Raro Zeiss AS 135/1750 amato e vissuto
Raro Zeiss AS 135/1750 amato e vissuto
Buongiorno (anzi Buonasera) a tutti,
Da un po' di tempo sono in possesso di una rarissima lente AS 135/1750 Zeiss Jena, appartenuta ad uno degli osservatori geodetici dell'ex blocco sovietico. Di questo genere di lenti (la mia è anni '60) ne sono state prodotte pochissime, credo una quindicina. Il buon Andrea Tamanti di Starworks mi ha realizzato una splendida intubazione, con focheggiatore e flange originali Zeiss.
Purtroppo l'obiettivo mi è arrivato molto vissuto, con una scheggia laterale di 0,8 cm sulla faccia interna di una delle lenti, che dava un'orribile "penna" di luce laterale che rendeva impossibile l'osservazione degli oggetti più luminosi come Giove e Venere. Per questo motivo mi sono deciso ad inviarla ad uno dei maggiori esperti europei di lenti Zeiss, Wolfgang Grzybowski, che l'ha rimessa in sesto per quanto possibile. I primi esami all'interferometro mi hanno fatto tremare, la lente era tensionata ed aveva un forte coma.
I lavori sono stati diversi, riprofilatura della cella per eliminare le tensioni, rimisurazione e sistemazione della spaziatura, pulizia della lente (che comunque è piuttosto "vissuta" con diversi segnetti sul trattamento che non si tolgono neanche a seguito di pulizia professionale), ricollimazione di precisione, ecc... Alla fine il risultato (almeno in linea teorica) è accettabile, lo Strehl Ratio a tutta apertura è 0,92, come da interferogramma: Con una diaframmatura significativa (10 cm, diventa un f17,5) lo Strehl Ratio diventa un ottimo 0,986, penso che anche a 11 cm rimanga più che buono: Nei prossimi giorni potrò spero fare il primo test "di campo" e vi saprò dire (incrocio le dita) qual'è la qualità reale di questa lente e se, come ho sperato dall'inizio, può diventare il mio cavallo di battaglia planetario.
A presto per aggiornamenti... Attendo commenti e valutazioni.
Da un po' di tempo sono in possesso di una rarissima lente AS 135/1750 Zeiss Jena, appartenuta ad uno degli osservatori geodetici dell'ex blocco sovietico. Di questo genere di lenti (la mia è anni '60) ne sono state prodotte pochissime, credo una quindicina. Il buon Andrea Tamanti di Starworks mi ha realizzato una splendida intubazione, con focheggiatore e flange originali Zeiss.
Purtroppo l'obiettivo mi è arrivato molto vissuto, con una scheggia laterale di 0,8 cm sulla faccia interna di una delle lenti, che dava un'orribile "penna" di luce laterale che rendeva impossibile l'osservazione degli oggetti più luminosi come Giove e Venere. Per questo motivo mi sono deciso ad inviarla ad uno dei maggiori esperti europei di lenti Zeiss, Wolfgang Grzybowski, che l'ha rimessa in sesto per quanto possibile. I primi esami all'interferometro mi hanno fatto tremare, la lente era tensionata ed aveva un forte coma.
I lavori sono stati diversi, riprofilatura della cella per eliminare le tensioni, rimisurazione e sistemazione della spaziatura, pulizia della lente (che comunque è piuttosto "vissuta" con diversi segnetti sul trattamento che non si tolgono neanche a seguito di pulizia professionale), ricollimazione di precisione, ecc... Alla fine il risultato (almeno in linea teorica) è accettabile, lo Strehl Ratio a tutta apertura è 0,92, come da interferogramma: Con una diaframmatura significativa (10 cm, diventa un f17,5) lo Strehl Ratio diventa un ottimo 0,986, penso che anche a 11 cm rimanga più che buono: Nei prossimi giorni potrò spero fare il primo test "di campo" e vi saprò dire (incrocio le dita) qual'è la qualità reale di questa lente e se, come ho sperato dall'inizio, può diventare il mio cavallo di battaglia planetario.
A presto per aggiornamenti... Attendo commenti e valutazioni.
Osservo il cielo con: Carl Zeiss Jena Reisenfernrohr E 60/850, Carl Zeiss Jena "Kometensucher" C138/1140, C 110/750, C 80/500 e C 50/540, Zeiss AS80/1200, Zeiss AS135/1750, Losmandy G11, ed una quantità di oculari - soprattutto "vintage" Meade, Vixen, Zeiss, Clavé. Osservo la terra con: Carl Zeiss Jena Jenoptem 10x50 e 8x30 e Asiola 63/420.
Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante non ne sogni la tua filosofia.
William Shakespeare, da “Amleto” [atto I, scena IV]
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Re: Raro Zeiss AS 135/1750 amato e vissuto
0.92 non è mica un valore disprezzabile, tutt'altro. Se è possibile lo userei a piena apertura.
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Re: Raro Zeiss AS 135/1750 amato e vissuto
Mitico Mr Zeiss
Che piacere risentirti in questi lidi.
Bellissimo lavoro e lente semplicemente stupenda nonché rarissima, ti darà un sacco di soddisfazioni, sarebbe bello più avanti provarlo a fianco del Taka fs 128 di Piergiovanni e al D&G 127 f 31 di Monfestino.
Che piacere risentirti in questi lidi.
Bellissimo lavoro e lente semplicemente stupenda nonché rarissima, ti darà un sacco di soddisfazioni, sarebbe bello più avanti provarlo a fianco del Taka fs 128 di Piergiovanni e al D&G 127 f 31 di Monfestino.
Re: Raro Zeiss AS 135/1750 amato e vissuto
Ciao Giuliano, grazie per aver presentato il tuo prestigioso AS.
Sono contento di leggere che le cure di Wolfgang Z. hanno risolto i problemi che si erano manifestati.
Anche il mio 150 risale ai ‘60 (credo la fine) ed è anch’esso vissutino.
Spero prima o poi di riuscire a provare il tuo 135
Sono contento di leggere che le cure di Wolfgang Z. hanno risolto i problemi che si erano manifestati.
Anche il mio 150 risale ai ‘60 (credo la fine) ed è anch’esso vissutino.
Spero prima o poi di riuscire a provare il tuo 135
Strumenti:
Zeiss AS 150 f/15 e D&G 152 f/15 (intubazione Fumagalli); Taka FS128; S.W. 120ED; Pentax 75 EDHF
Set oculari Zeiss Abbe I; TMB supermono 6 e 8 mm; Taka LE 5 mm e Abbe 12,5 mm; Barlow Zeiss 2x
Fujinon 7x50 Mariner; Zeiss Dodecarem.
“Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone oppresse e amare quelle che opprimono.” - Malcom X.
Zeiss AS 150 f/15 e D&G 152 f/15 (intubazione Fumagalli); Taka FS128; S.W. 120ED; Pentax 75 EDHF
Set oculari Zeiss Abbe I; TMB supermono 6 e 8 mm; Taka LE 5 mm e Abbe 12,5 mm; Barlow Zeiss 2x
Fujinon 7x50 Mariner; Zeiss Dodecarem.
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Re: Raro Zeiss AS 135/1750 amato e vissuto
Concordo con Raf, meglio un 135 mm con strehl 0,92 che un 100 mm con strehl 0,98.
Se poi proprio non vuoi usarlo a tutta apertura, usalo diaframmato a 120 mm, se ho capito la scheggiatura al bordo intacca max 8 mm, facendo un diaframma giusto giusto, avresti 119 mm di diametro "puliti".
Se poi proprio non vuoi usarlo a tutta apertura, usalo diaframmato a 120 mm, se ho capito la scheggiatura al bordo intacca max 8 mm, facendo un diaframma giusto giusto, avresti 119 mm di diametro "puliti".
Ultima modifica di Angelo Cutolo il 03/10/2019, 13:22, modificato 1 volta in totale.
Re: Raro Zeiss AS 135/1750 amato e vissuto
....dimenticavo, una curiosità, mi sembra di vedere la testa di due viti sul fianco della cella nella prima foto che hai postato; non capisco cosa siano
Ciao
Ciao
Strumenti:
Zeiss AS 150 f/15 e D&G 152 f/15 (intubazione Fumagalli); Taka FS128; S.W. 120ED; Pentax 75 EDHF
Set oculari Zeiss Abbe I; TMB supermono 6 e 8 mm; Taka LE 5 mm e Abbe 12,5 mm; Barlow Zeiss 2x
Fujinon 7x50 Mariner; Zeiss Dodecarem.
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Set oculari Zeiss Abbe I; TMB supermono 6 e 8 mm; Taka LE 5 mm e Abbe 12,5 mm; Barlow Zeiss 2x
Fujinon 7x50 Mariner; Zeiss Dodecarem.
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Re: Raro Zeiss AS 135/1750 amato e vissuto
Le viti ci sono in tutte le celle di Zeiss AS che ho, sono tre e servono per tenere in posizione l'anello di tenuta interno della lente. In questo obiettivo sono solo più grandi ed evidenti che in quelli più piccoli.
Se noti nella foto della cella sul tornio si vedono i tre relativi fori.
Se noti nella foto della cella sul tornio si vedono i tre relativi fori.
Osservo il cielo con: Carl Zeiss Jena Reisenfernrohr E 60/850, Carl Zeiss Jena "Kometensucher" C138/1140, C 110/750, C 80/500 e C 50/540, Zeiss AS80/1200, Zeiss AS135/1750, Losmandy G11, ed una quantità di oculari - soprattutto "vintage" Meade, Vixen, Zeiss, Clavé. Osservo la terra con: Carl Zeiss Jena Jenoptem 10x50 e 8x30 e Asiola 63/420.
Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante non ne sogni la tua filosofia.
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Re: Raro Zeiss AS 135/1750 amato e vissuto
Hai ragione, sono una caratteristica di tutti gli AS.
Complimenti ancora per lo strumento
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Re: Raro Zeiss AS 135/1750 amato e vissuto
Caro Giuliano, grazie per questo bellissimo intervento. Attendo con ansia un tuo reportage riguardo le prestazioni sul campo.
Piergiovanni
Piergiovanni
Piergiovanni Salimbeni - tester e giornalista
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Siti Web
Binomania.it-Recensioni di binocoli, spotting scope, telescopi astronomici e altro ancora
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Termicienotturn.it-Recensioni di strumenti ottici e digitali per la visione notturna
https://www.termicienotturni.it
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Re: Raro Zeiss AS 135/1750 amato e vissuto
Sabato scorso ho potuto effettuare una fugace "prima luce" della lente (diaframmata a 11 cm) con un cielo velato di nuvole sulla Luna e Giove, e sul terrestre. La cosa promette molto bene, appena riesco vi aggiorno dopo aver provato sotto un cielo migliore.
Osservo il cielo con: Carl Zeiss Jena Reisenfernrohr E 60/850, Carl Zeiss Jena "Kometensucher" C138/1140, C 110/750, C 80/500 e C 50/540, Zeiss AS80/1200, Zeiss AS135/1750, Losmandy G11, ed una quantità di oculari - soprattutto "vintage" Meade, Vixen, Zeiss, Clavé. Osservo la terra con: Carl Zeiss Jena Jenoptem 10x50 e 8x30 e Asiola 63/420.
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William Shakespeare, da “Amleto” [atto I, scena IV]
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Re: Raro Zeiss AS 135/1750 amato e vissuto
Allora, finalmente stamattina sono riuscito a testare la lente sulla Luna (e su qualche altro oggetto come M42) con un seeing medio ma decente, con buona trasparenza.
Sono emozionato! La lente è tornata nuova vita, l'esperto tedesco ha fatto miracoli, è il caso di dirlo.
Prima l'ho provata diaframmata a 11,5 cm, lasciando fuori completamente la scheggia, ricordo di 0,8 cm, su uno dei bordi.
Con lo Huygens Zeiss 63-H da 63 mm il disco lunare sta comodamente nel campo, nonostante i 1750 mm di focale. L'immagine è spettacolare, contrastatissima e con un dettaglio notevole, nonostante i pochi ingrandimenti.
Salendo con i Clavè da 30 mm e da 25 mm e poi gli ZAO, la progressione è notevole e non si perde qualità dell'immagine fino ai quasi 300x dello ZAO 6 mm. Con il 4 mm a causa del seeing solo medio, ma siamo a 437x, non si vedono ulteriori dettagli, ma andrà provato con seeing migliore. La luminosità dell'immagine rimane alta.
A tutta apertura (135 mm) nonostante la scheggia l'immagine rimane decisamente buona. Si nota la risoluzione decisamente maggiore che a 11,5 cm, e gli originali difetti dell'immagine pre cura sono spariti.
Anche osservando M42 le stelle sono perfettamente puntiformi, proprio da rifrattore.
Infine tutti si chiederanno: ma il cromatismo?
Beh direi assente, sembra di osservare in un apo, d'altronde questo è un semi-apo. Il rapporto focale f=13 inferiore a quello del fratello più comune AS 130/1950 non si paga in modo significativo.
Uno spettacolo! Da approfondire il prima possibile.
Allego qualche foto fatta a mano col cellulare, tanto per testimoniare la serata.
Sono emozionato! La lente è tornata nuova vita, l'esperto tedesco ha fatto miracoli, è il caso di dirlo.
Prima l'ho provata diaframmata a 11,5 cm, lasciando fuori completamente la scheggia, ricordo di 0,8 cm, su uno dei bordi.
Con lo Huygens Zeiss 63-H da 63 mm il disco lunare sta comodamente nel campo, nonostante i 1750 mm di focale. L'immagine è spettacolare, contrastatissima e con un dettaglio notevole, nonostante i pochi ingrandimenti.
Salendo con i Clavè da 30 mm e da 25 mm e poi gli ZAO, la progressione è notevole e non si perde qualità dell'immagine fino ai quasi 300x dello ZAO 6 mm. Con il 4 mm a causa del seeing solo medio, ma siamo a 437x, non si vedono ulteriori dettagli, ma andrà provato con seeing migliore. La luminosità dell'immagine rimane alta.
A tutta apertura (135 mm) nonostante la scheggia l'immagine rimane decisamente buona. Si nota la risoluzione decisamente maggiore che a 11,5 cm, e gli originali difetti dell'immagine pre cura sono spariti.
Anche osservando M42 le stelle sono perfettamente puntiformi, proprio da rifrattore.
Infine tutti si chiederanno: ma il cromatismo?
Beh direi assente, sembra di osservare in un apo, d'altronde questo è un semi-apo. Il rapporto focale f=13 inferiore a quello del fratello più comune AS 130/1950 non si paga in modo significativo.
Uno spettacolo! Da approfondire il prima possibile.
Allego qualche foto fatta a mano col cellulare, tanto per testimoniare la serata.
Osservo il cielo con: Carl Zeiss Jena Reisenfernrohr E 60/850, Carl Zeiss Jena "Kometensucher" C138/1140, C 110/750, C 80/500 e C 50/540, Zeiss AS80/1200, Zeiss AS135/1750, Losmandy G11, ed una quantità di oculari - soprattutto "vintage" Meade, Vixen, Zeiss, Clavé. Osservo la terra con: Carl Zeiss Jena Jenoptem 10x50 e 8x30 e Asiola 63/420.
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Re: Raro Zeiss AS 135/1750 amato e vissuto
A quanto pare Wolfgang ha fatto proprio un buon lavoro.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/