Ivano Dal Prete ha scritto:p.s. secondo te un 20cm da' dei vantaggi rispetto a uno strumento minore?
certamente, anche se Venere è meno generoso di dettagli rispetto a Marte o Giove non si deve pensare che un telescopio grande sia inutile o sprecato, tutt'altro perché aumentando l'apertura aumenta anche il contrasto che fa un gran comodo soprattutto quando si usano i filtri colorati, e in generale mi trovo abbastanza d'accordo con quanto scriveva Denning più di cent'anni fa:
certo non bisogna osservare col cielo troppo scuro altrimenti il pianeta diventa un fanale e non si vede più niente...
Strumenti piccoli tendono anche a generare illusioni ottiche, bisogna ingrandire bene l'immagine per evitarle e per ingrandire senza perdere di definizione l'apertura è importante, soprattutto quando il diametro del pianeta scende sotto i 15". Piuttosto, visto che i dettagli venusiani sono relativamente grandi si può dire che per l'osservazione visuale oltre un certo diametro è inutile andare, per la mia esperienza un buon riflettore da 15 o 20 cm mostra tutto quello che c'è da vedere, aperture maggiori hanno un senso solo quando si filtra per fare imaging nel violetto o in UV. In visuale io mi trovo benissimo col mio newton da 13 cm che costa meno di un decimo di un rifrattore di pari apertura, uso il Mewlon solo quando il diametro del pianeta è piccolo e ho bisogno di ingrandimenti sui 250 - 300x.
Questo non vuol dire che basti un riflettore da 20 o 25 cm per mettersi al riparo dal vedere dettagli illusori:
![mole.jpg (70.65 KiB) Visto 5910 volte (credits: British Astronomical Association, JBAA 117, 1, 2007).](./download/file.php?id=13909&t=1)
- (credits: British Astronomical Association, JBAA 117, 1, 2007).
in questi disegni, secondo me, non c'è un solo dettaglio reale eccezion fatta per le calotte e, forse, i collari... questo dà un'idea di quanto sia importante la
preconoscenza di ciò che si può e non si può osservare, quando non c'è questa consapevolezza si finisce per disegnare di tutto.