A quando il limite

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Ivan86

A quando il limite

Messaggio da Ivan86 »

Ora escono i nuovi Zeiss, poi risponderà Leica e fra un paio di anni probabilmente anche Swarovski giacchè gli sfidanti dell'attuale swarovision devono ancora uscire.

La lotta allo sweet spot più largo si concluderà piuttosto rapidamente, per le case tedesche non sarà poi così difficile inserire un elemento spianatore e privare di distorsione angolare il progetto, vedi Nikon che zitta zitta ha tirato fuori gli EDG.

La trasmissione invece sembra avere ancora per qualche anno un suo paladino, la Zeiss ne fa il suo cavallo di battaglia basta vedere quel bel 95% piazzato sul loro sito web che suscita tanta curiosità, attendiamo Marzo.

Risoluzione e contrasto a centro campo ? e chi ci capisce più niente, almeno fra Zeiss, Swarovski e Nikon sembra che nessuno offra qualcosa significativamente in più dell'altro. A osservare il micro-contrasto delle volte sembra prevalere uno, poi cambia la posizione del sole e ti sembra che a prevalere sia l'altro.

Insomma negli ultimi 50 anni i binocoli hanno migliorato gradualmente le loro performance, ma oggi credo che siamo vicini se non arrivati ai limiti della tecnologia del vetro, sarà ancora possibile fare di meglio fra 10 anni ?

Cosa ci rimane da fare ? portare la trasmissione dal 95 al 97% ed trovare un vetro con un indice di rifrazione di 1.38 anzichè 1.39 e che cambierà...

Secondo me si passerà davvero al digitale prima o poi :(
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Bollicine
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Re: A quando il limite

Messaggio da Bollicine »

Interessanti considerazioni, che mi sono posto anch'io qualche giorno fa. Temo che la questione sia complicata e di non facile soluzione. Per capirsi: di quelle in cui ogn'uno dice la sua senza venirne a capo del tutto"!
Per come la vedo io...Credo che l'importante sia non perdere mai di vista le proprie necessità (o ambizioni...) e non cadere nei tranelli del marketing. Un esempio lampante potrebbe essere l'offerta di megapixel nelle fotocamere digitali: viene sempre evidenziata come se fosse la caratteristica più importante mentre non si fa mai riferimento a dati come il "rumore" (per dirne uno). Io ho rinunciato a "quei" 2MP in più...masono ugualmente soddisfattissimo delle foto che faccio!
Tuttavia, al di là di esigenze individuali e casi personali, credo che le aziende troveranno sempre qualcosa di nuovo da proporre per rendere appetibili i nuovi prodotti: se le novità non saranno a livello ottico, saranno sulla messa a fuoco, oppure sui materiali, sul design, l'ergonomia o chissà cos'altro....ma qualcosa di nuovo son sucuro che ci sarà sempre!
In fondo l'esempio ce l'ho (letteralmente!) davanti agli occhi: ho lavorato per tre lustri come progettista tecnico e designer di occhiali e componenti per i medesimi e mi son sempre sorpreso per quanto un oggetto che è fondamentalmente semplice, possa con poche modifiche "mirate" generare una vastità infinita di versioni e varianti utili ad accontentare un vasto pubblico ed anche di avere sempre qualcosa di "nuovo" da proporre!
Ora, per risolvere questo mio dubbio "binoculare"...dovrò decidere se cedere al marketing e mirare ad un nuovo "pargolo" con campo piatto e trasmissione del 97% oppure attendere qualche mese e iniziare la caccia ad un usato, pagandolo (magari) metà del prezzo attuale ma assolutamente più che idoneo alle mie attuali esigenze! Uovo o gallina? :mrgreen:
Zeiss FL85 con 20-60x e 30x. Leica Televid 10x25, Canon 7X17 FC, BPO 7x30, Komz 6x24 "sardino"...e qualche altro ravatto!
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piergiovanni
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Re: A quando il limite

Messaggio da piergiovanni »

Ciao, personalmente ritengo che i limiti ormai dipendano dalla vista umana e non dalle ottiche. Nel settore fotografico la questione è differente. Con l'arrivo del digiscoping e delle reflex "esose" di risoluzione, l'ottica deve stare a pari passo con l'elettronica. Un esempio fra tutte le ottiche fotografiche concepite espressamente per il digitale.
Osservando ad 8- 10X, come dice giustamente bollicine, bisogna considerare se il minimo miglioramento in più può valere la spesa.
Proprio ieri stavo leggendo la comparativa fra spotting scopes di un noto birdwatchers dell'Europa del Nord.
Dopo aver descritto "freddamente" le caratteristiche tecniche conclude consigliando all'utente di provare l'ottica tanto "desiderata" prima di comprarla, dato che, soggettivamente, si potrebbe anche non ritenerlo un passo fondamentale. E' un po' come andare in moto, ci sono motociclisti che, con moto di 20 anni fa, girano l'Europa ed altri che con la super-stradali, da 340Km orari, grattano le saponette della tuta, per stupire gli amici al bar, posto fuori dal quale parcheggiano la moto durante tutto l'anno.

Da binomane, ovviamente, non posso far altro che citare ogni minima differenza che trovo, tuttavia ritengo che "i non addetti al settore" che non testano e scrivono recensioni, dovrebbero scegliere il proprio binocolo senza porsi troppi problemi. Del resto non tutti comprano una Lamborghini o una Porche..Ormai, anche fra i TOP DI GAMMA le differenze sono davvero minime, spesso identificabili dai più e come dice bollicine anche un buon usato riesce a svolgere bene il suo compito. Lo ripeto meglio un esperto birdwatcher con un media gamma che un teorico con 5 TOP DI GAMMA chiusi nelle scatole dell'armabio.
E' ovvio che i produttori cerchino di attrarre i clienti con novità che paiono "anni luce" dal modello precedente, quanto in realtà, magari le differenze sono veramente minime..
Tempo fa ho provato uno zeiss di un amico birdwatcher che è stato comprato circa 30 anni fa..Fa ancora il suo sporco lavoro ed oltretutto, il mio amico, lo sa usare benissimo, dato che è in grado di associare il canto di un volatile alla sua precisa posizione fra gli alberi, fattore che per me è ancora molto, molto difficile seppur inforchi ottiche recenti.. In definitiva penso che sia più sfruttato il suo binocolo rispetto al mio modello recente. E' un po' l'eterna storia dell'astrofilo esperto con dobson e del neofita con sistema goto..
ciao!
Pier
Piergiovanni Salimbeni - tester e giornalista
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Marco Ghirardi

Re: A quando il limite

Messaggio da Marco Ghirardi »

A proposito di nuove frontiere...
http://www.ayrion.it/2011/condividi-il- ... tali-sony/
http://punto-informatico.it/3277057/Gad ... cordi.aspx
Bisognerebbe proprio provarlo.
Non entro nel merito della godibilità dello strumento in termini di visione e prestazioni (grandangolarità, nitidezza e contrasto, controllo aberrazioni varie, etc.) ma quanto a innovazione, direi che Sony ci ha provato davvero.
Ciao

p.s. Sony utilizza da anni elementi ottici Zeiss
Allegati
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piergiovanni
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Re: A quando il limite

Messaggio da piergiovanni »

Ciao Marco, attendo da Novembre il binocolo da Sony...Purtroppo avendo cambiato il portatile mi sono dimenticato di fare tutto il backup della rubrica ed ho perso la e-mail del referente.
In settimana provo, con calma, a contattarli. In effetti sarebbe interessante verificarne le prestazioni.
Pier
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Marco Ghirardi

Re: A quando il limite

Messaggio da Marco Ghirardi »

Ciao Pier, sarebbe davvero interessante prima o poi darci "una guardata" dentro.
Per quanto attiene al "limite", per mia personale considerazione,...non c'è limite!
Perchè è nella nostra natura cercare e desiderare sempre qualcosa di nuovo, che ci dia di più.
Ad esempio...pensate a quando per fare una fotografia il fotografo doveva nascondersi sotto un grande telo nero, opportunamente dotato di flash a...polveri incendiarie :lol: Immaginate voi stessi a fare una foto così, in alta quota, dicendo alla marmotta di stare assolutamente immobile :lol: , pena il fatto poi di vedere una chiazza marrone mossa in un contesto paesaggistico assolutamente statico...
Insomma, banalmente il progresso tecnico ci ha sempre portato nuove possibilità e nel nostro "campo" esperienze incredibili che solo pochi anni fà erano addirittura impensabili.
Fotografo (per passione) da quando avevo 14 anni (ora ne ho 43). Anni fa, mi portavo appresso ben oltre 10kg. di attrezzatura (Tele da 400mm+ moltiplicatore, 2 zoom, due grandangoli fissi, 2 corpi macchina (una motorizzata) più il resto...e cavalletto compreso). Un'equipaggiamento, in peso, da assetto bellico. :shock:
L'anno scorso ho comprato una Lumix FZ 45. Pesa qualche etto... possiede un range nell'ottica (Leica) che va da 24mm ad un 600mm (Zoom ottico) ed oltre....(con lo zoom digitale passo poi, a seconda della risoluzione e sensibilità, fino a 120X :shock: :shock: .) 14 mega, una risoluzione da paura pari a quella permessa da lle pellicole Fuji Velvia da 50 iso di buona memoria..., stabilizzata etc.etc.
Bene, chiaramente anche se non può vantare le infinite possibilità di un sistema veramente professionale nella maggior parte dei casi, mi da grandi soddisfazioni e mi ha risolto tanti problemi di ripresa (rendendomi possibile foto dalla macro più spinta al super tele)..il tutto poi a €360...compresa scheda proprietaria da 2 Giga. :mrgreen: (1500 scatti a 5 mega....proviamo a contare i rullini da 36 :lol: )
Quindi il limite non esiste. A me ad esempio piacerebbe avere un Sony Dev...25! 8-) che pesasse max 250g. tropicalizzato, antiurto, antiscivolo, con temperatura di esercizio da -20°a 60°, nitidissimo fino a farlo "dimenticare" davanti agli occhi, batterie che durano un...mese in utilizzo 24/7 ecc. :) e che costi al massimo 500€.
Non sarà domani, ma state sicuri che ci si arriverà... ;) L'importante è Vedere bene, conoscere, capire il mondo. L'oggetto con cui lo si fà, per me, ha importanza mooolto relativa.
Un caro saluto.
Marco
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Re: A quando il limite

Messaggio da CARLO ROSSI »

Perchè PIERGIOVANNI e MARCO GHIRARDI (ma anche PAOLO MONTI) mi anticipano sempre commentando e scrivendo concetti CHE AVREI VOLUTO ESPRIMERE IO???
Scherzi a parte mi trovo d'accordissimo con queste due ultime vostre riflessioni sul futuribile binoculare.
Continuate così ....... che in questo modo io riposo la mia penna....!!!
Bravi, bravi davvero.
Ciao ciao Carlo
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Re: A quando il limite

Messaggio da -SPECOLA-> »

Marco Ghirardi ha scritto:Non sarà domani, ma state sicuri che ci si arriverà... ;) L'importante è Vedere bene, conoscere, capire il mondo. L'oggetto con cui lo si fà, per me, ha importanza mooolto relativa.
Questa conclusione è veramente da incorniciare!
Sono pienamente d'accordo.

Cieli sereni.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Marco Ghirardi

Re: A quando il limite

Messaggio da Marco Ghirardi »

:oops: :D
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Re: A quando il limite

Messaggio da piero »

concordo con la maggior parte di quanto scritto, qualche mia riflessione:
lo spingere la trasmissività dal 95 al 96-97-etc% al di là di una politica pubblicitaria ha senso solo se ppoi il mio occhio la percepisce; nel terrestre la vedo poco utile, in astronomia solo se fa guadagnare magnitudini, ma in tal senso l'ingrandimento può ampiamente compensare.
Immaginando e fantasticando mi sembra che potrebbe interessare di più migliorare i sistemi di stabilizzazione poter utilizzare sempre meno i cavaletti
Si potrebbero immaginare anche la scoperta/progettazione di nuovi materali che possano sostituire il vetro con scocche sempre più leggere (vedi i recenti risultati ingegneristici ottenuti con la grafite in inghilterra a firma di una ricercatrice italiana); questo però potrebbe scontrarsi con costi di produzione elevati e quindi poco reallizzabile per scopi commerciali.
Però intanto stiamo sognando no? Insomma leggetevi l'ultimo capoverso di cosa immaginavo 6-7 anni fa, con buona pace delle leggi dell'ottica....
http://www.binomania.it/angolodelbinofilo/pignatta.php
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
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Re: A quando il limite

Messaggio da -SPECOLA-> »

Esteticamente a me proprio non piace e poi con tutta quell'elettronica, diventa un'ottica di contorno, NON sicuramente eterna come i corrispettivi strumenti tradizionali.
Questa cosa ai miei occhi penalizza fortemente questo strumento.
Anche negli stabilizzati, per quanto mi riguarda, l'elettronica introduce una "perdita"; a questo proposito penso che l'apoteosi l'ha raggiunta ZEISS con il suo 20x60 "meccanico" (anche se non mi pare sia l'unica casa costruttrice a proporre una soluzione del genere :o ).
Fabrizio Ferrario
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