Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

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piergiovanni
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Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da piergiovanni »

Allineare correttamente le ottiche di un binocolo è un processo essenziale per massimizzare le sue prestazioni.

È importante comprendere che non è possibile ottenere una perfetta collimazione per la messa a fuoco ravvicinata e per le osservazioni all'infinito contemporaneamente. È necessario quindi fare una scelta tra i due metodi, poiché una soluzione unica non esiste.

Ho constatato personalmente che alcuni binocoli 15x56 perfettamente collimati per la visione a distanza media, mostravano chiari segni di scompensi nella collimazione per l'osservazione all'infinito.

Quando si collima un binocolo astronomico utilizzando una stella come punto di riferimento all'infinito, è di vitale importanza che le immagini della sorgente puntiforme si fondano in modo impeccabile. Provate a collimare un binocolo con stella artificiale dentro il vostro giardino e poi puntarlo verso il cielo: sara' scollimato.

Mentre la maggior parte dei binocoli, progettati per l'osservazione della natura a distanze brevi o medie, può presentare una lieve discrepanza nei campi visivi osservati, gli occhi generalmente possono tollerare una differenza fino al 3-4%. Tuttavia, gli astrofili, particolarmente interessati alla massima precisione nella collimazione, potrebbero richiedere una regolazione ancora più precisa, soprattutto quando si desidera osservare dettagli come i pianeti, ad esempio Giove, ad ingrandimenti superiori a 100x.

L'osservazione di oggetti puntiformi come le stelle o i pianeti può mettere in evidenza eventuali discrepanze nella collimazione, anche nei binocoli che sono stati allineati per distanze medie.

In generale, la regolazione che ogni utente è in grado di eseguire sul proprio strumento è influenzata da fattori personali. Pertanto, dove possibile, consiglio sempre agli appassionati di astronomia di apprendere le tecniche per collimare i propri binocoli angolati, poiché spesso i laboratori di produzione non forniscono una collimazione precisa per l'osservazione all'infinito.
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da Giovanni Bruno »

Io per collimare sia i binocoloni da 100x che per collimare le torrette binoculari da 200x per i telescopi, mi affido sempre agli orologi sui lontani campanili ad oltre 10 km di distanza ed uso le tangenze geometriche dei due campi visivi sul quadrante dell'orologio.

Maniacalmente preciso per la verticale e leggermente più tollerante per l'orizzontale. :thumbup: :wave:
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piergiovanni
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da piergiovanni »

Fai bene Giovanni, ma facciamo due calcoli:

se si tenta di collimare un binocolo con obiettivi distanti tra loro di circa 20 cm e il bersaglio utilizzato si trova a 1000 metri di distanza, si verificherà quanto segue: con gli assi ottici allineati al bersaglio, non saranno paralleli, ma convergeranno di 40 secondi d'arco. Puntando le stelle con un binocolo 20x, si noterà quindi una divergenza di 1 minuto d'arco. Pertanto, se si collima utilizzando un bersaglio a 1000 metri, l'allineamento ottenuto sarà già al limite della tolleranza della divergenza. Questo disallineamento orizzontale causato da un bersaglio non sufficientemente distante può influenzare anche l'allineamento verticale quando la distanza interpupillare che si utilizza non è precisa. Se si utilizzasse un bersaglio a 100 metri, la divergenza degli assi ottici sarebbe 10 volte maggiore, risultando quindi inaccettabile anche con un binocolo a tetto di ingrandimento molto moderato. Immaginate cosa accadrebbe se si tentasse di collimare usando un oggetto a 10 metri di distanza e provate a calcolare cosa accadrebbe se aveste una distanza pupillare di 65 mm e faceste collimare il binocolo da una persona che ha una distanza di 72 ..
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da Giovanni Bruno »

Io ho scritto oltre 10Km, ovvero oltre 10.000 metri, non solo, ho scritto anche curando maniacalmente la collimazione verticale, la scollimazione più sensibile per l'occhio umano.

In ogni caso faccio anche un secondo controllo di sicurezza, mi allontano di almeno 200mm dagli oculari per controllare se vedo un solo quadrante dell'orologio perfettamente sovrapposto a se stesso.

Ciò non toglie che sia ancora meglio fare la collimazione sulle stelle, magari sulla stella polare, ma in inverno ho poca voglia di prendere freddo di notte.

Però io trovo più comodo l'orologio del campanile ad oltre 10Km di distanza perché è ben visibile tutti i giorni dell'anno, tranne che con la nebbia presente, ma che almeno dalle mie parti, non dura mai tutto il giorno. :thumbup: :wave:
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piergiovanni
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da piergiovanni »

A 10 km va benissimo, il problema è tentare di allineare un binocolo usando un dettaglio molto vicino.
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da Alex9999 »

Ottimo consiglio , purtroppo oggi c’è la fobia della collimazione e molti credendo di ottenere di più dai propri obiettivi ( leggasi risoluzione ) pensano di sperimentare una via abbastanza impervia …inoltrandosi in un campo minato.
Forse bisognerebbe dire che per sfruttare a pieno i propri diametri , oltre la collimazione , c’è bisogno di ingrandimenti , quelli utili a tirare fuori il dettaglio e la necessità di obiettivi di qualità .
Solo con queste tre componenti si avranno immagini di un certo rilievo .
Quindi smanettare con gli strumenti potrebbe essere valido in concertazione con altro ma spesso può peggiorare già quello che obiettivamente non si potrà mai avere.
Ultima modifica di Alex9999 il 20/03/2024, 14:51, modificato 1 volta in totale.
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da -SPECOLA-> »

Per verificare la collimazione di un binocolo io scelgo sempre soltanto bersagli ad una distanza almeno ≥ 4 Km.
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Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
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piergiovanni
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da piergiovanni »

Ciao Specola, ci sono vari testi che descrivono il "miglior metodo per collimare un binocolo" da testi della Marina americana a quelli della Edmund. Personalmente vi consiglio anche il libro Understanding & Attaining 3-Axis Binocular Collimation di Cook che è uno dei miei testi preferiti, si trova anche su Amazon. William J. Cook, è stato capo ottico presso USNR-Ret e Tecnico oftalmico. Su CloudyNights ci sono decine di discussioni a riguardo anche di 15 anni fa.

In ogni modo se vuoi leggere qualcosa in pdf ti posso fornire vari documenti: Tipo OPTICALMAN oppure Collimators & Collimations della Edmund scritto mi pare nel 2010.

Ancora oggi ci sono appassionati che tentano di collimare i loro binocoli non solo da dentro una stanza ma anche usando soltanto una stella come riferimento, pensando di averlo fatto correttamente perché non vedono più la stella sdoppiata. Tuttavia, spesso i campi visivi dei due tubi ottici sono fuori allineamento. Perché questo non viene notato facilmente? I nostri occhi possono compensare una differenza nei campi visivi fino al 3-5%, ma noteranno immediatamente se una stella è "sdoppiata" in quanto si tratta di una sorgente puntiforme.

Generalmente, è difficile sopportare un disallineamento di 2 minuti d'arco a ingrandimenti compresi tra 10x e 12x, ma pochi notano la discrepanza tra i campi visivi poiché il cervello unisce le immagini. Tuttavia, sconsiglio vivamente il fai da te. Tempo fa ho ricevuto una email da un signore che ha provato a collimare il suo binocolo da 20x80 usando un riferimento situato dentro una stanza e tempo fa ho osservato in due 15x56 che apparivano collimati sui 20-30 metri ma che poi guardando all'infinito davano evidenti problemi di scollimazione. Ci sono troppi fattori da considerare per collimare "perfettamente". La collimazione classica con i grani dei prismi o solo quella dagli eccentrici non è teoricamente perfetta.

La collimazione perfetta teoricamente implica l'allineamento delle lenti dell'obiettivo con l'asse ottico (di tutto il treno ottico prismi compresi) per ottenere una fusione precisa delle immagini. In un binocolo perfettamente collimato, i prismi sono perfettamente perpendicolari all'asse ottico e paralleli tra loro. Tuttavia, se non è possibile regolare le lenti dell'obiettivo, la collimazione sarà compromessa. Ma a volte non è sufficiente collimare solo dagli obiettivi perché i prismi si possono essere spostati nella sede a causa di cadute o altri eventi. In sintesi, se desiderate intervenire su un binocolo economico, divertitevi, ma per qualsiasi altra cosa rivolgetevi a riparatori competenti. :thumbup:
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da -SPECOLA-> »

https://archive.org/search?query=OPTICALMAN

https://www.edmundoptics.com/ViewDocume ... mation.pdf

viewtopic.php?p=122958#p122958

Per non andare proprio a tentoni, è utile avere a disposizione dell'adeguata strumentazione (comparatore e collimatore in primis, se non proprio un vero e proprio banco ottico), perchè quando si collima un binocolo, per prima cosa bisogna sapere quale dei due tubi è scollimato.
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da Antonello66 »

Si, ma… pensavo che usare un binocolo fosse come andare in bicicletta.
:D
“adeguata strumentazione (comparatore e collimatore in primis, se non proprio un vero e proprio banco ottico)” che, dico io, poi bisogna saper usare…

Son partito che bastava inquadrare la linea orizzontale di un tetto e allontanando gli occhi doveva rimanere tale. Così il binocolo era collimato.
A quanto pare non è sufficiente. In un altra discussione chiedevo come verificare la collimazione: una recensione di un esperto oltreoceano mi aveva fatto scoprire un metodo che mi pareva infallibile (da lui usato in quasi tutte le recensioni). Centro una stella, metto a fuoco, sfuoco con il correttore delle diottrie, quella a fuoco deve restare in centro a quella sfocata. Bocciata, non attendibile se fatta da un neopatentato.
Insomma, il problema c’è, non è detto però che tutti siano in grado di comprenderlo e quantificarlo, a quel 5% di aiuto dal cervello (che ci farebbe vivere sereni) si aggiunge il tarlo del binomane che azzera completamente quel pizzico di saggezza che la natura ci ha dato e siamo punto e a capo.
Sará da collimare…? Ma quanto sarà scollimato? Ho fatto la prova bene? Quali viti devo girare?
E magari non c’è nemmeno il negoziante che può aiutarci, perchè l’ho preso usato su eBay, o Amazon. O era nel cassetto dello zio ecc ecc.
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da piergiovanni »

Io direi di vivere sereno,la quasi totalità dei binocoli che ricevo binocoli in prova sono nei limiti della ns tolleranza, se non hai disagi evidenti, goditi il binocolo, i problemi sorgono spesso con i nuovi binocoloni e per chi vuole usarli con profitto ad alti ingrandimenti . In ogni modo una lettura a vari libri e articoli non fa mai male. Nel settore astronomico sono informazioni arci note da anni e trovi molto materiale gratuito a riguardo sapendo cercare con un minimo di attenzione.

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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da -SPECOLA-> »

Il problema maggiore secondo me è che non si può escludere a priori che quando ad occhio tutto sembra essere a posto inquadrando un soggetto terrestre posto ad una distanza almeno ≥ 4 Km, oppure una stella in cielo, a determinare il risultato non sia soltanto l'allineamento condizionale invece di una corretta collimazione.
Nel caso si riscontrasse uno sdoppiamento dell'immagine, senza un minimo di strumentazione, per stabilire su quali regolazioni agire, cosa bisognerebbe fare? Lanciare in aria una moneta per determinare se bisogna agire sulle regolazioni del tubo di destra, di sinistra, oppure entrambi?
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da piergiovanni »

Infatti, sempre meglio affidarsi all'azienda produttrice o a laboratori / riparatori specializzati quando fuori garanzia, anche se ci sono binocoli molto economici che non mantengono molto bene la collimazione per evidenti problemi meccanici.

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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da piergiovanni »

Antonello66 ha scritto: 22/03/2024, 22:37 Si, ma… pensavo che usare un binocolo fosse come andare in bicicletta.

Son partito che bastava inquadrare la linea orizzontale di un tetto e allontanando gli occhi doveva rimanere tale. Così il binocolo era collimato.
Ciao Antonello, questa mattina per fortuna ho un attimo di tempo e posso risponderti meglio.
In primo luogo, per parlare correttamente di "collimazione", dovremmo indicare come prima cosa l'area fusionale di Panum, che è l'area sulla retina dove un punto si fonde con un singolo punto nell'altra retina. Quindi, un binocolo è "perfettamente" collimato quando i due obiettivi si sovrappongono nella modalità corretta e non costringono gli occhi dell'utente ad adattarsi all'area fusionale di Panum.

Come ribadito in precedenza, è ovvio che la collimazione migliore sia effettuata all'infinito ed è ovvio che la collimazione "piu' efficace" si ottenga con il metodo a 3 assi e magari un bel collimatore MARK V della Marina Militare :mrgreen: . Ripeto sono notizie molto note da anni soprattutto attingendo da forum e manuali scritti in lingua inglese.

Ho scritto vari articoli su come ottenere una collimazione "sufficiente" non perfetta anche da casa e ti invito a leggere ad esempio questo articolo https://www.binomania.it/collimare-binocolo/
ma... un binocolo perfettamente collimato all'infinito non è adatto per osservare oggetti vicini. STOP.

Ciò è dovuto all'angolo di convergenza degli oggetti, che viene amplificato dall'ingrandimento del binocolo, generando parallasse tra l'immagine del tubo ottico destro e quello sinistro. Il cervello è in grado di fondere due immagini solo fino a un certo punto.

Negli anni Ottanta, Zeiss aveva progettato un binocolo con obiettivi divergenti, ma era peggiore del Papilio e presentava problemi nell'accostamento corretto degli occhi all'oculare. Il Papilio si basa sul sistema di prismi inversi e gli obiettivi convergono quando la messa a fuoco si avvicina a una determinata distanza da un soggetto.

Ripeto, non è possibile ottenere un binocolo collimato all'infinito che sia perfetto anche a breve distanza. Talvolta mi scrivono degli appassionati sfiduciati perché comprano un classico 15x70 o 20x80 con messa a fuoco centrale. Lo trovano collimato sulla Luna, poi quando cercano di guardare la cassetta delle sementi per gli uccelli in giardino notano evidenti problemi. All'atto pratico, è meglio la collimazione all'infinito, poiché osservando un bersaglio vicino gli occhi dovranno convergere, mentre collimando un binocolo da vicino dovrebbero divergere e non sono fatti per questo. Tuttavia, in casi molto specifici, come l'osservazione a breve distanza, alcuni appassionati hanno risolto con una regolazione dei prismi (ripeto, non è una collimazione perfetta, perché quella perfetta è con il metodo a tre assi), riuscendo finalmente a guardare i passerotti da pochi metri nei limiti dell'ingrandimento del binocolo, della distanza dai tubi ottici del loro sistema di messa a fuoco e anche del campo apparente fornito dagli oculari ma perdendo ovviamente la collimazione all'infinito.

Perché molti birdwatcher preferiscono i prismi a tetto? Perché uno dei fattori di pregio del PORRO, che è la distanza maggiore tra gli obiettivi, genera una percezione 3D da lontano, ma se si osservano soggetti da vicino si fa più fatica a fondere l'immagine. I tetto, invece, non spostano la parte mediale del campo di vista come fa un Porro e quindi presentano una parallasse più piccola. Guarderai da vicino con meno convergenza, ma perderai l'effetto 3D.

Il nostro sistema occhio-cervello può percepire raggi divergenti e paralleli; i raggi paralleli sono quelli lontani, mentre i raggi che arrivano da un oggetto che si inquadra da vicino divergono. I nostri occhi non sono fatti per divergere e molte persone fanno fatica a compensare.

In realtà, ci sono anche altri fattori da considerare, come ad esempio il campo di vista ampio di un binocolo e la possibilità (nei limiti) di giocare con la distanza interpupillare. Ho letto vari libri, da "Telescope Optics" a trattati di Edmund e altro ancora. Ti assicuro che non è così facile fornire la ricetta giusta per una collimazione perfetta. Ripeto, quella all'infinito è ottimale perché un binocolo è ideato per guardare da lontano, ma non risolve totalmente i problemi di messa a fuoco da vicino, per varie ragioni meccanico-ottiche del binocolo o fisiologiche. Il Papilio, in tal caso, è un ottimo progetto secondo me ma perdi giustamente l'effetto 3D dei Porro.

Un altro fattore da considerare è anche la distanza minima di messa a fuoco. Ad esempio, in un prisma a tetto, la distanza tra oculari e obiettivi è fissa e la MAR (messa a fuoco ravvicinata), chiamiamola così, si ottiene accorciando la lunghezza focale degli obiettivi tramite un sistema interno che utilizza una lente di messa a fuoco. I problemi sorgono spesso quando ci sono dei PORRO collimati all'infinito di medio-alto ingrandimento che concedono una messa a fuoco minima che va ben oltre la nostra capacità di compensazione. Ergo, non vorrei essere troppo prolisso. Un binocolo collimato all'infinito nelle osservazioni ravvicinate sfrutterà sempre i nostri occhi per divergere sino a quando soggettivamente non sarà possibile. Un binocolo (nei limiti del suo schema ottico e meccanico) collimato da vicino potrà fornire immagini migliori a brevissima distanza, ma sarà molto scollimato da lontano, perché in questo caso dobbiamo chiedere ai nostri occhi di divergere.

In linea di massima, se si osserva un oggetto situato a 20 metri di distanza con un binocolo perfettamente collimato all'infinito, i nostri occhi dovranno convergere per oltre 2.5 gradi . Non è un grosso problema, ma il fattore aumenta notevolmente qualora la messa a fuoco consentisse di osservare a 6-7 metri.
Citando un noto personaggio di CN: "You cannot collimate a binocular for close focus and infinity. It's one or the other.

Oltre ai libri che ho citato ieri potresti anche pensare di leggere: Choosing, Using and Repairing Binoculars”, by J.W.Seyfried, University Optics, 1995. Se invece vuoi ottenere una collimazione sufficiente (allineamento condizionato) ma non corretta con il solo metodo dei prismi potresti optare per questa breve guida del buon Kevin https://oberwerk.com/collimation-instru ... er-series/ ma ricorda che una corretta collimazione si fa sugli obiettivi quando però i prismi e gli oculari sono perfettamente in asse.
Se riesci prova a cercare" Opticalman 3 & 2" della US Navy secondo me è la bibbia che poi è stata usata da molti guru e spacciata per farina del loro sacco. Se lo vuoi leggere, avvisami. In estrema sintesi io non mi farei troppe preoccupazioni nel senso che se una persona è costretta a verificare con un collimatore se il suo binocolo è scollimato, non c'è bisogno di farlo collimare :mrgreen:
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da -SPECOLA-> »

Aggiungo ai link che ho già messo anche questo:

binocular_repair.pdf
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da astro61 »

So che si sta parlando di binocoli, molto più portatili e di immediato utilizzo, sennò il problema della distanza verrebbe risolto con un piccolo rifrattore dotato di torretta binoculare. Ho effettuato osservazioni oserei dire entusiasmanti in questo modo su uccelli a una distanza di una decina di metri dal mio terrazzo, a 20/30 ingrandimenti senza il minimo problema che mi distraesse.
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da Antonello66 »

Grazie Piergiovanni per questa spiegazione. Ora capisco perché con l’Ibis 82HD, a distanza ravvicinata con oculari da 9mm era quasi impossibile osservare.
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da piergiovanni »

Ci mancherebbe, se vuoi leggere qualche testo avvisami, sono tutti in lingua inglese.

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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da astro61 »

piergiovanni ha scritto: 23/03/2024, 17:04 Ci mancherebbe, se vuoi leggere qualche testo avvisami, sono tutti in lingua inglese.

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Recentemente da Giuliano Monti ho provato il Kowa Wide Angle BD II XD 6.5X32, che è uno dei binocoli papabili di questa portata che da tempo sto cercando. Non è economico come il porro APM che stiamo aspettando, però essendo l'ultimo pezzo che ha in magazzino lo venderebbe a una cinquantina di euro meno del prezzo di listino. Provandolo all'esterno ho messo a fuoco un bidone che era lì a meno di due metri. È riuscito a farlo ma l'immagine era sdoppiata e ho immaginato subito che fosse il problema di parallasse di cui si sta parlando in questa sede. Anzi, a questo punto mi viene da dire che questa specifica di cui si vantano i costruttori di binocoli, ovvero la minima distanza di messa a fuoco più corta possibile, viene di fatto resa inutilizzabile da questo problema. :think:
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da piergiovanni »

Ciao dipende da vari fattori, distanza tra i tubi ottici, ingrandimento, distanza interpupillare e mettiamoci anche il campo di vista degli oculari e la capacità di divergere gli occhi e fondere le immagini che è soggettiva. Tendenzialmente un prismi a tetto è più performante in tale frangente così come un binocolo ultra grandangolare rispetto a uno con campo stretto perché puoi rimediare un poco con la distanza interpupillare.. In sintesi un binocolo perfettamente collimato per l''infinito esige sempre un compromesso e si osserva meglio da vicino con un prismi a tetto 8x42 che con un Porro 15x70 .

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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da -SPECOLA-> »

Seyfried nel suo libro descrive anche la costruzione di un semplice dispositivo per collimare il binocolo a casa, tuttavia questo dispositivo sembrerebbe consentire la "collimazione" ad una sola distanza interpupillare e quindi soltanto di ottenere l'allineamento condizionato e non un binocolo veramente collimato, che come noto sarà allineato per qualunque distanza interpupillare.

Riguardo alle pubblicazioni tematiche, in lingua italiana ricordo il lavoro di Claudio Manetti:

CORSO AVANZATO DI COLLIMAZIONE DEL BINOCOLO

Per apprendere:

La collimazione del binocolo a tutte le distanze interpupillari senza necessità
di bloccarlo a un supporto e senza strumenti speciali di collimazione.

La costruzione e l’uso di un apparecchio di collimazione che non richieda il
bloccaggio del binocolo.
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giorgio_65
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da giorgio_65 »

Buonasera a tutti, innanzitutto spero di non essere fuori tema con l' argomento del post, nel qual caso scusatemi e spostate pure il mio messaggio.
Lo scorso settembre ho acquistato un binocolo a tetto 10x42, ( al momento preferisco non dire la marca visto che sono in attesa di una risposta anche dal venditore) del quale ero molto soddisfatto. Oltre ad un'ottima visione diurna senza aberrazioni cromatiche evidenti, ero rimasto colpito anche dall'ottima visione del cielo notturno, Giove lo vedevo come un cerchio ben definito con intorno i suoi satelliti.
Nei giorni, scorsi, scrutando il cielo notturno alla ricerca della cometa Brooks, con mio disappunto, Giove si è sdoppiato....
Vedo doppi tutti gli astri, uno sopra l' altro, ho notato che è comparsa anche un' aberrazione cromatica, la parte in alto a sinistra del pianeta ha un' alone rossastro ...
Muovendo un po' la messa a fuoco, l' aberrazione diventa blu in alto a destra.
Ho molta cura del binocolo, sono l'unico utilizzatore e lo ripongo sempre con cura nella custodia, non ha subito urti o cadute accidentali, non riesco pertanto a capire il perché di questa variazione nella resa ottica.
Secondo voi a cosa è dovuto questo cambiamento ?

Grazie mille
Giorgio
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da -SPECOLA-> »

@giorgio_65 ciao,
purtroppo è difficile così su due piedi riuscire a darti una risposta precisa.
Domanda: Utilizzato come monocolo, quale dei due tubi presenta i problemi che hai notato, a parte lo sdoppiamento delle immagini, naturalmente?
Uno solo oppure entrambi i tubi?
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da giorgio_65 »

Nuvole anche stasera, la prima serie di cielo libero faccio il confronto tra i due tubi
Grazie mille
Giorgio
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da -SPECOLA-> »

Ma quindi il problema c'è solo sugli astri?
Fabrizio Ferrario
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da giorgio_65 »

Poco fa ho visto una stella in cielo e ho riprovato, la vedo doppia, il disallineamento è su entrambi gli assi, la distanza in verticale è maggiore di quella orizzontale, per dare un' idea, la stella la vedo doppia così
...*

*
(La stella sono gli asterischi, i puntini li ho messi altrimenti non riuscivo a fare la spaziatura voluta)
Le altre luci che vedo da casa sono lampioni e, sembra che con loro il problema non sussista.
Ho poi puntato la luce rossa di un antifurto a circa 500 metri e, anche qui, non la vedo doppia
Visto singolarmente, il comportamento dei due tubi è identico
Che dipenda dalla distanza di messa a fuoco ?
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da -SPECOLA-> »

Caspita hai lo stesso problema in ambedue i tubi singolarmente; francamente non capisco.
Non è un riflesso?
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da giorgio_65 »

Scusa, mi sono spiegato male, in un singolo tubo vedo una sola stella, ne vedo due con la visione binoculare.
Il confronto tra i tubi ho inteso riguardasse l'aberrazione cromatica
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da -SPECOLA-> »

Purtroppo cosa sia capitato non saprei dirlo con precisione, però sicuramente da quello che hai descritto, il binocolo non è collimato. :(
Fabrizio Ferrario
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da Giovanni Bruno »

Purtroppo è scollimato maggiormente sul piano verticale e molto meno sul piano orizzontale.

Se gli occhi sono più elastici nel compensare una piccola scollimazione orizzontale, non lo sono affatto per una scollimazione verticale, anche modesta.

Quindi quel binocolo va assolutamente collimato, meglio se fatto dal venditore. :thumbup: :wave:
giorgio_65
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da giorgio_65 »

Buona sera a tutti,
Ho contattato il venditore ma mi è stato risposto:
"Da ciò che mi riferisce sembra che il binocolo abbia subito un colpo, con conseguente disassamento prismi.
Il problema non è facilmente risolvibile, visto che i prismi sono cementati nel tubo."

Come detto, ho molta cura e non ha subito colpi o cadute, ho poi notato una cosa, se vado a fine corsa del fuoco e poi rimetto a fuoco, la scollimazione diminuisce e, qualche volta scompare quasi del tutto poi, muovendo nuovamente la messa a fuoco ricompare

Sembrerebbe quindi che un prisma sia "mobile", può essere?

Grazie per eventuali commenti/suggerimenti

Giorgio
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Re: Una riflessione sulla collimazione dei binocoli, da vicino o all'infinito?

Messaggio da -SPECOLA-> »

Se un prisma non è più cementato nel tubo, allora può muoversi.
Fabrizio Ferrario
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