un dettaglio per me importantissimo: le Scarpe.
Devono essere estremamente flessibili, a pianta preferibilmente stretta e con suola in gomma (in pratica sono il contrario dello scarpone da trekking). Uso delle vecchie sneaker in pelle scamosciata. Queste caratteristiche permettono un passo decisamente silenzioso, piedi asciutti (ricordate che non dovete sudare - diventereste istantaneamente "visibili/rintracciabili" come fari nella notte, se vi trovate a sfavore di vento).
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piero
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Re: Birdwatching ESTREMO and more... Ghillies

Messaggio da piero »

tuta molto usata dai cecchini solo negli ultimi 7-8 anni anni ho scoperto che il miglior abbigliamento per andare a osservare la fauna boschiva e montana non si trova nelle linee tecniche da montagna ma nei negozi di caccia
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
alberto
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Re: Birdwatching ESTREMO and more... Ghillies

Messaggio da alberto »

Marco Ghirardi ha scritto:
piergiovanni ha scritto:In ogni modo vi sono varie tecniche per avvicinare gli animali, non sarebbe male scrivere due righe..e non sarebbe neppure male un bello scambio di esperienze.
Pier
Ciao Pier, ti assicuro che non uso il dopobarba :lol: anche se al Capriolo risulta (forse) più gradito sicuramente quello (e certamente insignificante per lui, ma non certo per noi.. ;) ) che il sentire il nostro vero odore. Qui, da un certo punto di vista, vanno bene tutti gli odori (senza esagerare) tranne ovviamente il nostro (umano).
Paradossalmente bisognerebbe andare in giro o profumatissimi (molti profumi maschili sono a base muschio/spezie ecc., mentre quelli femminili sono a base tipicamente floreale e ciò chiaramente confonde i finissimi "nasi" presenti in natura, o.... assolutamente senza odore...
Quindi una cosa importante la si può già individuare nel fatto che, se ci si vuole avvicinare molto (e senza disturbare gli animali) è vietato ...sudare 8-)
Come tecniche di esperienza personale in merito alla maggiore invisibilità, aggiungo per punti:

Per fare Bw estremo mi muovo così (una precisazione importante - in questo caso trattasi di più di tecniche ideali di NatureWatching Estremo che BW):

1 da solo, quindi silenzio assoluto (toni del cell esclusi, vibrazione compresa).
2 mi muovo molto lentamente in luoghi particolari come le gole (che potrebbero amplificare ulteriormente il rumore dei passi). Sono da evitare qualsiasi movimento brusco.
3 se possibile, sul sentiero, evito anche di calpestare foglie secche ecc, o colpire involontariamente sassi con i piedi camminando, preferendo unicamente appoggiare il piede su terra spoglia.
4 se non è possibile non fare rumore, (camminata in bosco) evito un passo netto e deciso e con cadenza regolare, riconoscibilissimo dagli animali, (meglio un passo un pò più strusciato, quindi un filo più di rumore, ma soprattutto incostante, con frequenti soste di ascolto).
5 quando mi fermo non sono mai una figura isolata (meglio avvicinardi a un albero, un cespuglio, una parete in roccia, abbassandosi.
6 in prossimità di scollinamenti rallento ancora di più, mi fermo, e entro prima con lo sguardo nella nuova area
7 quando indosso la Ghillies, trovata la posizione per l'osservazione, mi sdraio a terra, completamente.
8 idealmente cerco di mantenermi sempre sottovento e in favore di luce.

Un dettaglio per me importantissimo: le Scarpe.
Devono essere estremamente flessibili, a pianta preferibilmente stretta e con suola in gomma (in pratica sono il contrario dello scarpone da trekking). Uso delle vecchie sneaker in pelle scamosciata.
Queste caratteristiche permettono un passo decisamente silenzioso, piedi asciutti (ricordate che non dovete sudare - diventereste istantaneamente "visibili/rintracciabili" come fari nella notte, se vi trovate a sfavore di vento).

condivido tutto, tranne il dettaglio sulle scarpe....
se le esplorazioni le fai in zone di pianura ok...altrimenti può essere un problema usare il tipo di scarpe da te desritto, può rivelarsi un pericolo utilizzare scarpe con suole non adate in montagna....ricordo che la maggior parte degli incidenti spesso mortali accorsi ai per es ai "fungaioli" è proprio dovuto ad un utilizzo di calzatute non idonee a luoghi impervi...(tipo gambali di gomma...figuriamoci le sneaker..)

personalmente ho appena rifatto fare la suola dei miei scarponi...perchè continuavo a scivolare.
ps: anche io vado spesso in montagna proprio per osservare la fauna, e su letti di foglie secche o bagnate la scivolata pericolosa è sempre dietro l'angolo, e la considero il pericolo numero 1.
osservo con Nikon EII 10X35, Vortex Viper HD 8X42, Nikon monarch 8x42 ,Xiaomi beebest 8x32
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Re: Birdwatching ESTREMO and more... Ghillies

Messaggio da piergiovanni »

piero ha scritto:tuta molto usata dai cecchini solo negli ultimi 7-8 anni anni ho scoperto che il miglior abbigliamento per andare a osservare la fauna boschiva e montana non si trova nelle linee tecniche da montagna ma nei negozi di caccia
infatti. ;)
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Re: Birdwatching ESTREMO and more... Ghillies

Messaggio da piergiovanni »

alberto ha scritto: personalmente ho appena rifatto fare la suola dei miei scarponi...perchè continuavo a scivolare.
ps: anche io vado spesso in montagna proprio per osservare la fauna, e su letti di foglie secche o bagnate la scivolata pericolosa è sempre dietro l'angolo, e la considero il pericolo numero 1.
Ciao Alberto, da quando ho scoperto il vibram, non uscirei mai senza..Mi sono risparmiato delle belle cadute con queste suole. Nella mia zona vi sono molte rocce, scivolose, con radici e rami pericolosi, infatti ogni anno ci lasciano le penne i fungiat "della domenica" La mia esperienza con i volatili è differente. Se mi piazzo dietro un telo mimetico, posso stare anche in tuta da sub arancione, perchè non badano molto a quello che c'è dietro. Con gli ungulati, alla fine, conta molto il contro-vento..Poi , a volte dipende anche da soggetto a soggetto, i caprioli valgannesi, a volte si fanno avvicinare,facendo un po' di attenzione, sino a 30metri, nella mia zona, sul Monte Sette Termini, non posso osare cosi tanto.
Gli aironi in oasi a Brabbia, hanno una distanza di fuga elevata, dove lavoro io, in Svizzera, di fronte all'ufficio , c'è un fiume, or bene, ogni tanto ci sono gli aironi appollaiati sul parapetto con i turisti che camminano a 1 metro di distanza..
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Marco Ghirardi

Re: Birdwatching ESTREMO and more... Ghillies

Messaggio da Marco Ghirardi »

Ciao ragazzi.
Certo condivido con voi che non si possa andare in alta montagna con le sneaker (nello specifico le mie zone di osservazione vanno principalmente da 250/300 a 650/750mt slm).
Chiaramente la calzatura deve essere sempre adeguata anche alla quota e alla conformazione del terreno che si incontra.
Dalle mie parti, o alle mie quote, risultano però, e lo specifico per me, ideali.
Vedo spesso anch'io persone che vanno a funghi con gli stivali da pescatore...e certamente nel castagneto stanno più attaccati ai rami, per non cadere, che altro ( non essendo presente allacciatura alcuna la gamba e il piede "si muovono sensibilmente" all'interno della stessa, producendo una evidente pericolosa instabilità.
Fino alla media collina, con presenza di coltivo, aree miste a bosco ceduo, incolti, castagneti e vigne, l'uso di scarpe leggere è possibile. L'importante è che possiedano una suola adatta. Prima infatti Specificavo gomma (anche le mie hanno suola Vibram, scalinata). Se vado oltre i 1000mt, certamente sono di rigore gli scarponi (certamente le sneaker sulle pietraie non vanno un gran che bene :D )
marco
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