Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

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Samuele
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da Samuele »

stevedet ha scritto:...
Quanto è migliorata la situazione in questi nuovi binocoli?
Il mio 100apo mi è stato consegnato con un certificato di garanzia di collimazione fino a 100x, con test fatto a 110x.
Ci osservo senza problemi con oculari da 5mm (110x) ed anche con dei 4mm (137x) molto economici che però bisogna sistemare per bene perché sono un po' approssimativi come costruzione.
Pagando un extra avrei potuto avere un certificato di collimazione a 150x.
In rete c'è chi ha scritto di aver osservato a 183x con dei nagler zoom:
http://www.cloudynights.com/topic/52645 ... ed/page-11

Certo il problema supporto adeguato esiste, anche perché credo che prima dell'APM 100 nessun altro binocolo sia stato concepito per gestire adeguatamente simili ingrandimenti, al di là dei binoscopi che però giocoforza hanno supporti proprietari.
Quanto alla collimazione, il sistema per il 100apo (ma immagino sia lo stesso per gli altri due) prevede l'intervento su un anello eccentrico delle lenti frontali e non sui prisma, quindi è più semplice da attuare.
Giovanni Bruno
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da Giovanni Bruno »

Ci facevo io 141x sul mio NEXUS da 100mm a 45°, certo era un esemplare particolarmente ben riuscito, ma con due miseri ocularetti SW SUPER da 3,6mm era perfettamente collimato.

Altra storia la resa sui pianeti, per il povero NEXUS e le sue ottiche ACRO, era davvero troppo.

Ma ricordo pure di quella famosa occultazione di SATURNO da parte della luna , che io vidi proprio con il NEXUS a 41x, ebbene , il quadretto fu di quelli memorabili a vita.

Io non amo molto le prese di posizioni rigide a riguardo degli strumenti e delle loro possibilità di impiego.

Un conto è essere daccordo che un binocolone è poco vocato per il planetario , altro conto è dire che è del tutto inutile

Mentre per l'APM ED da 100mm e per l'APM SD da 120mm, 100x dovrebbero essere retti più che dignitosamente.

Continuo a consigliare di leggere la bellissima discussione di RAF84 sul suo nuovo ACRO SW BD da150/750mm e quindi ad f5.

Leggerete di interessanti porestazioni anche planetarie, che io posso confermare sul quasi fratello gemello, il mio CELESTRON 150R, che a 150x si dimostra ben utile, senza poter e dover essere travolgente.

Se un ACRO ad f5 lavoricchia sui pianeti, un BINOCOLONE APO ad f5,5 può solo andare meglio, sempre senza aspettarsi sfracelli. :thumbup: :wave:
stevedet

Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da stevedet »

Giovanni Bruno ha scritto: Credo che nessuno voglia comprare l'APM SD APO da 120mm per farne un uso planetario, ma se quella serata in montagna per fare deep sky, vi fosse anche GIOVE e SATURNO, è innegabile che un'occhiata uno la da volentieri a 132x, mediante due PLANETARY ED da 5mm :thumbup: :wave:
Aggiungo che ci può anche stare un po' di irrazionalità nelle nostre passioni. Qualche anno fa ho venduto la mia bici da corsa con telaio in alluminio per prenderne una più costosa con telaio in carbonio e cambio elettronico. Pensate che vada più forte? :lol: Anzi, gli anni passano e le salite si fanno sempre più dure. :think:

Acquistare un binocolo da 4.000 euro con lenti SD per dare una occhiata veloce ai pianeti, quando con la versione acro da 2.000 euro soddisfo il 90% di ciò che può darmi un angolato di queste dimensioni, non è probabilmente il massimo della razionalità. Ma ci può anche stare, se uno non ha problemi a spendere. C'è anche da dire che si tratta di binocoli ben fatti, sicuramente in grado di mantenere un buon valore nel tempo, caso mai uno volesse rivenderlo, quindi non sono proprio soldi a perdere.
Samuele ha scritto:Quanto alla collimazione, il sistema per il 100apo (ma immagino sia lo stesso per gli altri due) prevede l'intervento su un anello eccentrico delle lenti frontali e non sui prisma, quindi è più semplice da attuare.
Ah ecco, questo non lo sapevo.
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da Giovanni Bruno »

Il valore di un binocolone ben riuscito è sempre molto alto, ad esempio il mio NEXUS lo vendetti a 850€, quando nuovo ne costava 1160€.

Però il compratore venne a trovarmi a casa ed io fui in grado di mostrargli il NEXUS che era collimatissimo a 144x.

Vendetti il NEXUS solo perchè l'angolazione a 45° cominciava ad essermi scomoda e già avevo in mente di puntare ad un binocolone angolato a 90°, sempre per eminenti motivi posturali.

Il fatto poi che ho messo le mani su una torretta LEITZ WETZLAR angolata a 30°, mi ha dato lo strumento che cercavo per poter osservare il terrestre con tutti i miei nuomerosi telescopi e poterlo fare con strumenti di altissima qualità ottica.

Ad esempio fare il terrestre con il 120ED, con il RUMAK da 152mm e con l'incredibile makkino da 102mm, attraverso la nobilissima torretta crukka LEITZ angolata a 30°, è una cosa che va provata per la postura e vista per la qualità percepita.

Archiviata dunque la pratica del visuale binoculare terrestre, mi sono sgombrato la mente dal dubbio se ricomprare un binocolone a 45°ottimale per il terrestre, oppure a 90° ottimale per il deep sky, se lo comprerò, sarà a 90°, senza se e senza ma, per esclusivi motivi ergonomici. :thumbup: :wave:
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da piergiovanni »

Personalmente ritengo che se Vixen abbassasse il prezzo del BT (ora molto alto anche perchè dipendente dal forte valore dello Yen- causa Brexit) potrebbe ancora essere concorrenziale con l'Apm 120 semi-apo. Il problema del 120 semi apo non è la sua costruzione bensi' la scelta di un supporto stabile e funzionale che vada pari passo con il prezzo concorrenziale.
120 semi apo, dovrebbe avere un prezzo molto concorrenziale, tuttavia il problema reale, è quello di trovare un supporto solido che abbia le stesse caratteristiche di ome abbiamo letto, ha qualche piccolo compromesso meccanico, tuttavia il prezzo dovrebbe essere favorevole, il reale problema è il supporto, che potrebbe generare creare qualche problema. Ad esempio la forcella binoptic costa 800 euro a qui dobbiamo aggiungere almeno 300-500 euro per un valido treppiede. Siamo quasi a 3200 euro. Se Vixen vendesse il BT126 a 3500 forcella inclusa, sono convinto che i dubbi verrebbero a molti appassionati.
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da piergiovanni »

Giovanni Bruno ha scritto: Archiviata dunque la pratica del visuale binoculare terrestre, mi sono sgombrato la mente dal dubbio se ricomprare un binocolone a 45°ottimale per il terrestre, oppure a 90° ottimale per il deep sky, se lo comprerò, sarà a 90°, senza se e senza ma, per esclusivi motivi ergonomici. :thumbup: :wave:
Giovanni, non abbiamo avuto né gli oculari e né le condizioni meteo per testare per bene il 100, ma se effettivamente i Panoptic da 24mm non vignettassero, l'APM 100 semi apo a novanta gradi potrebbe essere una vera macchina da guerra per le passeggiate celesti a bassi ingrandimenti: comodo, performante e tutto sommato economico.
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da stevedet »

piergiovanni ha scritto:Giovanni, non abbiamo avuto né gli oculari e né le condizioni meteo per testare per bene il 100, ma se effettivamente i Panoptic da 24mm non vignettassero, l'APM 100 semi apo a novanta gradi potrebbe essere una vera macchina da guerra per le passeggiate celesti a bassi ingrandimenti: comodo, performante e tutto sommato economico.
Pier, ma se il 120 semi apo a 90° costerà solo 500 euro in più sarebbe una macchina da guerra ancora più tosta per il deep... :thumbup:
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piergiovanni
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da piergiovanni »

Ciao, beh, certo, tuttavia ho notato che durante il meeting, molti appassionati erano piu' coinvolti "sentimentalmente" dalla linea del Vixen, dalle rifiniture, dal forcellone e cosi via.
Diciamo che, anche se non è privo di difetti (soprattutto a livello ottico, dato che sopra i 50X è decisamente inferiore all'APM SD la qualità giapponese sia a livello progettuale che estetico è ben evidente. Anche Corrado che ha sempre odiato i Vixen BT ha apprezzato la resa del nuovo progetto...126 da 625 mm di focale.

In merito al maggior prezzo dei prodotti cinesi, Kowa fra tutti, mi sovviene anche un pensiero di Piero, detto forse ad alta voce qualche giorno fa:" Il mio Miyauchi giapponese ha ancora la sede porta-oculari che funziona alla perfezione dopo 15 anni, sarà la stessa cosa per il cinesone"?
Questo non lo so, ai posteri l'ardua sentenza, tuttavia mi ha fatto un po' riflettere il fatto che APM ha previsto un Collimation Tools per l'APM 100 ED APO http://www.apm-telescopes.de/media/file ... on_1_3.pdf
Penso che i progettisti Kowa, farebbero harakiri pur di non rilasciare un documento simile.:-)
A parte un caso "sfigato" di cui sono venuto a conoscenza, (oltretutto non dipendente da collimazione) non ho ancora trovato un utente di Highlander insoddisfatto e dato che molti sono cacciatori americani che lo sballottano qua e la' sui loro mega Jeepponi..penso che APM abbia fatto si un buon lavoro ma non come il binocolo clonato, del resto la guerra dei prezzi porta anche a questo.
Ricordiamo, infatti che l'APM è un vero e proprio clone del Kowa e quindi han dovuto limare su alcune scelte progettuali, come ad esempio la cella con doppio eccentrico del Kowa, l'impermeabilizzazione, lo scafo tornito dal pieno e cosi via.

In ogni modo se io dovessi comprare attualmente un binocolo facile da gestire e in grado di navigare nel cielo stellato, penso che opterei per gli APM 100 SEMI APO a 90° con un paio di oculari DOCTER. Non lo faccio per il semplice fatto che ho il BT126 e per il diurno uso l'Highlander.
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da piero »

Samuele ha scritto:......osservare il deep sky con i binocoli (cosa che di per se appare un'eresia alla maggioranza degli astrofili) :
purtroppo è ancora così, a differenza di molti altri paesi, specie anglofoni ove vi sono addirittura associazioni in merito.
E' questione di integralismo ideologico. A mio avviso la vera eresia è pensare che osservare il cielo profondo con il binocolo sia un'eresia.
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
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piergiovanni
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da piergiovanni »

Raf, pensa che esiste un Binocular Double Star Observing Program , ogni anno è indetta una gara con tanto di certificato di partecipazione e con targa al vincitore. :thumbup:
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da bifo »

DA utilizzatore( ormai da qualche anno) del Nexus II con un utilizzo prevalentemente sul terrestre conosco abbastanza bene i suoi limiti o difetti.
Al raduno l'APM 100 acro ho avuto modo di testarlo con gli oculari soliti che possiedo e uso prevalentemente con il mio binocolone, niente di particolare mà utile come termine di paragone(una coppia di zeiss ploss prototipi da 25mm,+una coppia di pentax xf da 12mm)come già è stato detto la condizione non era delle migliori ,presenza di foschia tipica in presenza di umidità,comunque inquadrando visioni accettabili sia sul breve che lunghe,una sostanziale differenza di resa l'ho notata immagini più incise più scolpite,nell'insieme gratificante, superiori a quelle ottenute dal nexus, messo alla frusta il cromatismo salta fuori...però meno evidente, più contenuto specialmente con i pentax....
Devo ammettere che è un buon progetto ottico, in più è testato oltre 50x
sulla tenuta collimazione mi dà più affidamento, il sistema di accomodamento della distanza interpupillare mi sembra più solido è tutto chiuso. il prezzo non è esorbitante ...credo avrà un buon successo
Le ghiere stringi oculari le avrei viste diverse... opinione personale.
in ultimo serve una buona montatura con un morsetto per affinare la bilanc.
quà penso non sia un problema per mè.... anzi è il mio punto di partenza.
elio
swarovski EL 8.5X42- nikon EDG 7x42- retrovid 7x35b- nikon 12x50SE- nikon 8x30EII- kowa gen.8x33- zeiss 7x50 bga- raptor 6.5x32 - zeiss jena 8x32b - nikon 7x35EI- huet 8X30- karl schmidt 7x35 11°- komz 8x30mil- hensoldt 9x63- hensoldt 7x63- sard 7x50-e altri......


apm 100sd apo - apm 70ed apo- kowa 883-
mak 127 -63/840 zeiss- rifra127/1200 bresser- celestar c/8 -
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da Giovanni Bruno »

PIERGIOVANNI, leggo con soddisfazione che concordi con me sulla maggiore razionalità dell'angolazione degli oculari a 90° per il deep sky.

Tutti i miei dubbi residui, ora , sono ristretti tra l'APM ACRO da 100mm a 90° e l'APM ACRO da 120mm a 90°.

La differenza di prezzo è davvero marginale perchè ben giustificata dal salto in diametro più che significativo.

Ad esempio tuffandosi nel gruppo di galassie della VERGINE con entrambi i diametri, mi piacerebbe sapere di quanto sia più facile staccare un alto numero di galassie da un cielo medio di mezza montagna.

So bene per averne già avuto due di binocoloni da 100mm, di quanto sia strardinariamente facile e spensierata improvvisare un'uscita all'ultimo minuto.

Mentre non so di quanto lo sia con il più pesante 120mm.

Chiedo cortesemente a chi ha usato tanto un 100mm che un 120mm, di farmi capire le differenze di facilità di trasporto, montaggio ed uso. :thumbup: :wave:
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da piergiovanni »

Posso dirti che differenze noto fra il mio 126 mm e un 100 mm: dato che talvolta osservo con un amico che ha un 100 mm. In linea di massima vedo le galassie decisamente più' luminose, direi un 25-30%. Il tripletto nel Leone quando non lo vedo con il 100 si vede con il 120, idem per la Velo, idem per le Galassie (M97, M108 e M109) e cosi via.

Per il montaggio, penso che dipenda dalle soluzioni adottate. Io impiego di più' a fissare il Kowa Highlander nella culla della forcella Vixen che a montare il BT126 nella stessa forcella. Ovviamente l'ingombro, fra un 120 e un 100 è notevole. Andando in Valtellina con la famiglia sono riuscito a malapena a portare una valigia perchè il baule era riempito dal BT126mm e dal suo supporto. Siamo andati in Toscana 15 giorni con varie valige e ..il Kowa Highlander.
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da piergiovanni »

Aggiungo solo che se dovessi acquistare adesso un binocolo per le passeggiate nella via lattea vorrei tre fattori:puntiformita' sino ai bordi..piu'bassi ingrandimenti possibili e comodita'.A tal punto il nuovo APM 100 semi apo a 90gradi potrebbe essere la soluzione

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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da stevedet »

Io ho sempre ragionato così: per fare rich field il binocolo è lo strumento principe ed in tal senso concordo che un buon 100mm angolato basta e avanza. Non è troppo ingombrante e permette di avere ingrandimenti bassi contenendo la p.u. a livelli accettabili con i cieli odierni.
Per fare del vero deep occorre molto più diametro ed ingrandimenti medi (traduzione= dobson); dubito molto che quei 20mm in più possano fare miracoli. Si, si, non discuto: immagino che si vedrà qualche sbaffetto in più che nel 100mm... :roll:
Detto questo, non nascondo che un binocolo angolato da 120mm acromatico, ben costruito e venduto ad un prezzo più che ragionevole, attira molto anche me, anche solo per la soddisfazione di avere uno strumento del genere. Però, se poi mi metto a ragionare in modo razionale, mi freno da solo.
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da piergiovanni »

Si.Certo,la differenza e'minima.Vedrei molto di piu'con un telescopio da 30..40cm.ma da un binomane..cosa aspettarsi?

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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da Giovanni Bruno »

Il discorso è ancora più complesso e riguarda la frequenza d'uso e la facilità con cui si decide istantaneamente di farsi quei 15Km per salire dai 200 metri della VALPADANA ai 1300 metri sulle PREALPI.

Con il MIYAUCHI da 100mm e con il NEXUS da 100mm, lo facevo molto spesso, il tarlo sta nel fatto se con un 120mm si avrebbe la stessa frequenza di uscite.

Certo un 120mm non è abissalmente più performante di un 100mm, ma PIERGIOVANNI ha descritto molto bene cosa cambia tra un 100mm ed il 126mm ed a me non pare poco.

Ad esempio vedere sempre il tripletto del LEONE con i due MESSIER e la più diafana NCC, già sarebbe un bel salto qualitativo.

Come vedere sempre il VELO del CIGNO da un cielo medio, non mi pare una cosa da poco. :thumbup: :wave:
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da Giovanni78 »

Chissa la differenza nel deep tra un 100 e un 150... :whistle:
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da alessio »

Giovanni78 ha scritto:Chissa la differenza nel deep tra un 100 e un 150... :whistle:
Mi appiglio a questa affermazione (.....o forse domanda :think: :think: )per riportarvi quanto detto proprio sabato scorso dal proprietario del BinoTec 140 durante una sessione osservativa,e cioe' che nell'uso deep gli ingrandimenti(in questo caso "magnificazioni"sideree :violin: :violin: ) non sono date dai maggiori X ma dai mm di ingresso della luce,cioe' un 10x80 "vede" meglio di un 12x60.Per esempio Andromeda nel 140 a 30x,dopo un paio di minuti con gli occhi agli oculari per il necessario tempo di adattamento,e' semplicemente stupenda e luminosa,molto meglio che a 120x.
Questo ovviamente penso che molti di voi gia' lo sapevano.
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da Giovanni Bruno »

La questione è molto più complessa e deve inchinarsi alla magnitudine del cielo sotto cui si osserva.

Da cieli medi, in due diversi binocoloni da 100mm angolati, ho sempre visto ANDROMEDA meglio , ma davvero molto meglio, a 40x rispetto a 20x.

Aggiungo che a 20x ANDROMEDA era una cosa modesta e triste.

Quindi chi afferma che in un binoscopio da 140mm vede meglio ANDROMEDA 30x rispetto a 50x , dovrebbe anche specificare sotto quale straordinario cielo ciò accade.

Questa questione l'ho dibatutta per anni, quasi mai creduto e solo ultimamente ho avuto il conforto dell'espertissimo PIERO, anche lui come me, con sua maestà il MIYAUCHI 20-37x100 a 45° vedeva e vede, ANDROMEDA, molto meglio a 37x, invece che a 20x.

100/37=2,7mm di pupilla di uscita, con il MIYAUCHI usando i 37x

Tornando al binoscopio da 140mm:

140/30=4,66mm di pupilla di uscita, grosso modo la pupilla di uscita del MIYAUCHI a 20x100 che così poco ha soddisfatto me e PIERO sotto i cieli nostrani.

Ripeto, sotto un cielo eccezionalmente buio credo benissimo nell'eccellente visione a 30x140 del binoscopio da 140mm.

Ma sotto dei cieli MEDI, sono certo che si vede di più e meglio a 40-50-60x140, con una pupilla di 3,5mm--2,8mm--2,33.

Di sicuro , se comprassi l'APM ACRO da 120mm, sulle galassie lo userei tra 40x e 60x con pupille tra 3mm e 2,33mm, a seconda del cielo sotto cui osservo, perchè è proprio il cielo che decide per noi l'ingrandimento più produttivo per un dato strumento ed i miei cieli tipici, sia di pianura che di mezza montagna, solo quello mi permettono. :thumbup: :wave:
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da alessio »

Giovanni io rispetto il tuo legittimo punto di vista tipicamente,matematicamente cattedrale da Astrofilo,fatto di più o meno sofisticati calcoli teorici dei quali non capisco granché e che in tutta franchezza credo mai interesserà più di quanto possa farlo adesso..
Alla luce di tutto ciò io mi baso su quanto hanno visto i miei occhi,tutto qui.Poi si sa,sono tutte mere soggettive impressioni personali.
Per piacere non iniziamo anche qui quelle infelici "tiritere astrofile"tanto non ne verremo mai a capo.
Con rispetto e cortesia :thumbup:
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da Giovanni Bruno »

Proprio delle mie esperienze personali ho riportato, specificando anche che valgono per i cieli da me goduti.

Ma il concetto base che volevo fare passere è che ogni cielo, per lo stesso diametro strumentale, obbliga ad una pupilla di uscita adatta a quel cielo, per ricavare il meglio possibile.

Quindi non esiste nessuna regola, se non la sperimentazione personale. :wave:
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da alessio »

Giustissimo Giovanni :clap: :clap: :clap: :wave: :wave: :thumbup:
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da cadl »

Ringrazio Giovanni Bruno pro la spiegazione. Da analfabeta astronomico, sono informazioni preziose per la scelta della mia futura attrezzatura bino astronomica.
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da Giovanni Bruno »

Ciao CADI, in realtà il binocolo è semplicemente un doppio rifrattore affiancato e come tale è governato dalle leggi della fisica proprie del rifrattore che è uno schema ottico non ostruito.

In genere si concorda che uno strumento non ostruito permette di sfruttare tutto il potere risolutivo dell'obbiettivo se si applicano tanti ingrandimenti quanto la meta del diametro espresso in millimetri.

Ad esempio per un binocolone da 100mm di diametro, la regola empirica ci dice che dovremmo applicare ....almeno..... 50x per sfruttare in pieno il potere risolutivo dell'obbiettivo.

Ecco da dove arriva il suggerimento di tenere come linea guida, elastica e non dogmatica, di osservare utilizzando una pupilla di uscita di circa 2mm.

Infatti nessuno impedisce di usare una pupilla di uscita di 4mm che comporta un ingrandimento di 25x, se si hanno stringenti problemi di grande campo per abbracciare per intero un oggetto molto grande.

La pupilla di uscita è strettamente correlata dunque all'ingrandimento, per lo stesso diametro di 100mm preso ad esempio.

Sempre in generale, un cielo di qualità eccezionale permette di usare grandi pupille e quindi bassi ingrandimenti e grandi campi conseguenti.

Mentre un cielo medio-mediocre, consiglia di attenersi a pupille di uscita tra 3mm e 2mm.

Infatti sotto un cielo mediocre una pupilla di uscita di 5mm, ovvero a 20x, rende il cielo lattescente e ne cancella molti degli oggetti, mentre sotto lo stesso cielo con una pupilla di uscita di 2,5mm e quindi a 40x, il fondo cielo risulta più scuro e gli oggetti si fanno più grandi, più luminosi e si fanno dunque meglio leggibili.

Riassumendo, sotto un cielo eccellente vi è la massima liberta di scelta di ingrandimento, mentre sotto cieli via via meno buoni, bisogna sperimentare dal vivo alla ricerca del miglior compromesso.

Quello che voglio ricordare è che il 90% degli oggetti DEEP SKY sono angolarmente molto contenuti ed in genere molto piccoli, per cui tirare gli ingrandimenti verso i 40x per un 100mm, ne aumenta la visibilità.

Per i pochi oggetti molto grandi invece, si applicano bassi ingrandimenti per avere il massimo campo necessario.

Il valore aggiunto enorme di un binocolone angolato, ad oculari intercambiabili, sta proprio nella flessibilità opertiva concessa a livello di ingrandimenti a volontà, ottenibili con molte coppie di oculari. :thumbup: :wave:
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da cadl »

Chiarissimo :thumbup:
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Samuele
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da Samuele »

Giusto per notizia, segnalo questa discussione tutta lodi ed onori, che forse il produttore si aspettava di leggere:
http://www.cloudynights.com/topic/55200 ... pressions/
:think:
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daisuke
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da daisuke »

Grazie della segnalazione. Ho letto, a questo momento ci sono 25 messaggi.
Mi ha francamente dato una sensazione simile a quanto letto dai "nostri" tester, ovvero un'indubbia qualità ottica, ingrandimenti potenzialmente "da rifrattore", eccellente la parte ottica. Altrettanto critica la parte meccanica, inizia la discussione parlando di un "accrocchio" (informatichese nel suo caso), non essendo nemmeno in grado di togliere la staffa, quindi si "accontenta". Infine conferma un peso e ingombro che iniziano ad essere significativi.
Curiosamente anche lui ha avuto problemi meteo, giusto per non disallineare troppo le due prove :mrgreen:
Più o meno come "i ragazzi di via Piergiovanni" 8-)
Evidentemente non si è molto soffermato sulle difficoltà meccaniche, ma infondo una volta che il bino è sistemato a dovere resta la parte ottica, che pare davvero interessante.

Quello che secondo me "da noi" ha fatto la differenza, è stato il confronto con il BT126, che da quanto letto otticamente si è difeso egregiamente nel suo campo d'elezione (rich field), ma che ha dato prova di migliori qualità ingegneristico-meccaniche.

Almeno, questa è stata la mia sensazione...
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da Giovanni Bruno »

SAMUELE, grazie per aver postato quella prova preliminare su CLOUDYNIGHTS, questa discussione si era bruscamente arenata.

La prova, per ora molto parziale Americana, sembra dare in pizzico in più di qualità ottica al APM SD APO da 120mm A 45°, rispetto al già ottimo APM ED APO da 100mm a 45°.

La cosa sulla carta non sembra strana, in quanto sulla carta il 120mm SD APO utilizza dei vetri ED FPL-53 + una lente al LANTANIO , rispetto al APM ED da 100mm.

Molto positivo il riscontro dato dagli oculari di serie da 18mm e quindi operanti a 37x, guarda caso lo stesso ingrandimento massimo concesso al MIYAUCHI da 100mm/45° e con cui vedevo cose turche su M31.

Il recensore parla di un campo assolutamente piatto fino al bordo ottenuto con tali 18mm di serie, direi eccellente.

Inoltre se fossero veri i 220x sperimentati perfetti, saremmo di fronte ad uno strumento capace di travalicare il puro impiego deep sky e sconfinare in un ragionevole planetario senza attese messianiche, ma utilmente fattibile nella stessa serata dedicata al deep sky.

Se potevo farlo con il NEXUS da 100mm angolato a 45°, ma diaframmato a 55x80, con due OR PETAX adattati allo scopo, si potrà ben fare con l'APM SD APO da 120mm a 45° , magari accontentandosi di 150x :thumbup: :wave: .
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da piergiovanni »

Noi gli oculari di serie li abbiamo tolto dopo 5 minuti..ovviamente per l'osservazione terrestre.Forse siamo un po'troppo esigenti

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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da Samuele »

Se è per questo mi sembra che il vostro esemplare non reggeva più di 50x per via della non perfetta collimazione. :think:
Comunque, sempre curiosando in giro ho notato che forse il buon Markus sta puntando più sulla baricentrica che sull'annunciata montatura centrale.
Infatti ho visto che ha messo in vendita questa nuova forcella che costa meno della Binoptic e viene pubblicizzata come adatta ai binocolo APO, compreso il 120 SD:
http://apm-telescopes-englisch.shopgate ... 3531393932

P.S. non ho capito se in questo modo fa concorrenza a se stesso o meno. Ovvero, il marchio Binoptic non era già roba sua?
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da Samuele »

Tornando al titolo di questa discussione, permettetemi di condividere alcune mie considerazioni.
Nella discussione sotto linkata, Markus Ludes enfatizza le caratteristiche del suo nuovo 100 semi-apo, evidenziando che l'aberrazione cromatica è meglio corretta rispetto al suo precedente 100 semi-apo (che poi sarebbe un Nexus), ed anche rispetto a qualunque altro 100 semi-apo in commercio:
http://www.cloudynights.com/topic/54302 ... ly-150000/
Ora, al di là che ribadisce che con i 18mm si ottengono 29x d'ingrandimento, cioè la focale è 520 mm come quella del Nexus (saranno uguali anche le lenti frontali? :think: ), quello che m'incuriosisce è che dichiara un'apertura libera dei prismi di 25 mm, che è maggiore dei 23 mm liberi del 100 ED-APO.
Sembra che la differenza sia dovuta all'utilizzo, anche per il 120 SD, di prismi diversi, più grandi, per evitare il problema dei cosiddetti "fingernails" (cioè l'ombra a forma di unghia della faccia del prisma visibile in determinate condizioni) che nel forum di CN vengono puntualmente tirati fuori come lamentela.
La cosa strana è che, nonostante lo scafo posteriore sia identico, sembra che questi nuovi prismi non siano stati adottati per fare un upgrade anche al 100 ED-APO, e la mia domanda è: perchè?
Di che prismi si tratta e quale miglioramento/peggioramento comporterebbero per l'ottica conosciuta e collaudata del 100 APO?
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da piero »

circa il 100 semi-apo ho scritto che con buoni oculari è superiore al miyauchi: francamente non comprendo cosa Ludes possa pretendere di più. Una significativa differenza a favore del miyauchi sono peso e dimensioni.
Sulle voci circolanti che la meccanica miyauchi sia scadente e che sia eccessivamente diaframmato, addirittura al di sotto dei 90 mm, preferisco sorvolare: ho il miya da 12 anni, è stato molto usato e non ha fatto un piega su nulla, quindi per un confronto oggettivo se ne riparla fra non meno di 12 anni.
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da piergiovanni »

piero ha scritto: Una significativa differenza a favore del miyauchi sono peso e dimensioni.

Piero è questa la foto di cui mi parlavi durante il pranzo?
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da daisuke »

Ma quei due "cosi" li hanno le stesse dimensioni delle lenti??? Davvero? :shock:
Caspita se è compatto il Mya! Non mi aspettavo una simile differenza. Complimenti (alla compattezza).
Ma quanto pesa?
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da piergiovanni »

Si, stesso diametro. notevole, vero?
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da piergiovanni »

Qui di seguito, un'altra foto: Bt126 sulla sinistra, in centro APM 100 APO a 90°, Kowa Highlander
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da daisuke »

"Notevole, davvero notevole!" cit. Vader :)

Bellina la foto di gruppo... appena riesci a completarla con il 120 e il 150 è perfetta!

:mrgreen:
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da -SPECOLA-> »

@ Piergiovanni

Son spuntati i funghi nel prato? :P
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Re: Recensione APM 120 SD e APM 100 SEMI-APO

Messaggio da Giovanni Bruno »

Corregetemi se sbaglio, ma il BT126 ha i paraluce retratti, mentre il KOWA e l'APM hanno i paraluce estratti.

Inoltre, per un ACRO una maggiore lunghezza fisica significa anche un piu alto rapporto focale e quindi un pizzico di aberrazione cromatica in meno.

Magari si facessero dei binocoli diritti tipo 20x60 ad f6--f7, sarebbero molto performanti otticamente e cascherebbero in mano ugualmente bene.

Io posseggo un piccolo, leggerissimo ed ultraeconomico ACRO SW da 70/500mm ad f7,14, pagato come usato la miseria di 35€ spedito ed è a mio avviso anni luce superiore otticamente ai comuni binocoli economici 15x70, secondo me davvero modesti.

Un binocolo articolato su due di quei 70/500, sarebbe ancora leggero e con più che apprezzabili prestazioni ottiche. :thumbup: :wave:
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