differenze visuali fra spotting scopes
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differenze visuali fra spotting scopes
In questi giorni sto ricevendo alcune e-mail da parte di curiosi appassionati che vorrebbero comprendere meglio la differenza "pratica" che sussiste fra uno spotting scope di medio costo ed un prestigioso spotting scope.
Seppur, come è ovvio, la ripresa fotografica evidenzi maggiormente l'aberrazione cromatica, queste due foto, che ho scattato in questi mesi , rappresentano abbastanza bene, cosa si percepisce in due cannocchiali dal prezzo differente, osservando un airone cinerino. In linea di massima l'aberrazione cromatica visibile nella immagine di sinistra rappresenta molto bene il residuo cromatico che si nota, anche in visuale, osservando in forti condizioni di illuminazione, come neve, volatili in controluce, etc etc..
L'immagine a sinistra è stata scattata con uno spotting scope da circa 800 euro, quella a sinistra con un performante cannocchiale alla fluorite da oltre 2000 euro.
Le immagini sono solo ritagliate ma non sono state assolutamente ritoccate.
Direi che "a grandi linee" queste immagini potrebbero essere usate per mostrare le eventuali differenze fra un binocolo economico ed un TOP DI GAMMA
Pier
Seppur, come è ovvio, la ripresa fotografica evidenzi maggiormente l'aberrazione cromatica, queste due foto, che ho scattato in questi mesi , rappresentano abbastanza bene, cosa si percepisce in due cannocchiali dal prezzo differente, osservando un airone cinerino. In linea di massima l'aberrazione cromatica visibile nella immagine di sinistra rappresenta molto bene il residuo cromatico che si nota, anche in visuale, osservando in forti condizioni di illuminazione, come neve, volatili in controluce, etc etc..
L'immagine a sinistra è stata scattata con uno spotting scope da circa 800 euro, quella a sinistra con un performante cannocchiale alla fluorite da oltre 2000 euro.
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Pier
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Re: differenze visuali fra spotting scopes
Interessante confronto. Consente piuttosto bene do farsi un'idea, anche personale, di certe differenze.
Bravo Pier!!!
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Claudio Todesco
Il cielo...la natura...sono concetti semplici...per chi ha il vizio di sognare.
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Re: differenze visuali fra spotting scopes
Il problema è che finchè non vedi come nella figura di destra, quella di sinistra ti appare perfetta... poi un giorno prendi in mano un top di gamma e dopo qualche ouch non puoi più farne a meno.
Pensare che solo fino a 2/3 anni fa consideravo un "pirla" chi spendeva 2000 euro per un binocolo....
ciao
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Re: differenze visuali fra spotting scopes
Grazie Piergiovanni, ottima considerazione e immagine che vale più di mille spiegazioni... Se posso sapere, qual'è lo scope da 800 euro? Chiedo perchè comunque 800 euro non sono 80 euro... Uno si aspetta già qualcosa di decente a quel prezzo... Ma siamo sicuri che davvero ci sia tutto quel residuo cromatico in visuale? Le due foto sono state scattate nelle stesse condizioni, con la stessa strumentazione (a parte lo scope) e dalla stessa mano?
Re: differenze visuali fra spotting scopes
Nella fotografia la differenza di qualita' della lente si nota subito,mentre nell'osservazione ad occhio nudo specie ai bassi ingrandimenti è ancora diciamo "trascurabile"....
Comunque la qualita' nonostante spesso la si paghi cara alla fine ripaga sempre!!!!!
Comunque la qualita' nonostante spesso la si paghi cara alla fine ripaga sempre!!!!!
....il mio vetro preferito??Ovviamente HABICHT 7x42!!!!
- piergiovanni
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Re: differenze visuali fra spotting scopes
Ciao, Lo spotting in questione era il William Optics Swan. In ogni modo come ho scritto e come ha ribadito Alessio, a bassi ingrandimenti le differenze sono minime, il residuo cromatico maggiore si vede soprattutto ad alti ingrandimenti e in condizioni di luce critiche. Se bazzichi un po' i forum, quasi tutti i digiscopers arrivano alle mie stesse conclusioni. In effetti , se ci si accontenta, le immagini non sono sicuramente pessime nello Swan, tuttavia quando si collega la reflex o la compatta si inizia a storcere il naso. Alla fine, quando si ha uno spotting scope si prova sempre a fare qualche foto e se prende il sacro fuoco della passione per la fotografia di natura si finisce sempre a parlare delle solite 3-4 marche.. Il mio suggerimento non è di "fare un mutuo" e prendere uno spotting scope da 2000 euro, il mio consiglio è " se hai la disponibilità economica e puoi prenderti uno spotting scope da 2000 euro, fallo! Perchè, in ogni modo, a meno che scemi la passione, ci arriverai per vie traverse e con un investimento maggiore di quello che avresti speso, comprandolo subito Del tipo, compro, provo, vendo, compro, provo, vendo..e cosi via..
Ciao
Pier
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Re: differenze visuali fra spotting scopes
Quoto,Ivan86 ha scritto:Il problema è che finchè non vedi come nella figura di destra, quella di sinistra ti appare perfetta... poi un giorno prendi in mano un top di gamma e dopo qualche ouch non puoi più farne a meno.
però da qualche punto bisogna pur cominciare e per questo io penso che anche immagini come quelle della foto di sinistra non siano proprio male, soprattutto per chi è stato soltanto contagiato da da poco da questa passione e ancora è incerto sul come andrà a finire precisamente.
Andando per gradi io credo che in questo caso potrà gustarsi meglio i progressi e comunque sia, non avrà buttato i propri soldi per un fondo di bottiglia.
Senza contare che anche col suo strumento "non TOP" si sarà divertito lo stesso molto, passando molte ore immerso nella natura ad osservarla e io metto in conto anche questo.
Una volta spremuto a fondo il proprio setup, nessuno gli impedirà di passare a qualcos'altro di migliore (finanze permettendo).
Il ragionamento di Piergiovanni (che poi è davvero un buon consiglio) non fa una piega, però se non si può avere tutto subito, ben vengano i compromessi sensati.
Altrimenti il mercato dovrebbe proporre soltanto TOP di gamma.
Insomma,
anche in questo campo conta molto cosa si vuole fare e dove effettivamente si intende andare e tutto questo se mai si inizia, mai si saprà con precisione (e con questo chiudo, rivolgendo il mio pensiero a tutti quei telescopi che se ne stanno li a prendere polvere e umidità in tetre catine, invece di puntare gli astri del cielo...).
Cieli sereni.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
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Re: differenze visuali fra spotting scopes
Concordo pienamente, oltretutto mi capita di vedere persone che si gettano a capofitto sulla fotografia con i cannocchiali, poi quando si rendono conto delle difficoltà incontrate, abbandonano il tutto Svendendo il materiale.-SPECOLA-> ha scritto: Il ragionamento di Piergiovanni (che poi è davvero un buon consiglio) non fa una piega, però se non si può avere tutto subito, ben vengano i compromessi sensati.
Altrimenti il mercato dovrebbe proporre soltanto TOP di gamma.
Per questo tipo di fotografia occorrono due componenti indispensabili:
1° Grande passione!
2° Grandissima pazienza!
Adry.
- piergiovanni
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Re: differenze visuali fra spotting scopes
Ciao Adry, hai perfettamente ragione: ho visto tante foto stupende fatte da appassionati con molta pazienza e con ottiche non proprio professionali. Questo è l'elemento primario: passione e perseveranza. Il resto vien da sè...o quasi
Piergiovanni
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Re: differenze visuali fra spotting scopes
@ Piergiovanni
Appena te ne capiterà l'occasione, non è che riusciresti a fare una foto dello stesso soggetto con due strumenti del calibro di quelli che hanno immortalato l'AIRONE CINERINO, nelle medesime condizioni e postarla qui?
Credo che questo aumenterebbe considerevolmente l'evidenza delle differenze visuali tra i due spotting scopes.
Oggi ho mostrato le tue foto a delle persone che sono venute a trovarmi, le quali non essendo pratiche di osservazioni con strumenti ottici, si lasciavano confondere molto dal "contorno" e di conseguenza non riuscivano a mettere bene a fuoco il "target".
In buona sostanza hanno dovuto ammettere che sinceramente venivano fuorviati da tutte le differenti informazioni visive presenti, tanto da non riuscire a cogliere al volo le effettive differenze di qualità tra l'una e l'altra foto.
Insomma, sebbene fosse evidente che il volatile era della stessa razza in ciascun ritaglio, il contorno, l'illuminazione e il resto, invece erano "troppo diversi" tra loro, per poter capire al volo.
La franchezza di qualcuno, che anche a costo di fare "brutta figura" rispetto agli altri non ha esitato comunque ad esporre le sue perplessità, mi ha fatto capire ulteriormente quello che già pensavo e che cioè certe cose non sono poi proprio così scontate per tutti.
Cieli sereni.
Appena te ne capiterà l'occasione, non è che riusciresti a fare una foto dello stesso soggetto con due strumenti del calibro di quelli che hanno immortalato l'AIRONE CINERINO, nelle medesime condizioni e postarla qui?
Credo che questo aumenterebbe considerevolmente l'evidenza delle differenze visuali tra i due spotting scopes.
Oggi ho mostrato le tue foto a delle persone che sono venute a trovarmi, le quali non essendo pratiche di osservazioni con strumenti ottici, si lasciavano confondere molto dal "contorno" e di conseguenza non riuscivano a mettere bene a fuoco il "target".
In buona sostanza hanno dovuto ammettere che sinceramente venivano fuorviati da tutte le differenti informazioni visive presenti, tanto da non riuscire a cogliere al volo le effettive differenze di qualità tra l'una e l'altra foto.
Insomma, sebbene fosse evidente che il volatile era della stessa razza in ciascun ritaglio, il contorno, l'illuminazione e il resto, invece erano "troppo diversi" tra loro, per poter capire al volo.
La franchezza di qualcuno, che anche a costo di fare "brutta figura" rispetto agli altri non ha esitato comunque ad esporre le sue perplessità, mi ha fatto capire ulteriormente quello che già pensavo e che cioè certe cose non sono poi proprio così scontate per tutti.
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Re: differenze visuali fra spotting scopes
mamma mia In pratica non vedevano differenze di qualità fra la prima immagine e la seconda?-SPECOLA-> ha scritto: i, tanto da non riuscire a cogliere al volo le effettive differenze di qualità tra l'una e l'altra foto.
.
Non ho capito bene..scusa.
Pier
Piergiovanni Salimbeni - tester e giornalista
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Re: differenze visuali fra spotting scopes
In pratica sì ,
perchè sostanzialmente dicevano che facevano fatica a "staccare" il soggetto (l'AIRONE CINERINO), perchè secondo loro uno era stato fotografato in una giornata soleggiata in un prato, mentre l'altro con cielo semi coperto in una "palude".
Dopo che ho spiegato loro (facendogli leggere il testo dell'intero thread) che non era così, anche se poteva sembrare, si sono scatenate le obiezioni, in quanto ognuno parlava delle differenze che si vedono in foto a vantaggio della propria tesi.
In pratica sono un po' come San Tommaso e quando se ne sono andati, ancora non erano convinti.
Cieli sereni!
perchè sostanzialmente dicevano che facevano fatica a "staccare" il soggetto (l'AIRONE CINERINO), perchè secondo loro uno era stato fotografato in una giornata soleggiata in un prato, mentre l'altro con cielo semi coperto in una "palude".
Dopo che ho spiegato loro (facendogli leggere il testo dell'intero thread) che non era così, anche se poteva sembrare, si sono scatenate le obiezioni, in quanto ognuno parlava delle differenze che si vedono in foto a vantaggio della propria tesi.
In pratica sono un po' come San Tommaso e quando se ne sono andati, ancora non erano convinti.
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Re: differenze visuali fra spotting scopes
Ciao, in effetti hanno ragione . Non ho scritto che le foto riprendono lo stesso soggetto e la stessa scena. Ho scritto che ho estrapolato due foto dal mio archivio dove si può "in parte evidenziare" le differenze che si vedono osservando visualmente in uno strumento economico ed in uno di pregio. Non era una comparativa fra due ottiche.Ci sarà, in ogni modo, nei prossimi mesi la possibilità di fare uno scatto nello stesso momento con strumenti differenti.
ciao
Pier
ciao
Pier
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Re: differenze visuali fra spotting scopes
Benissimo Piergiovanni,
allora non resta che aspettare.
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Re: differenze visuali fra spotting scopes
Capita anche a me, ma poi basta mostrare ai miei amici/parenti cosa guardare e le differenze a quel punto le notano anche loro.-SPECOLA-> ha scritto:In pratica sì ,
Nelle foto di Pier uno dei modi più semplici è vedere il dettaglio sulle piume, in una foto molte di queste sono quasi piatte e quasi di colore uniforme, nell'altra si vedono i "fili" di cui è composta. Oppure guardando i contorni del pennuto, soprattutto quando ci sono le piume nere sul bordo, si nota un lieve alone giallo/viola, residuo... Per non parlare poi della resa sulle zampe del pennuto e le foglie bagnate, c'è molta diffrazione, la luce tendenzialmente affoga, il contrasto è compromesso dal residuo cromatico.
ciao
Re: differenze visuali fra spotting scopes
Personalmente, sono sempre un pò nel dubbio......acquisto questo o quello? Non sapendo come si comporta uno strumento, ovviamente leggo, mi informo ecc., ma alla fine compro secondo il migliore rapporto qualità prezzo, per le mie tasche; a volte mi accontento, a volte rivendo e compro lo strumento di categoria superiore. E' vero, sarebbe meglio passare direttamente alla qualità, ma secondo me, una sana esperienza non fà male, se non altro x vedere se la cosa interessa veramente.
Re: differenze visuali fra spotting scopes
Ciao!
Davvero interessante il confronto.
Per fare un esempio pratico, potrebbe quindi essere questo il caso di un confronto tra un Celestron Regal 80 (600 euro) e di un Kowa Prominar Fluoride 883 (2000 euro)? O forse il Celestron si comporterebbe un pelo meglio?
Grazie.
Ciao
Davvero interessante il confronto.
Per fare un esempio pratico, potrebbe quindi essere questo il caso di un confronto tra un Celestron Regal 80 (600 euro) e di un Kowa Prominar Fluoride 883 (2000 euro)? O forse il Celestron si comporterebbe un pelo meglio?
Grazie.
Ciao
"Alla Natura si comanda solo ubbidendole" (Galileo Galilei)
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Re: differenze visuali fra spotting scopes
Ciao visualmente anche gli spotting economici si comportano meglio. Chi ha osservato nel Regal, tre settimane fa (l'ho portato al Quaggione) ha notato che la resa diurna è buona, avvalorata anche dagli oculari che ci avevamo montato (Oculari Televue e Zoom 8-24 della Zeiss) Tuttavia il Kowa possiede un contrasto decisamente superiore, assoluta assenza di aberrazione cromatica, campo perfetto ai bordi, etc etc.. cosi a spanne se dovessi stilare una tabella. Nell'uso fotografico se il Kowa da 100 il Regal da 60, Nell'uso visuale se il Kowa da 100, il Regal da 75..
ciao
Pier
ciao
Pier
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Re: differenze visuali fra spotting scopes
In attesa sulla recensione del Celestron Regal 80, che mi interessa, chiedo a Piergiovanni come ha adattato lo zoom Baader 8-24 testato al Quaggione sul Celestron, dal momento che a me non và a fuoco all'infinito col mio Acuter DS 80, che è in pratica identico( a parte il vetro non ED). Qualche oculare fisso in mio possesso non ha problemi, l'Hyperion sì. Grazie
Osservo con: Nt 66EDF; Baader 8-24; Acuter DS 80; Hyperion 13; Celestron 2x ultima; Meade 6,4; altri oculari...
Osservo con: Nt 66EDF; Baader 8-24; Acuter DS 80; Hyperion 13; Celestron 2x ultima; Meade 6,4; altri oculari...
Re: differenze visuali fra spotting scopes
volevo fare una domanda...
ma se metto il Lens2scope su un obbiettivo fotografico tipo un 500mm fisso, esempio nikon o Canon...questa soluzione in termini di qualità come si pone rispetto ad uno spotting scope, come il Kowa o il Celestron?
il Lens2scope con un 500 mm dovrebbe avere circa 50 ingrandimenti, se non sbaglio...potrebbe essere una buona soluzione per guardare il cielo?
ma se metto il Lens2scope su un obbiettivo fotografico tipo un 500mm fisso, esempio nikon o Canon...questa soluzione in termini di qualità come si pone rispetto ad uno spotting scope, come il Kowa o il Celestron?
il Lens2scope con un 500 mm dovrebbe avere circa 50 ingrandimenti, se non sbaglio...potrebbe essere una buona soluzione per guardare il cielo?