Il Micro Geiger per Android
Il Micro Geiger per Android
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Tante sono le applicazioni per ottenere dal nostro cellulare la funzione di contatore geiger.
Molte di queste utilizzano come elemento sensore la stessa fotocamera, impedendo l’accesso alla luce e, nella convinzione, che in quelle condizioni il sensore divenga sensibile alle radiazioni ionizzanti.
E' vero, ma in realtà, il sensore della fotocamera è sensibile a tutto: luce, campi magnetici, radiazioni, campi elettrici, temperatura, forse anche alla qualità dell’aria ed allo smog !
Sono quindi programmi che danno si dei numeri, ma nulla di più. Nessuno vi può garantire che quei valori che leggete si riferiscano ad una radioattività presente e non ad un campo elettrico o ad altro ancora.
Poi ho visto altre applicazioni che invece entrano nel cellulare dalla presa microfonica con degli impulsi audio che sono direttamente conseguenti ad un conteggio reale, eseguito da un reale tubo Geiger.
Qui la cosa è molto più seria, esiste un reale sensore, esiste un vero sistema di alimentazione per generare l’alta tensione necessaria e con la dovuta stabilità, vi è un circuito rivelatore che seleziona ed amplifica gli impulsi ricevuti, trasformandoli in impulsi audio validi per la successiva elaborazione del nostro smartphone.
In pratica il cellulare fa solo quello che sa fare meglio: con il suo potente processore elabora i dati, li memorizza e ce li presenta sotto forma di grafici, quindi dalla immediata comprensione.
Qui il vero problema è invece un altro: quello di rendere la sonda il più possibile miniaturizzata, rendendo minimo il volume occupato da elettronica e pila e, al contrario, rendere massima la superficie captante della radioattività.
Mi è appena arrivata una nuova applicazione per il mio Samsung, si chiama Micro Geiger ed è stata progettata da una ditta italiana.
Ho acquistato questo strumento per pura curiosità, volevo vedere “quanto ci azzeccano”, come diceva un noto magistrato dei tempi della caccia alle streghe.
La parte hardware è ridotta ad uno scatolino di 12x4x2 cm. con una fessura laterale per scoprire il tubo Geiger, un M4011 in vetro e sensibile alle radiazioni beta e gamma.
Naturalmente non si può resistere senza guardare come è fatto “dentro”, per cui apriamo la scatolina e troviamo una unica misera piletta AA che alimenta il tutto. La circuiteria è tutta in tecnologia SMT per cui, con la mia vista lascio perdere i particolari e mi fido, ma guardando anche con tre paia di occhiali, mi sembra tutto molto pulito ed ordinato
Nella immagine precedente si vede una fase della misurazione: il grosso quadrante indica i CPM rilevati e precisamente quelli della misura in corso con la lancetta rossa e quelli mediati (media progressiva) con la lancetta grigia.
Sotto al quadrante vi è una riga scorrevole che indica il tempo di campionamento e, ancora sotto, il valore della misurazione in CPM o, a scelta, in microSv.
Poi naturalmente vi sono disponibili grafici, dati, tempi di misurazione ed i tanti dati che l’utilizzo dello smartphone ci consente.
Ma la curiosità a questo punto impone di eseguire dei test sia sulla linearità di risposta della sonda utilizzata, sia sulla sua precisione a varie intensità di radiazione.
Il metodo che ho utilizzato è quello già ben collaudato delle mie “Prove su strada”, confrontando la curva ideale e teorica (linea blu) con quella reale dello strumento in prova (linea rossa).
Tanto più le due curve coincidono, migliore è la risposta della strumentazione in prova.
Linearità di risposta:
Credo che il commento sia inutile: i valori aspettati sono molto simili a quelli ottenuti per cui, entro la gamma testata, la risposta del tubo Geiger è ottima.
Vediamo ora la precisione nella misurazione che effettueremo in microSv, ricordando che l’emissione a 10 cm. della sorgente è di 1800 microR/h :100 = 18microSv/h.
Precisione della risposta:
La risposta della sonda è leggermente scarsa, tende a sotto stimare il livello di emissione.
Il motivo lo si può ricercare nella eccessiva azione schermante dell’involucro di plastica che racchiude il tubo Geiger. Evidentemente, la fessura aperta su di un fianco non è sufficientemente ampia e tende a schermare le radiazioni più deboli.
Appena ne avrò il tempo, proverò ad ampliare l’esposizione della sonda per vedere di quanto migliora la precisione di misurazione.
Comunque, anche così, lo strumento è perfettamente in grado di rilevare le minime contaminazioni di cibi e bevande, dei materiali edilizi e dei minerali che possiamo trovare nei mercatini della domenica.
Ben si vede nel grafico sul telefonino il salto dell’ordine di grandezza fra il normale fondo (a sinistra) e l’aggiunta del piccolo minerale di Torbernite (a destra).
In conclusione uno strumentino che sta comodamente nel taschino della giacca ma che, abbinato al vostro smartphone, lo trasforma in un ottimo contatore Geiger.
Tante sono le applicazioni per ottenere dal nostro cellulare la funzione di contatore geiger.
Molte di queste utilizzano come elemento sensore la stessa fotocamera, impedendo l’accesso alla luce e, nella convinzione, che in quelle condizioni il sensore divenga sensibile alle radiazioni ionizzanti.
E' vero, ma in realtà, il sensore della fotocamera è sensibile a tutto: luce, campi magnetici, radiazioni, campi elettrici, temperatura, forse anche alla qualità dell’aria ed allo smog !
Sono quindi programmi che danno si dei numeri, ma nulla di più. Nessuno vi può garantire che quei valori che leggete si riferiscano ad una radioattività presente e non ad un campo elettrico o ad altro ancora.
Poi ho visto altre applicazioni che invece entrano nel cellulare dalla presa microfonica con degli impulsi audio che sono direttamente conseguenti ad un conteggio reale, eseguito da un reale tubo Geiger.
Qui la cosa è molto più seria, esiste un reale sensore, esiste un vero sistema di alimentazione per generare l’alta tensione necessaria e con la dovuta stabilità, vi è un circuito rivelatore che seleziona ed amplifica gli impulsi ricevuti, trasformandoli in impulsi audio validi per la successiva elaborazione del nostro smartphone.
In pratica il cellulare fa solo quello che sa fare meglio: con il suo potente processore elabora i dati, li memorizza e ce li presenta sotto forma di grafici, quindi dalla immediata comprensione.
Qui il vero problema è invece un altro: quello di rendere la sonda il più possibile miniaturizzata, rendendo minimo il volume occupato da elettronica e pila e, al contrario, rendere massima la superficie captante della radioattività.
Mi è appena arrivata una nuova applicazione per il mio Samsung, si chiama Micro Geiger ed è stata progettata da una ditta italiana.
Ho acquistato questo strumento per pura curiosità, volevo vedere “quanto ci azzeccano”, come diceva un noto magistrato dei tempi della caccia alle streghe.
La parte hardware è ridotta ad uno scatolino di 12x4x2 cm. con una fessura laterale per scoprire il tubo Geiger, un M4011 in vetro e sensibile alle radiazioni beta e gamma.
Naturalmente non si può resistere senza guardare come è fatto “dentro”, per cui apriamo la scatolina e troviamo una unica misera piletta AA che alimenta il tutto. La circuiteria è tutta in tecnologia SMT per cui, con la mia vista lascio perdere i particolari e mi fido, ma guardando anche con tre paia di occhiali, mi sembra tutto molto pulito ed ordinato
Nella immagine precedente si vede una fase della misurazione: il grosso quadrante indica i CPM rilevati e precisamente quelli della misura in corso con la lancetta rossa e quelli mediati (media progressiva) con la lancetta grigia.
Sotto al quadrante vi è una riga scorrevole che indica il tempo di campionamento e, ancora sotto, il valore della misurazione in CPM o, a scelta, in microSv.
Poi naturalmente vi sono disponibili grafici, dati, tempi di misurazione ed i tanti dati che l’utilizzo dello smartphone ci consente.
Ma la curiosità a questo punto impone di eseguire dei test sia sulla linearità di risposta della sonda utilizzata, sia sulla sua precisione a varie intensità di radiazione.
Il metodo che ho utilizzato è quello già ben collaudato delle mie “Prove su strada”, confrontando la curva ideale e teorica (linea blu) con quella reale dello strumento in prova (linea rossa).
Tanto più le due curve coincidono, migliore è la risposta della strumentazione in prova.
Linearità di risposta:
Credo che il commento sia inutile: i valori aspettati sono molto simili a quelli ottenuti per cui, entro la gamma testata, la risposta del tubo Geiger è ottima.
Vediamo ora la precisione nella misurazione che effettueremo in microSv, ricordando che l’emissione a 10 cm. della sorgente è di 1800 microR/h :100 = 18microSv/h.
Precisione della risposta:
La risposta della sonda è leggermente scarsa, tende a sotto stimare il livello di emissione.
Il motivo lo si può ricercare nella eccessiva azione schermante dell’involucro di plastica che racchiude il tubo Geiger. Evidentemente, la fessura aperta su di un fianco non è sufficientemente ampia e tende a schermare le radiazioni più deboli.
Appena ne avrò il tempo, proverò ad ampliare l’esposizione della sonda per vedere di quanto migliora la precisione di misurazione.
Comunque, anche così, lo strumento è perfettamente in grado di rilevare le minime contaminazioni di cibi e bevande, dei materiali edilizi e dei minerali che possiamo trovare nei mercatini della domenica.
Ben si vede nel grafico sul telefonino il salto dell’ordine di grandezza fra il normale fondo (a sinistra) e l’aggiunta del piccolo minerale di Torbernite (a destra).
In conclusione uno strumentino che sta comodamente nel taschino della giacca ma che, abbinato al vostro smartphone, lo trasforma in un ottimo contatore Geiger.
Andrea
URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm
il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve.
Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm
il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve.
Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
Re: Il Micro Geiger per Android
ottima segnalazione Andrea
Dove si trova in vendita lo scatolotto attivo??
Dove si trova in vendita lo scatolotto attivo??
....il mio vetro preferito??Ovviamente HABICHT 7x42!!!!
Re: Il Micro Geiger per Android
Il progetto e la vendita è di un tecnico di Cagliari che ha già costruito altri interessanti strumenti: http://www.contatoregeiger.net/micro-ge ... droid.html
Andrea
URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm
il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve.
Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm
il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve.
Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
Re: Il Micro Geiger per Android
Interessante. Da una parte mi intriga, dall'altra però ho il timore di farmi venire la paranoia di voler misurare tutto quello che mi passa a tiro, col risultato poi di vivere nell'ansia appena si rileva un minimo di radiazione.
Forse a volte un po' di beata ignoranza non guasta...
Forse a volte un po' di beata ignoranza non guasta...
Re: Il Micro Geiger per Android
Concordo... ! Però ho visto che nell'usato con la stessa cifra si acquista un contatore geiger vero. Per cui non capisco il vantaggio di questo accrocchio. Mah... forse per queste cifre si acquistano dei giocattoli.stevedet ha scritto:Interessante. Da una parte mi intriga, dall'altra però ho il timore di farmi venire la paranoia di voler misurare tutto quello che mi passa a tiro, col risultato poi di vivere nell'ansia appena si rileva un minimo di radiazione.
Comunque, grazie Enotria per i tuoi interventi. Appartieni decisamente alla nicchia di forumendoli italici 'portatori sani' di TMB (thread e interventi mai banali) .
Osservo con: Nikon 8x30 EII - APM 100 SD 90°
Re: Il Micro Geiger per Android
Si, e sono sempre scritti con pacatezza e garbo. Evidentemente a lui i contatori Geiger non mettono ansia...fulvio_ ha scritto:Comunque, grazie Enotria per i tuoi interventi. Appartieni decisamente alla nicchia di forumendoli italici 'portatori sani' di TMB (thread e interventi mai banali)
Re: Il Micro Geiger per Android
Se ti devo dir la verità, neppure io ero ben convinto dei vantaggi di questo strumentino.fulvio_ ha scritto: . . . Però ho visto che nell'usato con la stessa cifra si acquista un contatore geiger vero. Per cui non capisco il vantaggio di questo accrocchio. Mah... forse per queste cifre si acquistano dei giocattoli.
La sua caratteristica più importante è data dalle minime dimensioni, assieme ad una buona precisione, specie sui bassi valori delle contaminazioni. Questo ci consente di averlo sempre vicino, o in auto o in casa, ma sempre pronto a toglierci ogni curiosità.
Altro elemento è certamente il costo: dopo il disastro del Giappone, il prezzo dei contatori è più che raddoppiato, anzi, quelli che sono aumentati di più, sono proprio gli strumenti più economici !
A sinistra un Inspector, uno dei migliori strumenti portatili, del costo in Italia di oltre mille Euro (seicento $ se usato ed in USA), a destra il MicroGeiger nuovo, del costo di poco oltre cento Euro.
Pur con un rapporto di costo di 1 a 10, entrambi misurando il "fondo naturale" indicano lo stesso identico valore: 0.023 mR/h l'Ispector e 0.235 microSv/h il MicroGeiger (le unità di misura sono diverse ed in rapporto di 1 a 100).
Quindi, non pensate neppure per un momento che possa sostituire gli strumenti professionali, ma le sue minime dimensioni ed il minimo costo, ne fanno uno strumentino certamente interessante.
Come avevo promesso e come si vede nella foto precedente, ho ampliato la sottile finestra del tubo Geiger tagliando una parte del coperchio ed ora la sua sensibilità e precisione è certamente migliorata.
Andrea
URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm
il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve.
Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm
il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve.
Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
Re: Il Micro Geiger per Android
Andrea gli ennesimi complimenti meritati per le tue infaticabili e fruttuose ricerche di prodotti esotici e di resoconti coinvolgenti alla Jules Verne!!!
Complimenti davvero
Complimenti davvero
....il mio vetro preferito??Ovviamente HABICHT 7x42!!!!
Re: Il Micro Geiger per Android
Secondo me lo smartphone andrebbe tolto dal confronto sulle dimensioni, perché ormai chi va più in giro senza?
In tal senso lo strumentino in questione diventa molto tascabile.
In tal senso lo strumentino in questione diventa molto tascabile.