Tempo di pollini

[Acronauta]

La primavera è la stagione dei pollini e quindi delle allergie, ma per chi fa microscopia è soprattutto l'occasione per preparare un po' di vetrini di questi oggetti affascinanti. Ieri approfittando del fatto del fatto di avere i muratori in casa per una ristrutturazione (la microscopia è un hobby sporchevole quindi ho aggiunto solo poco sporco al casino generale) ne ho fatti tre, polline di tulipano, polline di una crassulacea non identificata e polline di amarillis.

La preparazione dei vetrini di polline è molto semplice, oltre ai vetrini (e al microscopio, of course) occorre dell'alcool di grado farmaceutico al 96%, acqua distillata e del gel di glicerina addizionato di fucsina basica, che si può preparare in casa o comprare già pronto all'uso. Dopo aver lavato il polline nell'alcool lo si ingloba lentamente nel gel (il gel va fatto fondere a bagnomaria a 80°C) poi si prende una goccia del preparato e la si mette su vetrino facendo attenzione a che non si formino bolle. L'obiettivo va scelto in funzione della dimensione dei granuli, in alcuni casi basta il 20x, nella maggior parte è meglio spingersi al 40x o anche al 60x (cioé 400 e 600 ingandimenti rispettivamente).

[piergiovanni]

Belle Raf! Certo che con la microscopia si riesce a passare il tempo libero anche se fuori diluvia. Cosa hai usato:la compatta o la reflex? Pier

[Acronauta]

Ho usato la reflex collegandola alla porta fotografica del micro. Le foto sono in bassa risoluzione, però anche così si vedono bene i dettagli.

Oggi vedo se trovo qualcosa di interessante nell'acqua dei sottovasi

[piergiovanni]

Tempo fa ho letto che ognuno di noi, nei canali del proprio tetto ha varie micro-meteoriti che si possono analizzare anche il microscopio. Hai mai provato?
Pier

[Enotria]

Vediamo alcuni pollini molto diffusi, tanto da inquinare spesso anche i vetrini dei nostri preparati.

Per iniziare, il polline di Nocciolo, sferoidale, dall'evidente foro pollinico, ha la massa plasmatica accentrata ma, se posto in ambiente troppo diluito, rapidamente lascia fuoriuscire il suo citoplasma, riducendosi ad uno sgonfio sacchetto informe.

La ripresa è effettuata in normale Campo Chiaro, con illuminazione obliqua.



Veniamo ora al polline di Ibiscus, l'alberello dagli esotici fiori violetti, bianchi o rosso vermiglio. I suoi granuli assomigliano molto a delle mine vaganti, sferoidali ma con grosse punte coniche che gli danno un aspetto piuttosto inquietante.

La ripresa è effettuata in episcopia, ed è una delle prime prove di illuminazione incidente ad alto ingrandimento: nella foto sono visibili diversi errori dati dalla mia inesperienza.



Un albero maestoso, presente nei parchi e nei nostri giardini, il Cedro atlantico, con dei caratteristici granuli di polline la cui forma ricorda molto i "cavatielli", una tipica pasta molisana.

Si vede bene che la tecnica della episcopia ad alto ingrandimento va migliorando, qui siamo a 200x complessivi, ingrandimenti che sono inarrivabili con i normali stereo microscopi.



Infine il polline più interessante, quello del Pino da pinoli, il comune pino ad ombrello, quello delle pinete di Ravenna, per intenderci.
Essendo affidato al vento per il suo trasporto, è dotato di due ampie sacche aeree che ne aumentano notevolmente la sezione, senza incidere sul suo peso.
Il risultato è una polverina gialla che ad inizio estate imperversa nei nostri luoghi di villeggiatura, impestando le strade, i terrazzi, chiudendo i pluviali, sporcando tutto di giallo e facendo un mare di danni.

In questo caso l'illuminazione attuata è la Radente Invertita, notate come il fondo nero faccia pensare al comune Campo Oscuro, se non fosse che la foto non mostra la semplice silhouette stagliata sul fondo nero, ma mette invece in evidenza tutti i particolari del polline, aumentandone la definizione.

Cordiali saluti

[Acronauta]

Molto belle, Andrea, come hai fatto quella in episcopia ?

[tommowok]

COMUNQUE qui la cosa si fa preoccupante. Bisogna mettere un time limit alla visione del forum, o dire a Monti di madarci tutti in pensione prima.
Perchè non so a Voi, ma a me , nel vedere la passione che ognuno di Voi mette nel mostrarci i vari binocoli, i telescopi, i microscopi e tutto quello che si scopre con ognuno di questi "attrezzi", mi viene voglia di averli tutti; ma poi non saprei come sfruttarli, perchè proprio ora non ne avrei il tempo. Al momento mi devo accontentare, vivendo in aperta campagna, di sfruttare i miei pochi bino, su tutto quello che offre la natura del Chianti, che diciamo non è poca roba....
Un grazie a chi mi permettere di vivere attraverso queste pagine quello che non posso fare LIVE.

[Enotria]

. . . . Al momento mi devo accontentare, vivendo in aperta campagna, di sfruttare i miei pochi bino, su tutto quello che offre la natura del Chianti, che diciamo non è poca roba....

E meno male che ti accontenti !

Ragazzi, date una occhiata alla struttura in cui risiede e poi ditemi voi se non sarebbe una magnifica sede per un incontro annuale fra gli appassionati del Forum.

Si potrebbe passare un fine settimana fantastico, passato a conoscerci ed ad ammirare il cielo e le colline del Chianti.
Il caro tommowok ci avrebbe come ospiti e godrebbe in diretta del nostro entusiasmo, noi ci potremmo conoscere, scambiarci idee e godere dell'ospitalità della sua residenza.

Perché no, magari in un periodo non troppo frequentato per Casa Frassi, potresti stabilire una quota forfetaria per il fine settimana a motivo astro-eno-gastro-micrologico, con applicazioni pratiche sul campo.
Poi, magari, organizzi una gitarella nei dintorni per le gentili consorti, così siamo tutti felici e contenti.

Facci un pensierino, facci !

Cordiali saluti

[Enotria]

Molto belle, Andrea, come hai fatto quella in episcopia ?

L'episcopia è una tecnica molto interessante e si presta a molte indagini. Purtroppo non è facilissima e la strumentazione adatta non è molto diffusa.
Da alcuni anni sto cercando di migliorare le mie possibilità, passando dagli obiettivi episcopici, poi a quelli a specchio poi, non ancora soddisfatto, a metodi completamente diversi di illuminazione.

La foto dell'ibiscus appartiene alla prima fase di ricerca, con gli episcopici a specchio: è evidente l'uso esagerato dello stack nel disperato tentativo di dare un minimo di profondità di campo e le ridicole macchie di luce date direttamente dallo specchio illuminato.

Già molto meglio la foto del Cedro, l'immagine è molto più pulita e risulta decisamente più "naturale".

Nei prossimi post, vedremo i notevoli miglioramenti a cui si può arrivare, con ingrandimenti complessivi a secco di 630x, fino ad arrivare ai canonici 1000x in immersione omogenea, utilizzando delle tecniche miste.

Cordiali saluti

[tommowok]

Pier ed io ci avevamo già pensato. Speriamo ........