Il Nikon 8x30 EII non ha bisogno di presentazioni. Per me significa il balzo nell'Olimpo dei grandi binocoli. L'immenso campo visivo, il contrasto cromatico, i dettagli evidenziati su un panorama fatto apposta per valorizzarli, mi hanno dato un'emozione indescrivibile. Ho avuto l'impressione di veleggiare su dolci pendii, filari d'alberi, costruzioni rurali e campi coltivati dai mille colori di una pianura che sale, sulla sinistra del mio punto d'osservazione, sul dorso del monte Artemisio, parte dell'anello esterno dell'antico vulcano laziale. Il controluce del tardo pomeriggio aumentava la saturazione cromatica e gettava sempre nuove sfumature di colore. Uno spettacolo!
Il Canon10x30IS, col grande vantaggio della stabilizzazione, permette di osservare meglio i particolari, di cercarne di nuovi e di costruire la mappa mentale del panorama. Il campo apparente è ampio ma non come quello oceanico del Nikon 8x30EII. I colori sono meno vividi, ma quello che viene individuato, sia esso un campanile, una costruzione o un branco di cavalli, offre più informazioni visive.
Il 16x50 è un Porro che non suscita grandi entusiasmo fra i binofili. Debbo dire che montato su cavalletto i suoi 3.5° e i sedici ingrandimenti offrono una visione "telescopica" che i piccoli non riescono a dare, a patto che ci siano luce e ombre nette. Si osservano tanti nuovi particolari e si entra in una visione localizzata che prende il posto di quella d'insieme. Dopo aver trovato col Canon, come puntini nel cielo rosato dietro il crinale boscoso del monte Artemisio a 15 km, gli aerei decollati da Fiumicino a 60 km di distanza in linea d'aria, col 16x50 su cavalletto il puntino diventava la sagoma di un aereo e in breve riuscivo a identificare il tipo, man mano che virava e prendeva quota. Lo spettacolo degli spettacoli è stato però il tramonto.
Dopo aver atteso che il sole toccasse il mare e perdesse luminosità per gli strati atmosferici, ho puntato il binocolo cavallettato sul disco in rapida discesa, e mi sono goduto uno spettacolo antico e sempre unico senza pagare alcun biglietto!
Di notte ho guardato il cielo prima che le nuvole lo coprissero. Il Nikon 8x30EII offre una meravigliosa visione d'insieme. Correvo fra le stelle di Orione, spaziavo fra le Iadi e miravo le Pleiadi: sensazioni ed emozioni. Il Canon stabilizzato ha dato la visione astronomica: ecco M42, ecco Aldebaran, ecco la maestà cosmica di Giove.
Il 16x50 non ha concesso la bella prova di altre volte perchè stavo in una posizione obbligata, senza lo spazio per alzarlo, data la presenza del cavalletto. E non avevo alcuna intenzione di rischiare di ruzzolare sotto alle turrite mura dove mi trovavo.
Se può interessare, il posto che m ospitava è il bed-breakfast di un ristorante di classe, inaspettato in un borgo isolato, dove si mangia da arcangelo e si paga da angelo custode della borsa!
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