Un video da non perdere: intervista a Corrado Morelli
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Un video da non perdere: intervista a Corrado Morelli
Prima o poi doveva accadere. Da molti anni conosco Corrado Morelli e lo considero oltre che un grande amico, uno degli esperti più competenti nel settore dei binocoli. Con una vasta esperienza pratica sul campo, intervistare Corrado è stata una esperienza molto soddisfacente. Durante l'intervista, ho posto molte domande a Corrado, dai binocoli che ha preferito nel corso degli anni, a quelli che usa quotidianamente, ai binocoli angolati, agli stabilizzati e quale potrebbe essere l’unico binocolo insostituibile. Buona visione.
Piergiovanni Salimbeni - tester e giornalista
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Re: Un video da non perdere: intervista a Corrado Morelli
Bella intervista. Concordo sullo stabilizzato 16x42. Inoltre abbiamo lo stesso Docter e un bel fuoristrada, anche se un brand diverso
Re: Un video da non perdere: intervista a Corrado Morelli
devo darmi un po' di boria.....fui uno dei primi ad acquistare il kite qualche anno fa, Corrado mi telefonò per avere notizie, dopo che gliene parlai credo l'abbia acquistato il giorno dopo; abbiamo anche gli stessi gusti come ingrandimenti da portarsi in giro per la montagna: quando me lo chiese gli risposi che ormai giravo solo più con Kite 16x42 e Leica retrovid 7x35: non so se abbia già provato già quest'ultimo......devo pungolarlo un po'......grande Corrado, un grosso abbraccio anche al Kurt ( il cane più simpatico del mondo)
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
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Re: Un video da non perdere: intervista a Corrado Morelli
Ciao Piero, io sto aspettando risposta da Canon per avere il 18x50 da comparare al Kite Optics. Ieri il 10x42, peso a parte, era ancora tra i TOP..Se potessi scegliere preferirei sempre un'ottica Canon con una nuova stabilizzazione, per astronomia ha ancora la resa al bordo migliore. Kurt purtroppo è morto qualche giorno dopo Toby.
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Re: Un video da non perdere: intervista a Corrado Morelli
Bella intervista; interessanti considerazioni.
Grazie a te Piergiovanni e a Corrado.
Come ho commentato su YOUTUBE, anche mio cugino possiede una baita e da quando ha preso un binocolo stabilizzato BRESSER 16x42, per le sue peregrinazioni tra i boschi e le montagne che la circondano lascia a casa tutti gli altri e va in giro soltanto con quello, in attesa un giorno di poter passare ad un 20x.
Grazie a te Piergiovanni e a Corrado.
Come ho commentato su YOUTUBE, anche mio cugino possiede una baita e da quando ha preso un binocolo stabilizzato BRESSER 16x42, per le sue peregrinazioni tra i boschi e le montagne che la circondano lascia a casa tutti gli altri e va in giro soltanto con quello, in attesa un giorno di poter passare ad un 20x.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
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Re: Un video da non perdere: intervista a Corrado Morelli
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Re: Un video da non perdere: intervista a Corrado Morelli
Sentire che anche CORRADO MORELLI va in giro per valli e monti con il KYTE 16x42, mi da una enorme soddisfazione personale.
Già tanti decenni fa sono stato un antesignano degli alti ingrandimenti anche nel terrestre, magari aiutato da un MONOPIEDE, oppure un cavallettino ultraleggero, ed un fustigatore della dilagante MEGACAMPO MANIA con dei binocoli con ingrandimenti troppo bassi per ottenere il meglio dal potere risolutivo dei loro obbiettivi.
Adesso che ci sono dei binocoli stabilizzati ad alto ingrandimento, emerge la semplice verità, i binocoli a bassissimo ingrandimento erano preferiti solo perché tremavano meno tenuti a mano libera.
Ma oggi con i nuovi stabilizzati, non pesantissimi, molti si sono convertiti al frutto proibito degli alti ingrandimenti, tipo 16x e da poco tempo, anche i 20x.
Anche io come PIERGIOVANNI aspetto che la CANON metta nella meccanica e nell'ottica dei suoi 15x50 IS e 18x50 IS, una stabilizazione tipo la KAMUKURA e faccia un irresistibile 20x50 CANON-KAMAKURA.
Già tanti decenni fa sono stato un antesignano degli alti ingrandimenti anche nel terrestre, magari aiutato da un MONOPIEDE, oppure un cavallettino ultraleggero, ed un fustigatore della dilagante MEGACAMPO MANIA con dei binocoli con ingrandimenti troppo bassi per ottenere il meglio dal potere risolutivo dei loro obbiettivi.
Adesso che ci sono dei binocoli stabilizzati ad alto ingrandimento, emerge la semplice verità, i binocoli a bassissimo ingrandimento erano preferiti solo perché tremavano meno tenuti a mano libera.
Ma oggi con i nuovi stabilizzati, non pesantissimi, molti si sono convertiti al frutto proibito degli alti ingrandimenti, tipo 16x e da poco tempo, anche i 20x.
Anche io come PIERGIOVANNI aspetto che la CANON metta nella meccanica e nell'ottica dei suoi 15x50 IS e 18x50 IS, una stabilizazione tipo la KAMUKURA e faccia un irresistibile 20x50 CANON-KAMAKURA.
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Re: Un video da non perdere: intervista a Corrado Morelli
Evidentemente in casa CANON sanno bene che un binocolo stabilizzati a bassi ingrandimenti è più facile da fare rispetto ad un corrispettivo ad alti ingrandimenti.
Sono perfettamente d'accordo con quanto ha esposto al riguardo Corrado nel video.
Sono perfettamente d'accordo con quanto ha esposto al riguardo Corrado nel video.
Fabrizio Ferrario
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Re: Un video da non perdere: intervista a Corrado Morelli
Sarà, ma gli stabilizzati proprio non riesco a farmeli piacere, pur avendo provato il Kite di Piero l'anno scorso... li vedo come il lato oscuro della Forza!
Lo prenderei solo per le uscite in barca.
Si sa nulla da Nital sull'importazione del piccolo 10x25 stabilizzato?
Lo prenderei solo per le uscite in barca.
Si sa nulla da Nital sull'importazione del piccolo 10x25 stabilizzato?
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Re: Un video da non perdere: intervista a Corrado Morelli
Ciao Marco, nulla, ma riprovo a sentire il managerMarco Franceschetti ha scritto: ↑04/04/2024, 9:47 Sarà, ma gli stabilizzati proprio non riesco a farmeli piacere, pur avendo provato il Kite di Piero l'anno scorso... li vedo come il lato oscuro della Forza!
Lo prenderei solo per le uscite in barca.
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Re: Un video da non perdere: intervista a Corrado Morelli
Personalmente in effetti trovo che i binocoli stabilizzati siano utili in balia delle onde, oppure osservando in movimento; ed è appunto stata questa necessità che me li ha fatti acquistare.
Fabrizio Ferrario
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Re: Un video da non perdere: intervista a Corrado Morelli
Grandissimo CORRADO MORELLI, un vero esperto e che non ha paura di andare controcorrente.
Proprio alla fine del lungo filmato ha portato una testimonianza di primissima mano e primissimo ordine, ci ha raccontato che tanti anni fa, anche lui come me, si era cimentato con sua maestà il TAKA FS102 + una torretta binoculare per fare delle osservazioni terrestri.
Un bel giorno mise le mani sul suo attuale rifrattorino OMEGON da 80mm + torretta binoculare angolata a 45°, ne rimase così soddisfatto che vendette il pesante ed ingombrate TAKA FS102 e si tenne il performante e molto più piccolo e leggero OMEGON.
Io da almeno 25 anni osservo tutti i giorni utili con vari MAK da 102mm e 127mm e con il RUMAK INTES MK67 da 150/1800mm, tutti e 3 equipaggiati di torretta binoculare ZEISS angolata a 45°, con risultati pratici assolutamente eccezionali.
Aggiungo che ho pure un signor TS SD APO da 102/711m + torretta ZEISS angolata a 45° che uso per il terrestre di potenza.
Ebbene, per battere l'APO da 102mm, basta già il MAK da 127mm, mentre il RUMAK da 150mm, mette la freccia e sorpassa in un amen.
Il TS SD APO da 102/711mm è certamente un buon strumento, ma per peso e lunghezza fisica lo metto in opera molto meno volentieri dei picccoli e medi MAK, così meravigliosamente adatti a stare nei ristretti spazi di un balconcino e senza avere il minimo complesso di inferiorità rispetto al mio TS SD APO da 102mm
Sono davvero felice di avere scelto una strada per il terrestre di potenza che è stata la stessa del caro, espertissimo e simpatico CORRADO MORELLI, se mai avessi voluto una conferma della fondatezza delle mie scelte tecniche, CORRADO me l'ha data proprio oggi nel suo filmato.
Proprio alla fine del lungo filmato ha portato una testimonianza di primissima mano e primissimo ordine, ci ha raccontato che tanti anni fa, anche lui come me, si era cimentato con sua maestà il TAKA FS102 + una torretta binoculare per fare delle osservazioni terrestri.
Un bel giorno mise le mani sul suo attuale rifrattorino OMEGON da 80mm + torretta binoculare angolata a 45°, ne rimase così soddisfatto che vendette il pesante ed ingombrate TAKA FS102 e si tenne il performante e molto più piccolo e leggero OMEGON.
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Ebbene, per battere l'APO da 102mm, basta già il MAK da 127mm, mentre il RUMAK da 150mm, mette la freccia e sorpassa in un amen.
Il TS SD APO da 102/711mm è certamente un buon strumento, ma per peso e lunghezza fisica lo metto in opera molto meno volentieri dei picccoli e medi MAK, così meravigliosamente adatti a stare nei ristretti spazi di un balconcino e senza avere il minimo complesso di inferiorità rispetto al mio TS SD APO da 102mm
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