Ciao CADI, in realtà il binocolo è semplicemente un doppio rifrattore affiancato e come tale è governato dalle leggi della fisica proprie del rifrattore che è uno schema ottico non ostruito.
In genere si concorda che uno strumento non ostruito permette di sfruttare tutto il potere risolutivo dell'obbiettivo se si applicano tanti ingrandimenti quanto la meta del diametro espresso in millimetri.
Ad esempio per un binocolone da 100mm di diametro, la regola empirica ci dice che dovremmo applicare ....almeno..... 50x per sfruttare in pieno il potere risolutivo dell'obbiettivo.
Ecco da dove arriva il suggerimento di tenere come linea guida, elastica e non dogmatica, di osservare utilizzando una pupilla di uscita di circa 2mm.
Infatti nessuno impedisce di usare una pupilla di uscita di 4mm che comporta un ingrandimento di 25x, se si hanno stringenti problemi di grande campo per abbracciare per intero un oggetto molto grande.
La pupilla di uscita è strettamente correlata dunque all'ingrandimento, per lo stesso diametro di 100mm preso ad esempio.
Sempre in generale, un cielo di qualità eccezionale permette di usare grandi pupille e quindi bassi ingrandimenti e grandi campi conseguenti.
Mentre un cielo medio-mediocre, consiglia di attenersi a pupille di uscita tra 3mm e 2mm.
Infatti sotto un cielo mediocre una pupilla di uscita di 5mm, ovvero a 20x, rende il cielo lattescente e ne cancella molti degli oggetti, mentre sotto lo stesso cielo con una pupilla di uscita di 2,5mm e quindi a 40x, il fondo cielo risulta più scuro e gli oggetti si fanno più grandi, più luminosi e si fanno dunque meglio leggibili.
Riassumendo, sotto un cielo eccellente vi è la massima liberta di scelta di ingrandimento, mentre sotto cieli via via meno buoni, bisogna sperimentare dal vivo alla ricerca del miglior compromesso.
Quello che voglio ricordare è che il 90% degli oggetti DEEP SKY sono angolarmente molto contenuti ed in genere molto piccoli, per cui tirare gli ingrandimenti verso i 40x per un 100mm, ne aumenta la visibilità.
Per i pochi oggetti molto grandi invece, si applicano bassi ingrandimenti per avere il massimo campo necessario.
Il valore aggiunto enorme di un binocolone angolato, ad oculari intercambiabili, sta proprio nella flessibilità opertiva concessa a livello di ingrandimenti a volontà, ottenibili con molte coppie di oculari.